L' Emerald Lion navigava veloce, cavalcando le onde con una grazia che il suo capitano non avrebbe mai posseduto. 

Arthur Kirkland ghignava soddisfatto da dietro al timone, pregustando il ritorno a corte, l'accoglienza regale che gli avrebbero riservato una volta visto con quale bottino era giunto in patria, e il sorriso del piccolo Alfred che gli chiedeva di raccontargli le sue avventure.

Il suo idillio venne però interrotto dalla voce stridula del suo primo ufficiale, che urlava a pieni polmoni:" Capitano, una nave spagnola si dirige verso di noi!"

Arthur sbuffó. Ultimamente Spagna era ancora più insopportabile e rompiscatole del solito, con il suo inseguirlo dappertutto per blaterare che doveva salvarsi l'anima prima che fosse troppo tardi, e per l'amor di Dio, Arturo, non vedi cosa ti ha fatto quella donna? Ti ha trasformato in un corsaro! Un vile ladro!

Ma Arthur aveva già sopportato abbastanza prediche. 

Rimase un attimo in silenzio, ad esaminare la situazione. A quanto pare Spagna si era anche rincretinito, altrimenti non si sarebbe mai avvicinato così tanto ai porti inglesi con una nave del genere.

"Non perdiamo tempo con i cannoni! Dirigiamoci verso il porto il più velocemente possibile!" Ordinò.

Le due navi si avvicinarono. Ecco, ora poteva vederlo, Spagna, con il suo ridicolo codino, che si sbracciava a più non posso e urlava qualcosa di simile a: "Arturo, dobbiamo parlare!" 

"Col Cazzo!" Ribatté Arthur, "e per te è Inghilterra!"

Davvero, pensava che sarebbe rimasto lì ad ascoltare quello che aveva da dire?

Ormai le due navi, anche se veleggiavano in direzioni opposte, erano una di fianco all'altra, e Arthur, deciso a rendere chiaro che quello era un addio definitivo, decise di dire ciò che sognava di dire da molto tempo, quelle poche parole che aveva imparato in lingua spagnola con il preciso scopo di poterle pronunciare in un'occasione del genere: "Hasta la vista, coglione!" Sbraitó, appoggiando una gamba sul parapetto e togliendosi il capello con la mano, come per un inchino. Vedere la faccia dell'altro, in quel momento, fu una gioia indescrivibile. 

Purtroppo però, in quel momento sentì uno scossone terribile e, ancora in precario equilibrio su un piede solo, venne sbalzato fuori bordo. 

Era in momenti come quello che rimpiangeva, almeno in parte, di non aver imparato a nuotare, ma non poteva farci niente: amava il mare tanto quanto lo temeva.

Gli sembrò di sentire, prima di finire sott'acqua, una risata divertita che somigliava fastidiosamente a quella di Spagna.