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Autore: Midluuna    06/08/2018    0 recensioni
"Cosa ne sarà di me, d'ora in poi?"
Questa era l'unica cosa che fui in grado di pensare, poco di perdere la mia coscienza e anche me stessa. Morire è incredibilmente triste e, probabilmente, la peggior cosa è che non hai nemmeno il tempo di rendertene conto.
Un grido soffocato mi fece riacquisire la coscienza.
Sentii il suo piccolo corpo affondare giù.
"Così... il mio sacrificio, la mia battaglia sono stati inutili? No... no! Non voglio diventare la sua tomba! Non lo permetterò!"
In pochi istanti, tutto divenne nero. L'unica cosa che riuscii a vedere, era un volto bianco sorridermi in modo inquietante.
E la bambina aprì gli occhi.
Genere: Avventura, Comico, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: Alphys, Nuovo personaggio, Sans, Un po' tutti, Undyne
Note: AU, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Violenza
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Sfigghy continuava il suo viaggio nell'ultimo tratto di Waterfall. Dovette attraversare una zona molto buia, soprattutto per il fatto che c'erano molti meno corsi d'acqua, unica significante fonte di luce in quel luogo, a parte gli echo flowers e le foglie di qualche albero. Tuttavia, la bambina riuscì a superare anche quel sentiero. Infatti ben presto riuscì a vedere in lontananza il fiume principale, che illuminava la zona successiva, nella quale era presente una grotta di grandi dimensioni. Grotta di cui Papyrus e Napstablook parlarono alla ragazzina, dicendo che attraverso essa si accedesse al Core.

Sfigghy sorrise, sospirando sollevata.

- Finalmente... ce l'ho fatta!

- E io finalmente ti ho scovata!- esclamò una voce fin troppo familiare alla bimba. Dall'altro, sopra una grande roccia, riuscì a scorgere una figura nera, che saltò giù arrivando difronte a lei, era lo stesso gatto che aveva cercato di catturarla tempo prima- Mi hai fatto fare una fatica enorme per trovarti, lo sai, mi hanno prolungato il turno di lavoro per colpa tua!

Burgerpants esclamava irritato, accendendosi poi una sigaretta.

La bambina, riconoscendo la voce, impallidì e si voltò a guardare il figuro. A quanto pareva era troppo presto per esultare, e questo in fondo Sfigghy lo sapeva. Strinse i pugni esasperata, guardando Burgerpants con timore e rabbia.

- T... Tu!

- Già, il gattone cattivo è tornato... Se tu avessi evitato di andare su quel ponte ci saremmo evitati un secondo incontro.- rispose con fare scocciato.

La bambina avrebbe voluto mettersi a piangere, ma in quel momento l'impulso di reagire con la violenza era più forte. Stava iniziando a detestare i suoi modi di fare, e non ne poteva più. Così lanciò un urlo esasperato e gli tirò in faccia la prima cosa che trovò a portata di mano: una pietra che era a terra proprio accanto a lei.

Il gatto si distrasse a causa della pietra, la afferrò all'ultimo secondo, a pochi millimetri dal naso.

- Che piccola... Peste!- mormorò Burgerpants, parecchio irritato.

La bambina iniziò ad agitarsi spaventata, non sapendo come sfuggirgli. Non sembrava esserci modo di svinghiarsela, ora che Burgerpants la teneva davanti al suo muso. In qualche modo vide il lato positivo in quella situazione: fossero stati i suoi ultimi momenti di vita o no, avrebbe avuto modo di dirgli in faccia quello che pensava.

- Ugh... L... Lo sai? Ora che ti vedo meglio ho capito che ti serve una conchiglia anche per la faccia... - disse sorridendo, sia per il nervosismo che per la soddisfazione.

- Davvero? E a te hanno mai detto che ti serve un bavaglio per chiudere la bocca?- le rispose, soffiandole in faccia del fumo di sigaretta dalla bocca.

Sfigghy tossì per via del fumo, strizzando gli occhi, e quando li riaprì erano arrossati.

- ... Male che vada mi ritroverò all'ultimo checkpoint...- mormorò stordita, cercando di riprendersi da quella puzza.

- Ora ti porto dal boss, così posso tornarmene a casa!- sospirò il gatto, per poi iniziare a camminare in avanti. La piccola non la finiva di muoversi, continuava ad agitarsi e arrivò a tirare l'orecchio a Burgerpants.

- MIAAAOOOH! STÀ FERMA CON QUELLE MANI!- esclamò bloccandosi sul posto, e cercando di staccarsi la bambina di dosso. La bambina ne approfittò per uscire dalla morsa di Burgerpants. Cadde a terra sbucciandosi le ginocchia, ma si rialzò in piedi correndo via.

- Ora te la faccio vedere io... MI HAI DAVVERO STUFATO!- gridò con rabbia, aggiustandosi i peli sull'orecchio, per poi mettersi ad inseguire la ragazzina. La bambina aveva corso molte volte da quando era caduta in quel buco nel monte Ebott, ma sicuramente non aveva mai corso con così tanta disperazione prima di allora. Mano a mano che avanzava velocemente, poteva vedere la grotta farsi sempre più vicina, e avvicinandosi ad essa poté notare il soffitto di Waterfall cambiare colore: non vi erano più presenti le pietre luminose, e inoltre la superficie sembrava essere illuminata da una fonte di luce dorata. Purtroppo non guardava a terra mentre fuggiva, e inciampò su una roccia. Sfigghy ruzzolò a terra rovinosamente, e nonostante la caduta e ignorando le lesioni, si rialzò in piedi, tentando nuovamente di scappare, anche se ormai Burgerpants l'aveva raggiunta.

Il gatto la seguiva con corsa veloce e costante, non appena la ragazzina si rialzò dalla caduta, il gatto la afferrò per il colletto della maglia e la sollevò di nuovo verso l'alto, dopo di che la voltò verso di sé e le tirò una zampata sul volto, lasciandole dei segni con le unghie sul volto.

- E SE TI MUOVI ANCORA TI STACCO UN ORECCHIO A MORSI!- gridò furente. Sfigghy si lamentò per il dolore, strizzando gli occhi e coprendosi il volto con le mani, e quando notò il sangue sulle proprie mani sussultò spaventata. Il gatto sbuffò stressato, questa volta tenne la bambina a distanza, in modo che non potesse farle qualche altro scherzetto, ma poco prima che ricominciasse a camminare, davanti a lui si parò un ragazzino che la bambina aveva già incontrato, era Monster kid, che si era messo a ringhiare davanti al soldato.

- Lascia stare la mia amica!- esclamò il piccolo mostro, mentre il gatto lo osservava con un sopracciglio alzato.

- Vattene ragazzino, ho del lavoro da fare.- rispose con fare disinteressato.

Sfigghy rimase sorpresa dal rivedere il piccoletto. Era sollevata dal fatto che stesse bene dopo la fuga da quell'abominio, ma anche triste di essere vista da lui in quello stato - Monster Kid...

- TI HO DETTO DI LASCIARLA ANDARE!- gridò ancora, ma il ragazzino questa volta non rimase affatto fermo, anzi, caricò il gatto e saltando lo colpì con una testata alla pancia, a causa della mossa inaspettata, il soldato mollò la ragazzina, indietreggiando goffamente per poi cadere al suolo, anche Monster kid finì a terra.

Sfigghy a quel punto si rialzò in piedi e un momento prima di correre guardò negli occhi il piccolo mostro. Aveva passato davvero poco tempo assieme a lui, eppure si sentiva molto legata a quel ragazzino. Avrebbe voluto ringraziarlo per aver cercato di salvare la sua vita, ma non c'era abbastanza tempo a disposizione, le loro strade si dividevano di nuovo.

Una frazione di secondo dopo la bambina aveva già ripreso a correre a perdifiato verso la grotta attraverso la quale si accedeva a Hotland. Anche Monster kid appena si riprese corse via il più velocemente possibile, lasciando a terra il gatto, il quale si alzò poco tempo dopo, notando che l'umana era sparita di nuovo. Tutto questo innervosì parecchio il soldato, che lanciò un grido di frusrtazione che ben giunse alle orecchie della bambina.

La ragazzina riuscì a raggiungere la grotta. Le sembrò che dall'alto di essa ci fosse qualcosa o qualcuno a osservarla, ma era troppo presa dalla fuga per dar peso alla cosa, terrorizzata al sol pensiero di trovarsi nuovamente quel gatto fra i piedi. Così continuò a correre, avvicinandosi sempre di più all'entrata.

Poco prima però che la bimba potesse riuscire ad arrivare dove desiderare, qualcun altro cadde dall'altro, ponendosi fra lei e la sua strada. Era lo stesso soldato che Monster Kid tanto ammirava, quella grossa tartaruga corazzata, il generale Gerson.

- Bene bene, cosa abbiamo qui? Una giovane rampolla tutta intenta a scappare!- disse con tono quasi satirico.

La bambina arretrò intimorita da quel mostro, sgranando gli occhioni e iniziando a tremare.

- Voi... Voi chi siete... ?- domandò con un filo di voce.

-Sono il primo generale della guardia reale, Gerson.- rispose, facendo una sottospecie di inchino- Tu invece devi essere quella sbarbatella di umana che sta creando così tanti casini qui in giro...- disse poi, passandosi la mano sul pizzetto che portava sul mento.

Gli occhi di Sfigghy si riempirono di lacrime e la piccina strinse i pugni, non potendo più sopportare tutta quella tensione- Io non ho fatto proprio niente! Sono caduta per sbaglio qua giù nel sottosuolo e tutto ciò che voglio è tornare a casa... Ti prego, fammi passare...

- So bene che non hai fatto nulla di male piccola mia, l'unica tua colpa è di essere un'umana e noi abbiamo bisogno della tua anima, così potremo aprire la barriera e riprendere il nostro posto in superficie.- spiegò il soldato, avvicinandosi a lei lentamente.

Sfigghy riprese ad arretrare triste e spaventata, mentre le lacrime continuavano a scendere lungo le guance. Solo in quel momento iniziò a sentire dolore per le ferite, che bruciavano molto- Non pensi che io abbia sofferto già abbastanza... ?

- Se continui a fuggire non farai altro che prolungare la tua sofferenza.- rispose la tartaruga, tirando fuori dal retro della sua schiena le due scuri che teneva sul retro del guscio.

- Non ci vorrà molto, finirà tutto in meno di un secondo!- esclamò caricando un fendente col braccio sinistro.

- No!!- gridò disperata, evitando il fendente allontanandosi il più possibile dalla tartaruga. Quel mostro non sembrava spaventoso all'inizio, ma con quelle due enormi scuri ora iniziava davvero ad essere terrorizzata.

La bambina continuò ad allontanarsi per evitare altri attacchi.

Il soldato dall'aspetto non pareva essere molto veloce nella corsa, eppure riusciva a restare dietro la ragazzina senza alcun problema, anche meglio di quanto quel gatto riuscisse a fare.

- Te l'ho detto! Non smetterai mai di soffrire finché continuerai a scappare!- esclamò cercando di colpirla nuovamente con una delle scuri. La ragazzina evitò anche quel colpo e continuò ad allontanarsi guardandosi attorno, cercando disperatamente qualcosa con cui difendersi.

- Certo che sei veloce! Ma non mi hai ancora mostrato la tua forza... Eppure le leggende dipingono gli umani come creature fortissime! Fammi vedere quella forza umana!- esclamò, facendo ruotare le asce nelle sue mani, pronto ad attaccare nuovamente.

La ragazzina, non trovando alternative, prese ancora di più le distanze per poi raccogliere un mucchio di sassi là vicino. Inizio a tirarne alcuni per disperazione contro la tartaruga, non sapendo cosa fare. La tartaruga riuscì a respingere facilmente tutti quei sassi, semplicemente ruotando le sue scuri a gran velocità, era davvero abile, difficilmente la ragazzina avrebbe retto un confronto di forza con lui.

- Tutto qui? Una manciata di sassi? Mi stai prendendo in giro, vero?- domandò ridacchiando con la sua voce profonda.

- No, sei tu quello che mi sta prendendo in giro!- disse adesso con rabbia, digrignando i denti e stringendo i pugni- Come puoi pretendere che una bambina disarmata possa tener fronte a una tartaruga gigante e muscolosa con due armi come quelle?!

Gerson si fermò per un istante, smettendo di ruotare le scuri e alzò un momento lo sguardo al cielo, per poi riportarlo alla ragazzina- Forse hai ragione, non è un confronto così leale...- disse, grattandosi la barbetta e rimanendo con un'espressione pensierosa. Dopodiché lanciò una delle scuri, che si conficcò vicino alla posizione della bambina- Afferra quella allora, così potrai difenderti meglio!- esclamò sorridendo ed incrociando le braccia.

- SERIAMENTE?! TI HO GIÀ DETTO CHE NON POSSO!- strillò esasperata- È... È troppo pesante per me!

- E come fai a saperlo?! Non hai nemmeno provato a sollevarla! Avanti, provaci!- disse con tono molto sicuro, stringendo il pugno destro ed agitandolo davanti a sé, come a voler incitare la ragazzina.

La piccola guardò stranita quel nemico che la stava incoraggiando a sollevare l'arma. Poi sospirò, portò le mani al manico e tentò di sollevare la scure da terra, usando tutta la sua forza.

- Andiamo, non ci stai mettendo abbastanza decisione! Impegnati di più!- esclamava, gesticolando ed agitandosi.

- Hhhgggghhhh...- si lamentava Sfigghy. La lama uscì fuori dalla fessura nel terreno dove si era conficcata, ma tutto ciò che la bambina poté fare su trascinare l'arma. Quando provò a sollevarla Sfigghy iniziò a barcollare a destra e poi a manca, perdendo l'equilibrio continuamente.

- Direi che ci siamo, ora possiamo iniziare a combattere!- disse la tartaruga, iniziando ad agitare di nuovo la sua scure.

- N... Non credo di essere pronta!!- esclamò arretrando e trascinando la scure, pallida.

- Andiamo signorina, ho visto nonnette più energetiche di te!- la provocò leggermente, puntando la punta delle sua arma verso di lei, quasi fino a punzecchiarla.

Sfigghy sussultò intimorita, per poi arretrare nuovamente- Io... non voglio uccidere nessuno...

- Ascoltami ragazzina! Delle volte tutti sono costretti a fare scelte estreme! Lo si fa perchè è necessario per un bene superiore... Quindi se non vuoi finire a fette, prova a usare quell'arma!- la rimproverò con tono molto duro e severo.

- ... D... D'accordo... - mormorò incupita, stringendo il manico dell'arma- Ho fatto la mia scelta.- disse guardando la tartaruga negli occhi, corrucciando la fronte.

- Così mi piaci!- disse con decisione, e riassumendo un sorriso sul volto, mettendosi in posizione di attacco.

La piccola sudava freddo, camminando lateralmente, aspettando la mossa di Gerson.

"Tanto se muoio resuscito, tanto se muoio resuscito..." recitava a mente come per farsi coraggio, ma anche se Sfigghy aveva scoperto il potere di tornare in vita il pensiero della morte ancora la terrorizzava.

- Arrivo!- gridò, scattando poi verso di lei e lanciando un fendente verticale, dritto e ben mirato. Sfigghy gridò spaventata, arretrando con un balzo e proteggendosi dal colpo con la scure. Il colpo rimbalzò sulla lama e sentì le proprie mani vibrare dolorosamente per il contraccolpo. Strinse i denti e sferrò un attacco, colpendo il fianco della tartaruga senza usare la lama.

Gerson subì il colpo, ma non si smosse di molto- E questo cosa doveva essere? Andiamo colpisci con più forza!- esclamò, tirando un altro fendente alla ragazzina. La bambina parò anche quel colpo, per poi colpire con più forza Gerson, usando il piatto della scure. La tartaruga accusò anche quel colpo, questa volta sembrò barcollare un pochino di più.

- Uhm bene, ma non benissimo! Andiamo, ancora una volta! Più determinazione nel colpo!- questa volta il generale sferrò ben cinque fendenti, molto rapidamente e con leggermente più forza. La bambina parò i colpi come poteva, con non poca difficoltà, per poi respingere l'ultimo fendente con il piatto della scure e contrattaccare con un colpo dritto sul manico dell'altro, come a volerlo disarmare. La tecnica sembrò riuscire, Gerson perse l'arma dalla mano, ma non sembrava affatto intimorito, anzi. La tartaruga si spostò lateralmente , bloccando la bambina per il braccio destro e togliendole l'arma di mano con un movimento secco. Dopo aver afferrato la scure, caricò un altro colpo che questa volta sembrava stesse per colpirla sul serio.

- Il round è finito!- esclamò a gran voce. La bambina urlò spaventata coprendosi con le braccia, mentre attendeva il colpo fatale.

Ma la lama non la colpì, si fermò a qualche centimetro dalle sue braccia esili, restando sospesa. La tartaruga teneva un sorriso beffardo sul suo volto, mentre aspettava la reazione della ragazzina.

La bambina, non sentendo il colpo arrivare, aprì un occhio senza però muovere un muscolo.

Gerson trattenne una risatina- Non avresti dovuto restare ferma, avresti dovuto muoverti e schivare, a quest'ora saresti già morta se avessi affondato il colpo. - spiegò, sospirando. La bambina lo guardò confusa, inclinando il viso d'un lato, col cuore che le batteva ancora all'impazzata.

- E allora? Non dici niente? Non ti stai nemmeno muovendo!- disse grattandosi il capo e guardando la ragazzina con fare divertito.

- Per... Perché non mi hai uccisa?- domandò guardandolo con gli occhi spalancati.

- E che soddisfazione ci otterrei ad uccidere una piccola indifesa come te? Io mi aspettavo un terribile avversario, e invece mi ritrovo una piccola inesperta.- commentò con fare quasi snob. La bambina restò ad ascoltarlo a bocca aperta, incredula. Poi tentò di ricomporsi, assumendo una posa meno tesa.

- È quel che stavo cercando di dirti prima! Io sono soltanto una bambina, e la mia presenza qui nell'underground è solo frutto di un incidente...- tentò di spiegare con voce tremolante.

- Eppure sei riuscita a sollevare la scure, a parare i miei colpi ed anche ad attaccare, quando poco prima piagnucolavi sul fatto che non ci saresti nemmeno mai riuscita.- disse tornando a fissarla e assumendo un sorriso più genuino.

Sfigghy non sapeva cosa rispondere. Gerson diceva il vero: lei non credeva di essere in grado di sollevare una di quelle armi, eppure era riuscita in qualche modo ad affrontare la tartaruga. E a disarmarlo.

La piccola rimase in silenzio, guardando a terra.

Perché credi così poco in te stessa?- domandò il generale, assumendo un tono di voce più compassionevole.

- Non... non lo so, è più forte di me...- mormorò con una smorfia malinconica, senza staccare lo sguardo dal terreno- Io... non ricordo nulla della mia vita da quando sono caduta qua giù... sento solo di avere questa 'etichetta' già da molto tempo e di non poterci far nulla. Ormai è una parte di me e l'ho accettata. Sono una perdente... e va bene così.

- AFFATTO!- esclamò con voce potente, sollevando la ragazzina per i fianchi e guardandola dritta negli occhi- Che importa di che etichetta ti mette addosso qualcuno! Tu devi vivere la tua vita come meglio preferisci! Non importa quanti cercano di fermarti, hai un obiettivo, quindi vedi di raggiungerlo!- la incoraggiò con tono deciso ed energetico.

La piccola non sapeva davvero come reagire a tutto quel che stava accadendo, le parole della tartaruga l'avevano toccata e ora sentiva qualcosa muoversi nella sua anima, come una fiamma. Era come se una parte di sé avesse finalmente deciso di uscire allo scoperto.

"Forse non sono così male..." pensò, mentre gli occhi si inumidivano leggermente.

Il generale la posò nuovamente a terra, inginocchiandosi poi per guardarla meglio- Allora che mi dici, vuoi restare ferma ed aspettare che qualcun altro tenti di ammazzarti scappando via, oppure andrai avanti con decisione e tornerai a casa?- domandò con tono più pacato. Continuerò ad andare avanti... e tornerò a casa dalla mia famiglia...- disse dondolandosi un po', distogliendo lo sguardo con timidezza e grattandosi la guancia sana.

- E allora mettiti in marcia...- disse con fare quasi dolce, dandole una pacca sulla schiena, quasi a invitarla a camminare di nuovo.

Così la bambina si avviò verso l'interno della grotta. Camminava a passo svelto per poi aumentare la velocità iniziando a correre. In meno di un minuto, Sfigghy si trovò a Hotland.

 

   
 
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