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Autore: Chiaroscura69    07/08/2018    0 recensioni
Sono ormai dieci anni che Pietro non mette più piede in Sardegna, sua terra d'origine e teatro della sua incredibile vita fino al compimento del ventesimo anno. Dopo una partenza inaspettata e, agli occhi di molti, immotivata il ragazzo ha giurato che non avrebbe più messo piede nell'isola. Dopo qualche tempo ha fatto una straordinaria fortuna con la pubblicazione di un romanzo d'amore e in Italia ormai tutti conoscono il suo nome. Con la sua fama sembra anche aver trovato l'amore, è infatti prossimo alle nozze con Licia, la sua manager.
Dunque perchè un uomo che sembra aver trovato tutto ciò di cui ha bisogno nella sua vita torna nell'unico luogo che ha rinnegato ben dieci anni prima?
E' questo che si chiede tutta l'isola, e soprattutto Anna, la ragazza che non lo ha mai dimenticato.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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*pochi giorni al compimento dei 20 anni di Pietro*


L'ansia stringe il mio collo a più nodi e non riesco a respirare. L'idea di perdere Anna mi fa così paura che vorrei non doverla incontrare stanotte, sento che tutto sta per cambiare.
Le ho lasciato una camelia nel solito posto stamattina e incrociandola mentre andava alla processione con i suoi ho capito dal suo sguardo che ci sarà stanotte ma che allo stesso tempo c'è qualcosa che non va.
Per questo ora sto andando ad incontrare Gabriel, lui sa sempre cosa fare. Io e lui ci conosciamo praticamente da quando abbiamo iniziato a camminare e non c'è persona al mondo a cui affiderei la mia vita se non a lui. Siamo sempre stati diametralmente opposti, a partire dall'aspetto fisico; io sono palliduccio, con ispidi capelli neri, occhi scuri e sono talmente magrolino che un filo di vento potrebbe portarmi via. Gabriel è biondo, abbronzato, e ha degli occhi verdi dal taglio leggermente orientale, oltre che un fisico muscoloso e tonico.
Tuttavia è il carattere che ci ha sempre visti agli antipodi. Io sono riservato ed introverso, mi piace leggere e ogni tanto scrivo, al punto che in paese mi chiamano spesso ''il Poeta'' con evidente disprezzo. Lui è solare, sicuro di sè al limite dell'arroganza e ama raccontare storie che gli capitano, che siano reali o meno.
E' stato lui a tirarmi fuori dai casini tantissime volte, così come io ho fatto per lui.
Dato che non ho mai avuto un fratello non so esattamente che tipo di rapporto leghi due consanguinei ma, di una cosa son certo, lui è ciò che per me si avvicina di più ad un fratello.
Lo vedo in piazza mentre tenta di girarsi una sigaretta, son giorni che ci tenta da quando ha deciso di iniziare a fumare.
''Ehi Gà'' lo saluto sedendomi vicino a lui.
Gabriel mi fa un cenno con la testa concentrato sulla sua sigaretta ma so già che a breve perderà la pazienza e mi chiederà di aiutarlo.
''Piè giramela tu''mi dice infine con evidente insofferenza.
Sorrido e in un attimo gliela passo, pronta.
''Il primo tiro è di chi la gira''dico sorridendo mentre cerca un accendino.
Gabriel mi sorride come se fossi l'unica persona nel mondo a cui concede volentieri questo privilegio, così me la ripassa.
''Di cosa volevi parlarmi?''esordisce poi. Gabriel è uno di quelli a cui piace giungere subito al sodo, senza giri di parole.
Sospiro.
''Ti ricordi che ti avevo detto che Anna sta male da diverso tempo? Ora sembra essere peggiorata. Non fa che vomitare, ha i capogiri e ha fame continuamente. Sono preoccupato...Stanotte dobbiamo vederci e temo che mi dirà qualcosa di terribile...''
Gabriel assume un espressione indecifrabile poi dopo qualche istante scoppia a ridermi in faccia.
''Senti fratello, finiscitela tu la sigaretta, perchè quello che sto per dirti non ti piacerà affatto'' dice non riuscendo a trattenere una smorfia divertita.
Lo guardo con ansia, non ho idea di ciò che sta per dirmi.
''Credo che la tua Anna sia incinta'' ride e mi riempie di pacche nella spalla.
Improvvisamente il mondo mi crolla addosso.
Io e Anna....aspettiamo un bambino?
''Ehi Piè, mica la devi prendere così male. A chi non è mai capitato?''dice ancora Gabriel stringendomi la spalla.
Non riesco ancora a parlare.
''Cosa ti preoccupa?''dice alla fine, capendo che avrebbe dovuto cavarmi le parole di bocca.
''Sai cosa mi preoccupa, Gà. La situazione è già critica così con le cose che stanno succedendo ultimamente. SignoraLuna non è il posto adatto per far nascere bambini''borbotto funestamente.
''Fratello tu non hai capito. Se mai doveste davvero aspettare un bambino, io diventerei il padrino e non permetterei a nessuno di toccarlo. Lo giuro'' mi dice Gabriel mettendosi una mano su cuore e fissandomi negli occhi.
''Siamo solo noi, contro il mondo''sussurro cercando di fargli capire che nemmeno la sua protezione basterà.
''Tu e Anna siete la mia famiglia, Piè. Non vi toccherà nessuno'' risponde Gabriel abbracciandomi.



Col senno di poi Pietro non dimenticò mai quella conversazione, nè gli sfuggì il parallelismo tra l'abbraccio di Gabriel Tancari e il bacio di Giuda.
   
 
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