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Autore: miss Gold_394    08/08/2018    1 recensioni
Sansa è una ragazza che vive di sogni e promesse che hanno il profumo dei limoni maturi. I tuoi sogni invece sanno semplicemente di lei
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Petyr Baelish, Sansa Stark
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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La guardi. 
Di nascosto, senza che la ragazza se ne accorga, sei bravo dopotutto a tramare nell'ombra.
Affacciata al balcone della piccola casa  che hai preso in affitto per lei (voleva vedere il mare, e ogni  suo desiderio è un ordine per te), poggiata alla ringhiera di ferro scruta l'orizzonte. 
Il suo sguardo si perde nel vuoto, nel cielo azzurro come i suoi occhi. 
Speri che le nuvole portino via la sua malinconia e che le onde del mare la facciano rinascere, come Venere dalle acque. 
È estate e fa incredibilmente caldo. I raggi del sole colpiscono la sua pelle bianca e morbida, o almeno così la immagini nella tua mente. 
La colpiscono sulle braccia e le lunghe gambe scoperte che sono la tua eterna provocazione. Indossa solo dei piccoli pantaloncini corti e una semplice maglietta bianca. Sotto di essa non porta niente e puoi intravederne la schiena se ti sforzi con il pensiero. 
E i pensieri tuoi sono tutt'altro che casti.
La luce del giorno la illumina, tanti piccoli riflessi ramati esplodono dinanzi a te, ferendoti quasi, sui suoi capelli di fiamma. 
Bruciano come il fuoco dell'inferno, del peccato.  Ella è il tuo peccato, vivo, rinchiuso in un tenero involucro di carne e innocenza. 
Sei un peccatore, lo riconosci, ma d'altronde non hai mai creduto agli dei. 
Dovresti dimenticarla eppure non ci riesci, né vuoi farlo.
È una debolezza, un ostacolo, ma la brami lo stesso. Tu vuoi ogni cosa, tu vuoi tutto e non ti fai scrupoli nell'ottenerla.
Così simile a sua madre, perduta per sempre, ma allo stesso tempo diversa. 
Sua figlia l'ha battuta, è più bella e ti senti incompleto senza Sansa al tuo fianco.
Il vento ti trasporta il suo profumo, la sua più intima essenza. Sa di limone e zucchero, come i suoi dolci preferiti che le compri ogni mattina per fare colazione. 
Sa di giovinezza. Non sei anziano, ma sei il mondo fosse stato giusto, migliore, avrebbe potuto essere tua figlia.
Invece ti ritrovi insoddisfatto (forse solo?) e con una voglia bruciante nel cuore.
Vorresti possederla, proprio su quella stessa ringhiera macchiata di ruggine e tristezza che lei ha erto come sua ancora di salvezza e ancor di più vorresti, di piccole Sansa, invadere il mondo. 
Senti la cicatrice sul tuo petto riaprirsi, squarciarsi, aprendo un velo di sangue sul tuo passato inglorioso.  Ma il passato è passato.
Conta solo il presente. 
Lei e nient'altro. 


-Zio Petyr- ti chiama piano. Ogni volta che odi il suono della sua voce sai cosa provò Ulisse, prigioniero  dell'ammaliante  canto delle sirene.
Neanche un tordo sbeffeggiatore riuscirebbe ad emulare la sua voce da usignolo ferito. 
-Chiamami Petyr. Solo Petyr. Zio mi fa  sentire più vecchio di quello che sono realmente-  le rispondi  di rimando con voce suadente, con il tuo solito sogghigno sornione. Solo che questa volta è un sorriso sincero, non la solita maschera di finta cortesia e bugia. 
-Sei sempre così gentile. Ti sei ricordato che le tortine al limone sono i miei dolci preferiti- 
-Me li porterai anche domani?-
-Se lo desideri, certamente bambina mia-
È così graziosa nel fiore della sua adolescenza. Sta diventando una donna, ma ha ancora degli atteggiamenti più fanciulleschi,  da bimba, specie quando arriccia  il  naso. Una piccola smorfia giocosa che le storce buffamente i lineamenti. 
-Se potessi vorrei vivere in un castello. Un castello, di cui io sarei la principessa, fatto interamente di tortine al limone. Non pensi sarebbe bellissimo- e ti fissa dritto, decisa ma in quel modo quasi soffice  che ami tanto di Sansa.  -Petyr?-
Non parli, ma le prendi la mano e la baci. Sei delicato, come il battito d'ali di una farfalla. Un gesto elegante dal cattivo della storia.
"Sì, sarebbe bellissimo, Sansa" 




  


 
  
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