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Autore: Theaeht    08/08/2018    0 recensioni
Sognavo un posto, completo di noi. Strade. Paesaggi così straordinari da rendere tutto più bello, anche se il 90% del lavoro lo facevi te. Sognavo un posto dove essere felici e non additati e guardati; un posto privo da sguardi sul passato ma solo sul presente. A volte il tuo, giustamente più lungo, passato mi distruggeva, per quanto capissi ed accettassi ogni cosa. Mi feriva, mi riempiva di dolore, e difficilmente riuscivo a parlarne, soprattutto con te. Sognavo di partire con te, rendendoci per mano per affrontare il nostro stupendo futuro, sicuramente pieno di vita e gioia ma di altrettanto dolore. Sognavo un NOI privo di dolore su cose dette o fatte ma non credo che sarà mai possibile. Avevamo solo il dovere di tenerci per mano e andare avanti. Ma non sempre questo era possibile.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Lavoravo tutti i giorni tranne il lunedì, facevo un orario veramente distruttivo ma ero felice, come non ero mai stata in 21 anni. Avevo vissuto la mia adolescenza fra film, libri e disegni; avevo avuto pochissimi amici e amori infatti, ora ero sola, avevo un’amica su cui contare che si chiamava Rosa. Era sempre allegra e solo la sua presenza mi rendeva tranquilla. Ci sentivamo spesso, ma purtroppo non ci vedevamo spesso perché lei stava lontano da me. Rosa fortunatamente aveva le mie stesse passioni ed il nostro rapporto risultava quindi sincero al 100%. Stavano giornate intere a disegnare o ricamare o guardare film, senza annoiarsi o sentire il bisogno di uscire per forza per stare bene. Con lei mi sentivo completa. Quando però eravamo divise dalla distanza mi sentivo sola, quasi abbandonata, passavo le mie ore libere alla scrivania e pensando molto più spesso a Thomas. Lui non mi aveva dato segnali di interesse o d’attrazione, ma sentivo una forte e profonda connessione. Ero in casa mia, un appartamentino che mi ero trovata vicino alla pizzeria; era un semplice monolocale, ma molto grazioso e con un affitto davvero basso. Mi ero appena sdraiata sul letto quando mi arrivò un messaggio. “Thomas Hei che fai? Io sono in zona ti va di vedersi?” Il cuore mi si fermò un secondo, lessi e rilessi il messaggio, questa non me l’aspettavo proprio, che voleva? “Certo, dimmi te quando” “Fra 20 minuti sono da te” La risposta fu immediata come la risposta del mio cuore. Non sapevo che fare, ormai erano 7 mesi che lavoravamo insieme ed il rapporto si era intensificato. Mi preparai velocemente, non volevo essere eccessiva, ma neanche sudicia e banale come lui era abituato a vedermi. “Thomas Sono sotto casa, quando vuoi scendi” Non risposi neanche, mi misi un filo di rossetto e scesi velocemente. Quando mi vide mi sembrava abbastanza confuso. Tutti gli uomini mi aveva sempre definito sexy, viste le mie forme eleganti e sinuose, mentre le mie amiche affermavano che non sapevo valorizzarmi al massimo, visto i miei vestiti e capelli. Mi dicevano che con i capelli rossi e mossi come avevo, e la forma a clessidra del mio corpo potevo averlo tutti ai piedi se solo mi fossi “conciata” meglio. Bene quel giorno ci avevo provato. Thomas mi piaceva, ero attratta sempre di più da lui. Non capivo come mai: ma quegli occhi azzurri e quelle labbra mi chiamavano ogni giorno sempre di più. In più ero molto attratta dal suo modo di pensare, anche se era molto più grande di lui, eravamo d’accordo su molte cose. Io non ero come le mie coetanee un po’ zoccole. Io avevo scelto di aspettare la persona giusta, perché l’intimità, e il proprio corpo nudo, era troppo prezioso per poterlo mostrare a chiunque. Ma questo pensiero non veniva capito. Io ero vergine, anche se avevo avuto un paio di ragazzi, perché avevo saputo aspettare, ma loro no, non mi avevano aspettato; avevano preferito la strada semplice. Non mi bastava che mi piacesse l’aspetto fisico di una persona, aspettavo che la sua mente mi completasse al 100%, che mi coinvolgesse. Quando esternai questo pensiero a Thomas, rimase stupefatto e mi fece sentire una canzone ORO di MANGO. Questa canzone esternava completamente il mio pensiero sulla donna e sul sesso in generale, era davvero incredibile. Eravamo in macchina in uno stranissimo silenzio, che non faceva parte di noi. “Tutto okay Thomas?” Lo guardavo e mi sembrava davvero afflitto e nervoso, cos’era successo? “No Atena, oggi non è tutto okay, ma preferisco non pensare e vivere tranquillamente almeno le ultime ore di questa giornata infernale”
   
 
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