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Autore: Lave444    08/08/2018    1 recensioni
Le strade di Ian e Mickey si incrociano nuovamente ma ora è Ian ad avere guai con la legge mentre Mickey è l'agente che segue il suo caso. Come è potuto succedere? riuscirà Mickey ad aiutare il suo ex senza farsi coinvolgere di nuovo?
Questa è la mia idea su come dovrebbe andare la nona stagione della serie
Genere: Angst, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Non-con, Spoiler!, Tematiche delicate
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Mickey viene svegliato dal muoversi del marito, il suo calorifero si sta allontanando, no, cosa crede di fare?! Lo afferra per la canottiera con gli occhi ancora chiusi
“Dove diavolo stai andando?” mugugna
“Devo fare pipì, vuoi che la faccia nel letto?” lo rilascia malvolentieri, non è presto, strizzando gli occhi vede che è mattina inoltrata ma hanno fatta nottata dai Gallagher, non sono rimasti a dormire lì però, la sua schiena non può più affrontare lo stare in due nel vecchio lettino del roscio, dormire separati è fuori questione, così sono tornati nel proprio grande e comodo materasso, che non intende lasciare ancora per un altro po', richiude subito le palpebre, ma il suo personale termosifone ha tutt'altra idea a quanto pare, infatti al suo ritorno non gli si stende al fianco come prima, o no, gli si mette mezzo sopra, i loro toraci si toccano, sente il suo calore e pressione, gli bacia il naso
“Buongiorno Mick è ora di svegliarsi"
“Fanculo e chi lo dice?”
“Io lo dico, su ho una sorpresa”
“E non può aspettare altri dieci minuti?”
“No perché con te non sarebbe altri dieci minuti, dai ti faccio i pancakes"
“I dolci non comprano tutto soldato, alcune volte vince il sonno e io ho sonno" non ha fatto che parlare ad occhi chiusi, Ian sogghigna, il moro mentre borbotta l'ultima lamentela sembra proprio un bambino che chiede altri minuti prima di andare a scuola, ma lui è testardo, vincerà la battaglia, ha i suoi metodi dopo tutto, si avvicina all’orecchio del dormiente e gli sussurra
“Allora devo usare altri incentivi" gli mordicchia il lobo, poi si dedica al suo collo, lente leccate, piccoli morsi e baci, le sue mani intanto lavorano sul corpo, una sul torace, lo accarezza, stuzzica un capezzolo, l'altra percorre la schiena fino ad addentrarsi nei suoi boxer, massaggia le sue chiappe sode, le sue dita solleticano l'apertura dell'ano, sotto di lui il moro ansima di piacere, gli afferra i capelli, lo cinge con una gamba per dargli maggiore accesso, Ian prende in un lampo la boccetta di lubrificante sul comodino, sempre a portata di mano, si unge le dita, gliene spinge dentro prima uno, poi due, fuori e dentro, fuori e dentro, a ritmo regolare, mentre si baciano ferocemente, Mickey stacca le sue labbra dal marito, ora ha gli occhi aperti, fottuto roscio
“Vuoi smetterla di giocarci intorno, fottimi, subito, sono pronto"
“Ah è il cazzo che vuoi giusto? Dillo"
“Fanculo"
“Ci vado se mi dici quello che voglio sentire" Mickey alza gli occhi al cielo, delle volte l'altro adora esasperarlo così, non vorrebbe mai cedere a una simile richiesta, ma non può trattenersi, lo sa lui e lo sa il più giovane, fottuto roscio
“Lo voglio, su sbrigati"
“Cosa vuoi?” quanto lo detesta quando fa così, ma ama il suo pene purtroppo
“Il tuo cazzo, voglio il tuo cazzo dentro di me ora" urla per poi mordersi un angolo del labbro, la voglia è immensa
“Molto bene se è quello che desideri..” tira via la mano, le porta entrambe sulle sue spalle, l'irritazione per la mancanza di contatto all'interno dura solo un attimo, subito le dita sono sostituite da qualcosa di più grosso, duro e caldo, non c'è paragone, ora si ragiona, viene penetrato ancora e ancora, il ritmo diventa sempre più veloce, sempre più veloce, le stelle sono a portata di mano, inarca la schiena, sta per venire, congiungono le loro labbra, vengono insieme, sono un ammasso di sudore, affanno, sperma, ma rimangono avvinghiati
“Ora sei sveglio eh?!" gli sorride tutto contento, fottuto Gallagher
“Allora questa grande sorpresa?”
“Ah no, dobbiamo vestirci, dobbiamo andare in un posto, stiamo per creare la nostra prima tradizione natalizia!” dice Ian alzandosi
Mickey si mette a sedere stropicciandosi gli occhi
“La nostra tradizione non può essere rimanere a casa a scopare e bere cioccolata?”
“E cosa cambierebbe da ogni altro nostro giorno libero invernale!?”
“E’ troppo tardi per dire che ho un tremendo mal di schiena?!”
“Non ci provare, non è per niente credibile dopo la tua performance di poco fa, su, abbiamo scopato, la cioccolata te la darò al rientro, ora possiamo andare per favore?” e niente si veste, non riesce mai a dire di no a quei fottuti occhi da cucciolo.
“Davvero!? È questa la nostra nuova tradizione?”
“Volevi andarci o sbaglio?!” Mickey scuote la testa ridendo, solo il suo roscio poteva pensare a una cosa simile, scende dalla macchina e osserva la gente che felice pattina sull'unica pista nel parco aperta nella mattina di Natale, non lo ammetterà mai ma l'idea gli piace un sacco, poi scorge all'entrata Mandy con in braccio Mikaela che li salutano
“Ho pensato sarebbe stato più divertente con loro, spero non ti dispiaccia..” si gratta il collo mentre lo dice, ha paura di aver fatto una cavolata, in fondo solo ieri si sono riuniti
“No, ottima idea" si affretta a replicare il moro, riavere la sorella è una gran cosa ma devono lavorare sul loro rapporto e quale migliore inizio se non pattinare!? I suoi migliori ricordi con lei sono sul ghiaccio.. Ian gli sorride sollevato, lo prende per mano e raggiungono le donne Milkovich.
Mandy guarda estasiata e perplessa Ian aiutare il fratello a mettere i pattini, a quanto pare ha delle costole incrinate, stare per molto tempo piegato è una tortura, sa che è maleducazione osservare così ma non riesce a distogliere lo sguardo, il suo fratello tutto d'un pezzo si è lasciato aiutare senza fare storie, ridono, scherzano, si rubano qualche bacio, è così libero e…felice..non avrebbe mai pensato di vederlo così spensierato.
“Allora Mick sei ancora in convalescenza quindi evitiamo cadute che possano peggiorare la situazione, quello che devi fare è andare piano e tenere una mano sul bordo..”
“Che stai borbottando roscio?” gli dice il moro avvicinandosi a gran passo, a quanto pare ha già fatto un giro, non si è accorto di niente, troppo impegnato a vedere i suoi piedi mentre parlava, con maestria l’altro frena al suo fianco, Ian lo guarda come se avesse visto un fantasma
“Tu sai pattinare?”
“Sì non è per questo che siamo qui?” vengono raggiunti da una Mandy altrettanto esperta che spinge la foca di plastica che trasporta la figlia, ok, quindi l'unico incapace è lui?!
“Quando diamine avete imparato?”
“Da piccolo volevo diventare un giocatore di hockey, cazzo quelli sono veloci e se la menano, sport grandioso, comunque sgattaiolavo di notte in una pista per pattinare, il custode mi lasciava fare, dovevo fargli pena a pensarci, Mandy veniva con me la maggior parte delle volte..” Mandy conferma annuendo con il sorriso il ricordo d'infanzia mentre la piccola batte tutta contenta le mani “Tu invece fai schifo"
“Fottiti, ho pattinato una sola volta, pensavo che avremmo imparato insieme..” aaah è troppo tenero con quel broncio, Mickey scuote la testa, cazzo prima di questo goffo gigante non sapeva neanche che cosa fosse la tenerezza
“E se facciamo che ti insegno come si fa?” gli dice mentre si posiziona davanti a lui, gli prende entrambe le mani, gli sta sorridendo, si schiarisce la voce per concentrarsi di nuovo
“Allora tieni leggermente la schiena inclinata in avanti ma non troppo, fai un passo alla volta scivolando, quando sta per finire la scivolata di un piede comincia con l'altro, vedrai è semplice, non guardare in basso, guarda me..”
“Con vero piacere" Mickey arrossisce perché l'espressione del roscio ora è qualcosa di ingestibile, lo guarda come se fosse eccezionale..per la miseria sta solo pattinando non ha raggiunto la luna, ma è proprio così che lo fa sentire..
Cominciano a muoversi, dal canto suo Ian non riesce a smettere di sorridere, il moro gli sta insegnando, lo ha preso per mano e lo tiene stretto facendolo avanzare mentre pattina all'indietro, sì sa anche pattinare all'indietro, non finisce mai di sorprenderlo, sono in pubblico ma il maggiore non si tira indietro e si concentra su di lui, lo bacia anche per premiarlo quando fa qualcosa di giusto, è fottutamente felice, ha sempre sperato che potessero essere così, semplicemente loro in ogni occasione, anche alla luce del sole.
Dopo un paio di traballanti giri Ian opta per una pausa, prende con se Mikaela e va a sedersi sugli spalti così i fratelli possono godersi un po' di velocità, la piccola gioca sulle sue ginocchia con un peluche a forma di pinguino ignara del raro spettacolo che si sta verificando davanti a loro, sua mamma e suo zio, scherzano, ridono, si sfidano, giocano..riesce a immaginarseli da bambini fare le medesime cose, il suo cuore è sollevato nel sapere che anche i bambini Milkovich hanno avuto l'occasione di essere appunto solo bambini spensierati, non ha chiesto che fine abbia fatto il sogno del moro di giocare a hockey, perché sa già la risposta, uno sport che ha bisogno di attrezzature è fuori portata per uno del Southside, ma alla fine ha portato comunque a qualcosa di buono.
Sulla pista intanto Mandy festeggia la sua vittoria nella sfida di velocità con il fratello
“Troppo facile contro un'infortunato..”
“Falla finita la verità è che non sai perdere, proprio come quando ti battevo alla play"
“Fanculo non mi hai mai battuto"
“Se, se, rosicone..sono sempre pronta a farti il culo quando vuoi”
“No, viene tu a casa quando vuoi per una partita ti farò vedere io come si fa e poi dovrai baciarmelo il culo"
“Che schifo quello meglio che lo faccia Ian" Mickey risponde con una strizzata al capezzolo e Mandy controattacca con un pungno sul braccio, uno sguardo di sfida, ma poi scoppiano a ridere entrambi, quanto si sono mancati, Mandy torna subito seria
“Come è stato?” si è trattenuta nel chiederlo ma non ci riesce più, deve sapere, e quale luogo migliore se non l'unico della loro infanzia in cui si sono sentiti liberi da quel mostro!?
Mickey dal canto suo non ha bisogno di altro per capire a cosa si riferisca la sorella, rilascia un sospiro prima di rispondere
“Orribile e liberatorio al tempo stesso, non so se riesco a spiegarmi..finalmente non era più una minaccia, è bastato un attimo e puff non poteva più farmi del male, d'altro canto aver dovuto premere quel grilletto, tutto quel sangue..”
“Avrei voluto essere io a premerlo..”
“No, credimi, non avresti voluto" quegli occhi pieni d'odio che si rovesciano all'indietro ancora tormentano i suoi sogni, non glielo dice e lei non chiede, ha sempre saputo fino a che punto spingersi con lui, la sorella decide di cambiare discorso
“Allora te e Ian sposati..come è successo? Hai indossato un completo bianco nel gran giorno?”
“Fottiti, stai insinuando che io sia la sposa?! Comunque lo abbiamo fatto perché era tempo, non so abbiamo sentito che fosse necessario per noi..ma è stata solo una breve cerimonia in comune niente di che ma abbiamo le foto se le vuoi vedere..” dice imbarazzato strofinandosi il naso con il dorso della mano
“Molto volentieri..” una nota di tristezza nella sua voce e nei suoi occhi, avrebbe dovuto essere lì accanto al fratello, ha sbagliato alla grande ma ora è qui per rimediare
“Sei felice?” Mickey la guarda sorpreso, ma dopo un attimo risponde sicuro di sì
“E tu?”
“Sono sulla buona strada…forse avrò anche io un Gallagher che mi ami un giorno"
“Ah lo sapevo..tu e Lip ieri sera sembravate troppo a vostro agio..ha fatto già una mossa? Lo picchio?”
“Non ho bisogno più che tu difenda il mio onore, era solo un modo di dire, voglio quello che avete tu e Ian..Lip non ha fatto nulla, è passato tanto tempo, siamo cambiati, è stato bello parlarci tutto qua, non sono pronta ora per una relazione, sono una mamma, la mia priorità è Mikaela e la sua felicità..” Non sono pronta ora, cazzo le stesse parole di Lip, chissà per quanto questi due riusciranno a starsi lontano? va beh spera solo che questa volta vada bene, se lo meritano, entrambi.
“Un bel Natale Gallagher" sono tornati a casa a metà pomeriggio, si sono spogliati e messi sotto una coperta sul divano, gambe avvinghiate, un piatto di biscotti tra loro e tazze fumanti di cioccolate tra le mani, “Grazie" lo bacia, ha un sapore così dolce, l'altro risponde prontamente, nessuna ferocia, solo due bocche che si dicono ti amo ancora e ancora, il roscio gli ha regalato un primo Natale meraviglioso, cazzo ma che pensa gli ha regalato una vita straordinaria, il che gli fa venire in mente che ha qualcosa per lui, si distacca con disappunto dell'altro, prende i suoi pantaloni abbandonati lì vicino, prende ciò che cercava, non sapeva che programmi avessero e lo ha portato in giro tutto il giorno, gli lancia il piccolo pacchetto, che viene scrutato con grande sorpresa
“Che cos'è?”
“Aprilo..Buon Natale firecrotch" Ian fa come gli viene detto, lo apre, è un anello, identico alla sua fede
“Non ti sei neanche accorto di indossare un falso, saresti un terribile ladro non percepisci il peso diverso tra un gioiello e la bigiotteria..” dice il moro scuotendo la testa
“Ma come? Perché?”
“Sue li ha scambiati in centrale, per il perché devi vedere all'interno..”
Ian lo ispeziona e trova inciso “Tu mi rendi libero" e dall'altra parte Mickey , Ian ha gli occhi lucidi, alza la testa e trova il marito con uno sguardo così pieno d'amore
“Ian quella frase è vera oggi come quando eravamo adolescenti, tu mi hai reso libero da mio padre, da me stesso, posso essere quello che sono grazie a te, ho sempre vissuto nell'oscurità finché non sei arrivato tu a scuoterla, tu sei la mia luce Ian, mi hai detto che io ti salvo ogni giorno ma anche tu lo fai con me, allontani tutte le mie paure, i miei incubi, quando sono con te io mi sento al sicuro, grazie..” e il bastardo ce l'ha fatta, ora sta piangendo come una fontana, lo avvicina con il collo per prenderlo con le labbra, sa di cioccolato, natale e amore, quando si separano Mickey gli asciuga le guance, Ian si mette la vera fede al dito, sente la frase incisa bruciargli la pelle, il calore risale fino al suo cuore, lui è di Mickey e il moro è suo, si appartengono e si salvano a vicenda. Si stava quasi per dimenticare ma anche Ian ha qualcosa per il marito va in camera a prenderlo, lo da al suo amore dubbioso
“Cosa? E quando lo avresti fatto? Hai passato tutto il tuo tempo a lavoro e poi con me!”
“Diciamo che dobbiamo fare un regalone a Sue..” già ha sballottato la collega di qua e di là per questo. Mickey apre la busta e trova una cornice con dentro niente di meno che il suo diploma
“Ho scoperto che non lo hai mai ritirato ed è un vero peccato così te l'ho preso..il primo Milkovich ad averlo merita di essere su una parete…e c'è dell'altro io..uhm..con David ho parlato con l'università a quanto pare ti ammetterebbero, forse riusciamo ad avere una borsa di studio, ma anche se non fosse possiamo risparmiare e farcela anche solo con il mio stipendio, Mick lascia il lavoro e fa quello che ti piace, non hai bisogno di accontentarti..”
Mickey non reagisce, vorrebbe fare molte cose, baciarlo, abbracciarlo, andare su internet a vedere i corsi..la verità è che aveva già pensato di non tornare al lavoro, il pensiero di essere di nuovo faccia a faccia con tizi come Terry, non vuole essere ferito ancora, la violenza ha sempre fatto parte della sua vita ma ora, ora, l'unica cosa che vuole è la calma, la polizia non è per niente un ambiente tranquillo, però si vergognava a chiedere un sacrificio così al roscio ora che se la stanno cavando bene..ed ecco che è lui ad offrirsi, cazzo quanto è fortunato, ma ha esitato troppo nel rispondere perché il roscio comincia a blaterare di quanto sia dispiaciuto che non sia bello come il regalo che ha ricevuto, che se vuole essere un poliziotto lo appoggerà comunque…basta deve fermare queste assurdità
“Ian tutto questo è magnifico, mi hai praticamente regalato un nuovo futuro, ti amo..” e lo bacia, di nuovo, troppi baci di ringraziamento nell'ultimo lasso di tempo, potrebbero portarli su un altro livello, un livello più caldo..il che gli ricorda…
“Uuh andiamo che stai facendo? Avevamo uno scambio in corso qui..”
“Trattieni i bollenti spiriti..” rovista nella sua giacca, eccoli finalmente, in uno slancio di follia li ha comprati, li mette, torna dal suo roscio in calore, si schiarisce la gola per darsi un tono
“Allora professor Gallagher quali sono le mie opzioni per il college?” Ian alza entrambe le sopracciglia completamente sorpreso, rapito, eccitato, cazzo ma quanto è sexy suo marito con quegli occhiali da vista neri?! Anche se finti..non può credere che li abbia presi veramente, che stia facendo questo gioco, il suo pene si addrizza immediatamente, ha già detto quanto sia hot il suo uomo con questo look da studente nerd!? No perché lo è davvero, non può perdere questa opportunità, si cala subito nella parte
“Certo signor Milkovich, prego venga nel mio studio che le illustro dettagliatamente ogni opzione disponibile..” dicendolo lo prende per mano in direzione della camera, ha un sacco di idee focose in mente che vuole provare, Mickey scuote la testa ridendo, il suo studio è la camera?! Ah il suo roscio e la sua immaginazione, ma non si pente di averlo assecondato, a giudicare dal luccichio lussurioso che gli ha visto negli occhi quando ha compreso che la sua fantasia stava diventando realtà, no, non si pentirà per niente della cosa, mmm..forse deve rivalutare la faccenda dei giochi di ruolo..così si lascia condurre, perché lo seguirebbe in capo al mondo, dovrebbe aver paura della possibilità del college, chiedersi se i libri sono per lui, se fallirà, ma il marito lo bacia, lo spoglia, lo fa suo, gli sorride, si rivede in quei smeraldi brillanti, quando è con lui non ha paura di niente, avrà il futuro che non riusciva neanche a immaginare, grazie a lui, grazie a questa giraffa al settimo cielo per un paio di occhiali di plastica..lo ama, lo ama fottutamente tanto, ce la farà, ce la faranno, non ha forse già detto che Ian è il suo sole!? Cazzo quanto è sentimentale ma è così, non riesce a non pensare a un loro futuro se non luminoso e felice, hanno finito con l'oscurità ora è tempo della luce.

 

 

   
 
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