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Autore: Alchimista di Neve    09/08/2018    5 recensioni
Appena conclusa la battaglia contro il Padre, due soldati indugiano in attesa dei soccorsi: la donna con l'Occhio di Falco e l'uomo privato completamente della vista. Lei guarda, lui sente.
Genere: Malinconico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Riza Hawkeye, Roy Mustang | Coppie: Roy/Riza
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La battaglia contro gli homunculus è finalmente giunta al termine.
Mi volto verso il colonnello: tiene alto il capo, ma gli occhi serrati per non doversi altrimenti spiegare il buio dinanzi a sé. Ho ancora la mano sulla sua spalla, a cui mi ero aggrappata più per avere la certezza della sua presenza piuttosto che rassicurarlo circa la mia. Faccio per toglierla, dapprima accarezzandogli leggermente la schiena e poi ritraendola lentamente. Mi basta perdere il contatto con lui e già lo vedo agitarsi.
- Tenente! –
Gli afferro la mano che aveva già alzato per andare a tentoni e cercarmi prima ancora di avermi persa.
- Sono qui, colonnello. –
- Non… non lasciarmi, per favore. –
Non mi aspettavo questa richiesta, ma in ogni caso faccio come chiede lui. Sento il lato sinistro del collo pulsare sempre con maggiore insistenza, dunque mi porto una mano sulla ferita che per poco non mi risultò letale.
- Le tue ferite… -
- Non si preoccupi per me. –
Sento le sirene delle ambulanze e lo rassicuro circa il loro arrivo.
Una leggera brezza spira sui nostri volti, e il cielo si oscura poco a poco, come se si preparasse a una nuova eclissi. Guardo in alto e vedo le nuvole grigie e pesanti opprimere il tetto celeste sopra di noi.
- Credo che stia per piovere. –
Il colonnello ridacchia, e io gli chiedo il motivo.
- Andiamo, Hawkeye… Sono inutile già in queste condizioni, infierisci anche? –
Il suo tono è ironico, leggero, spensierato. Quando capisco il suo riferimento, mi scappa una lieve risata, ma sono costretta a darmi un contegno poco dopo perché sento il sangue nel collo premere per aprirsi una breccia. Il colonnello si preoccupa per l’ennesima volta della mia salute; non ce la faccio a resistere, quindi gli chiedo se gli va di sederci a terra mentre aspettiamo i soccorsi.
Edward e Alphonse ci salutano dal centro del campo di battaglia, fanno per venirci incontro ma vengono trattenuti da Ling Yao e dalla ragazza xinghese che mi ha salvata. Le devo vita, come minimo dovrei andare a ringraziarla, ma sono semplicemente incapace di muovermi.
Mi reggo la testa coi gomiti appoggiati alle ginocchia, sento di stare per avere un mancamento. Dannazione, sono ridotta a uno straccio! Sento un braccio circondarmi le spalle e una mano stretta intorno alla mia spalla destra; il colonnello, sempre lui e il suo tempismo.
- Signore, non credo sia il caso… -
- Siamo due commilitoni che sono scampati alla morte, Hawkeye: abbiamo il diritto di confortarci a vicenda. –
Muovo il sorriso a quelle parole, ma non mi viene in mente altro da dire o da fare. Lui non sembra esigere risposte, si stringe a me in silenzio, scaldandomi mentre le lacrime del cielo ci raffreddano i volti.
 
Those eyes don’t want to know about my past, and those fingers wash it all away
An easy pace would heal these scars at a distance that looks attainable but is not
 
Dannazione… stupida Verità, doveva proprio prendersi la mia vista? Tanto vale chiuder gli occhi: almeno posso spiegarmi il buio che c’è dietro le mie palpebre, sapendole chiuse. Proprio quando pensavo di non poter essere più inutile che sotto la pioggia battente, ecco che sforo un nuovo tetto di impotenza.
Potrei ridere pensando a quanto i fuochi che ho appiccato nella mia vita abbiano illuminato il panorama dinanzi a me, prima di ridurlo a un ammasso di cenere e carbone… ma non riesco a ridere, in questa oscurità vedo solo il male che ho fatto e la mia arroganza.
La mano di Hawkeye sulla mia spalla è l’unica cosa che mi impedisce di sprofondare nella mia autocommiserazione. Trovo premuroso da parte sua cercare di confortarmi accarezzandomi la schiena, fino a che non sento un vuoto dove prima c’era la sua mano. Mi sento indifeso, inizio a cercarla – ma con quali occhi? – e lei è subito lì, pronta a recuperarmi. Non voglio più rischiare di perderla, quindi le chiedo esplicitamente di rimanere al mio fianco, ancora una volta.
Temo di essermi giocato il bonus “Inferno”, visto che è fino a lì che mi aveva promesso che mi avrebbe seguito ed è da lì che siamo appena riemersi: dovrò parlargliene, magari buttandola lì in ridere.
Sento un movimento da parte sua e un verso sommesso, come agonizzante.
- Non si preoccupi per me. Sente? I soccorsi stanno arrivando. -
Tendo le orecchie: sì, tra poco saranno qui. Meglio, non riesco a sopportare che Riza soffra ancora.
Tuttavia, questo venticello rinfrescante mi è familiare: oh, altra inutilità in arrivo. Superbo!
La tenente conferma i miei sospetti, sta effettivamente per piovere. Cerco di smorzare la tensione con una battuta, so che a lei piace vedermi in difficoltà con l’umidità. Faccio centro, e lo capisco dalla sua risata leggera e genuina, che però si interrompe di colpo in un gridolino appena accennato.
- Accidenti, tenente… come ti senti? –
- Mi sento… un po’ come lei sotto la pioggia. – non la vedo, ma dall’intonazione della voce sento di poter dire che stia sorridendo, - Le va se ci mettiamo a sedere qui, nel frattempo? –
- Sì, forse è meglio. –
Mi aiuta a sedermi – santa donna! – e attendiamo in silenzio. Lascio passare qualche istante, poi mi decido a stringerla a me con un braccio. Non mi importa che cosa possa pensare chi ci vede così: ho bisogno di lei e, per quanto io sia perfettamente inadatto a proteggerla o a consolarla, sento che anche lei ha bisogno di me. Una goccia d’acqua mi accarezza la guancia, beffarda. Io sorrido tra me e me: che piova pure. Non potrei essere più al sicuro di così.
 
When will this rain stop? I’ve been cold for so long
Why did the rain choose me? Will it be okay to wrap myself in it?
 
I don’t know when the rain will stop, and it keeps pouring down even today
As we softly huddle close together for warmth under an extended umbrella








Canzone: "Rain" di Sid (quarta opening della serie "FMA:Brotherhood"; traduzione inglese reperita su animelyrics.com)
   
 
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