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Autore: BraSon    11/08/2018    0 recensioni
Lui l'aveva bruciata, l'aveva marchiata, l'aveva resa sua in modi che lei non pensava neanche possibili e, forse, se non avesse avuto paura di tutto quello fin dall'inizio, forse sarebbe ancora nelle fiamme, nel profondo dei suoi abbracci mentre l'aria intorno a lei si scioglieva.
E, un'altra volta, quella era una cosa che nessun avrebbe mai saputo.
Genere: Angst, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Barney Stinson, Robin Scherbatsky
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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TELEVISORI ROTTI

 

Uno strano giorno, quando Robin si era sentita un po' bisognosa e Ted si era sentito arrabbiato, i due erano andati a letto insieme.

Litigavano continuamente sulle cose più semplici. Essere coinquilini non era facile ed entrambi stavano cercando di abituarsi ai difetti dell'altro. Poi si resero conto che, sorprendentemente, smettevano di litigare quando facevano sesso e così decisero di mandare avanti la loro relazione di "amici con benefici".

Ovviamente, il momento in cui accadde, tutto il gruppo ne venne a conoscenza. Ne parlarono insieme e Ted e Robin promisero che era solo un po' di sesso per rendere le cose migliori all'interno dell'appartamento. Tutto venne lasciato com'era.

Fino a quando Barney non iniziò a comprare un po' troppe televisioni.

Mentre passava vicino al MacLaren's, Robin notò Barney nel retro, intento a prendere una televisione dal bidone della spazzatura e a lanciarla con rabbia a terra.

Aveva sempre trovato attraenti gli uomini arrabbiati, ma la sua curiosità fu più forte, quella volta.

Barney rientrò nel bar dalla porta sul retro, mentre lei entrò dall'ingresso principale. Lo vide mentre sussurrava qualcosa a Lily, con un sorriso falso sulle labbra.

Al momento la mora decise di non dire niente e lasciò semplicemente andare il fatto. Probabilmente Barney si era arrabbiato con Lily per qualche ragione ed era uscito per scaricare l'ira. La curiosità di Robin morì e si dimenticò del fatto.

Fino al giorno dopo, quando lo rivide.

E poi il giorno dopo, e quello seguente.

Un giorno, lo vide entrare in un negozio di elettronica, comprare una televisione e portarla nel retro del bar per spaccarla sul suolo.

Qualcosa stava seriamente andando male tra Barney e Lily.

Robin decise di parlarne con la sua migliore amica quella stessa sera. Forse Lily non era a conoscenza del fatto che gli stesse facendo perdere la testa.

Al bar, la mora si unì a tutti gli altri, che erano già lì. Si sedette accanto a Ted, con Lily e Marshall di fronte. Barney rientrò, come se niente fosse accaduto, prese una sedia e si sedette a capotavola, con loro.

-Robin! Stavo raccontando a Lily e a Marshall di quanto stia andando alla grande il nostro metodo di riappacificazione-

I due si erano accorti che, più sesso facevano, maggiori erano i loro momenti di pace e quiete. Era quasi un miracolo, visto che Robin stava iniziando a stufarsi un po' del fatto che Ted si intromettesse nel suo tempo privato.

Barney prese un lungo sorso del suo scotch e si schiarì la gola.

-Stiamo ancora parlando di te e Robin che scopate? Meraviglioso!-

Il suo tono era più acuto, come lo era sempre quando il biondo si trovava in imbarazzo. Le sopracciglia di Robin si inarcarono.

Lily sospirò rumorosamente, attirando tutta l'attenzione su di lei.

-Penso ancora che sia una cattiva idea. Qualcuno rimane sempre ferito in queste situazioni-

Ted rise, rassicurando Lily del fatto che tutto stesse andando alla perfezione. Poi, per provare il suo punto, menzionò quella mattina, quando Robin l'aveva raggiunto nella doccia perché lui ci stava mettendo troppo tempo.

La mora stava per tirargli un forte pugno sul braccio per aver parlato di quel genere di cose, quando Barney si tese come una corda di violino e si scusò. Robin lo vide attraversare la porta che portava sul retro e lo seguì, poi lo vide prendere la stessa televisione di cinque minuti prima e lanciarla con forza.

-Barney!-

Il biondo alzò lo sguardo su di lei, mentre la sorpresa si disegnava sul suo viso. Si mise le mani nelle tasche e diede un ultimo calcio alla televisione rotta.

-Per che cosa sei così arrabbiato?-

Robin gli si avvicinò, ma Barney fece un passo indietro. Lei rimase ferma, piuttosto sorpresa dalla sua reazione.

-Niente. Davvero, sto proprio bene-

Le sue braccia erano rigide e la sua gamba destra ebbe un tremito che il biondo non riuscì a controllare. Robin incrociò le braccia davanti al petto e lo fissò.

-Non sembra che tu stia bene. Sembri proprio incazzato-

Lui sbuffò, poi sospirò rumorosamente, esasperato.

-Seriamente, Sherbatsky, cosa è successo al tuo linguaggio?-

Robin tenne le braccia incrociate e fece spallucce.

-Ted mi ha fatto guardare uno delle sue serie tv. Parlano tutti male, forse mi ha un po' contagiata-

Barney rise, ma a Robin sembrò una risata molto fredda e cinica.

-Oh, quindi ora tu e Ted condividete passatempi e passioni! Che meraviglia!-

Ora era lei ad essere incazzata (maledizione!). Qual era il problema? Ultimamente non trascorrevano molto tempo insieme e, quando lo facevano, era sempre insieme al gruppo.

A lei andava bene, dopo qualche mese "senza Barney", era riuscita a superare l'attrazione che le suscitava.

Se n'erano andati i luccichii che era solita vedere quando Barney le era accanto.

Non provava più nessun tremito che proveniva dal profondo della sua anima quando lui la guardava negli occhi.

Niente di tutto ciò.

-Barney, puoi essere arrabbiato quanto vuoi, ma non puoi riversarlo su me e Ted!-

Lui la guardò come se fosse la persona più stupida che avesse mai visto in tutta la sua vita e lei divenne più imbarazzata. Liberò le braccia dalla stretta e poi le incrociò di nuovo.

-Io sono arrabbiato con te-

Le braccia di Robin decisero alla fine di caderle ai lati del corpo. Probabilmente sarebbero cadute per terra se non fossero state attaccate così bene al suo corpo.

-Con me?-

Barney sospirò, questa volta sconfitto. Abbassò la testa e si schiacciò il naso, tra i due occhi che erano fermamente chiusi. Poi la guardò e le si posizionò di fronte, rimanendo a neanche un metro di distanza.

Robin cercò i suoi occhi e li trovò, scuri, le pupille dilatate.

Era una sfumatura che non conosceva, una sfumatura che non aveva niente a che fare con il desiderio.

Barney era davvero molto arrabbiato con lei.

-Veramente, perché Ted?-

Robin rimase così sorpresa dalla sua domanda che semplicemente rimase lì ferma, in silenzio.

Pensò di essere ancora incastrata da qualche parte nel profondo del colore degli occhi di Barney.

-Avresti potuto trovare un amico di letto ovunque e tu sei andata con il mio migliore amico e tuo ex-ragazzo-

Barney attese la sua risposta, ma lei non aveva la minima idea di cosa dire. Veramente, qual era la risposta giusta ad una domanda del genere?

-Tu sei geloso- affermò.

Poteva non essere stata la mossa migliore.

Lui non perse un colpo. Non lo faceva mai.

-Sì-

Beh, neanche lei mancava un colpo. Non più.

-Perché?-

Barney stava per rispondere, così lei lo fermò muovendo la mano in aria, indietreggiando in panico.

-Dio, se mi dici di essere innamorato di me...-

Lui la interruppe.

-Dannazione, Sherbatsky, non sono Ted-

Robin si rilassò un attimo e iniziò di nuovo a respirare.

-Ma io ho cercato di controllarmi quanto ti sono vicino e tu prendi e vai a letto con Ted. Seriamente, Sherbatsky, non avresti potuto trovare un altro stupido ragazzo da qualche altra parte?-

Robin mise le mani di fronte a lei, segnalandogli di smetterla e di prendere una pausa. La sua mente stava correndo così in fretta che la mora stava perdendo il controllo di ogni cosa incasinata al suo interno e questo la spaventava.

-Io... io non capisco-

Barney sospirò e la guardò dritta negli occhi.

-Tu mi piaci, Robin-

Ora, quello era inaspettato. Robin indietreggiò e lui fece un passo avanti.

-Non sto dicendo di essere follemente innamorato di te, ma tu mi piaci. Molto-

Robin pregò i luccichii di non tornarle nella mente, ma non c'era più motivo di farlo perché la mora catturò la brillantezza di uno di loro sullo zigomo di Barney.

Prese un respiro profondo.

La sua anima non aveva tremato.

Il suo corpo non aveva provato un fremito di desiderio.

La sua temperatura non era estremamente bollente e Barney Stinson, di fronte a lei, non era circondato da luccichii magici.

-Per la prima volta nella mia vita, sento di volere il problema di una relazione. Tu mi fai sentire come se quel problema non fosse poi così problematico-

Ammise lui onestamente, raggiungendo una parte di lei che sarebbe dovuta essere morta.

Aveva portato il più grande fobico degli impegni ad impegnarsi. Lei! Robin Sherbatsky.

Ne sarebbe stata completamente estasiata, se non fosse rimasta scioccata dalla sua rivelazione. Ma poi, per qualche ragione sconosciuta, eccetto forse il suo stress, anche lei divenne estremamente arrabbiata.

-Ti piaccio, ma ti andava bene che io uscissi con un altro ragazzo? E non dimentichiamoci di tutte le ragazze con cui sei stato recentemente. Come cazzo faccio a piacerti in questo modo, Barney?- gli gridò.

-Non lo so!- le urlò dietro, frustrato.

Robin incrociò nuovamente le braccia, proteggendosi da sola. Ovviamente Barney non lo sapeva. Il povero ragazzo era un seduttore, non un fidanzato. Non era stato un fidanzato per anni.

Chi stava prendendo in giro? Semplicemente Barney non poteva vivere una relazione. Davvero, non poteva.

Non si coccolava neppure dopo il sesso. Semplicemente guardava il soffitto, aspettando che il sangue gli ritornasse al cervello, e poi se andava.

L'ultima volta in cui erano stati insieme, Robin doveva ammettere che era stata lei quella ad andarsene. Erano nell'appartamento del biondo e, una volta che si era saziata, Robin aveva preso la sua valigia ed era andata da Lily e Marshall.

Barney le aveva gentilmente offerto di rimanere almeno quella notte, ma lei aveva rifiutato. Lui l'aveva seguita alla porta e l'aveva salutata dolcemente, con un bacio sulla guancia.

Era stato straordinariamente gentile con lei quella notte e poi il fatto l'aveva colpita.

Dannazione! Piaceva a Barney.

-Ascolta, Robin. Non sono bravo in questo. Voglio dire, l'ultima volta che ho coccolato qualcuno per affetto è stato mio fratello gay, James, il Natale di cinque anni fa, quando avevo bevuto troppo zabaione. In me non posseggo neanche un grammo di romanticismo. Non so nemmeno cosa accade realmente dopo il sesso con la propria ragazza. Voi ragazzi ne parlate davvero?-

Un piccolo sorriso si disegnò da solo sulle labbra di Robin e lei lo nascose guardando per terra.

Ma lui lo vide.

Barney spinse il suo corpo ancora più vicino a quello di lei, cercando di riguadagnare il contatto oculare.

-Ma so che non mi piace il pensiero di te con altri uomini. Odio che tu sia con Ted. E' solo che non voglio condividerti. Anche le tendenze lesbiche di Lily, che di solito mi eccitano... mi.... fanno incazzare-

Lui sorrise e Robin rise, poi incastrò gli occhi con quelli del biondo.

-Neanch'io sono molto brava in queste cose, Barney-

L'indice di lui le accarezzò il mento per un attimo. Robin pensò che si sarebbe spezzata se l'avesse fatto di nuovo. Il sorriso di Barney era accattivante e tutto ciò che Robin pensava di aver dimenticato, la colpì come un'onda potentissima.

-Non dobbiamo essere ragazzo e ragazza. Quello è qualcosa che fanno persone non-meravigliose, come Lily, Marshall o Ted-

Robin rise.

-Ma non voglio che tu sia la ragazza o l'amica di letto di nessun altro-

La mora sogghignò.

-Questa cosa con Ted ti sta veramente facendo impazzire-

Le mani di Barney le afferrarono le spalle e lui guardò il cielo notturno in modo tremendamente drammatico.

-Ti prego. Quel ragazzo pensa che il tuo ginocchio sinistro sia una zona erogena-

Robin rise e le sue mani raggiunsero il viso del biondo, mentre le dita gli accarezzavano la mascella. Barney apparve un po' spaventato ed insicuro e, probabilmente, era per la serietà nell'espressione di lei.

Il cuore di Robin saltò per lui.

-Anche tu mi piaci, Barney. Ma non penso che sia la tua natura essere in una relazione esclusiva-

Barney apparve così triste che i suoi occhi divennero dell'azzurro più chiaro che lei avesse mai visto. Le mani della mora, ancora sul suo viso, iniziarono a tremare e poi il suo intero corpo le seguirono.

Perché, tra tutti gli uomini che conosceva, il donnaiolo e sociopatico Barney doveva essere l'unico in grado di farle crollare la maschera e di scavare in lei fino in fondo?

Sentì le mani di lui raggiungerle i fianchi, muoverle lentamente la schiena, spingerla verso il suo corpo.

Le curve di Robin si incastrarono come pezzi di un puzzle contro di lui.

La sua mano sinistra abbandonò il viso di Barney e si infilò tra i suoi capelli, alla base del collo.

-Non puoi saperlo. Lasciami provare, Robin-

Non avrebbe dovuto.

Era evidente che quella relazione, o qualunque altra cosa sarebbe stata, si sarebbe distrutta e avrebbe preso fuoco, lasciando le ceneri nell'aria.

Avrebbe dovuto vedere e sapere tutto quello, ma i luccichii negli occhi di Barney la accecarono nuovamente e, quando lui la baciò con tutto ciò che possedeva, Robin pensò che anche lei voleva provare.

 

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Ce l'abbiamo fatta! Come vedete, è diverso dalla serie, ma da adesso ci saranno un po' di incongruenze :)

Spero che il capitolo vi sia piaciuto, fatemelo sapere!

  
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