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Autore: MaryFangirl    15/08/2018    2 recensioni
Quando la vita offre una seconda opportunità...
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Kaori Makimura, Ryo Saeba
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno | Contesto: City Hunter
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Per tutta la giornata non aveva avuto che una voglia, un solo desiderio: raggiungerla. Dal suo risveglio, i suoi pensieri si erano focalizzati soltanto su una persona, come se trascorrere le notti a sognarla non fosse più sufficiente.
La sua ragione e il suo cuore si affrontavano apertamente e lui rimaneva impotente, non sapendo quale campo scegliere.
La sola certezza che aveva quell'uomo perso nei meandri dei suoi sentimenti, era che la doveva vedere.
Quell'ossessione non lo lasciò per tutta la giornata. Eppure aveva dato libero sfogo alle sue attività quotidiane, cercando di concentrarsi soltanto su quello che faceva. Ma in ogni donna che guardava, era il suo viso che vedeva. Ogni risata che sentiva, era la sua.
Mick aveva ben evidenziato che il suo amico non era al massimo della forma. L'aveva conosciuto più intraprendente con il genere femminile. Ma, ad ogni tentativo, era come frenato in volo da una forza invisibile.
A più riprese, Mick aveva tentato di sapere ciò che fermava il suo compare giapponese che non aveva la testa in ciò che faceva, ma senza ricavarne molto.
Ryo sembrava altrove, sulla luna o su un altro mondo, in tutti i casi il suo sguardo non lasciava dubbi sull'oggetto dei suoi pensieri.
"Dovresti andare a trovarla. Se vuoi ti accompagno, è da un po' che non la vedo nemmeno io, devo mancarle" annunciò il bel biondo con gli occhi brillanti.
"Ma stai male o cosa? Credi che mi faccia sfuggire l'occasione di fare quello che voglio senza rischiare una qualsiasi punizione non giustificata?"
"È te stesso che cerchi di convincere, Ryo"
Mick guardò il suo amico riflettere un istante e assumere un'aria lasciva prima di saltare di nuovo sul primo paio di gambe che vide, per poi fermarsi proprio davanti al suo bersaglio. Era senza speranza.
Continuarono con le loro buffonate finché Mick decise di tornare a casa, perché vedere il suo amico in quello stato gli impediva di agire a suo piacimento.
Ryo fu sollevato di lasciare Mick, non ci teneva a che l'americano andasse con lui dalla sua partner. La giornata era trascorsa, non senza fatica perché aveva trovato il tempo lungo, aveva deciso di andarla a cercare alla chiusura della boutique che non sarebbe avvenuta prima di un'ora abbondante. Optò allora di andarci subito, perché non poteva più attendere. Mentre si avvicinava alla boutique, perso nei suoi pensieri, Ryo fu urtato contro la spalla da un individuo. Quest'ultimo non si voltò per lo scontro e continuò sul suo cammino come se niente fosse successo. Ryo l'osservò allontanarsi e imprecò contro quelle persone che non avevano alcun rispetto per gli altri. Constatò che quell'uomo dal completo elegante aveva dei sacchetti con su il nome della boutique di Eriko.
-Un altro ricco che crede che tutto gli sia permesso- pensò guardando l'uomo entrare su un'automobile, facendo segno all'autista di partire. Ryo riprese a sua volta il suo cammino ed entrò nella boutique.
Kaori aveva fatto un breve riassunto all'amica, tanto per soddisfare la sua curiosità ma senza entrare nei dettagli. Le aveva semplicemente detto che quell'uomo era un amico perso di vista e che non si era aspettata di incontrarlo lì, poi si scusò per il disturbo procurato.
"Non ti preoccupare, non c'è alcun problema. Capisco e se posso aiutarti, non esitare a chiedere!" si entusiasmò Eriko. Non aveva seguito il discorso ma aveva ben visto che l'amica era rimasta spaesata da quell'uomo, tuttavia non voleva essere indiscreta e avrebbe atteso che Kaori volesse parlargliene.
Erano lì a parlare quando la campanella della boutique suonò di nuovo.
"Ryo?" dissero allo stesso tempo, sorprese.
"Sì, il solo e unico!" disse lui fieramente. Kaori si avvicinò a lui e gettò un'occhiata inquieta da sopra la sua spalla, verso la strada. Ciò non sfuggì al suo partner che constatò anche gli occhi arrossati della giovane donna.
"Qualcosa non va?"
"No, no, va tutto bene. Cosa ci fai qui? Sei solo?" domandò Kaori per dirottare l'attenzione altrove.
Ryo sentì un corvo posarsi sulla spalla: chi avrebbe pensato che la sua partner non fosse contenta di vederlo e che attendesse qualcun altro, era successo qualcosa e gli occhi sfuggenti e inquieti di Kaori non potevano mentire a riguardo.
"Dillo se ti disturbo!" fece lui offeso.
"Ma no, niente affatto, sono solo stupita che tu sia venuto di tua spontanea volontà in una boutique"
"Devo ammetterlo...Eriko mi mancava così tanto che non ho resistito alla voglia di vederla!" spiegò lui lanciandosi verso la stilista. Quest'ultima lo accolse con un grosso paio di forbici ben appuntito che frenò immediatamente le intenzioni dello sweeper.
"Mi dispiace per i tuoi clienti che vengono ricevuti così"
"Queste sono per gli aggiustamenti, quando qualcosa è troppo lungo e ingombrante, lo taglio. Hai bisogno di una sistemata, Ryo?" chiese Eriko tutta sorrisi.
"No, grazie, sto bene così, tutto a posto" rispose lui nascondendosi dietro la sua partner.
"Basta, Ryo, cosa vuoi?" riprese Kaori girandosi verso di lui.
"Oh, mi stavo dicendo che se avessi voluto mangiare stasera, sarei dovuto venire a cercarti perché sono sicuro che tu possa preparare qualcosa che sia quasi buono"
Un mini martello apparve e Kaori gli trovò un'utilità: abbattersi sulla testa di Ryo.
"Dovrai ancora aspettare perché non abbiamo finito"
Kaori non attese la sua risposta e tornò ad aiutare Eriko.
Ryo le osservò, attivandosi a sistemare gli articoli sparsi e a rimettere in ordine la boutique. Giunse così l'ora di chiusura e i tre si separarono davanti al negozio, facendo per rientrare ognuno a casa sua.
Ryo e Kaori camminarono in silenzio, quando Kaori domandò:
"Hai svolto le faccende che ti avevo chiesto?"
"Faccende? Quali faccende?"
"Ryo, ti ho lasciato un biglietto stamattina dicendoti di andare a fare un po' di spesa per la cena"
"Un biglietto? Non ho visto niente. In ogni caso, non ne avrei avuto il tempo, perché dovevo aiutare Mick"
"Mick? Ha qualche problema?"
Kaori si fermò e guardò il partner con inquietudine.
"Beh, sì. Nel caso tu non l'avessi notato, vista la tua assenza, Mick non sta molto bene in questo momento..."
"Che cos'ha?"
Kaori immaginava già il peggio, un problema medico per via delle sue mani delle quali non aveva recuperato tutte le facoltà, o un problema sentimentale con Kazue.
Ryo prese un'aria seria e le posò le mani sulle spalle per attirare la sua attenzione:
"Il nostro Mick ha un complesso di inferiorità! Allora mi sono sforzato di sollevargli il morale e non è stato facile, credimi!"
Kaori guardò Ryo negli occhi e lui seppe che le sue spiegazioni non erano state accettate.
Un enorme martello con la dicitura 'Piantala con le tue stupidaggini' incastrò l'uomo nel marciapiede, sotto lo sguardo incredulo dei passanti.
"Ferfé non mi frede mai?"
Ryo si risollevò e raggiunse la partner.
"Ti avviso, Ryo, non farò le faccende a quest'ora, quindi arrangiati da solo per mangiare stasera!"
"Ok. Che ne diresti di prendere qualcosa da una rosticceria e di mangiare nel parco?"
Parlò con tanta naturalezza e ovvietà che fu il primo a sorprendersi, e apparentemente fu uno shock uguale per la sua partner.
"Non ti immaginare chissà che, è solo che non abbiamo niente da mangiare, si fa prima a passare in rosticceria, inoltre so che c'è un concerto all'aperto nel parco e ci saranno certamente delle belle signorine mokkori che saltelleranno..."
Bloccò la sua spiegazione e osservò la giovane donna. I suoi occhi brillavano e aveva un tenero sorriso. Com'era bella. Ma non dimenticò il suo sguardo di poco prima e le domandò:
"È successo qualcosa oggi? Avevi l'aria preoccupata in negozio"
"Ma no, vedi, è solo che a volte i clienti sono difficili"
E come per scacciare quel momento, agitò le mani dicendo:
"D'accordo per il parco, ci farà bene prendere un po' d'aria e approfittare di una serata estiva per ascoltare musica. È da tanto tempo che non lo faccio. Muoviamoci a comprare ciò che ci serve e andiamo al parco"
"Eh, sì...ma c'è tempo, comincia solo verso le 21"
"Non sei mai stato a un concerto all'aria aperta? Se vogliamo trovare dei buoni posti non possiamo fare tardi"
A Kaori non importava il perché di quell'invito. Per lei si trattava di un picnic sotto le stelle e con la musica, le avrebbe risollevato il morale. Era elettrizzata.
Senza fare attenzione al suo gesto, Kaori afferrò la mano di Ryo e lo trascinò dietro di sé. Ryo sentì il calore della giovane donna infiltrarsi in lui a quel contatto, come una scarica elettrica. Guardò la sua mano esile e minuta nella sua e accentuò la pressione sulla presa. In quell'istante, sembravano una coppia come le altre.
Velocemente giunsero al parco. Era affollato: un grande palco era stato installato per l'evento e dei tecnici si stavano attivando per sistemare le linee telefoniche in modo che le persone non vi rimanessero ingarbugliate.
Kaori aveva trovato una bancarella dove comprare qualcosa da mangiare. Lasciò Ryo per fare l'ordinazione.
Ryo sentì già la mancanza del calore scomparso insieme alla mano della partner, ma la seguì perché con quella folla nemmeno una gatta avrebbe ritrovato i suoi piccoli.
Una volta acquistate le vivande, non restava che trovare un posto per poter assistere al concerto.
Kaori si guardò intorno, non sarebbe stato semplice. Cominciarono a farsi strada tra la folla. Senza comprendere cosa stava succedendo, Kaori fu agguantata da una mano possente che la trascinò al riparo dalla calca e dagli sguardi.
Lei ispezionò il luogo che Ryo aveva scelto: un angolo di prato vicino a un albero, nascosto da folti arbusti. Quel luogo era propizio all'intimità, cosa che fece arrossire la giovane donna.
"Non vedremo granché da qui" disse.
"Sì ma la musica non si guarda, si ascolta"
La coppia si sistemò e Kaori scartò la loro cena.
Le prime note della musica si sollevarono e loro mangiarono in silenzio.
Kaori si rese conto che non conosceva i gusti musicali del suo partner e quando volle porre la domanda, l'osservò: Ryo, appoggiato all'albero, si era tolto la giacca per lasciarla sull'erba, era in t-shirt e offriva una gradevole immagine dei suoi muscoli prominenti. Kaori arrossì all'idea di accarezzarli ma quando posò gli occhi sul suo viso, rimase divertita.
Ryo stava mangiando a massima velocità. Nella fretta di riempirsi lo stomaco, aveva un po' di salsa all'angolo della bocca. Sorrise all'immagine dell'uomo dal carisma indubbio, che contrastava con quel lato infantile. Si avvicinò a lui e con un gesto leggero avvicinò la mano al suo volto.
Ryo aveva sentito lo sguardo della sua bella scivolare su di lui e ne era fiero. Poi la vide avvicinarsi e tendere la mano verso di lui: in un gesto pieno di sensualità e dolcezza, gli pulì l'angolo della bocca con il pollice, poi lo portò alle labbra golose. Lei sorrise dicendogli che aveva un po' di salsa. Non si rendeva conto che quel semplice gesto aveva scatenato una tempesta di emozioni nel suo partner.
Senza riflettere Ryo afferrò la mano audace e attirò la giovane donna a sé. Un bacio leggero e salato scandì quell'avvicinamento.
Ryo aveva sempre lasciato la testa e il cuore a battersi per i suoi sentimenti verso Kaori, ora era stato il suo corpo a scegliere: il cuore lo aveva seguito e la ragione si era piegata all'evidenza.
"Grazie" le disse coccolandola con lo sguardo.
"..."
Kaori sentì le guance in fiamme e non seppe cosa rispondere a quel gesto così inatteso ma tanto sperato.
Avendo lui stesso capacità di riflettere su ciò che era appena successo, Ryo tenne Kaori vicino a sé e rimasero allacciati per il resto della serata ad ascoltare una musica che non riuscivano a sentire, per quanto i battiti dei loro cuori suonavano un'aria più animata.
  
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