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Autore: ali04    19/08/2018    4 recensioni
Studio canto da quando ne ho memoria. Credo che, sentita la mia bravura, i miei genitori avessero deciso che, visto che avevo un talento, era meglio sfruttarlo.
Con il pianoforte, invece, ho iniziato a sei anni, solo perché non ritenevo che il pianista del corso che seguivo fosse abbastanza bravo per accompagnare la mia ugola d'oro.
E, come sospettavo, ho scoperto di essere incredibilmente bravo anche in quello. Così eccomi qui: davanti alla SAA, pronto per la mia audizione.
Sarà una passeggiata per uno come me.
Io sono Byun Baekhyun, e la mia vita sta per cambiare.
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Baekhyun, Baekhyun, Chanyeol, Chanyeol, Chen, Chen, D.O., D.O., Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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38. TI RENDERÓ FELICE, PROMESSO
 
 
POV CHANYEOL

Guidare di notte aveva il suo lato positivo: non c'era quasi nessuno in giro. Ma i lati negativi erano che gli occhi si chiudevano, si sbadigliava di continuo e i muscoli facevano male.
Ah no, quello era a causa dell'esibizione che avevo fatto neanche dieci minuti prima.
L'unica consolazione era la mano di Baekhyun sulla mia, che mi faceva ignorare tutto ciò che non andava. 
Dovevamo arrivare alla SAA, non c'erano alternative né seconde possibilità. 
- Siamo ancora in tempo per tornare indietro. - la sua voce interruppe improvvisamente il silenzio.
- Vero, ma noi non vogliamo tornare indietro - sorrisi - Giusto? 
Baekhyun ricambiò il mio sorriso: - Cosa posso fare per ricambiare tutto quello che fai per me? 
- L'hai già fatto. Poco fa avevo bisogno di te, della tua presenza e tu sei arrivato. 
- Ma quello non è stato nulla. - ridacchiò, scuotendo la testa. 
- Invece sì! È stato tantissimo e non solo per me. Hai fatto un gesto bellissimo per tutti noi, per Lay soprattutto. 
- Avevi notato anche tu il suo sguardo dispiaciuto? 
Annuii: - Ci teneva che fossimo tutti insieme, ma non ti avrebbe mai impedito di fare l'audizione. 
Baekhyun girò il corpo verso di me e si appoggiò con la testa al sedile. 
- Sei il miglior fidanzato del mondo.
Risi: alla buon ora, piccoletto! 
- Sono un fidanzato normale, sei tu che non hai possibilità di paragone. 
- Sarà difficile per il mio prossimo ragazzo essere alla tua altezza. Dovrà impegnarsi tanto. 
Gli lanciai un'occhiataccia, facendolo ridere.
- Non ci provare! Non esisterà mai nessun "prossimo ragazzo".
- Sicuro? - alzò un sopracciglio, malizioso.
Si stava divertendo a prendermi in giro? 
- Sicuro. Dove lo trovi uno simpatico come me?
- Imbarazzante come te, vorrai dire. 
- Alto come me. Perché so che ami la mia altezza.
- Con le orecchie come le tue.
- E con le braccia grosse il doppio delle tue.
- Non è l'unica cosa grossa il doppio del...
- BAEKHYUN!
Arrossii e liberai la mano, per dargli uno spintone. Lui poi la riafferrò subito. 
- Parlavo delle spalle!
- Certo...
Ci guardammo sorridendo: era così bello scherzare con lui. Con Baekhyun sentivo di poter davvero dire qualunque cosa mi passasse per la testa. Le battute non lo offendevano, anzi, me le restituiva con gli interessi. 
Avevo trovato la persona con cui non avere limiti.
- Però davvero - continuai - Dove lo trovi uno che ti ami quanto ti amo io? 
Baekhyun sorrise dolcemente: - Non esiste questa persona. 
- Già. - spostai la mano per appoggiarla sulla sua gamba. 
Le ore di viaggio erano parecchie e avevamo contato di avere tempo per massimo una pausa di dieci secondi. Era passata la prima ora e io avevo già bisogno di un caffè e un materasso. 
Baekhyun evidentemente se ne accorse, perché accese la radio, mettendola ad un volume esageratamente alto. 
- Baek! - urlai per sovrastare la musica - Non credi sia un tantino alta?! 
Lui scosse la testa ed urlò a sua volta: - Ti aiuta a stare sveglio! 
Risi ed abbassai la musica, mettendola ad un volume accettabile.
- Sei gentile, ma così mi viene solo il mal di testa.
- Scusa. È che voglio aiutarti a non addormentarti. 
Lo guardai: - Non preoccuparti per me. Tu dormi pure. Prometto che arriveremo a Seoul sani e salvi.
Baekhyun non mi sembrava molto convinto, infatti scosse la testa con decisione.
- Voglio stare sveglio con te.
- Non puoi, Baek. Devi essere riposato per domani mattina. Vuoi sbadigliare davanti alla commissione ed addormentarti sul pianoforte?
Lui sbuffò: - Va bene, dormirò qualche ora, ma adesso voglio stare sveglio per farti compagnia. 
Discutere con lui era impossibile: la sconfitta era certa. Perciò mi arresi e gli feci promettere che sarebbe rimasto sveglio al massimo un'ora o due. 
- Facciamo un gioco! - esclamò improvvisamente, facendomi sussultare.
- Okay, che gioco? 
- "Quale parte di Baekhyun ti piace di più".
Scoppiai a ridere: - Non ho mai giocato a questo gioco. 
- Ah, come sei noioso. - ridacchiò.
Nonostante la musica spaccatimpani e i giochi strani, gli ero davvero grato per quello che stava facendo. 
- Ti piace di più - appoggiò un dito sul mento, intento a pensare - Le mie mani o il mio naso?
Lo guardai con un sopracciglio sollevato: era quello il gioco? 
Aspettava una risposta e non me la sentii di criticare il suo tentativo di tenermi sveglio. 
- Le tue mani, senza dubbio. 
- Sembri convinto. 
- È una delle cose che mi piace di più di te. 
Arrossì, ma ciò non gli impedì di fare la seconda domanda: - La mia voce o il mio carattere incredibilmente fantastico? 
- Da quando il tuo carattere è incredibilmente fantastico? 
Mi beccai uno schiaffo sul braccio per quel commento. 
- Rispondi. 
- Ehm... la tua voce mi ha fatto innamorare di te, perciò direi quella.
- Capelli o ginocchia? 
- Capelli.
- Polsi o caviglie? 
- Polsi.
- Collo o il mio culetto perfetto?
- Il tuo cul... Baek!
Scoppiò a ridere vedendomi diventare tutto rosso.
- Dovrei fermarmi e farti scendere! - sbottai, ancora imbarazzato.
- Così fai tu l'audizione al posto mio? - chiese tra le risate ed abbracciò il mio braccio, come un bambino. 
- Scusa, gioco finito. 
- Bravo. - dissi in tono duro, ma poi sospirai - Quale parte di Baekhyun mi piace? Beh, direi tutto. Le mani, il naso, i capelli, i polsi, le ginocchia, il collo e sì, anche il suo culetto perfetto. Mi piacciono le sue labbra, le sue braccia, i suoi piedi, il neo sull'orecchio e quello sul pollice. Mi piace la sua voce e anche il suo carattere imprevedibile. Mi piace tutto e spero che ora ti sia chiaro. 
Mi zittii e per qualche minuto nell'auto non si sentì nessun suono, oltre alla musica che faceva da sottofondo. 
- Ti amo. - sussurrò Baekhyun. 
Sorrisi e liberai il braccio dalla sua stretta, poi abbassai un po' lo schienale del suo sedile.
- Dormi un po', Baek. Se mi sembra di non farcela ti sveglio. 
Lui annuì e si stese meglio che poteva. 
A fatica mi tolsi la giacca dell'esibizione e lasciai che la usasse come coperta. Aveva anche la sua, ma così sarebbe stato meglio. 
Resistette nemmeno cinque minuti, prima di iniziare a sbattere gli occhi, assonnato. 
Gli presi la mano e ne accarezzai il dorso con il pollice, finché non chiuse gli occhi e si addormentò. 
 
*

Buona parte del viaggio era in strade fuori dalla città, il che rendeva i miei sforzi di stare sveglio molto più difficili. 
Quell'atmosfera di pace e tranquillità sarebbe stata meravigliosa in un altro momento e sicuramente mi avrebbe ispirato anche una canzone, ma quella notte no. Quella notte mi induceva solo il sonno. 
Non potevo fermarmi per nessun motivo al mondo, anche perché facendolo avrei svegliato Baekhyun e non volevo disturbarlo.
Domani, o meglio oggi, era il suo grande giorno e doveva essere nel pieno delle forze. Ero orgoglioso di lui come non lo ero mai stato di nessuno: la strada che aveva fatto da quando lo conoscevo era stata tantissima ed era cambiato e cresciuto. 
Non era rimasto quasi nulla del ragazzino viziato ed egocentrico che avevo aiutato con le valige il primo giorno. Ma quel Baekhyun non era sparito, era solo maturato: aveva capito che nella vita essere il migliore in tutto non era la cosa fondamentale. 
Guidai ore che mi sembrarono infinite. Ad un certo punto della notte il mio corpo doveva aver capito che non avrebbe riposato, perché il sonno sparì e mi sentii meno terrorizzato di chiudere gli occhi.
L'alba arrivò quasi improvvisamente, proprio mentre entravamo a Seoul. I primi palazzi furono come una sveglia che mi aveva riportato nel mondo reale. 
Preferii non svegliare ancora il mio compagno di viaggio addormentato: avrei cercato da solo la SAA.
Seoul era anche la mia città, perciò non ebbi particolari difficoltà a trovare la scuola e parcheggiai lì davanti, dall'altro lato della strada. Era un edificio davvero maestoso, bianco con delle colonne decorative. Ogni centimetro di quella costruzione esprimeva ricchezza e mi sentii intimorito, ma non per me: immaginavo il piccolo Baekhyun tra quelle mura. 
Lo guardai: dormiva ancora tranquillamente, come se non avesse nessuna preoccupazione al mondo.
Allungai una mano e gli spostai la frangia, che gli era ricaduta sugli occhi, poi controllai l'ora: erano le 6.40, perciò avevamo tempo per una colazione al volo. Scesi dall'auto e quasi le gambe non riuscirono a reggermi: guidare per ore senza nemmeno una pausa non era il massimo. Poco lontano da dove avevo parcheggiato c'era un piccolo bar che faceva al caso nostro. Entrato, notai che era pieno di ragazzi che di sicuro dovevano fare l'audizione: gli strumenti erano ovunque e alcuni stavano addirittura provando la loro canzone. 
Quando fu il mio turno, la prima cosa che ordinai fu caffeina: ora che ero arrivato e l'ansia di non fare in tempo era sparita, la stanchezza si faceva sentire. 
Tornai in auto con tutto ciò che avevo comprato e, piano piano, svegliai Baekhyun.
- Baek? Sveglia piccoletto. 
Lui aprì un solo occhio: - Chanyeol, che succede? Vuoi che ti dia il cambio per guidare? 
Non risposi e gli indicai, con un cenno del capo, la scuola alle sue spalle. Quando si voltò e vide che eravamo arrivati, sussultò.
- Siamo arrivati! 
- Sì, e ora dobbiamo... 
Venni interrotto da un abbraccio stritolante, che rischiò di farmi rovesciare tutta la colazione.
- Piano, piccoletto, attento ai viveri. 
- Ce l'abbiamo fatta davvero! - esclamò incredulo: i suoi occhi brillavano e sorrideva. 
- Ne dubitavi? 
Scosse la testa: - Non ne ho dubitato nemmeno per un secondo. 
Sorrisi e gli misi davanti al naso il suo caffè.
- Mangiamo, devi essere in forze. 
Dopo essermi ricaricato e aver aspettato che Baekhyun si abbuffasse sia con il suo cibo che con il mio, scendemmo dall'auto. Io lasciai la giaccia del saggio lì, invece Baekhyun voleva indossarla.
- Sarà come avere tutti gli altri qui con me.
Lo guardai commosso e gli accarezzai una guancia, prima di baciarlo. 
- Grazie per aver fatto questo per me. - sussurrò sulle mie labbra.
- Ora devi fare tu una cosa per me - dissi e lui mi guardò, confuso. - Passa questa audizione. 
Sul suo viso apparve il più bel sorriso del mondo, poi mi prese la mano ed insieme attraversammo la strada, diretti alla Seoul Academy of Arts.
 
 
 
POV BAEKHYUN

La sala d'attesa della SAA era la stessa dell'altra volta e lo era anche la donna all'entrata. 
- Buongiorno! - dissi con voce squillante e lei mi lanciò un'occhiataccia.
Poteva fare ciò che voleva: nulla avrebbe intaccato il mio buonumore.
- Sono qui per l'audizione! 
Lei sbuffò: - Nome?
- Byun Baekhyun.
Controllò nella lista e, trovato il mio nome, mi indicò dove aspettare. Poi guardò Chanyeol.
- Nome? 
- Ah, io non sono qui per l'audizione. - disse lui, in imbarazzo.
- È qui per accompagnare me! - intervenni - È il mio ragazzo. Ha guidato tutta la notte per arrivare qui in tempo. Sa, noi eravamo al Sound Music Camp, su sui monti. Abbiamo fatto... quante ore di viaggio erano?
- Molto interessante - disse la donna, con voce atona - Ma ora andatevene.
Feci per ribattere, ma Chanyeol mi afferrò per il braccio e mi trascinò via.
La sala era già piena di ragazzi e ragazze. Trovammo un angolino e ci sedemmo a terra.
- Inizia a scaldare la voce. - mi consigliò Chanyeol e io annuii. Era arrivato il momento di stare concentrati. 
Con l'aiuto di Chanyeol feci degli esercizi per la voce e per la respirazione, ma non riuscivo a starmene seduto, fermo ad aspettare, perciò iniziai a camminare avanti e indietro. 
- Andrà tutto bene, andrà tutto bene. - ripetei almeno venti volte, come un mantra.
- Baek, stai tranquillo. Sei in piena forma oggi.
Apprezzavo i tentativi di Chanyeol di tranquillizzarmi, ma mi sentivo una bomba ad orologeria. Volevo esibirmi, ma allo stesso tempo volevo scappare a gambe levate.
Mi inginocchiai davanti al gigante e gli presi la mano, appoggiandola sul mio petto. 
- Lo senti? Il cuore sta per esplodermi!
Lui ridacchiò: - Batte fortissimo. 
- Non ridere! - esclamai con voce stridula e mi coprii il viso con le mani.
Ero felice che ci fosse Chanyeol con me, perché avrei spaventato il professor Luhan.
- L'altra volta non ero così nervoso. - la mia voce era attutita dalle mani.
Chanyeol mi costrinse a sedermi accanto a lui mi strinse a sé.
- Perché l'altra volta non avevi dato la giusta importanza a questa audizione. L'altra volta avevi dato l'ammissione per scontata, pensando fosse un test da nulla, che fosse uno scherzo, per te. Invece ora senti che è la tua vera occasione e che devi superare te stesso. 
Sospirai: - Sono felice che tu sia qui. 
- Anch'io lo sono. Sarei impazzito se fossi rimasto al campo, in attesa di tue notizie. 
- Yeol - sussurrai per non farmi sentire dagli altri ragazzi in attesa - Voglio che entri con me anche dopo. Voglio che tu senta la canzone che ho scritto per te. 
- Non me la perderei per niente al mondo. 
Lo abbracciai forte, come se in quel modo tutte le mie preoccupazioni potessero sparire. Chanyeol mi accarezzò i capelli, sussurrandomi che mi amava e che sarebbe andato tutto bene.
- Vuoi almeno dirmi come si intitola la canzone? - chiese dopo un po'.
Annuii: - Si intitola...
- Byun Baekhyun? 
Il cuore diventò improvvisamente di pietra e sentii in brivido. 
Chanyeol mi sorrise incoraggiante: - Tocca a te. 
- Byun Baekhyun? 
Mi voltai verso la donna ed alzai la mano: - Sono io.
- È il tuo turno. 
Io e Chanyeol ci alzammo e la raggiungemmo. Dalla porta che portava al palco uscì un ballerino il cui viso esprimeva chiaramente com'era andata la sua audizione: fallimento. 
Il mio corpo si bloccò a quella vista, ma subito sentii una mano sulla mia: Chanyeol la teneva stretta e mi guidava dentro l'auditorium.
Camminavamo come a rallentatore e il battito del mio cuore scandiva il tempo. 
Ce l'avrei fatta. Ero troppo bravo e questa audizione era solo una... 
No. Dovevo mettercela tutta, perché niente mi era dovuto e avevo ancora tante cose da imparare. 
Per questo ero alla SAA: per imparare, perché non ero affatto il migliore. 
- Lui aspetta qui. - disse la donna, indicando Chanyeol. Eravamo dietro le quinte e solo pochi passi mi separavano dal centro del palco. 
Da quella posizione Chanyeol avrebbe visto tutto.
La donna ci lasciò e Chanyeol mi prese il viso tra le mani.
- Ci siamo. Ricorda: stai facendo la cosa che ami di più al mondo. Cantare e suonare sono la tua vita, perciò sali su quel palco e fagli vedere quanto è bravo il mio piccoletto.
Mi alzai in punta di piedi e lo baciai, per ringraziarlo: - Ascoltami mentre canto per te. 
Feci un respiro profondo, poi gli voltai le spalle e camminai fino al centro del palco.
 
*

Gli insegnanti erano gli stessi dell'altra volta: seri, imperscrutabili, terrificanti.
Ma non mi facevano paura. Non troppa, almeno. 
- Buongiorno, sono Byun Baekhyun.
- Signor Byun - disse l'uomo che la volta precedente mi aveva bocciato - Bentornato. 
Sorrisi timidamente: - Sono qui per riprovare. 
L'uomo annuì e si levò gli occhiali: - Ci fa davvero piacere. Vorremmo tanto avere la sua voce nella nostra scuola. 
- Ora posso dimostrarvi che merito di essere uno studente della SAA. - dissi, fingendo una convinzione che non avevo.
- Canta e suona il piano?
Annuii: - Stavolta però porto un brano scritto da me.
Scrutai attentamente i visi degli esaminatori: lo stupore era evidente e capii che erano piacevolmente sorpresi.
- Prima di iniziare volevo dire solo una cosa - presi un bel respiro e lanciai una breve un'occhiata a Chanyeol - Quando ho fatto la prima audizione non avevo nemmeno idea di come iniziare a comporre una canzone. L'estate appena passata mi ha cambiato e ho imparato tante cose. Questa canzone è dedicata alla persona che non ha smesso nemmeno per un secondo di credere in me e che mi ha amato anche nei miei momenti peggiori, che mi ha abbracciato anche quando non lo meritavo, che ha saputo aspettare i miei tempi e che mi ha promesso che non ci saremmo mai separati. Io credo alle sue promesse e voglio che lui creda alle mie. 
Mi voltai verso Chanyeol, che mi guardava con gli occhi lucidi, e gli sorrisi.
- Questa canzone si intitola "Promise". 
Senza aggiungere altro, mi sedetti al pianoforte e feci un bel respiro. 
Poi iniziai.
 
*

 "Despite my clumsiness, you still like me no matter what.
But do I deserve to be loved by you?"

No, non lo meritavo affatto.
Lui aveva davvero amato ogni parte di me, sia del mio aspetto che del mio carattere. Mi aveva visto piangere innumerevoli volte, mi aveva visto isterico, arrabbiato, confuso, ridicolo.
Ma lui mi aveva amato comunque. Nonostante tutto. 

"You who have always been waiting for me
You who embraced me with your arms".

Era stato così paziente con me, così gentile. 
Gli ero sfuggito dalle mani più di una volta, ma nonostante ciò lui c'era sempre per me. 
Mi aveva aspettato, aveva lasciato che mi prendessi i miei tempi e decidessi da solo cosa fare. 
E quando avevo avuto bisogno di lui mi aveva abbracciato. Ancora. Ancora. 
Anche se era arrabbiato, se lo stavo facendo impazzire, se lo deludevo.
Lui mi aveva aspettato e abbracciato. 

"I won't forgot 
I will make you happy".

Te lo prometto, Chanyeol.
Questa è la mia promessa.

"Although time passed, there is a word I cannot express,
Sinking down in my heart.
'I'm sorry' 'I love you'
Asking you to believe in me like this time".
 
Ci avevo davvero messo tantissimo tempo ad aprirgli il mio cuore. Avevo inghiottito quei "mi dispiace" perché ero troppo orgoglioso, perché non volevo ammettere di averlo trattato male. Avevo inghiottito i "ti amo" perché non sapevo cosa significassero davvero quelle parole.
Io non avevo mai amato e temevo di farlo soffrire, di stare male io stesso. 
Non sapevo cosa fare.
Lui invece non aveva nascosto a lungo i suoi sentimenti per me ed aveva atteso che gli dicessi che lo amavo.
Da quando l'avevo finalmente fatto, non smettevo più di ripeterglielo.
Lui aveva creduto in me anche in quel momento e volevo che continuasse a ritenermi degno della sua fiducia. 

"I will hug you and hold your hands
If I am able to express my heart.
I will devote myself to you
I want to protect you
Forever".

Te lo prometto, Chanyeol.
Questa è la mia promessa. 

"I know that is difficult to keep believing in me since the promise was broken once.
However, I wanna stay with you forever, living and sharing breaths".
 
So che non tutte le promesse che ci siamo fatti potranno essere mantenute, ma so che non molleremo. So che ce ne faremo altre. So che non lo farò pentire di niente.
E sì, voglio stare con te per sempre, Chanyeol.

"Thank you, I'm sorry, love you"
Prometto che non gli dirò queste parole solo in una canzone. 
Stai con me, Chanyeol, e ti ringrazierò ogni giorno. Ti chiederò scusa per come mi sono comportati con te, ogni giorno. Ti dirò che ti amo, ogni giorno.

"Even if I have given my all to you, it's not gonna be enough my  love".
No, non lo sarebbe. Perché lui è troppo speciale e non credo che sarò mai alla sua altezza.
Il migliore non sono io, è lui.

"You who have always been waiting for me
You who embraced me with your arms, thankful to you"

Non potrò mai ringraziarlo abbastanza per tutto quello che mi ha dato, che mi ha insegnato. 

"I'll promise, I won't disappoint you.
Promise me, just stay what you are right now".

Te lo prometto. Promettimelo.
 
*

Appoggiai le mani sulle mie gambe e rimasi qualche secondo in silenzio: gli occhi chiusi e un senso di pace che non avevo mai provato. 
Non avevo fatto errori, non avevo stonato ne sbagliato il tempo. Come esecuzione era stata impeccabile, ma quello che più mi interessava era se le mie parole avevano emozionato la persona a cui erano rivolte. 
Nell'auditorium regnava il silenzio e mi concessi ancora qualche secondo nel mio mondo. Era andata. 
Aprii gli occhi e, invece di voltarmi verso gli esaminatori, guardai subito Chanyeol.
Il suo viso era rigato di lacrime e, quando i nostri occhi si incontrarono, mi sorrise dolcemente e mimò con le labbra "Te lo prometto".
- Signor Byun?
Risposi la stessa cosa, mimando anch'io con le labbra 
- Signor Byun? 
Ah, giusto.
Mi alzai e tornai al centro del palco, giocando nervosamente con le mie dita. 
Dalle espressioni degli esaminatori non capivo se la canzone era piaciuta o no, se la mia esecuzione era andata bene.
Mio dio, nemmeno Sehun era così inespressivo!
 - Benvenuto alla Seoul Academy of Arts, signor Byun.
Come? 
Li guardai a bocca aperta: - Ma davvero? 
- SÌ! - l'esclamazione di Chanyeol era rimbombata per tutto l'auditorium e, subito dopo, fece irruzione sul palco.
- Non potevate lasciarvi scappare Baekhyun! 
Gli esaminatori lo guardarono, sconvolti dalla sua entrata.
- Il mio piccoletto è il migliore. 
Risi e mi inchinai: - Grazie, a tutti voi. Non vi pentirete di avermi ammesso. 
- Non ne dubito, signor Byun - disse l'uomo e, finalmente, un piccolo sorriso comparve sulle sue labbra - Ci vediamo in classe. Io sarò il suo insegnante di canto. 
Mi inchinai ancora, ringraziando.
- E ora porti fuori quel gigante - continuò, trattenendo una risata - Prima che chiami la sicurezza. 
Annuii e trascinai Chanyeol dietro le quinte, mentre lui continuava a ringraziarli per avermi accettato. 
Quando fummo nascosti dai loro sguardi, Chanyeol mi afferrò il viso e mi baciò.
- Ce l'hai fatta.
- Ce l'ho fatta. - ripetei, ancora incredulo ed esplosi in una risata, prima di saltare in braccio a Chanyeol.
- Oddio ce l'ho davvero fatta. Vado alla SAA!
- Ci vai, piccoletto. Il tuo sogno si è realizzato. 
Mi tenni alle sue spalle, per non cadere.
- La... la canzone ti è piaciuta? 
Lui posò la fronte sulla mia: - È la canzone più bella che io abbia mai sentito e sono fiero di te. Ti amo, Baek.
- Ti amo anch'io, Yeol. E ti renderò felice. Promesso. 
 
*

Quando la mattina dopo tornammo al Sound Music Camp, i nostri amici ci attendevano dove li avevamo lasciati: davanti all'insegna.
C'erano tutti: Kyungsoo e Jongin, Lay, Chen e Xiumin, Sehun e Luhan, Suho. 
Io e Chanyeol scendemmo in silenzio dalla macchina e tenemmo lo sguardo basso, imperscrutabile. 
- Allora? - la voce di Jongin ruppe il silenzio e io li guardai, mentre un enorme sorriso si apriva sul mio viso.
Chen lanciò un urlo che rese sordo Suho e corse ad abbracciarmi, insieme a Kyungsoo. Poi fu il turno di tutti gli altri, che mi strinsero in un enorme abbraccio, mentre Chanyeol rideva.
Ero stritolato dai miei amici ed ero la persona più felice del mondo. 
 
*

Quando mi lasciarono libero, andai a salutare i miei insegnanti, gli altri ragazzi che avevo conosciuto, Leeteuk e anche Sunny.
Corsi dal professor Henry e dalla professoressa Taeyeon per dirgli com'era andata l'audizione e vedere nel loro sguardo la fiducia che avevano in me mi commosse. 
Quando incrociai Taeyong, lui mi sorrise e mi guardò, in attesa.
- Ci vediamo alla SAA. - dissi e il suo piccolo gesto di esultanza mi rese felice. 
Dopo andai a cercare Chanyeol e lo trovai nell'aula di chitarra. L'aula che la prossima estate sarebbe stata sua.
Rimasi sulla porta a guardarlo, visto che non si era ancora accorto della mia presenza. 
Lui fece scorrere le dita sulla cattedra e si fermò davanti alla lavagna.
- Scusi, professor Park. - lo chiamai, facendolo voltare.
- Ehi, piccolo snob della SAA, che ci fai qui?
- Volevo sapere se eri pronto ad andare?
Annuì e sorrise: - Non vedo l'ora di iniziare ad insegnare. Sai, ho anche una chitarra nuova! 
Risi e gli tesi la mano, che lui afferrò, poi uscimmo dall'aula. 
Tornammo prima alla sua camerata a prendere le valige, Sehun, Xiumin, Jongin e Lay. Poi andammo alla mia e, tutti i ragazzi, mi aiutarono con i miei numerosi bagagli. 
Piano piano il campo si stava svuotando e noi eravamo tra gli ultimi ad andarcene. 
Arrivati all'insegna, ci voltammo verso l'entrata del campo. 
- Ora dovremmo dire una frase ad effetto - disse Lay - Sapete, qualcosa per concludere quest'avventura. 
- A me viene solo da piangere. - borbottò Chen e Xiumin gli prese la mano per confortarlo. 
- Io direi "Tutto è bene quel che finisce bene"! - esclamò Jongin.
- Che schifo di frase. - protestò Sehun.
- Ci si vede qui l'anno prossimo? - chiese Chanyeol e tutti annuimmo. 
- Ci sarò anch'io, nonostante la natura, gli insetti, il bagno in comune e voi persone umili. - ridacchiai e i miei amici alzarono gli occhi al cielo.
- Ci saremo tutti - concluse Lay - Anche se uno di noi sarà un professore, uno sarà mezzo americano e un altro sarà ancora più snob di ora. Ci saremo tutti. 
Annuimmo e voltammo le spalle al campo.
Era finita l'estate e con lei la mia avventura al Sound Music Camp.
Solo pochi mesi prima volevo lasciare quel posto e tornarmene a casa. Pochi mesi prima credevo che per nulla al mondo sarei tornato in quel luogo sperduto.
Invece ora sentivo che stavo lasciando su quei monti un pezzetto del mio cuore e non vedevo l'ora di tornare al Sound Music Camp.
 

Cosa posso dire? Anche la nostra avventura al Sound Music Camp è finita e non avete idea di come mi senta triste in questo momento. 
Questo, però, non è l'ultimo capitolo perché ci sarà un piccolo epilogo, ma voglio fare ora i miei ringraziamenti. 
L'idea per questa storia mi è venuta improvvisamente e non avrei mai immaginato che mi avrebbe rapito il cuore in questo modo. Ho fatto il possibile per curare il mio metodo di scrittura, i personaggi, la storia. 
Ce l'ho messa davvero tutta e spero di aver fatto un buon lavoro. 
Volevo ringraziare chi leggeva i miei capitoli in anteprima e mi dava i giusti consigli su cosa andava e cosa no. Chi mi correggeva gli errori di battitura che, nonostante io rileggessi anche venti volte, mi scappavano puntualmente. Ringrazio chi ha feelsato con me, sia per le cose giuste che per quelle sbagliate. Ringrazio chi mi ha corretto e insegnato la punteggiatura, che non è ancora perfetta e forse non lo sarà mai. Poi ringrazio chi mi ha sostenuto e incoraggiato anche nei momenti in cui non riuscivo a scrivere nemmeno una riga. Chi mi ha detto che sicuramente avrei scritto un capitolo bellissimo e che ha sempre creduto che ce l'avrei fatta. 
Ringrazio tutti voi che avete letto la storia e vi siete emozionati. Vi ringrazio per le recensioni e per il sostegno.
Ringrazio gli Exo, per regalarci sempre delle canzoni meravigliose e per averci dato "Heaven", "Power" e soprattutto "Promise" che io ho usato nella storia. 
Infine, ringrazio Baekhyun e Chanyeol, perché mi ispirano ogni giorno una trama e un'avventura diversa. Li ringrazio perché, con dei semplici gesti, mi sbloccavano e in una giornata scrivevo un capitolo che era fermo da settimane. Grazie, ragazzi, per essere personaggi delle mie storie.
 
   
 
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