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Autore: Sylvesteraddicted_    21/08/2018    0 recensioni
La storia parla di Sylvia personaggio della serie animata americana dei looney tunes, anche se è comparsa raramente. Ella viene trovata molto piccola, nella sua casa in fiamme da una suora di nome Enna che la porta con sè e la salva dall'incendio, portandola, però nel suo convento.La ragazza crescerà e conoscerà Emy che diventerà una delle sue migliori amiche più fidate..in seguito imparerà ad adeguarsi alla vita del posto in cui si trova; purtroppo col tempo si sente vuota, come se le mancasse qualcosa, come se la vita non fosse solo lì, in quelle mura, ma anche fuori. Entra in scena,così, colui che le cambierà la vita, Silvestro. I due si innamorano e comincia un'avventura senza fine...dove ella si troverà costretta a scegliere tra la sua migliore amica o a fuggire col suo amore e abbandonare la vecchia vita.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Silvestro
Note: Cross-over | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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Sylvia’s intro;

Era tutto così nuovo per me. Ero scappata, avevo abbandonato tutto: il convento, Myria, Emy e anche la perfida Enna. La mia scelta era stata devastante ma, al tempo stesso giusta. Per la prima volta mi sentivo al sicuro, anche se la sensazione di essere scoperta mi stava addosso come un vestito troppo stretto.

Emy e Myria trovarono la lettera e rimasero spiazzate.

Emy:” È incinta?... ma, ma io non ne sapevo niente!” Disse Emy, sconvolta.

Myria:” Lo avevamo appena scoperto, io l’ho visitata e mi sono accorta subito! Però non abbiamo avuto il tempo di dirlo a nessuno e Sylvia ha pensato bene di fuggire. Povera ragazza, chissà se sta bene!”

Emy:” Oh mio dio... e Enna!? Lo scoprirà!”

Myria:” Non lo saprà..non lo deve sapere! Dobbiamo impedirlo!”

Enna:”Cos’è che dovete impedire?”
Myria:” Nulla Enna... stavamo solo discutendo.” Rispose con tono sorpreso 

Enna:” Ah si è? E ditemi... credete che io sia così stupida da capire perché lo fate?”
Emy:” Cosa? Veramente stavamo solo...”

Enna:” E quella? Che cos’è??” Ringhiò fissando la lettera.

Myria:” Nulla di importante Enna. Solo una vecchia carta per scrivere.”

Enna:” Si è?”
In quel momento la strappó dalle mani di Emy e la prese.
Cominciò a leggere e la sua espressione mutò mano a mano, fino a far emergere nel suo volto la rabbia e il disgusto più assoluto. Come se, in quel momento, in lei si stesse per scatenare una tempesta, fulmini e saette in ogni dove!

Enna:” Voi eravate a conoscenza di questoooo????!” Urlò ferocemente 

Lo sguardo di Myria era attonito.
Enna:” Myria, tu lo sapevi vero? Vero??!”
Urlò contro Myria e le diede uno schiaffo, tanto forte da farla cadere.

Myria barcolló e, con il sangue che usciva dal labbro, parlò.

Myria:” Enna... lasciala in pace! Falla vivere!!!!!”

Enna:” Coraggio, muovetevi! Andiamo a cercarla, non la passerà liscia! Né lei né il suo marmocchio, a questo punto.”

Myria guardò Emy, ed entrambe erano rimaste scioccate. Soprattutto Emy, che non era a conoscenza della gravidanza di Sylvia.


Nel frattempo... a casa di Silvestro.

Silvestro:” Ehy tesoro.. buongiorno!”

Sylvia:”Ehy.. mi sento così stanca.”

Silvestro:”Tranquilla.. se vuoi riposati ancora un po’.. io vado a vedere cosa c’è per colazione.”

Chiuse la porta e andò verso la cucina.

Sylvester’s mother:”Buongiorno figliolo.. allora? Come si sente?”

Silvestro:” É molto stanca, vuole dormire ancora.”
Sylviester’smother:” Lasciala dormire, povera creatura! Era così accaldata, chissà quanto ha corso per venire fino a qua.”

Silvestro:” Sai.. non riesco ancora a crederci.... sarò un papà! Papà...suona così bene..”

Sylvester’s mother:” Oh figlio mio.... sono così felice!”

Silvestro:” Spero solo che io e Sylvia non siamo di troppo qui con te... non vorrei disturbare troppo mamma..”

Sylviester’smother:” Silvestro..questa è casa tua! E voi potete stare tutto il tempo che volete! Ora mio nipote ha la priorità su tutto e dobbiamo far in modo che tutto vada bene! Sylvia deve rilassarsi e....”

Sylvia:” Mi dovrei rilassare quindi?”

Silvestro:” Sylvia... Ehy come ti senti?”

Sylvia:” Sto bene... mi sento meglio.. ma quanto ho dormito?”

Sylviester’smother:” Un bel po’ tesoro... dai vieni a mangiare!”

Sulla tavola c’era una moltitudine di cibo. Si passava dalle frittelle con i mirtilli alle uova, dallo sformato di tonno alle sardine salate. Latte, succo d’uva e biscotti. Insomma, una vera prelibatezza.

Sylvia:” Wow! Ho una fame!”

Si era scatenato un appetito così grande, mai provato prima. Stavo conoscendo giorno dopo giorno, ogni cambiamento del mio corpo e i suoi bisogni. Ero così felice.

Mangiammo insieme la colazione. Avevo paura ad uscire, ma Silvestro mi tranquillizzava sempre ed io cercavo di lasciarmi andare.
 Silvestro mi toccò la pancia, era ancora piatta... ma sentivo che la mia creatura stava crescendo.. visto il mio feroce appetito.

Silvestro:” Quando sarà abbastanza grande, gli insegnerò a cacciare qualche topo!” Disse lui sorridendo.

Sylvia:” Ahahaha, e tu saresti un cacciatore di topi?” Rispose sbalordita

Silvestro:” E con questo cosa vorresti dire?”

Tweety:” Ogni volta che ci plovi fai un buco nell’acqua!! Ahahaha”

Silvestro:” E tu da dove sbuchi uccellaccio?”

Sylvia:” Non essere scortese.. se non fosse stato per lui non sarei mai riuscita a trovarti!!”

Tweety:” Glazie pel la complensione!”

Silvestro sbuffò.

Tweety:” Sono venuto a falvi i miei miglioli auguli, ho saputo la notizia!!”

Silvestro:” E come lo hai saputo?”

Tweety:” Beh, non sai che qui fuoli basta sentile un...”

Sylvia:”E dai Silvestro basta! Lascialo in pace!!”

Tweety fu lieto di essere difeso da Sylvia.. e voló via..

Silvestro:” Odio quel pennuto..”

Sylvia:” Andiamo, cercava solo di essere gentile!”

Silvestro:” Io lo conosco da tempo.. fidati.. la sua mente è diabolica!”

Sylvia rimase sorpresa. Si guardarono a lungo, immaginando se fossero mai pronti ad accogliere il loro futuro figlio. Lei aveva paura che qualcosa di brutto potesse colpire e affondare quel loro momento così felice e, al tempo stesso, così delicato e puro. Grazie a Silvestro e alle cure amorevoli di sua madre, riusciva ad andare avanti giorno per giorno.. cercando di non pensarci, anche se nella sua mente c’era sempre una voce che le diceva:” Tanto ti troverò e quando lo farò... sarà peggio per te.” Era la voce di Enna, la voce del male, quella voce che per anni l’aveva tormentata! E ora che aspettava un figlio, aveva paura. 
   
 
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