Viaggia il sonoro
Viaggia il sonoro.
La tua immagine
sul finestrino,
là
dove si imprime
la mia.
Sobbalza, tintinna.
Si protrae, si ritrae.
È il paesaggio che ti chiama,
che mi chiama.
Tenta, ammalia, attrae
le iridi
su cui scintille e ombre,
fanno della velocità e del colore
Il moto dell’anima.
Note:
Durante un viaggio in treno, con gli occhi rivolti verso il finestrino, ascoltavo la musica. E, di colpo, mi sono immaginata il volto di una persona.
Da questo episodio è nata "Viagga il sonoro".