Lacrime per il futuro
Acqua salata scende dalle mie guance,
non posso smettere, non ho speranze,
è stupido vedere prima del tempo
due corpi senza più il proprio vento,
il calore di uno sguardo che rassicura,
e loro dall'altra parte delle mura
che dividono i vivi dai morti
i deboli, i malati, dai più forti.
Quanto terrore, quanta angoscia
da quanti anni mi stringe
anche se manca tanto io so che poscia
prima o poi arriva e cinge
la vita dei miei cari
i volti a me più familiari,
e chissà se allora
accoglierò il mio turno con gioia.
non posso smettere, non ho speranze,
è stupido vedere prima del tempo
due corpi senza più il proprio vento,
il calore di uno sguardo che rassicura,
e loro dall'altra parte delle mura
che dividono i vivi dai morti
i deboli, i malati, dai più forti.
Quanto terrore, quanta angoscia
da quanti anni mi stringe
anche se manca tanto io so che poscia
prima o poi arriva e cinge
la vita dei miei cari
i volti a me più familiari,
e chissà se allora
accoglierò il mio turno con gioia.
Spazio autrice: salve lettori, so che questa poesia non è il mio massimo, ma è il frutto di uno sfogo di lacrime e singhiozzi, è scritta di getto, cercando di allontanare dalla mia mente le mie paure, per questo è così esplicita, rispecchia la chiarezza con cui io conosco ciò che temo. Grazie per la comprensione.
_clelia