Che cosa hai fatto di male? 

Anzi, che cosa hai fatto esattamente?

Cosa hai fatto per ritrovarti lì seduto in un angolo buio di questa umida cella?

Che diavolo hai fatto per essere tenuto fermo da delle catene in uno spazio così angusto? 

Rispondi, pazzo.

Sei un folle.

Un meschino assassino che ha amato sguazzare nel sangue proprio come un bambino ama saltare nelle pozzanghere dopo una pioggia, a sporcarsi, con le sue galosce alte fino alle ginocchia e con un piccolo ombrello dai colori sgargianti.

Finiscila di urlare, non ti ascolta nessuno ed anche se qualcuno lo facesse ti ignorerebbe comunque.

Passa avanti, sciocco, che cosa hai fatto?

Hai dato sfogo ai tuoi istinti, felice adesso?

Hai staccato la testa e rotto le ossa a più di qualcuno, ti sei macchiato di quel liquido cremisi, ti è piaciuto l'odore ferreo e pungente, te ne sei beato mentre lentamente toglievi loro la vita come un dio onnipotente.

Che cosa hai fatto matto?

Ne è valsa la pena?

Mentre le loro urla ti riempivano le orecchie e ti spingevano a continuare. 

Perdono, perdono… vi prego!

Finiscila di dirlo, ormai è fatta.

Oh, la tua povera donna. 

Lei si che ti amava, paziente, precisa ed elegante, una gran signora.

Lo diceva per il tuo bene, continuava a ripeterti: 'Caro, finiscila, finirà male.' ed è finita male davvero alla fine, quando l'hai presa per il collo e stretta con le tue grandi mani, quando le sue pupille di un nero anice si sono restrinte perdendo la loro stupenda luce e le impronte delle tue dita sulla sua candida pelle sono divenute di un intenso viola, quando ormai non respirava più e l'hai lasciata crollare sul vostro letto con i bei capelli sul viso di porcellana. 

L'hai amata anche lì, vero?

Maledetto, quando la stessa sorte è toccata al tuo figlio minore, la tua fotocopia, con quel dolce sorriso e gli occhi vispi che pian piano son diventati tristi, essi si spegnevano lentamente e le sue labbra si piegavano in una smorfia di dolore e chiamavano il tuo nome in cerca di aiuto, ti pregava, oh Goku come ti pregava di lasciarlo stare.

Disgraziato, hai ucciso la tua famiglia, hai fatto fuori chi ti amava e sosteneva, meriti di stare qui come un illuso ad aspettare la fine di tutto questo bel teatrino mentre il tuo unico passatempo è ascoltare la mia voce.

Soffri, mentre io, il vero Kakaroth, rimango ad osservare ed a corroderti l'anima.

Prima o poi riprenderò il controllo.

Per ora puoi anche rimanere con i tuoi sensi di colpa, fa pure, vincerò io in ogni caso. 

//Yay!

Dire che ho stravolto un personaggio così buono in un matto dalla doppia personalità è troppo poco, ugh. Chiedo venia! 

-Daph