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Autore: pewdiekairy    31/08/2018    0 recensioni
Tutti conosciamo la storia terrificante di Slenderman,un mostro che rapisce i bambini per poi ucciderli. Ethany ha solo 13 anni,ha la strana facoltà di vedere le anime perdute e porta su di sè un terribile destino:incontrerà il mostro e la natura del loro rapporto sarà in mano alla ragazza. Potrà salvarlo,ucciderlo,ignorarlo... ma questo lo scoprirete solo leggendo.
Genere: Horror, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Slender man
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 11: Prima che finisca

Ethany sapeva a cosa si riferiva. Per un attimo anche lei aveva sperato di fare leva sulla compassione di Slender, ma la sua preoccupazione per Zack l’aveva portata su tutt’altra linea d’azione. Tutto quello che ronzava nella sua mente era lui e come liberarlo dalle grinfie di quell’essere orribile. Poteva essere egoista, ma aveva vissuto la maggior parte della sua vita a sentirsi uno scherzo della natura, e quando finalmente aveva trovato una persona che la facesse sentire bene, gliela portavano via. Dire che Ethany sentiva un profondo senso di ingiustizia era un eufemismo. Ormai non le interessava più. Non le interessava abbassarsi al livello di un assassino, meritava anche lei una vita.
Zack avrebbe voluto passare le ore seguenti a riprendersi dallo shock, ma Slender non glielo concesse. La sua anima si stava corrompendo, ma non abbastanza in fretta. Lo riportò vicino casa. Zack non gli domandò nemmeno il motivo del loro ritorno, o forse era troppo sconvolto per notare che era di nuovo a casa. Il sole era tramontato quasi del tutto, e suo padre stava tornando proprio in quel momento da lavoro. ‘Vai da lui. Fallo sentire di nuovo al sicuro. Fagli sentire che suo figlio è di nuovo a casa. E poi torna da me.’ Zack si sentiva non più padrone delle sue azioni. Sentiva che qualunque cosa avesse fatto, anche un gesto di ribellione, sarebbe andato a favore dello Slender. Ormai non gli interessava più. Doveva proteggerla. Avrebbe ferito suo padre, ma non l’avrebbe ucciso.
Tom era al settimo cielo. Suo figlio, suo figlio era tornato! Voleva stritolarlo in un abbraccio fortissimo, ma si accorse da subito che c’era qualcosa che non andava. Aveva gli occhi spenti, sembrava tornato al periodo in cui era all’ospedale. “Zack, figliolo, cosa succede? Cos’hai?” “Sono tornato. Avevo bisogno di un po’ di tempo per riflettere da solo.” “Riflettere su cosa? E perché non mi hai detto nulla? Mi hai fatto spaventare così tanto!” Zack ebbe un breve sussulto a quelle parole. Risvegliavano dentro di lui delle sensazioni familiari. Qualcuno si preoccupava per lui. Sorrise, un sorriso che assomigliava di più a un ghigno. “Allora ti mancherò ancora di più adesso,” disse con una voce quasi per niente umana. Suo padre fece un passo indietro. “Non considerarmi più tuo figlio. Io non esisto per te. Non sei mai stato un buon padre. Solo un buono a nulla. Ed io che mi chiedevo perché la mamma ti tradiva.” Negli occhi di suo padre vide passare mille emozioni contrastanti, che culminarono in lui che cercava di avvicinarsi.  “Zack, che diavolo stai dicendo?” “Non avvicinarti. Io sono cresciuto da solo, non ho avuto un padre. Tu non esisti per me.”               Si voltò e corse fino a sparire alla vista. Non aveva più lacrime da versare, anche quelle se le era prese lo Slender.
La notte trascorse placida, beatamente ignara dello scontro che stava per avvenire la sera seguente. La popolazione si svegliò sotto un cielo plumbeo e gonfio di pioggia, carico di oscuri presagi. Sembrava quasi di essere sospesi nel tempo, come muoversi in una melassa densa e appiccicosa che rallentava i movimenti e i pensieri.
Prima della fine di quella giornata, il mondo sarebbe cambiato.
Prima della fine, c’è un’ansia che attanaglia lo stomaco, non meglio definita.
Prima di un evento importante, sai che ci sarà anche un dopo.
Ma il prima non si può cancellare. E’ una parte da vivere.
Ethany era pronta a diventare un’assassina, per quanto si potesse definire assassinio eliminare una leggenda metropolitana.
Zack era stanco, ma di cosa, non ricordava.
Slender era pronto a riavere indietro suo figlio, in qualunque modo.
Nessuno era pronto a vedere in faccia le conseguenze delle proprie azioni.

   
 
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