Lilac Bow
Raki ti si avvicina con un enorme sorriso,
"Kiki-sama! Chiuda gli occhi!"
Alla
tua espressione perplessa scoppia a ridere e tu non puoi far altro che
sorridere di rimando, intenerito. Era bello vederla così allegra.
Raki ti ha sempre ricordato te stesso da bambino, in
fondo. Quando viaggiavi insieme al signor Mu, quando non perdevi mai occasione
di andargli dietro, rubare ogni gesto, afferrare ogni attimo, sguardo e sorriso.
Erano pochi i sorrisi di Mu, e per questo importanti. Li custodisci ancora
tutti.
Raki è uguale. Gioiosa, spensierata,
iperattiva. Eppure, quando ti guarda lavorare sulle armature si blocca, ammaliata
e affascinata. Ti studia con gli occhi luminosi di chi non osa farsi scappare
un solo istante, perché tutto è indispensabile.
E
proprio per questo, tu vorresti essere per lei quello che Mu è stato per te.
Un
padre, un fratello. La tua famiglia.
"D'accordo,"
dici allora, abbassandoti alla sua altezza.
A
Raki brillano gli occhi, lo noti un attimo prima di
chiudere i tuoi. Senza darti tempo di cambiare idea si porta alle tue spalle e
ti prende i capelli fra le mani -quei capelli che hai lasciato crescere perché
era Mu a portarli lunghi, anche se i tuoi non sono eleganti come i suoi: al
loro posto non vogliono proprio starci-.
La
senti armeggiare un po', come se fosse in difficoltà con qualcosa -forse la
cosa che ti sta tirando la chioma ramata- ma non dici niente.
Però
alla fine ce la fa e ti raggiunge con un salto."Ecco, Kiki-sama,
ho finito!"
Apri
gli occhi e la fissi. Lei e poi i capelli, ora approssimativamente legati.
Annodati.
Raki scoppia a ridere di nuovo,
"Guardi, Kiki-sama, si abbina ai suoi occhi!
L'ho preso apposta! Le piace?"
Studi
il fiocco, a quel punto. Tremi alla sola idea di quando dovrai togliertelo,
quell'aggeggio. Ma tutto sommato puoi accettarlo. E' piccolo, storto, una delle
orecchie più grande dell'altra e...è lilla. Di norma non avresti mai indossato una
cosa simile. Ma questa volta ti piace. Perché è un dono, e i doni sono preziosi
quanto i ricordi.
La
mente vaga in tempi lontani, quando eri tu l'allievo e Mu il maestro, e cerchi
di ricordare se anche tu, qualche volta, gli hai regalato qualcosa. Ma non te
ne ricordi. Forse perché sei cresciuto solo con Mu, e Mu certe cose non le
riteneva importanti.
Raki, invece, aveva avuto contatti con il
mondo, prima di approdare in Jamir, da te, ed era
stato nel mondo che doveva aver capito che fare un dono a qualcuno a cui si
vuole bene è meraviglioso.
Quale
che fosse il motivo, comunque, hai quel piccolo fiocco fra i capelli adesso e
la tua piccola, preziosa allieva ti sta ancora fissando, speranzosa.
Vuole
sapere se sei felice, vuole sapere che un po' è anche merito suo.
E
tu decidi che c'è una cosa che desideri davvero: vuoi che Raki
di ricordi con te ne abbia tanti, indelebili.
Ti
abbassi allora e le regali un bacio sulla fronte, paterno.
"Grazie,
Raki."
Angolino Autrice:
E niente, torniamo con un po' di
sano Fluff, e giusto una spruzzatina d'angst, che
Kiki sennò non è felice.
L'idea originale era molto molto più lunga, ma mi
sembrava troppo ripetitiva delle altre storie, perché questa avevo iniziato a scriverla
prima di Peso e alcune cose erano ridondanti.
Ma qua c'è bisogno che Kiki superi il lutto, non è che può pensare a Mu ogni
secondo e a ogni accadimento! No? anche se in effetti lo fa, in modo meno
deprimente!
Ho comunque mantenuto la seconda persona perché, come già detto in Peso, tutti
i missing moment su Kiki fanno parte della raccolta e
mi piacerebbe mantenere lo stesso stile! =)
Quindi ecco, per questa devo dire che mi sono liberamente ispirata ad un
carinissimo disegno trovato su pintarest dove c'era Raki che, appunto, stava legando i capelli di Kiki. E
insomma, un fiocco lilla su un uomo è strano, anche se è lo stesso colore dei
capelli di Mu nell'anime. E quindi niente, mi è venuta fuori questa cosina
piccola e leggera. Almeno spero!
Fatemi sapere, mi raccomando!
Un bacione,
Asu