Le foglie si tingeranno di rosso,
come i miei capelli,
mostrando i rami rugosi degli alberi,
come le tue braccia,
e i tuoi muscoli che son scappati di sotto.
Tra poco dovremmo riunirci
per mangiare il coniglio in salmì,
con il fegatino messo a tradimento,
vero segreto della salsina speciale,
ma non accadrà.
Manca poco,
ci faremo bastare il tempo,
come ci facevamo bastare il cibo:
non importa in quanti siamo,
la quantità xe sempre la stessa.
Vorrei fosse tanto,
come la pasta al forno che mi facevi
quando eravamo solo io e te,
che l'insalata non bastava per mandarla giù,
neanche il caffè,
neanche il Bailey's,
che no xe quel vero ma xe bon uguale.
Non basterà l'insalata
per mandar giù la fatica
di vederti spezzata;
non basterà il cioccolato,
mi farà solo venire i brufoli,
e tu non sarai lì con me a mandar via la vicina
che mi dirà che ho le bolle in faccia.
Ogni sigaretta saprà di te,
ogni fragola con la panna e il limone,
ogni marron glacé,
ogni ciliegia sotto spirito:
piaceri condivisi,
vizi celati,
con lo spirito di due ragazzine
che marinano la scuola
un qualunque giovedì,
perché sì.
Vorrei solo saper sfruttare
il tempo che ci resta
per farti ridere una volta in più,
così
metterò la maschera del Numero Dieci,
farò entrare per primo il sorriso
e che importa se mi frantumerà.
Rimbalzerò,
non preoccuparti,
ma tu non andare a ballare stasera,
che ti stanchi.
Tina
La mia nonna, la mia amica.
05/01/1935 - 29/08/2018
Salutami papà.