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Autore: sara criso    04/09/2018    5 recensioni
Tutto ha avuto inizio con un semplice ballo, una semplice domanda che ha portato Tony Stark ad innamorarsi di Steve Rogers
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Steve Rogers/Captain America, Tony Stark/Iron Man
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Sai ballare?” Una domanda che era nata quasi per sbaglio, una domanda nata da un irrefrenabile curiosità che Tony Stark aveva sempre avuto da quando era nato. Steve l’aveva guardato con un sopracciglio alzato, palesemente perplesso da quella domanda inaspettata.
“Perché me lo chiedi?”
“Prima, alla festa, ti ho visto andare a tempo con la musica con la mano. Credevo ti saresti messo a ballare, ma non l’hai fatto.
Quindi mi sono chiesto se sapessi farlo”
La mente lo riportò a qualche ora prima, i vendicatori erano stati tutti invitati ad una grande festa e Tony ci aveva messo un bel po’ a convincere Steve ad unirsi agli altri.
L’uomo non ne aveva chiaramente voglia, non erano cose adatte al suo carattere introverso.
Non si era ancora abituato al loro mondo, ancora preferiva andare in missione e rischiare la vita, piuttosto di conoscere quel presente che tanto era a lui sconosciuto.
Ma alla fine l’aveva convinto e alle otto di sera erano tutti pronti. Stark invece, come sempre, ci aveva messo più degli altri e quando era uscito dalla stanza, raggiungendo Steve, era rimasto stupito dal suo abbigliamento.
Era la prima volta che lo vedeva vestito in modo elegante, solitamente aveva o la tuta da capitano o una semplice maglia e un paio di vecchi jeans bucati.
Invece in quel momento il suo corpo muscoloso era fasciato da uno smoking nero con un la cravatta e la camicia sotto, bianca.
“Vogliamo andare?” Gli aveva chiesto semplicemente il capitano, ma Tony non lo ascoltava. No, per lui in quel momento le sue parole erano assolutamente inutili e se anche avesse smesso di guardare il suo corpo, il suo sguardo sarebbe rimasto intrappolato dagli occhi azzurri dell’uomo. Un azzurro chiaro, ma dannatamente luminoso che faceva sentire Tony letteralmente fra le nuvole.
Steve Rogers era un bell’uomo e seppur anche prima non negasse una considerazione simile, da quel momento sarebbe stato il suo unico pensiero.
E a causa di questo pensiero, Tony non era riuscito a godersi la festa, nonostante tutti gli davano attenzione come lui voleva, nonostante numerose donne meravigliose lo circondassero, il suo sguardo calamitava appena poteva sul capitano.
Lo guardava, osservava il suo modo impacciato di fare conversazione con qualche squallida oca che si avvicinava per provarci con lui, osservava la sua pelle bianca che si arrossava per la troppa attenzione che le donne davano al suo corpo ed in fine osservava le sue labbra rosee bagnate dal liquido rosso del vino che Steve stava bevendo.
Forse lo guardava troppo e forse era quella la motivazione che l’aveva indotto a perdere la pazienza dopo aver visto l’ennesima persona che ci provava troppo spudoratamente con l’uomo. Il moro alle dieci e mezza di sera lo raggiunse e gentilmente, gli propose di tornare a casa sua.
Steve aveva accettato e ora si trovavano lì, a casa Stark da soli, con quella domanda ancora sospesa nell’aria.
“Ballavo, ma non sono molto esperto e immagino che ora lo facciate in modo diverso”
Tony sorrise e incuriosito accese la musica. Nella stanza si iniziò ad udire un forte frastuono di vari strumenti elettronici suonati assieme.
Non c’erano voci, non c’era una melodia che effettivamente a Steve poteva piacere, ma il moro decise comunque di tentare. Si girò, dandogli le spalle e con il corpo andò a ritmo della musica muovendosi lentamente su e giù con il sedere che si muoveva in modo sensuale verso il bacino del biondo.
L’uomo guardava Stark mentre avanzava verso di lui in modo “troppo spinto” e sia per imbarazzo, sia per pudore, fece un passo indietro per impedire ai loro corpi di avvicinarsi troppo.
Tony se ne accorse e velocemente fermò la musica guardandolo confuso “Cosa c’è? Non ti piace come ballo?” Steve scosse il capo, non voleva sembrare irrispettoso, ma si sentiva davvero a disagio in quel momento.
“Non è questo, è solo che ai miei tempi ballavamo in modo diverso”
“Ah sì? E come?”
Il capitano subito cambiò il tipo di musica mettendo come sottofondo un semplice pianoforte.
La melodia era dolce, accompagnata dal suono di qualche violino con una voce femminile delicata che cantava di un amore ritrovato.
Steve lentamente si avvicinò, poggiò una mano sul suo fianco mentre l’altra tenne stretta la mano del compagno. I suoi piedi si mossero piano in semplici passi e Tony decise di andargli dietro poggiando la mano libera sulla sua spalla.
Gli occhi marroni di Stark erano incastrati in quelli azzurri del suo capitano e con quella meravigliosa atmosfera romantica, capiva che c’era qualcosa di speciale in quello sguardo. Qualcosa di magico, unico.
I loro corpi iniziarono ad avvicinarsi e Tony senza accorgersene trattenne il fiato quando si rese conto che le loro labbra erano a pochi centimetri di distanza. Il desiderio di baciarlo bruciava come un fuoco nel suo petto e le sue guance si tinsero di rosso in poco tempo.
Steve era un uomo bellissimo, dolce e davvero romantico. Certo, come tutti aveva dei difetti, ma in quel momento non gliene veniva in mente nemmeno uno.
E semmai davvero il capitano ne avesse, li avrebbe amati più dei pregi.
Una leggera giravolta e Tony si appoggiò al petto dell’uomo che lo strinse in delicato abbraccio.
Stark lo guardava e si chiedeva se fosse giunto il momento giusto per baciarlo, per lasciarsi andare e unire le loro labbra.
Pian piano si avvicinò al suo viso, mettendosi in punta di piedi e quando lo fece sentì un profumo intenso, ma dannatamente dolce, di rose bianche; il profumo di Steve.
Mancava cosi poco che l’uomo chiuse gli occhi, unendo finalmente le loro labbra in un delicato bacio. Ansimò e si aggrappò a lui, avrebbe voluto approfondire maggiormente, ma non voleva esagerare e arrivare subito ad un punto di non ritorno.
Voleva rispettare Steve, rispettare i suoi ideali e essere romantico almeno quanto lui. Si staccò da quel meraviglioso corpo e gli accarezzò il viso, sorridente.
“Devo dire che ballavate meglio ai vostri tempi”
Il capitano ricambiò il suo sorriso e rispose “Sì, forse hai ragione. Ma devo dirti un segreto…ballo solo con chi mi piace davvero”
E con quella semplice frase, Steve aveva conquistato definitivamente il suo cuore.

Gli anni passarono da quella fatidica domanda e Tony Stark, seduto a tavola per fare colazione, ora guardava suo marito Steve e il loro figlio Peter, intenti a giocare con i peluche, con un sorriso sul viso.
Era tutto nato grazie ad una semplice domanda e a un ballo; l’unico che gli aveva cambiato la vita per sempre.
   
 
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