Serie TV > Supernatural
Segui la storia  |       
Autore: Ciuffettina    06/09/2018    6 recensioni
Sam si ritroverà a dire questa frase a qualcuno di totalmente inaspettato. Ambientato nelle puntate 13x17 e 13x18. Storia scritta a quattro mani con Fujiko91.
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altro Personaggio, Castiel, Dean Winchester, Gabriel, Sam Winchester
Note: Missing Moments, Raccolta, What if? | Avvertimenti: Non-con, Violenza | Contesto: Nel futuro
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'I Missing moments di Supernatural'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Gabriel era seduto sul letto e continuava a passarsi le dita fra i capelli. Si annusò una ciocca, com’era bello non avere più addosso quel tanfo che sapeva di sangue e morte ma quello di… sì non poteva sbagliarsi, era proprio albicocca. Si chiese se Sam avesse usato quel particolare shampoo perché si ricordava che lui amava i dolci o se era quello che usava di solito.
Forse era il momento per tornare a essere quello che era sempre stato: un arcangelo. Stappò la fialetta e riassorbì la sua Grazia.
«Sta funzionando?» gli domandò Castiel apprensivo.
«Io… non lo so» rispose Gabriel mesto e scrollando le spalle. Per l’effetto che gli stava facendo, avrebbe anche potuto ingoiare un bicchiere d’acqua. Probabilmente la quantità era troppo esigua, gliene era stata asportata a litri, impossibile che una sola fialetta bastasse.
Il cellulare di Sam iniziò a suonare. «Pronto?»
«Samuel.»
Appena sentì quella voce, Gabriel alzò la testa terrorizzato.
«Spero che tu stia passando una bella giornata» disse Asmodeus in tono mellifluo. «Ho saputo che voi ragazzi avete qualcosa che mi appartiene e lo voglio indietro.»
«Non so di che cosa tu parli» rispose duramente Sam.
«Io credo di sì. Vi do una sola possibilità per ridarmelo. Nessun danno, nessun affanno.»
Gabriel guardò Castiel in cerca di rassicurazione e l’angelo gli appoggiò una mano sulla spalla.
«Ora attacco» disse Sam.
«Non attaccarmi il telefono in faccia!» ringhiò il demone. «Gabriel non vi servirà a niente nelle condizioni in cui è. Se deciderete di resistermi, non avrò scelta e dovrò riprenderlo con la forza. Ridurrò voi e quel vostro squallido bunker in cenere. Avete 10 minuti per decidere. Ora puoi attaccare.»
Gabriel cominciò a iperventilare e si appoggiò ancor di più alla testata del letto.
Sam gli posò le mani sulle spalle. «Rafforzeremo le difese del bunker» gli disse, fissandolo negli occhi. «Non permetteremo che ti prenda di nuovo, hai capito?»
Gabriel si rannicchiò contro di lui singhiozzando: Sam e Cas non potevano far niente, Asmodeus l’avrebbe ripreso, le torture e gli abusi sarebbero ricominciati e lui non sarebbe riuscito a impedirglielo.
Sorpreso, Sam gli passò cautamente un braccio dietro la schiena. «Tranquillo, va tutto bene» gli disse, mentre Gabriel gli si aggrappava in preda al panico.

«Però non capisco…» disse Castiel, mentre andavano a rafforzare i sigilli. «Asmodeus ha detto che nelle condizioni in cui è Gabriel, non ci servirà a niente ma questo vale anche per lui. Ketch ha detto che Asmodeus vuole usarlo per uccidere Lucifer, perché la lama d’Arcangelo funziona soltanto con lui ma come può pensare che sarà in grado di farlo così indebolito? Non c’era riuscito neanche con i suoi poteri al massimo.»
Sam sapeva bene ciò che quel bastardo avrebbe fatto a Gabriel, ma non poteva dirlo a Castiel perché l’aveva promesso al diretto interessato. Ma a quel punto forse avrebbe dovuto mettere al corrente anche lui, però senza informare di nulla Gabriel… «Cas, ti devo dire una cosa… si tratta di Gabriel… Asmodeus l’ha violentato! È per questo che lo rivuole!»
«Cosa?» boccheggiò l’angelo. «Come fai a saperlo?»
«Me l’ha svelato Gabriel, ma con la promessa che non te l’avrei mai fatto sapere… quindi non dovrai mai dirglielo, hai capito?»
«Ma è orribile! Va bene lo prometto, a questo punto proteggerò Gabriel anche a costo della vita.»
Tornò di corsa da suo fratello mentre Sam, soddisfatto di Castiel e della sua reazione, finì di rafforzare le difese del bunker.

Tutti i progressi fatti, sembravano svaniti. Gabriel stava seduto sul letto con gli occhi chiusi e le mani sulle orecchie. “Non avrei dovuto ingoiare la mia Grazia, è proprio quando l’ho riassorbita che lui mi ha trovato.
Cas lo guardava impotente, non osava nemmeno toccarlo per paura di spaventarlo ancora di più.
Sam disse: «Ho fatto del mio meglio per rafforzare le difese del bunker ma non so se sarà abbastanza.» Emise un sospiro. «Come sta?» domandò rivolto a Castiel.
«Non lo so.»
A un tratto Gabriel sollevò la testa come se sentisse qualcosa e pochi secondi dopo la luce si spense.
Sam e Cas lasciarono Gabe nella sua stanza e si avviarono lungo il corridoio, dove i simboli brillavano a intermittenza di una luce rossa e l’allarme risuonava lungo le pareti.
Giunti in sala tattica furono attaccati da alcuni demoni.
Sam riuscì a ucciderne uno e Cas esorcizzò quello che stava per uccidere Sam. Pensarono di averli eliminati tutti quando furono sbattuti contro la parete e caddero a terra: Asmodeus era lì.
«Le vostre difese non vanno bene per quelli come me, Samuel.» Scese le scale indossando un completo bianco e si piazzò davanti a Sam e Cas che tentavano vanamente di rialzarsi. «Sono venuto a riprendermi ciò che è mio.»
Si voltarono e videro altri due demoni che stavano trascinando Gabriel davanti ad Asmodeus. «Mi sei mancato, ragazzo. Temo che dovrò punirti molto severamente.»
Gabriel abbassò la testa: aveva capito che cosa volesse dire quella semplice frase. “Non sono scappato! È stato Ketch a trascinarmi via” pensò terrorizzato, ma non disse niente, sapeva fin troppo bene che il demone odiava il suono della sua voce ed era anche per quello che gli aveva cucito le labbra, oltre che impedirgli di scappare lasciando lì il suo tramite.
«Non ti permetterò di violentarlo ancora!» esclamò Castiel tentando, inutilmente, di rialzarsi.
«Oh» disse Asmodeus guardando Gabriel, «hai tradito il nostro piccolo segreto. Ecco che cosa succede se ti si lascia parlare. Appena tornati a casa, mi toccherà rimediare. Per quanto riguarda Samuel e Castiel… Sai, avevo pensato di lasciarli vivere ma ora, per colpa tua, sono costretto a ucciderli.»
Mentre i due demoni trascinavano Gabriel verso l’uscita, Asmodeus gli voltò le spalle e avanzò verso Sam e Cas ancora bloccati a terra, aprì le mani e Sam si sentì come se gli stessero strappando le viscere, lo stesso valeva per Castiel.
Mentre pensavano che la fine fosse vicina, accadde qualcosa d’inaspettato: Gabriel buttò i due demoni giù dalla balaustra, uccidendoli.
Asmodeus si voltò stupito. «Gabriel! Che cosa credi di fare? Sai molto bene quello che potrei farti. Ti ho distrutto!» urlò furioso.
Gabriel si aggrappò alla ringhiera e si limitò a fissarlo con odio e disprezzo, gli occhi che gli si erano illuminati d’azzurro.
«Sei troppo debole!» urlò ancora il Cavaliere Infernale.
L’arcangelo si rizzò, ogni traccia di ferita era scomparsa e spalancò le ali, di nuovo maestose.
Sam era estasiato: non aveva mai visto Gabriel così magnifico, nemmeno quando era intervenuto per salvarli da Lucifer.
Asmodeus spaventato gli lanciò contro una palla di fuoco che Gabriel scacciò via come se fosse una mosca. «Non più» disse orgogliosamente e a testa alta, «e comunque ho sempre odiato quel tuo completo da imbecille.» Sorridendogli sprezzante, allungò una mano verso il demone che cominciò a fumare poi prese fuoco urlando.
Sam e Cas si coprirono il volto con le braccia per proteggersi da quella torcia demoniaca.
Quando Asmodeus svanì in un turbine di fuoco, Gabriel rimase per un attimo a guardare la sua opera, sorridendo orgoglioso poi corse verso i due. «State bene?» Posò loro le mani sopra per guarirli dalle ferite che i demoni avevano inferto loro. «Per fortuna, non è niente d’irreparabile… Beh, che cosa mi sono perso nel frattempo?»

«Troppe informazioni» si lamentò Gabriel, seduto su una sedia nella sala tattica. «Ok, rallentate, non riesco a capire…» Tehom, anzi Amara, che aveva fatto pace con Dio, anzi Chuck, un mondo parallelo, Lucifer con un figlio… sembrava tutto così pazzesco!
«C’è dell’altro» disse Cas. «Michael vuole venire su questa terra e distruggerla. Ci servirà il tuo aiuto per sconfiggerlo.»
«Che?» domandò Gabriel stupito.
«Già» rispose Sam, abbozzando un sorriso. «Benvenuto nella squadra.»
«Beh… non ci penso proprio.» Si alzò, cercando di sorridere per mascherare il terrore che provava. «Cioè…» disse imbarazzato. «Grazie per avermi aiutato e avermi fatto tornare in me. Solo che non sono esattamente un tipo da gioco di squadra, quindi io me ne vado, ok? Ma comunque è stato… qual è il contrario di “divertente”? Quello!» Si avviò verso le scale che conducevano all’uscita.
«Gabriel, no… non puoi andartene così» disse Sam sbalordito e alzandosi dal tavolo. «Se Michael viene qui, sarà la fine del mondo.»
Gabriel si voltò a guardarlo. «L’ultima volta che stava arrivando la fine del mondo, avevo scommesso su di voi. Sicuramente riuscirete a cavarvela di nuovo.» Si voltò di nuovo per decollare.
«No!» disse Castiel con decisione. «Non puoi voltare le spalle alla creazione di nostro Padre.»
Si voltò verso il suo fratellino. «Castiel, è stato nostro Padre a voltare le spalle alla Sua creazione.» Scrollò le spalle. «Immagino che sia un vizio di famiglia.»
«No, Gabriel, ti prego» supplicò Sam, la delusione nei suoi occhi.
«Dovevi pensarci prima di dire a mio fratello quello che ti avevo svelato…» scandì Gabriel duramente, «ci sono cose che si possono perdonare, ma i segreti vanno rispettati. Ti avevo chiesto di lasciarmi un briciolo di dignità, era troppo? Invece tu cosa fai? Mi menti… non me lo sarei mai aspettato da te!»
«Ma Gabriel che tu ci creda o no, io l’ho fatto per te!»
«E infatti non ci credo. La verità è che voi due siete uguali ad Asmodeus, volete sfruttarmi soltanto perché sono un arcangelo. Neanche il tempo di godermi un po’ di libertà che voi volete arruolarmi nelle vostre guerre personali. Per voi sono passati solamente sette anni ed eravate liberi ma io sono stato torturato e umiliato per ben 840 anni! Che divertimento, eh? Un arcangelo che diventa il sex toy di un demone! Se lo farai sapere ad altri, te ne pentirai… ora addio!» Decollò lasciandoli senza parole.

   
 
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Supernatural / Vai alla pagina dell'autore: Ciuffettina