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Autore: The_Lazy    07/09/2018    4 recensioni
Dal testo:
-Chat smettila! Non dire assurdità!- gli urlo furiosa. Sappiamo entrambi che non potrebbe mai esistere uno Chat Noir migliore di lui.
-lasciami in pace! Ho preso la mia decisione!- non si arrende, strattona via la mia mano dalla sua con forza.
-ascoltami! Se toglierai l’anello ora, la tua trasformazione…-
Sgraniamo entrambi gli occhi.
Non ci credo.
Non ci credo.
Lo guardo mentre mi squadra dalla testa ai piedi con il suo bell’anello ancora inserito nell’anulare della mano destra.
Ero talmente sconvolta da quello che stava facendo Chat Noir che mi sono dimenticata che la mia trasformazione stava terminando.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug, Plagg, Tikki
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Pov Ladybug
 
-che diavolo ci fai qui Chat!-
Quell’idiota lo ha fatto di nuovo.
Anche oggi, dopo aver sconfitto l’ennesima Akuma, ha deciso di seguirmi di nascosto.
Il fatto è che lui non sa che ogni santa volta io mi accorgo della sua presenza. All’inizio lasciavo perdere, pensavo: “basta che corra più in fretta di lui e mi perderà di vista” ma oggi è diverso.
Perché vi chiederete? Beh, chiedetelo al gatto nero che ora mi sta fissando comodamente seduto sulla ringhiera del terrazzo di casa mia! Esatto! Di casa mia, Marinette Dupain-Cheng!
E ora cosa faccio? Dove scappo? La mia trasformazione sta per terminare e lui è proprio qui di fronte a me! Anche se facessi un solo salto per fuggire mi ritrasformerei in volo e cadrei per terra rompendomi probabilmente tutte le ossa del mio corpo. Sono fregata!
Mentre mi scervello per capire come uscire da questa situazione lo vedo scendere dalla ringhiera ed avvicinarsi pericolosamente a me.
-Allontanati! O giuro che…- non mi permette di terminare la frase.
-Milady ho bisogno di risposte! Sono stanco di essere tenuto all’oscuro di tutto, perché a volte durante la battaglia sparisci, e perché tu sei l’unica che può sapere la vera identità di Volpe Rossa? Noi non siamo forse una squadra?–
Sentirmi dire queste cose da mio partner mi fa stare male, anche se sapevo che prima o poi tutto questo sarebbe successo, anche io al posto suo avrei pensato di essere stata esclusa. Mi sento con le mani legate, avevo promesso al maestro Fu che non avrei rivelato mai e poi mai a nessuno che lui era il guardiano dei miraculous, ma ora come ora la trovo un’ingiustizia bella e buona nei confronti di Chat Noir!
-non posso… mi è stato chiesto di mantenere il segreto, non posso tradire la fiducia di questa persona-
Dico a testa china, non voglio incrociare il suo sguardo, mi sento troppo in colpa.
Li vedo i suoi occhi tristi. È deluso e arrabbiato, lo so. Vorrei dirgli che non dipende da me, ma non ho la forza di parlare, dalla mia bocca non esce una singola parola.
-sai una cosa Ladybug? Mi sono stufato, perché non chiedi a quel tizio di farti da partner? Sono sicuro che sarebbe uno Chat Noir migliore di me!-
Cosa accidenti sta facendo? Quello scemo di un gatto si sta togliendo l’anello proprio di fronte a me! Ma gli ha dato di volta il cervello?
Non posso lascarglielo fare, perciò mi avvicino a lui e fermo la sua mano sinistra, quella che stava sfilando via il suo Miraculous.
-Chat smettila! Non dire assurdità!- gli urlo furiosa. Sappiamo entrambi che non potrebbe mai esistere uno Chat Noir migliore di lui.
-lasciami in pace! Ho preso la mia decisione!- non si arrende, strattona via la mia mano dalla sua con forza.
-ascoltami! Se toglierai l’anello ora, la tua trasformazione…-
Sgraniamo entrambi gli occhi.
Non ci credo.
Non ci credo.
Lo guardo mentre mi squadra dalla testa ai piedi con il suo bell’anello ancora inserito nell’anulare della mano destra.
Ero talmente sconvolta da quello che stava facendo Chat Noir che mi sono dimenticata che la mia trasformazione stava terminando.
-Marinette? – sento dire da lui quasi incredulo.
Mi pietrifico mentre lui continua a guardarmi. Non riesco a muovermi, a parlare, a respirare. Non riesco a fare niente. Anzi no, una cosa riesco a farla, piango. Immobile, di fronte a lui, singhiozzo, tiro su col naso e piango.
-Ascoltami Marinette, devi stare tranquilla! Non è colpa tua se è successa questa cosa, perciò smetti di piangere- il mio piccolo Kwami Tikki, che era apparso subito dopo la mia detrasformazione ora è accanto a me e mi sta rassicurando. Sentirla parlare mi fa tornare alla realtà, non smetto di piangere, ma almeno ora ho la forza per muovermi e in meno di un secondo volto le spalle al mio partner e corro verso la finestra che conduce alla mia cameretta. Mi sembra chiaro che l’unica cosa da fare ora sia fuggire.
-aspetta Marinette!- mi insegue e cerca di afferrarmi per un braccio ma non glielo permetto ed entro in camera mia. Mi chiudo a chiave in bagno, appoggio la schiena alla porta e mi accascio per terra.
E dall’altro lato di quella maledetta porta di legno c’è il motivo di tutte quelle lacrime disperate che non fa altro che chiamarmi e chiedermi di uscire.
 
Pov Chat Noir
 
-Marinette! Ti prego apri!-
Sto sbattendo i pugni così forte contro la porta che mi fanno male le mani.
Ancora non riesco a credere che Marinette sia Ladybug. Solo ora mi rendo conto di quanto si somiglino in realtà. Sono entrambe altruiste, sempre pronte ad aiutare il prossimo, tutte e due sono coraggiose e audaci. Certo, Marinette è spesso molto goffa e impacciata, tutto il contrario di Ladybug, ma alla fine anche io quando mi trasformo nell’eroe di Parigi cambio totalmente personalità.
Sono uno stupido. Mi maledico mentalmente per non esserci arrivato da solo. Era così facile!
-Devi darle tempo- mi dice il suo Kwami raggiungendomi vicino al bagno.
-è tutta colpa mia se lei ora sta così, voglio solo rimediare-
-beh non puoi farlo- risponde secca. - non fraintendermi Chat Noir, non sono arrabbiata con te, ma ora come ora non credo che tu possa fare qualcosa per aiutarla-
Forse ha ragione, ma non le do ascolto. Così, preso dalla foga del momento prendo un respiro profondo e tiro fuori le prime cose che mi viene in mente di dirle.
-Marinette ascolta- oltre ai miei due pugni chiusi appoggio anche la fronte contro la porta mentre cerco di usare un tono di voce più calmo e profondo. Ci riesco. –se ci troviamo in questo casino la colpa è solo mia, lo ammetto, sono stato sleale, scorretto a seguirti ogni giorno per scoprire di nascosto la tua identità. Non ne avevo il diritto, dovevo rispettare la tua scelta e non l’ho fatto. Sono un idiota- chiudo gli occhi e continuo.
-però non sarei del tutto sincero con te se ti dicessi che sono dispiaciuto di spere chi si nascondeva dietro la maschera di Ladybug, perché in realtà non mi dispiace affatto! Anzi, mi sento uno stupido per non averlo capito prima-
La sento ancora singhiozzare, e capisco che non basta che le faccia capire quanto mi dispiaccia averla fatta soffrire. Devo fare di più.
-Ti ricordi quando ci siamo conosciuti? All’inizio non ti stavo molto simpatico, me lo ricordo- sorrido ripensando a quel momento. -Ti eri arrabbiata con me perché pensavi che avessi appiccicato una gomma da masticare sulla tua sedia e mi avevi tenuto il broncio per giorni. Poi però ho preso coraggio e all’uscita da scuola sono riuscito a spiegarti che in realtà ero innocente, e non solo! Ti dissi anche che non ero mai andato a scuola, che per me quella era una situazione del tutto nuova, e che non avevo mai avuto degli amici. Sono riuscito ad aprirmi con te e tu sei stata li ad ascoltarmi, non so quante altre persone lo avrebbero fatto-
Sospiro.
-Marinette, tu non sei stata solo il mio primo grande amore, ma sei stata anche la mia prima vera amica!-
Non so come ma ora anche io mi ritrovo a piangere con ancora la fronte e i pugni appoggiati contro la porta.
-ti prego Marinette, non voglio perderti-
Silenzio.
Ha smesso di piangere, ma non sta dicendo niente, e sinceramente non capisco se sia una buona cosa o meno.
Improvvisamente sento la chiave che viene girata nella serratura e d’istinto mi scanso dalla porta strofinandomi le mani sugli occhi per cancellare le lacrime, ci manca solo che mi veda frignare come un bambino.
Esce dal bagno e mi fissa con i suoi occhi gonfi e il naso arrossato, accidenti! Così è ancora più bella! vorrei abbracciarla e baciarla, ma reprimo immediatamente la voglia di farlo. È possibile che sia furiosa con me e che mi tiri un pugno in faccia, non la biasimerei in fondo dopo quello che è successo.
-Adrien…- mentre dice il mio nome noto che le lacrime stanno ricominciando a rigarle le guance.
-Senti Marinette, so che probabilmente ora mi detesti, e se vuoi prendermi a schiaffi puoi farlo, infondo me lo merito! Però ti prego non piangere! Dimmi cosa devo fare per farti smettere, farei qualsiasi cosa!-
All’improvviso si avvicina a me guardandomi negli occhi, e senza che nemmeno me ne renda conto mi bacia. Mi bacia! E all’inizio sono così sorpreso da questo suo gesto che resto immobile, poi però quando sento le sue labbra che sorridono sulle mie mi rilasso e la abbraccio tenendola per i fianchi, mentre lei mi attorciglia le braccia sul collo dischiudendo le labbra per permettermi di assaporarla meglio, e cavolo! È in assoluto la cosa più buona che abbia mai assaggiato in tutta la mia vita! Ancora più buona dei croissant!
D’un tratto entrambi sentiamo un rumore fastidioso che ci fa sussultare appena.
La mia trasformazione è terminata, e ritorno ad essere il solito Adrien di sempre ma noi non ci stacchiamo, anzi, ci abbracciamo e ci baciamo ancora più forte, almeno fino a quando il mio Kwami, molto simpaticamente, decide di interromperci con un colpo di tosse.
-E-Ehm, non vorrei disturbare eh, ma sto morendo di fame! –
Lo fulmino con lo sguardo, odiandolo per aver interrotto il momento.
-Plagg! Lasciali in pace! – lo rimprovera il Kwami della mia amata che si mette a ridere di fronte a quella simpatica scena per poi tornare a fissarmi.
-ti perdono-
-cosa?!- chiedo sconvolto.
-ho detto che ti perdono! ma i gatti non dovrebbero avere un udito più sviluppato?- afferma ridendo.
-ma tu hai pianto per colpa mia! Io ti ho seguito ogni giorno di nascosto come uno stalker! E poi…-
-no, ti capisco. Eri arrabbiato perché ti stavo tenendo all’oscuro di tutto e non era giusto… e mi dispiace-
Non ci credo. Dopo tutta la sofferenza che le ho creato non solo mi ha perdonato, ma mi ha anche dato ragione! Sento di amarla così tanto in questo momento che potrei esplodere di gioia.
Sorrido e la abbraccio così forte che ci manca poco che la stritoli, poi la allontano da me quanto basta per guardarla nei suoi begli occhi blu, lei mi sorride di rimando, e non posso fare a meno di notare quanto sia immensamente bella.
-Sei fantastica- lo dico senza pesarci e la vedo arrossire fino alla punta delle orecchie.
-non dire queste cose con così tanta leggerezza! Mi metti in imbarazzo stupido di un gatto!-
La afferro per un braccio e la avvicino a me abbracciandola.
-e invece dovrai abituarti milady, perché te lo dirò così tante volte da farti diventare matta- ghigno divertito.
-vedremo gattino- sorride schioccandomi un ultimo bacio sulle labbra.
 
Salve a tutti! questa è la mia primissima storia, perciò vi prego di non essere troppo cattivi xD
Era da un po' di tempo che mi frullava in testa l'idea di pubblicarla e finalmente mi sono decisa a farlo! ahahah
Spero che vi piaccia e mi scuso in anticipo per eventuali errori di ortografia, vi giuro che l'ho letta e riletta tantissime volte ma dato che è mezzanotte e mezza potrebbe essermi sfuggito qualche errore xD ahahah
Vi mando un grosso bacio!
Alla prossima! ^_^

 
   
 
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