Anime & Manga > Dragon Ball
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Autore: kamy    07/09/2018    2 recensioni
[Remake del precedente Like brothers].
Quanto sarebbe stata diversa la storia se accanto a Vegeta ci fosse stato un personaggio così spesso frainteso?
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bulma, Chichi, Vegeta | Coppie: Bulma/Vegeta, Chichi/Goku
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Like Brothers

 

Cap.1 Fratellone

 

La navicella di Freezer vagava a velocità sostenuta, sfrecciando tra i pianeti, girando su se stessa o scendendo in picchiata attraverso lo spazio profondo. Superava decine e decine di pianeti di diverse dimensioni, alcuni di essi di un solo colore tendente al rosso, al violo o al verde, altre volte passando accanto a planetoidi con diverse sfumature. La luce dei diversi soli, quasi sempre di un giallo brillante, si rifletteva sulla sua superficie bianca cromata. Al contrario non veniva rimandata dalle grandi cupole di simil vetro, oscurate dall’interno. Solo l’immensa cupola da cui guardava il padrone della navicella, ogni tanto, rimandava alcuni riflessi sulla grande calotta azzurrina.

Man mano che si avvicinava a un pianeta, i portelloni al cui interno si trovavano le zampette di metallo candido, fremevano. Una serie di portelloni sferici contenevano navicelle bianche sferiche, simili a spore, attivante per la partenza e l’invasione.

Ogni tanto qualche minuto asteroide si abbatteva sui fianchi frastagliati, coperti da delle rivestiture simili a titanici pannelli di legno, ma resistenti agli urti cosmici.

All’interno del mezzo si profilavano labirintici dedali di corridoi di metallo, che si affacciavano si innumerevoli stanze chiuse da delle porte automatiche.

Nella parte più buia e meno illuminata del mezzo si trovavano i cubicoli adibiti a camere da letto per i saiyan, prive degli aerosi bagni del resto del veicolo spaziale.

In una di queste stanze si rifletteva la fioca luce di una torcia, abbandonata sul letto adibito anche a tavolo. Nel medesimo talamo era seduto il principe dei saiyan, intento a infilarsi la battle-suit sul corpo smagrito, ma muscoloso.

Un piccolo della sua stessa specie correva davanti a lui, agitando rapidamente le braccia e lasciandosi sfuggire delle rumorose risate.

“Vuoi stare fermo due secondi?

Non riesco a prepararmi con te che continui a correre avanti e indietro.

Perché non vai a infastidire tuo fratello o Nappa?” domandò Vegeta. Teneva gli occhi socchiusi e le labbra piegate in una smorfia, mentre era intento a infilarsi uno stivaletto.

“Voglio stare con te prima che tu parta” mormorò l’altro, con gli occhi liquidi. La sua voce supplicante risuonò sulle pareti di metallo della minuta stanzetta.

Vegeta sbuffò sonoramente, a pieni polmoni.

< Odio quando mi fai gli occhioni da cucciolo, non riesco proprio a dirti di no > pensò, scuotendo il capo. Facendo ondeggiare le ciocche more larghe tre dita che componevano la sua frangetta e muovendo la punta dei suoi notevoli capelli a fiamma.

“Facciamo così, moccioso. Puoi accompagnarmi fino alla navicella. Appena vedi che sta arrivando Lord Freezer, ti sbrighi ad andartene” cedette con tono rassegnato.

< Prima di metterti nei guai o direttamente farti ammazzare > rifletté.

L’altro saltellò sul posto, sorridendo, dimenando ritmicamente la voluminosa coda di pelliccia castana.

Vegeta finì di prepararsi, si alzò in piedi e gli sfuggì un sorriso, passandogli una mano tra i capelli e scompigliandoglieli. Si allontanò con passo marziale, l’altro lo seguì, trotterellandogli dietro.

“Fratellone…” chiamò con voce infantile.

“Io non sono Radish, perciò non chiamarmi in quel modo… Kakaroth…” rispose Vegeta, con tono esasperato.

 

 

  
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