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Autore: GeoFender    07/09/2018    0 recensioni
★ Iniziativa: Questa storia partecipa al “Back to Office” a cura di Fanwriter.it!
★ Numero Parole: 696
★ Prompt/Traccia: 4. MEME [[https://twitter.com/ArfMeasures/status/834535657393504256?s=19]
BOSS: Know why I called you in here?
ME: Because I accidentally sent you a dick pic
BOSS [stops pouring 2 glasses of wine] Accidentally?
Genere: Generale, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Alex Danvers, Maggie Sawyer
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Author's Note:

Alex è un socio nominativo di uno studio legale e Maggie è un'investigatrice per lo stesso studio. Dovete sapere solo questo e... buona lettura :D

 
 
★ Iniziativa: Questa storia partecipa al “Back to Office” a cura di Fanwriter.it!
★ Numero Parole: 696 
 
 



«Siediti, Sawyer.»
Disse con calma Alex, le punte delle dita perfettamente a contatto e il mento poggiato su di esso. Sospirò appena poco prima che la donna appena convocata entrasse nell'ufficio, preparandosi al discorso che stava per fare. Poteva essere definito  in diversi modi e imbarazzante rientrava proprio tra essi. Un gilet grigio perla e una cravatta lilla su camicia bianca furono le prime cose che vide  entrare, prima di osservare la donna in tutto il suo metro e sessantuno sedersi sulla nuova di zecca poltrona in pelle nera.

 
 
«Sawyer... sai perché ti ho fatto venire qui?» Alex la fissò negli occhi scuri, sperando di trovare anche un minimo di senso di colpa in Maggie ma nulla. Anzi, sfoggiava un sorriso volpino adornato dalle sue caratteristiche fossette, il ché non prometteva niente di buono.
 
 
 
«Perché ti ho accidentalmente mandato una dick pic. O meglio... una strap-on pic.» Il sorriso di Maggie si fece più ampio e, lentamente, la donna si lasciò scivolare sullo schienale per mettersi comoda. Si sentiva perfettamente a suo agio in quella situazione mentre Alex... Alex sembrava dovesse esplodere da un momento all'altro a giudicare dal colorito delle sue gote. Trovarsi in una posizione lavorativa più avanzata non sembrava significare nulla in quel preciso istante. Estrasse dunque un paio di bicchieri e li posò decisa sulla scrivania, per poi alzarsi e dare le spalle alla sua sottoposta. Maggie non poté fare a meno di fissare il suo culo fasciato da quei dannati pantaloni neri fatti su misura. Alex tirò fuori una catena sottile dalla sua scollatura e le dita scorsero lungo di essa, fino a giungere a una piccola chiave in acciaio nero -dannatamente calda- e la inserì nella serratura di un mobiletto, altrettanto nero quanto la chiave, facendola scattare con una secca rotazione del polso. Sapientemente, come se avesse compiuto quel gesto migliaia di volte, verso appena tre dita di scotch in uno dei due bicchieri e avrebbe fatto altrettanto con l'altro se non fosse stato per quella parola. Una goccia di liquido scuro cadde sulla scrivania in legno d'acero prima che Alex potesse raddrizzare la bottiglia e posarla sulla superficie chiara. Ormai il danno era fatto.
 
 
 
«Accidentalmente?»
Sentì la gola improvvisamente secca e, nel tentativo di alleviare quella fastidiosa sensazione, afferrò l'unico bicchiere pieno e bevve solo un piccolo sorso da esso, posandolo poco dopo e guadando nuovamente Maggie negli occhi, cercando di riprendere il discorso iniziato minuti prima.
 
 
 
«Accidentalmente. Ma non proprio. Pensavo che ti sarebbe piaciuta, specialmente dopo aver passato tutta la mattinata con gli stagisti»
 
 
 
«Mi è... piaciuta, ma non è questo il punto. Sawyer, non è appropriato e lo sai!» Alex batté sicura la punta dell'indice su liscio ripiano, tentando di risultare autoritaria e credibile. Gesto che fece reprimere una risata a Maggie e che scaturì frustrazione nell'avvocato.
 
 
 
«Ma ti è piaciuta.» Replicò in fretta l'investigatrice, sottraendo il bicchiere di Alex e portandoselo alle labbra, prima di berne un lungo sorso. Un rivolo di scotch scese dall'angolo della sua bocca, lasciando che percorresse il suo collo e macchiasse appena il colletto inamidato della camicia, che finalmente bloccò la sua corsa. Alex deglutì vistosamente a quella scena, impotente proprio perché sapeva di non poter fare nulla, almeno in quel momento.
 
 
 
«Sawyer, non stuzzicare il can che dorme. Per tutti siamo semplicemente un socio nominativo e un'investigatrice di questo studio, non moglie e moglie. Sarebbe...» Si interruppe, nonostante avesse pronunciato quella frase decine di volte. Ma non sembrava adatta, specialmente per l'aria che si respirava in quella stanza.
 
 
 
«Sarebbe un incubo per le Risorse Umane, lo so. Lo ripeti spesso. E se non ricordo male, il rabbino ha precisamente detto legalmente sposate, non moglie e moglie.» Appena Maggie il cellulare vibrare, accettò la chiamata, posando un dito sulle labbra di Alex, che stava per risponderle per le rime.
 
 
 
«Sì, qui Sawyer. Hai trovato quello che cercavo? Perfetto, Winn!» Maggie esclamò entusiasta prima di terminare la chiamata.
 
 
 
«Ci vediamo stasera, cariño. Pensa a quella foto.» Con quel tono giocoso, Maggie lasciò finalmente la stanza lasciando una povera Alex con il viso tra le mani e i gomiti poggiati sulla scrivania.
 
 
 
 
Me la pagherai. Me la pagherai molto cara, Sawyer.




 
 
 
   
 
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