Sono
in macchina che guido
verso casa.
Guardo
verso il pavimento
della macchina, un po’ di sabbia è scivolata fuori
dalle mie scarpe. Appena
arrivo a casa chiedo a Fabio di levarla, se tutto va bene tra due
orette dovrei
esserci, ho da poco la patente ed è notte fonda, non mi fido
ad andare veloce,
anche se ormai questa strada la conosco a memoria, ogni anno questa
notte vengo
sempre qua, mi fa in qualche modo sentire di nuovo vicina a
lui…lui che non ho
mai dimenticato: Nicolas.
Sono
passati quattro anni da
quella notte qui alla spiaggia di Pinamar, quasi quattro anni che te ne
sei
andato, quattro anni che ho imparato ad amare per la prima volta.
Sono
successe tantissime
cose da quando te ne sei andato. C’è voluto un
mese perché riprendessi a stare
un po’ meglio, a dare un accenno di vita almeno, ricordo
benissimo quel periodo
anche se preferirei dimenticarlo. Non ti ho mai dimenticato, sei ancora
dentro
il mio cuore come quattro anni fa, la catenina è ancora nel
mio collo, sono
ancora qua che ti aspetto, ti aspetterò per tutta la vita se
necessario.
Non
ho mai scoperto le cause
vere e proprie del tuo addio, questo tuo improvviso cambiamento e una
cosa
rimpiango in particolare, l’ultimo ricordo che hai di me
è quello di una brutta
litigata.
Fortuna
che ci sono stati
Fabio e Fito a tirarmi su di morale, insieme a tutti gli altri miei
amici.
Stavo appunto pensando prima a quante cose sono successe.
Penso
che prima fra tutte
vada detto che qualche mese dopo hanno scoperto che mia madre e i suoi
soci
hanno rubato i soldi a mio padre, hanno falsificato un test del dna,
hanno
finto una gravidanza e hanno fatto un matrimonio illegale
perché mia madre era
ancora sposata con mio padre. Inutile dire che sono finiti in carcere.
Tra sei
anni avranno scontato la loro pena. Non ne sono poi tantissimo
dispiaciuta, se
lo sono meritati, forse anch’io sarei diventata
così se non fosse stato per
Nicolas e Patty.
Comunque,
quando mia madre è
finita in carcere io e Fabio eravamo ancora minorenni e la nostra
custodia è
stata affidata al mitico zio Fito.
Viviamo
ancora nella casa di
Leandro che ci ha gentilmente lasciato, vista la nostra posizione e ha
capito
che con un solo stipendio di zio Fito non saremmo riusciti a vivere e
comprarci
una casa in tre persone.
Leandro
ha acquistato sempre
qui nel quartiere una villa più grande e splendida dove vive
con Patty, Carmen
e il loro figlio di un anno. Alla fine tutto si è sistemato,
tre anni fa si
sono sposati Carmen e Leandro e ora vivono una storia d’amore
fantastica. Lo
stesso è capitato a Esteban e Ashley, che ora è
in dolce attesa e sono andati
ad abitare insieme nella casa di Esteban.
Pedra,
la ex governante di
Leandro non ha voluto lasciare questa casa, ha preferito vivere con noi
tre e
col tempo ha imparato a volerci bene e si è affezionata a
noi come noi ci siamo
affezionati a lei.
Patty,
la mia migliore amica
un tempo e tuttora, ha realizzato il suo sogno ed è
diventata una cantante
abbastanza famosa in Argentina, come avrei voluto essere io, ma un
imprevisto
me lo ha impedito. Anche Matias è stato per tre mesi in
Spagna a giocare a
calcio, ma poi il Boca, la squadra di Buenos Aires lo ha richiamato qua
e ha
potuto realizzare il suo sogno stando anche vicino a Patty. Stanno
ancora
vivendo una storia d’amore stupenda, tutti i giornali parlano
di loro: un
calciatore e una cantante. Sono troppo contenta per Patty ha realizzato
tutti i
suoi sogni: è diventata famosa, ha conquistato il cuore di
Matias e finalmente
vive con la sua famiglia.
Molto
meglio non è andata
alla sua amica, e da poco anche mia, Giusy. Suo padre non ha ancora
accettato
la storia tra lei e Guido e da un anno circa, una volta compiuta la
maggiore
età, convivono in un piccolo appartamento sempre qui nel
quartiere. Lei sta
facendo dei corsi per diventare una consulente matrimoniale, mentre
Guido
procede con la band.
Gli
skratch purtroppo non
hanno ottenuto il successo che meritavano e non sono diventati dei
cantanti
internazionali come speravano, ma sono abbastanza famosi in tutta
Buenos Aires
e ogni sera cantano in un locale diverso.
Ai
ragazzi è andata
abbastanza bene: Luciana e Gonzalo stanno ancora insieme, come Alan e
Caterina,
mo fratello e Tamara non parliamone, sono innamorati come il primo
giorno,
Bruno e Pia purtroppo si sono lasciati, ma Bruno si è
consolato con Martina, la
migliore amica di Luciana.
Le
divine e le popolari
esistono ancora, ogni tanto ci esibiamo in qualche locale o
semplicemente
qualche sera ci troviamo tutti insieme per ritornare ai bei tempi della
scuola.
Ci siamo diplomati tutti quanti circa un anno fa.
Siccome
non ho potuto
seguire il mio sogno, ho comunque voluto trovare un lavoro
nell’ambito dello
spettacolo. Chico Ginobili, il nipote di Ines, nonché ex
professore di musica è
andato a New York per seguire Emilia, la sua fidanzata e Ines, che nel
frattempo si è sposata con Pedro, mi ha offerto il posto di
insegnante di
musica alla Pretty Land School of Arts e io ho accettato senza
pensarci, stare
ancora in quella scuola mi mette allegria.
Di
chi mi sono dimenticata?
Ah
si, Marcos, alla fine se
ne è tornato da dove era venuto. Santiago ora lavora in una
pasticceria e da
quella volta che mi ha insegnato a cucinare siamo rimasti molto amici,
ogni
mattina ci porta i cornetti caldi. Andres ha scoperto che il suo vero
amore non
era Carmen, ma Lourdes la madre di Pia e da circa due anni sono
fidanzati.
Ora
io ho quasi diciannove
anni e posso dire di essere quasi felice. Non sono fidanzata, ho avuto
altri
ragazzi dopo Nicolas, ma nessuno è stato in grado di
sostituirlo. Quattro anni
fa avevo l’opportunità di incidere un disco, ma un
imprevisto stupendo mi ha
fatto saltare tutto. Finalmente, una settimana fa, Pedro che
è rimasto comunque
un caro amico di famiglia mi ha comunicato che ha bisogno d lanciare
qualcuno e
io ero in cima alla lista delle sue preferite da un sacco di tempo, tra
una
settimana lanceranno il mio disco. Tutto inizia ad andare per il
meglio, mi
manca solo Nicolas per essere completamente felice, ma
d’altronde, la felicità
assoluta è impossibile da raggiungere.
Arrivo
a casa e parcheggio
la mia decapottabile rosa nel vialetto a fianco al giardino.
Ormai
sono le sei, saranno
già tutti svegli.
Infatti
entro in casa e
trovo Fabio e mio zio Fito al tavolo della colazione.
-Buongiorno
a tutti.- dico
entrando in casa.
-Sorellina!
Santiago è già
passato!!- mi dice mio fratello.
-Un
attimo che mi tolgo le
scarpe che sono piene di sabbia.-
Sento
un rumore di piccoli
passi che scendono le scale e sorrido, si è svegliata.
-Mamma
sei tornata!-
Mi
corre incontro, mia
figlia Elisabeth, il mio piccolo stupendo imprevisto!!
Ha
quasi tre anni, ma è già
molto matura, ha cominciato da poco a frequentare la scuola materna.
È la mia
copia in miniatura, è identica a me, già abituata
a essere la migliore in
tutto.
L’
ho avuta quando avevo
quasi sedici anni, il giorno più bello della mia vita, certo
ho dovuto
rinunciare al mio disco, ma mi sembrava di essere caduta in un baratro
nero
dopo avere perso troppe cose, il suo arrivo è stato una
ventata di aria nuova,
una ventata di gioia e allegria. Tutte le persone che mi conoscono
dicono che
quando sono con lei mi trasformo, non ho più quel carattere
acido e vanitoso,
divento fin troppo dolce.
Ha
i capelli mossi come i
miei, leggermente più chiari però, le labbra come
le mie, sarebbe la mia copia
anche fisicamente se non fosse per quegli occhi stupendi verdi che mi
ricordano
tanto quelli di suo padre.
Fine capitolo.
Ciaoooo…allora
capitolo un
po’ cortino scusate, ma è una specie di prologo,
una cronaca dei fatti successi
in questi quattro anni, è narrato tutto da Antonella in
prima persona. Come
avete già letto nell’introduzione questo
è l’inizio del seguito di “una notte
fuori dal mondo”! Il pezzo tra virgolette è una
frase della canzone il tuo nome
in maiuscolo di Laura Pausini.
Spero di avervi incuriosito e che mi farete sapere se l’inizio vi piace o meno.
Un bacio.
Gaia