Anime & Manga > Le bizzarre avventure di Jojo
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Autore: Hoshi_Hime    10/09/2018    0 recensioni
Per festeggiare l'annuncio di part five, 3 oneshots sulle tre ships principali.
-Book [Fugonara]
-Angel [Giomis]
-Dinner [Bruabba]
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altri, Bruno Bucciarati, Giorno Giovanna, Guido Mista, Leone Abbacchio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Sul tavolino del soggiorno era tutto pronto, il quaderno, i libri, la calcolatrice e dei regoli.
C'era tutto tranne Narancia.
Fugo guardò infastidito l'orologio, il bastardo era in ritardo di una mezz'ora buona da l'ora che avevano deciso.
L'albino sbuffo, tamburellando le dita sul tavolo nervoso. Ogni giorno diceva che non c'è la faceva più a far studiare quel cretinetto e ogni giorno si ritrovava comunque lì, ma chi glielo faceva fare? (Buccellati, ecco chi)

-Eccomi eccomi!- Si sentì una voce famigliare all'entrata.
Narancia si faceva sentire già all'uscio della porta, il ragazzo nonostante fosse magro aveva una camminata rumorosa, come se lo facesse apposta per farsi notare.

-Era ora-
Rispose il ragazzo con i capelli bianchi appena Narancia entrò in salotto, buttando rumorosamente una busta sul tavolo senza dar conto a cosa c'era sopra ad esso e girarsi verso Fugo, notando la sua espressione spazientita.
-Owwwh! Non dirmi che sei arrabbiato!- Il più grande mise un broncio cercando di arruffianarselo. Aveva il fiatone, probabilmente aveva corso fino a li.
Fugò si poggiò una mano alla tempia, in pochi secondi il moro aveva rovinato la tranquillità della stanza rendendola un chaos.
Perfino d'aspetto era un casino, la fascetta arancio invece che essere sulla testa era poggiata sulle spalle, rendendo i capelli del ragazzo ancora più spettinati del solito e questi erano appiccicati sulla fronte dal sudore, per la precisione era sudato fradicio, fuori faceva ancora caldo e il sole picchiava. In effetti il ragazzo aveva la pelle ambrata per via del sole, le ginocchia sbucciate e le labbra semi aperte per via del fiato corto.
Fugo si accorse che lo stava osservando da qualche secondo di troppo e spostò lo sguardo
-Zitto e siediti, è già la terza volta che ti spiego le divisioni questa settimana, un bambino le capirebbe meglio di te-
-Ho la gola secca, bevo qualcosa e torno!- Rispose l'altro, per poi sparire on cucina, facendo roteare gli occhi a Fugo.
-Guarda che anche se procrastini facciamo comunque due ore- Borbotto
-Ti va qualcosa?- gridò dalla cucina l'altro, nonostante fosse nella stanza adiacente, oltre a sviare l'argomento.
-Abbiamo uhh, c'è della Pepsi, chinotto, ah! C'è dello sciroppo alla menta! Ti va bene?!-
-Va bene tutto basta che ti muovi e iniziamo questi compiti-

Narancia evitò ancora l'argomento e Fugo sentì il rumore di bottiglie e bicchieri vari.

-Comunque ti ho preso il libro che avevi detto l'altra volta!- gridò di nuovo il moro dalla cucina. -È nella busta!-
-Libro?- Fugo diede un occhiata alla busta di plastica.
-Sì! Quello del film palloso che abbiamo visto l'altra sera e io ero "che film palloso!" e tu "è tratto da un libro" e io "wow deve essere un libro palloso!" e poi mi sono addormentato perché avevo il latte alle ginocchia. Poi prima l'ho visto in libreria il"wow pare due palle pure d'aspetto! Proprio qualcosa che piace a Fugo!" E te l'ho preso!-

Fugo prese la busta e cominciò a tirare fuori cosa c'era dentro; un paio di cuffie nuove, scontrini, una manciata di goleador alla Coca-Cola, figurine, una lattina vuota di fanta, un paio di fumetti. Nonostante fossero cose comuni, per qualche motivo nella testa del ragazzo gridavano 'Narancia', esattamente cosa si aspettava dal moro quando questo andava a fare compere.
Ah! Ecco il libro! In fondo alla busta, per fortuna non si era rovinato, a parte la copertina leggermente appiccicosa.
Fugo se lo rigirò tra le mani, la copertina era rigida, come piaceva a lui e poteva sentire l'odore della carta, anche se era un po coperto da quello dell'aranciata, anche se stranamente non gli dispiaceva.
L'Albino diede un occhiata al titolo; Oliver Twist, un libro che in realtà aveva letto un sacco di volte da piccolo. I suoi l'avevano cresciuto in modo rigido e i libri classici erano uno dei pochi svaghi che permettevano d'avere al loro figlio prodigio che non venivano considerati una distrazione o un pericolo alla sua intelligenza.
Nonostante ciò fu preso da un certo senso di nostalgia.

-Eccomi!- Come prima Narancia interruppe il silenzio del soggiorno e poggiò rumorosamente due bicchieri di acqua e menta pieni fino all'orlo sul povero tavolo che ormai sembrava un campo di battaglia, ora anche sporco di sciroppo caduto.
Fugo fece un cenno di ringraziamento al ragazzo e diede un sorso alla bibita, mentre il secondo si attaccò al bicchiere e in pochi secondi aveva finito quasi tutto il contenuto.
-Ti viene il singhiozzo così!-
-Non è 'hic!' vero!-
Fugo scosse la testa e guardò di nuovo il libro che aveva in mano.
-Ehy...Se invece delle divisioni oggi leggiamo questo?-
Propose e Narancia lo guardò congruendo le sopracciglia, cos'era peggio? Un libro noioso o la temutissima matematica?
-È meglio del film- Lo rassicurò
-È di Charles Dickens-
-Eheh Dick-ens!-
-...-
-Sai no? Dick vuol dire c-
-So cosa vuol dire!-
Sospirò rumorosamente
-Vuoi si o no?-
-Va bene va bene!- Il moro rispose seccato.
-Però andiamo sul divano-
E si sedette pesantemente sul sofà.
Fugo annuì e si mise accanto a lui, Narancia in qualche modo profumava sempre di beh, arancia, oltre a crema solare, l'altro non capiva come diavolo profumasse sempre anche ora che era sudato fradicio.
-Facciamo a turni, un capitolo a testa, Inizia tu- disse l'Albino passandogli il libro
-Ok, ok!-
Sbuffo per poi iniziare a leggere.
Fugo si mise ad ascoltarlo attentamente, correggendolo quando serviva.
-Sgo...Sgo...-
-Sgocciolava-
-Lo so lo so!-
Non era facile, Narancia si distraeva facilmente e non riusciva a stare fermo per più di cinque miniti, ma sembrava comunque più interessato del solito, fermandosi a fare domande ogni tanto.
Con il tempo i due ragazzi avevano fatto letteralmente un fortino con tutti i cuscini disponibili ed erano con le gambe intrecciate tra di loro mentre continuavano a leggere.
-Tocca a te!- esclamò il moro passandogli il libro. Erano ancora al quarto capitolo, da solo il più piccolo avrebbe già finito da mezz'ora, ma non gli importava adesso.
-Fugo?-
-Mh?-
-Il libro finisce bene vero?-
-Se non mi interrompi ogni minuto magari lo saprai-
L'altro lo guardò male -Sono serio!-
Fugo quasi rise all'espressione che aveva messo l'altro, per poi realizzare che forse la storia di un ragazzino cresciuto in mezzo alla strada era un po troppo famigliare.
-...Finisce bene, ma non ti dico come, quindi ora shh!-
L'altro sorprendente non aggiunse altro e si limitò a poggiare la testa sulla sua spalla.
Dopo non tanto quella tranquillità più unica che rara fu interrotta dalle voci degli altri ragazzi che erano tornati.
-Immagino che per oggi basti così-
Fugo chiuse il libro e guardò l'orologio, erano stati lì quasi il doppio di quel che aveva in mente.
-Ehhh? Ma voglio sapere come va avanti!- Narancia fece un espressione quasi indignata
-Domani lo continuiamo vero? Dai Fugo!-
-Va bene va bene! Però prima facciamo matematica-
-Cosa?!- Il ragazzo iniziò a punzecchiarlo -Sei crudele! Un mostro! Ricattarmi così! E- ah! Ma questo è odore di pizza! Cazzo Fugo muoviti o Mista mangia pure la nostra!-
E si mise a strattonarlo per la manica.
Fugo scosse la testa accennando un sorriso e poggiò il libro sul tavolo.
-Arrivo, non serve che mi tiri!-

  
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