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Autore: BRIDGET LANNISTER    10/09/2018    0 recensioni
“Sei autoritario per avere quasi otto anni, assomigli sempre di più a tua sorella”
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cersei Lannister, Jaime Lannister, Tyrion Lannister
Note: AU | Avvertimenti: Incest
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GIORNATA GEMELLI

Il sole le colpì la faccia, erano le 7.30 e si trovava nel letto di Jaime, tastò il lato del letto ma lui non c’era.

“Jaime, Jaime” sentì lei provenire dalla cucina, era Tyrion che chiamava suo fratello “Muoviti che tra poco Cece sarà in piedi e ancora non è pronto nulla”

“Arrivo, ci sono” disse suo fratello “E  non urlare, potrebbe sentirci”.

Cersei si infilò le ciabatte e piano piano scese al piano di sotto, si guardò in giro e annusò l’aria, niente fumo e niente odore di gas, arrivò in cucina e Tyrion gli saltò tra le braccia urlando “Cece”

“Buongiorno” rispose lei con un enorme sorriso “Che succede qui?”

“Io e Jaime ti abbiamo preparato la colazione, per lo più Jaime, io ho guardato, ma sono riuscito a leggere il libro delle ricette”, era sorpresa da ciò che i suoi fratelli erano riusciti a fare

“Lo avete fatto per me?”

“Tutto per te sorella” disse Jaime abbracciandola da dietro, mentre lei aveva ancora Tyrion tra le braccia

“Jaime, sei riuscito a fare i calcoli?” lui annuì “Sono così fiera di te Jaime” disse sua sorella “E anche di te ometto” disse dando un bel bacio a Tyrion.

“Allora Tyrion su, vai a prendere lo zainetto che andiamo?”

“Dove andate?” chiese la sorella ai due fratelli

“Da Bronn, per il suo compleanno Cece”, se lo era completamente dimenticato

“Tyrion me lo ero completamente dimenticato, scusa mi dispiace, mi vesto subito e ti accompagno”

“Mi accompagna Jaime Cece, tu stai qui e aspettalo” lui le diede un bacio e si diresse verso la porta con lo zaino sulle spalle, che sembrava ed era più grosso di lui e un regalo enorme che Cersei fortunatamente aveva comprato settimane prima per evitare di dimenticarselo.

“Aspettami qui” disse Jaime all’orecchio di sua sorella “Ho in mente una giornata speciale per noi”, lei deglutì e disse ad alta voce

“Mi mancherai ometto, ci vediamo domenica” e gli mandò un bacio che lui afferrò e se lo mise in tasca

“Anche io voglio un bacetto” disse Jaime

“Ma se tu torni a casa” rispose Tyrion “Io non la vedo per due giorni”.

Non ci credeva, loro per quasi un anno si erano comportati come due conoscenti, niente baci, niente abbracci, niente sorrisi, niente carezze, non la chiamava Cers da un anno e in due giorni la situazione si era capovolta. Era uno scherzo? La stava prendendo in giro, tanto per fare qualcosa di divertente? Ma quei due baci, quei due fottuti baci erano più che reali, sia la sua testa che le sue mutande lo sapevano. Jaime tornò 40 minuti dopo, per passare  il tempo sua sorella, si vestì e si sistemò per passare la giornata insieme al suo gemello. Andarono a fare compere, come quando erano bambini, Cersei adorava i giudizi di Jaime sul suo abbigliamento poco coprente e lei ogni volta rideva quasi fino a piangere; mangiarono in un piccolo chiosco e al pomeriggio andarono allo zoo, Tyrion aveva paura della maggior parte degli animali, lo portavano sempre all’acquario per farlo felice e poi tornarono a casa. Ordinarono una pizza e si piazzarono davanti all’enorme televisore a guardare un film. Risero tanto quella sera, si mancavano così tanto.

Finito il film Cersei si mise a pulire ciò che avevano sporcato mentre con lo stereo a tutto il volume cantava e ballava. I suoi capelli biondi erano sciolti sulla sua schiena, ma Jaime non guardò i suoi capelli: il suo sedere si muoveva a ritmo di musica e a Jaime questo piaceva tanto. Gli si avvicinò da dietro e la prese per i fianchi cominciando a baciarle il collo, la gemella non si era spaventata aveva sentito il suo odore sapeva fosse lui. La girò verso di lui, i loro occhi ora potevano guardarsi e Cersei vide le pupille di suo fratello allargarsi sempre di più, mentre le sue mani vagavano verso il suo sedere. La sollevò da terra e l’appoggiò sul ripiano della cucina, le aprì le gambe e si inserì dentro.

“Jaime” disse lei, con il respiro corto “Cosa fai?”

“Voglio parlare sorella”

“Vuoi parlare? E di cosa? Dei compiti di matematica?”

“Ho già fatto abbastanza matematica oggi Cersei” rispose lui, facendo passare il suo indice dietro il collo di lei “Pensavo di fare biologia, sai no? Gli apparati riproduttori” continuò non smettendo di fissare il suo corpo così simile ma così diverso dal suo. Cersei deglutì, sentiva l’umidità tra le sue mutande aumentare e la voglia di baciarlo più forte che mai. Le loro bocche si unirono in un bacio pieno di lussuria e di voglia l’uno per l’altra. Le loro mani non vagarono per i loro corpi, volevano riscoprirsi ancora una volta, non volevano correre, volevano solo… quel bacio sembrò durare ore, minuti non lo sapevano; ma sapevano di non volersi fermare. Qualcuno bussò alla porta, i gemelli si guardarono e decisero di ignorare chiunque fosse stato fuori, c’erano solo loro due al mondo ora.

“Jaime” sentirono urlare i gemelli da dietro la porta di casa “Jaime, so che sei in casa, c’è la tua macchina e quella di tua sorella accanto, quindi so che siete a casa”, Cersei guardò suo fratello con aria interrogativa

“Dovresti aprirle Jaime” disse lei “E’ la tua ragazza”, lui le prese la testa tra le mani e le disse

“Lei non è la mia ragazza, sono stato così stupido Cers, sei tu. Sei tu quella che voglio. Nella mia testa, nel mio cuore, nelle mie mutande, credimi soprattutto ora” disse ridendo e anche un po’ imbarazzato “Sei tu la mia ragazza” lei lo baciò, un bacio leggero, ma pieno di significato

“Ci penso io” disse al suo gemello prima di avvicinarsi alla porta. Si sistemò il pigiama e i capelli, indossò un finto sorriso e aprì la porta

“Brienne, ciao, cosa fai qui?”

“Dovè tuo fratello?”

“Sotto la doccia, cosa fai qui?” le chiese di nuovo, pretendendo questa volta una risposta

“Devo vedere il mio ragazzo”

“Ma lui non è il tuo ragazzo” rispose Cersei ridendo

“Cersei fammi entrare”

“No” rispose la ragazza Lannister “No”

“Jaime, Jaime” urlò Brienne dalla porta, il ragazzo Lannister si avvicinò, prese sua sorella da un fianco e la avvicinò a sé, come per marchiare il territorio, per far capire che Cersei Lannister era solo sua

“Brienne” disse lui “Cosa fai qui?”

“Vuole vedere il suo ragazzo” rispose Cersei ridendo e appoggiando la testa sulla spalla del suo gemello: i gemelli Lannister erano tornati, più stronzi di prima.

“Brienne” continuò il ragazzo d’oro “Non sono il tuo ragazzo”

“Ma Jaime” rispose lei

“Non mi hai nemmeno visto nudo” rispose lui ridendo

“Non ci credo” rispose sua sorella “Tu, in un anno, non gli hai mai visto quel perfetto pene?” continuò lei, avvicinando la mano al cavallo di suo fratello e sentendo come fosse grosso al di sotto: era eccitato quanto lei. Brienne era sull’orlo di una crisi di nervi, non capiva cosa stesse succedendo, i gemelli lo capirono, capirono quanto fosse confusa e decisero di risolvere la situazione. Jaime girò sua sorella verso di sé, la avvicinò e la baciò, la ragazza Lannister, non si tirò indietro, anzi si avvicinò ancora di più al corpo del suo gemello, fino a quando i loro sessi non furono strusciati uno contro l’altro. Una mano di Jaime era sul sedere di sua sorella mentre l’altra bel appoggiato al suo fianco, al contrario della ragazza che teneva entrambe le mani sul collo del suo gemello. Si erano dimenticati di Brienne, il mondo era scomparso c’erano solo i gemelli d’oro. Jaime chiuse la porta, facendola sbattere e trattenendo Brienne fuori, al freddo, da sola. Il ragazzo sollevò la sua gemella portandola sul divano.

   
 
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