And If…

Quando John arrivò davanti all’Hotel Cortez, sorrise. Era proprio come se lo ricordava. Nonostante fossero passati anni dall’ultima volta che vi era entrato – anni in cui era stato in fuga, braccato come un cane da quelli che un tempo erano stati i suoi stessi colleghi, lontano dalla sua famiglia –, non aveva potuto dimenticare quel posto che aveva tenuto al sicuro i suoi cari per tutto quel tempo.
Avrebbe voluto portare anche Scarlett con sé, ma aveva preferito desistere. Lei oramai si stava costruendo una vita, lontana dagli orrori del passato, e John si sarebbe odiato ancora di più se l’avesse costretta a seguirlo in un luogo dal quale poi sarebbe riemersa da sola: l’ex detective aveva infatti deciso di restare.
Era invecchiato, e il pensiero di incontrare sua moglie e suo figlio ancora giovani come un tempo lo riempiva di uno strano timore, ma nulla gli avrebbe fatto cambiare idea. Prese un respiro profondò e finalmente si addentrò all’interno dell’hotel.
Venne subito investito dal calore familiare di quel posto e non riuscì a trattenere una lacrima di commozione al pensiero di essere finalmente tornato a casa.
Si avviò verso la reception, riconoscendo subito la figura situata dietro il bancone. Anche lei era rimasta la stessa, nonostante fossero passati decenni interi. Probabilmente era morta, e quel pensiero lo rallegrò: sarebbero stati un’unica, grande famiglia.
- Ciao, Liz - mormorò con voce roca.
La donna alzò lo sguardo dal libro che stava leggendo e lo puntò su di lui. Assottigliò gli occhi e lo squadrò attentamente prima di pronunciare con grande sorpresa: - John? Sei proprio tu?
L’interpellato fece un lieve cenno affermativo col capo. - Sono ancora tutti qui?
- Non se ne va nessuno, lo sai - gli sorrise Liz. - Sono così felice di rivederti! Pensavo non sarebbe accaduto mai più.
- E invece eccomi qua - ribatté lui, con gli occhi che brillavano. - Avrete un nuovo coinquilino.
La receptionist lo fissò, perplessa. - Che vuoi dire?
- Ho intenzione di stare con Alex e Holden - rispose. - Per sempre.
Mentre la consapevolezza si faceva largo sul volto di Liz, quest’ultima si alzò, sorridendo mesta. - Capisco. Ti porto da loro, allor.
Attraversarono le numerose sale dell’hotel e John ebbe modo di incontrare nuovamente molti dei suoi vecchi amici, tra cui Sally, sempre col telefono in mano.
- Tranquillo, John, senza rancore - gli disse facendogli l’occhiolino prima di scendere nella hall. Lui lasciò andare un sospiro di sollievo: la loro “storia” non era finita esattamente nel migliore dei modi, ma lei sembrava aver finalmente accettato che il suo cuore aveva sempre e solo battuto per sua moglie.
Quando la rivide gli sembrò di tornare a respirare, sebbene, ironia della sorte, stesse proprio per morire.
Lei gli dava le spalle, non essendosi ancora accorta della sua presenza, tutta intenta a badare ai bambini presenti nella stanza. Solo quando uno di loro si fermò proprio davanti a lui e, dopo averlo osservato per diversi istanti, lo chiamò - Papà -, lei si voltò.
- Ciao, Holden - esclamò John, chinandosi per abbracciare suo figlio. Erano passati così tanti anni dall’ultima volta che lo aveva visto, eppure lui era sempre lo stesso bambino che ricordava. Inaspettatamente, Holden ricambiò la stretta con lo stesso ardore del padre, regalandogli poi un sorriso una volta che si furono separati.
- John - sussurrò a quel punto una voce a lui ben nota, e l’anziano sollevò lo sguardo, incontrando gli occhi di sua moglie.
Alex era bellissima. L’aveva sognata quasi ogni notte dal giorno della sua fuga, e la sua nostalgia per lei era incrementata anno dopo anno, fino a quando aveva finalmente deciso di tornare al Cortez per porre fine a tutta quella sofferenza.
Non era cambiata di una virgola, e quando lui allungò una mano per sfiorarle una guancia e i capelli lei la trattenne con la propria contro la sua pelle, beandosi di quel contatto a lungo anelato.
- Sei tornato - riuscì finalmente a dire dopo infiniti attimi di silenzio durante i quali sembrarono esistere solo loro due.
- Per restare - replicò John, e sorrise nel vedere gli occhi della moglie illuminarsi.
- Vuoi dire che…? - fece per chiedergli, venendo subito interrotta.
- Saremo nuovamente una famiglia - affermò con un sorriso l’ex poliziotto. - E voglio che lo faccia tu.
Alex schiuse la bocca, sorpresa da quella richiesta inaspettata, ma poi si fece avanti. - Se è questo che vuoi…
- Lo voglio - annunciò con tono solenne John, e quella scena gli ricordò terribilmente il loro matrimonio, avvenuto oramai più di cinquant’anni prima.
La donna gli si avvicinò, gli circondò le spalle con le braccia e avvicinò la propria bocca al collo di lui. I canini le spuntarono immediatamente e affondarono nella carne di John con estrema precisione. Dopotutto, nella sua vita passata era stata un medico.
L’uomo chiuse gli occhi e per un momento non sentì più nulla. Fu come se stesse galleggiando nel vuoto, sospeso in aria da una forza sconosciuta. Quando poi alzò le palpebre, un enorme senso di pace lo invase.
Alex si allontanò da lui e lo fissò con uno sguardo pieno d’amore, subito ricambiato.
Finalmente era a casa.

Angolo dell’autrice:
Salve a tutti! Ho notato che nel fandom sono completamente assenti storie che riguardino la quarta, la quinta, la sesta e la settima stagione di AHS e non ho potuto fare a meno di dispiacermene, in quanto considero tutti i personaggi della serie TV estremamente interessanti. Ho deciso perciò di scrivere questa breve OS su una coppia di Hotel che mi ha colpito tantissimo, ovvero quella formata da John e Alex. Purtroppo devo ammettere che è da molto che non rivedo la quinta stagione, perciò credo che il modo in cui John venga trasformato in vampiro in questa mia fanfiction sia inaccurato, ma dopotutto è una What if?, anche se per ben altri motivi, quindi spero che vada bene comunque xD
Sarei davvero felice di conoscere la vostra opinione in merito. :3 Nel frattempo ringrazio con tutto il cuore chiunque abbia anche solo letto fin qui. ;*
Baci da Fandoms_Are_Life.