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Autore: Anown    21/09/2018    1 recensioni
Harold perde l'autobus e rimane ad aspettare a casa di Justin, approfittando di una rivelazione di quest'ultimo decide di fare un gioco.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harold, Justin
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Justin aveva finalmente mandato via il resto dei componenti della sua band. Quel giorno aveva dovuto usare casa sua come luogo di ritrovo, peccato che Harold fosse tornato indietro avendo perso l'autobus. Inizialmente Justin non voleva farlo entrare, poi ci aveva un po' ripensato visto che pioveva e Harold aveva anche minacciato di rivolgersi direttamente a sua madre. “Quel ragazzo è più subdolo di quel che sembra...” pensò Justin guardandolo storto. In fondo Harold non gli stava creando grossi problemi, se ne stava per conto suo, seduto sul divano fingendo di star facendo qualcosa al telefono mentre cercava un argomento per fare conversazione.
-Emh... Allora, Trent ha trovato una nuova ragazza?-
-Boh, chi se ne frega.- rispose Justin.
“Scusa se Trent è l'unica cosa che abbiamo in comune...” pensò infastidito, Harold, tornando allo schermo del cellulare.
Justin non aveva un'antipatia in particolare per il ragazzetto rosso, in realtà neanche quello con i capelli castani e quello con i capelli neri gli erano particolarmente simpatici e a turno sembravano fare a gara per vedere chi era il più snervante dei tre. La verità è che si erano messi insieme praticamente a casaccio, lui era bello, ma a quanto pareva la sua bellezza non gli era bastata per mantenere la notorietà.
“Colpa dei danni che ha ricevuto il mio viso in A tutto reality azione! Altro che Courtney, ero io a dover sporgere una bella denuncia!” in realtà, passate le paranoie si era reso conto di non essere meno attraente di prima, ma non sapeva spiegarsi la situazione in nessun altro modo o meglio, quella era la spiegazione più comoda... Per rimediare alla fama persa era stato costretto a unirsi a quei tre, visto che a differenza sua ne sapevano qualcosa di musica anche se non ci voleva molto... peccato che la loro compagnia stesse diventando piuttosto fastidiosa, uno in particolare di loro non lo poteva più soffrire ultimamente... evidentemente quello era il suo turno di vincere il premio come membro più fastidioso.
“E Trent è pure il più popolare del gruppo... non posso crederci, quel ragazzo così insulso e irritante!”
-Speriamo che questa  volta gli vada bene. Non ne posso più di sentirlo parlare del fatto che non riesce ad avere relazioni serie gne, gne, ma non è vero che è ancora fissato con la sua ex gne, gne... Poi però quando la rivede si mette subito a farle gli occhi dolci, patetico! Giuro, se sento ancora una volta nominare Gwen, gli brucio la chitarra!- per quanto insulso, Trent non era un brutto ragazzo “Certo, non è paragonabile a me...” per Justin era strano che fra lui e Cody,  fosse lui quello che si comportasse come se dopo Gwen non potesse più avere ragazze passabili “Ma, Gwen non mi sembra neanche tutto sto splendore onestamente...” Harold si mise a ridere.
-Conta pure sul mio aiuto, ma bruciargli la chitarra mi sembra esagerato. Per farlo andare fuori di testa basta far sparire una delle nove paia di calzini che tiene nell'armadio, magari insieme ad una delle nove paia di scarpe! Mi sembra meglio farlo impazzire facendogli credere di essere stato vittima di una specie di malocchio che gli fa perdere le cose, piuttosto che farlo incazzare incendiandogli una chitarra che dovremo anche ripagargli. Poi basterebbe che ci travestissimo da mimi per provocargli uno svenimento, in caso di bisogno...-
“Già, quando vuole sa essere piuttosto subdolo!” continuò a pensare Justin non rendendosi conto che fosse Trent ad aveva numerosi punti deboli da sfruttare...
-Sai, credo proprio che prima o poi lascerò la band per diventare un attore.- confessò Justin, Harold lo guardò dubbioso.
-Fai o hai mai fatto scuola di recitazione?-
-...No.-
-Guarda che non basta solo una bella presenza...- Justin scoppiò a ridere, ma Harold continuò a guardarlo con aria di sufficienza.
-Non ho solo un bel viso, sai? Ho la stoffa dell'attore drammatico io...-
-Ok, dammi una dimostrazione.- Harold si fece improvvisamente curioso.
-Eh, davvero... così su due piedi? Che cosa dovrei fare?- domandò poco volenteroso.
-Fingi che ti sia accaduto qualcosa di tragico e parlamene.- gli spiegò semplicemente. Justin cercò di farsi venire in mente qualcosa... ma il suo cervello non voleva starlo a sentire...
“Ma perchè devo stare ai giochetti di questo qua tanto per cominciare?” Justin stava per dirglielo.
-Ok, allora facciamo un gioco...- Harold fu più svelto a parlare.
-Non ho voglia di giocare a nomi, cose e città né niente del genere.- rispose annoiato.
-No, voglio solo darti un contesto per potermi raccontare una storia triste...- sospirò Harold come se si fosse ritrovato a dire la cosa più ovvia del mondo. Prese una sedia e ci si spostò. -Io farò finta di essere uno psicoanalista, tu sarai il mio paziente. Dai stenditi!- spiegò indicandogli il divano. Justin trovava che fosse una cosa molto stupida, ma era stanco. Magari ne avrebbe approfittato per fare un pisolino, quando si trattava di conciliare il sonno parlando, Harold era un vero talento...
-Bene, perchè sei qui?- domandò Harold, Justin lo guardò rassegnato.
-Perchè questa è casa mia...-
-Justin, cerca di stare al gioco...-
-Perchè non ho niente di meglio da fare?-
-Interessante...- Justin gli lanciò un'occhiata perplessa. -Mi sta dicendo che lei è un nullafacente? Ha perso o sta cambiando lavoro, ma è arrivato a un punto di stallo e non ha voglia di fare niente? L'avverto che la visita non è gratis, ha forse qualcuno che la mantiene?-
-Harold, ma che...?-
-Oppure il suo non avere niente di meglio da fare era riferito al non avere interessi o amici con cui passare il suo tempo? Forse lei è troppo concentrato su se stesso per aprirsi agli altri...- Harold stava facendo del suo meglio per rimanere serio.
-Harold, credo che tu ti stia divertendo un po' troppo...- insinuò Justin irritato.
-Ah, vedo che ha già imparato il mio nome, me ne compiaccio, ma per lei sono il signor Froud...-
-Froud? Credevo che il tuo cognome fosse McGrady...- disse un po' spaesato.
-McGrady? Ah, sta ancora parlando di una delle proiezioni mentali che fa parte della sua band immaginaria?- Harold non pensava che Justin fosse realmente così stupido, ma lo sguardo inquieto del ragazzo lo preoccupò. -Emh... Justin? Justin, stavo scherzando...-
-Non farlo mai più!- esclamò minaccioso Justin.
-Eh, non c'è davvero nulla di successo di recente che potrebbe ispirarti una storia triste?- riprovò Harold.
Justin ci riflettè... cosa aveva fatto di recente che poteva ispirarlo? “Niente... al massimo ieri ho mangiato del pesce arrostito è una spina mi è andata di traverso... poi ho guardato un po' di TV e ho visto... ah ecco! Quello stupido reality!”
-Preparati Harold... Perchè ti racconterò una storia tragica... La storia di come un infame ha rubato il mio ruolo! Cera una volta uno splendido ragazzo, anzi, che dico splendido? Era talmente bello che sembrava avere poteri sovrannaturali! Poteva incantare persino gli squali con la sua bellezza!-
-Infatti ho sempre pensato che avessi dei poteri esp...- Justin non sapeva di cosa stesse parlando, ma continuò comunque.
-Il bel giovanotto cercò di rubare il ruolo di cattivo ad una ragazza che ormai aveva perso fascino e capelli...-
-Guarda che i capelli non sono tutto...-
-Già, già... Anche io mi direi la stessa cosa per consolarmi se mi ritrovassi quell'ammasso rosso sulla testa...- sospirò Justin. -Ma fai bene a tenerli così, più distraggono dalla tua faccia e dal tuo corpo meglio è! Te lo concedo, è un ottima strategia!- Harold lo guardò storto, ma in fin dei conti aveva ricevuto offese peggiori.
“E forse nella mente di Justin appare sul serio come un complimento... conoscendolo può essere...”
-Purtroppo il meraviglioso ragazzo non ebbe molte occasioni per fare la parte dell'antagonista affascinante, un po' perchè se ne scordò... un po' perchè il suo cervello non voleva collaborare... poi, come se non bastasse, il giovane si accorse che nonostante la sua bellezza rimanesse là, per qualche oscuro motivo sembrava avere sempre meno effetto sugli altri... e ci si misero anche le sfide a danneggiare il mio meraviglioso viso!-
-Non esageriamo, vuoi dire che prima di A tutto reality non ti è mai capitato qualche infortunio?-
-Si... lo so che per una calamita per disastri potrà essere difficile da accettare, ma non tutti inciampano e ricevono oggetti in faccia o sulle parti basse con la tua stessa frequenza... Uhm... mi immagino come dovevi ritirarti da pattinaggio artistico. Perchè uno senza il minimo di equilibrio come te ha scelto uno sport simile?-
-Ti informo che faccio ancora pattinaggio artistico e non sono mai caduto...- Justin sgranò gli occhi e afferrò la testa di Harold osservandola molto da vicino. “Fortunatamente i poteri esp di Justin si indebolisco stando troppo a contatto con lui...” pensò sollevato, anche se il comportamento bizzarro di Justin era lo metteva a disagio comunque.
-Non hai lividi...- constatò sorpreso.
-No...-
-Eppure sei caduto di faccia solo ieri... com'è possibile?! Che creme usi?! ...Chi mai lo avrebbe detto che mi sarei ritrovato a chiedere consigli di bellezza proprio a te?!-
-Ma vogliamo tornare alla storia drammatica?!- protestò Harold stufo che Justin gli scuotesse e tastasse la testa alla ricerca di traccie. “Sei fortunato che io non abbia la nausea facile!” pensò cercando di riprendersi.
-Ah si... comunque, a proposito di drammi, dovresti fare qualcosa per quei punti neri sul naso...- Harold cercò di ignorarlo e passarci sopra... di nuovo... -Stavo dicendo, come antagonista non ho brillato particolarmente. Poi è arrivato un tizio che si crede meglio di me perchè ha l'accento spagnolo.-
-Non mi è sembrato così marcato, inoltre non ti ha nemmeno mai nominato...- Justin lo ignorò.
-Si è messo anche lui a fare l'antagonista del programma, ma ha avuto più occasioni di me e il suo cervello che non lo ostacola ma collabora! Ha conquistato praticamente tutti, anche Courtney... Katie e Sadie senza mai averci parlato e Owen preferisce lui a me, ti rendi conto... Owen!-
-Emh... non mi è sembrato che Owen preferisca lui a te... ed in ogni caso preferisce Noah ad entrambi... Mentre Katie e Sadie vanno dietro anche a Trent.-
-Stai insinuando che mi sono fatto battere anche da Noah e Trent?!-
-No... stavo solo precisando e cercando di tranquillizzarti, insomma, non è oggettivamente più bello di te, né più capace di conquistare Courtney. Lei vi stava sopratutto utilizzando per ingelosire Duncan... anche se...-
-Anche se?- domandò irritato Justin.
-Suppongo che lei abbia ammirato sul serio le doti intellettuali di Alejandro ad un certo punto...-
-Umh... su quello non posso competere...- ammise Justin sospirando. -La bellezza non basta per essere un buon antagonista a quanto pare.- cominciò a realizzare.
-E nemmeno per fare l'attore drammatico, spiacente...- “Forse se evitassi di interromperti di continuo per punzecchiarmi! E non capisco nemmeno se lo fai apposta o no...”
-Magari se avessi evitato di interrompermi per dire qualcosa ogni due secondi non avresti rovinato l'atmosfera...- curiosamente Justin aveva un motivo simile a quello di Harold per lamentarsi.
-Touchè... Comunque credo che essere il cattivo all'interno di un reality non fosse proprio nelle tue corde fin dall'inizio e non dovresti vederla come una cosa negativa...- “Però in effetti...” -Ma capisco che possa essere stato frustrante veder spuntare quel bell'imbusto..-
-Anche se, essere messi in ridicolo e farsi fregare la ragazza da lui deve essere anche peggio...- disse osservando Harold insistentemente.
-Ma... lo fai apposta?-
-Cosa?- domandò quasi ingenuamente.
-Niente, lasciamo perdere...- sospirò Harold.
-Com'è potuto quel tizio diventare molto più popolare di me!?- si lamentò di nuovo Justin.  
-Ehm... Magari se ti impegnassi potresti trovare qualche dote al di fuori della bellezza per piacere, non credi? Come tuo psicoanalista...- “Ops, troppa immedesimazione, eh, eh...” -Come tuo a... amico? Beh, insomma, temo che la tua fissazione per la tua bellezza possa diventare un problema prima o poi...-
-No, grazie, tu hai un sacco di abilità che non servono a nulla, ma sei un obbrobrio e non mi sembra che te la passi tanto bene.-  disse con tono tranquillo. -Senza offesa ovviamente.- sorrise.
-Sei fortunato che tra le mie buone qualità ci sia anche la pazienza...-
-Perchè, ho detto qualcosa che non va? Sono solamente stato sincero... e a proposito di sincerità, signorino pazienza, quando ti alzi col piede sbagliato non ti si può neanche chiedere come stai senza che tu ti offenda... ironicamente sei più paziente con chi ti tratta male più spesso.-
-Ed io che volevo dirti che nonostante tu sia narcisista e superficiale in fondo sei comunque una brava persona che può anche essere simpatica... mi sarò sbagliato?- disse con atteggiamento infastidito. Prese il cellulare... per un attimo sbiancò, poi sorrise nervoso. -Ma in realtà... è positivo che tu ti senta libero di dirmi tutto ciò che vuoi se entriamo in confidenza... Insomma, tu sei… sei... così spontaneo che a volte è difficile accettarlo, ma sei anche così gentile... inoltre sarebbe una vera crudeltà privarmi della tua vista.- alla fine Harold preferì andare sul sicuro con dei complimenti sul piano estetico.
-Perchè mi stai improvvisamente adulando?- domandò un po' confuso, un po' sospettoso. Harold sospirò e gli mostrò il cellulare, Justin continuava a non capire.
-Guarda l'orario, ho perso di nuovo l'autobus...-
-Peggio per te.- commentò Justin con fare freddo.
-Ma, ovviamente, tu non mi caccerai al freddo e al gelo, giusto?- lo sguardo di Justin non lasciava molte speranze, ma Harold non ci rinunciò. “Andiamo Justin... so che non sei così egoista...” continuò a ripetersi in testa come se stesse tentando di ipnotizzarlo.
-E va bene, Harold!- sbuffò Justin. -Basta che ti stai buono... e ricordati che mi devi un favore! Per cominciare, dimmi! Qual'è il tuo vero cognome?!-


Angolo dell'autrice:
Non ho sbagliato a scrivere Freud... è che ho trovato carino fare riferimento al cognome del doppiatore originale di Harold e Sam (non in daycare) visto che cambia solo una vocale rispetto al cognome del famoso padre della psicoanalisi.
Justin, ad essere sincera, mi fa più simpatia di Alejandro, nella seconda stagione l'ho trovato abbastanza divertente e non mi sembra così male, è simpatico e buono a modo suo... o forse ho un debole per i personaggi fastidiosi? Mentre non ho niente contro Trent, mi è indifferente, ma mi rendo conto di non avergli mai fatto fare bella figura...
In realtà non dovevo scrivere questa storia e dovevo concentrarmi su altri personaggi, ma la cosa mi è sfuggita di mano ed... ecco qua! Scriverò quel che volevo inizialmente un'altra volta mi sa...
Non so neanche se sono riuscita a mantenere una parvenza di IC...
Spero davvero che questa storia un po' accidentale(?) possa essere piaciuta a qualcuno, un commento è sempre gradito.
  
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