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Autore: Spensieratezza    21/09/2018    4 recensioni
Sam Winchester è adorabile, sveglio e magico. è il fratellino minore di Dean, che il maggiore non sapeva di avere. Capirà ben presto che il suo fratellino è speciale, è magico e deve essere protetto da forze oscure che vogliono fargli del male.
Genere: Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Dean Winchester, Sam Winchester
Note: AU | Avvertimenti: Incest | Contesto: Nessuna stagione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Sam, Dean e gli Dei '
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Sam e Dean restarono sconcertati davanti alla richiesta del demone, ancora di più davanti alla prospettiva che chiedesse aiuto proprio al preside, quest’ultimo però, pareva non sembrare né troppo scosso, né sorpreso. Chissà a quante altre cose strane era abituato.

“Signor preside, non si fidi, è un demone.” disse Dean, che nonostante aveva dato ragione tacitamente al demone quando sostenne che Dean si fidava di lui, non riusciva comunque a stare tranquillo davanti a quella richiesta. Era pur sempre un demone! E se li avesse traditi?

“Azazel avrebbe potuto farvi del male, uccidervi, e non avreste avuto scampo, invece vi ha portati qui da me, questo lo ritiene degno di fiducia.” Disse Albert.

“Non li biasimo per il fatto che non si fidino. Questi ragazzi ne hanno passate tante e poco prima delle creature infernali hanno cercato di catturarli. Non deve essere facile per loro ora, fidarsi di quelli come me.” disse Azazel.

“Mamma, papà! Loro..sono..” cominciò Dean, ma Azael lo tranquillizzò.

“I demoni non faranno del male ai vostri genitori, loro cercano voi, non faranno niente ai vostri genitori, se non si metteranno in mezzo.”

“è per questo che mia madre era via con lei durante questi giorni?” chiese Sam sbalordito.
Azazel sospirò e si decise a dire la verità.

“Se Lucifero vuole me, perché tu ci stai proteggendo? Sei un demone! Dovresti volere che mi prenda!” disse Sam, facendo un passo in avanti.

Albert studiò sia Sam, sia Azazel, con interesse, Dean, da parte sua, temeva che Sam si stesse spingendo un po troppo oltre, ma era ammirato dal coraggio del suo fratellino ed era anche lui molto curioso sulla cosa.

“Vi ho già spiegato che i clichè che vi hanno messo in testa nei telefilm e romanzi, dovete dimenticarli.” Disse Azazel, trattenendo una punta di impazienza. “Voi PENSATE che Lucifero sia all’inferno, vero? Che noi demoni siamo in stretto contatto con LUI, vero? Ma non è così. Lucifero non fa parte di questo mondo.
Questo spiazzò i due fratelli che non se l’aspettavano.

“Non sappiamo dove si trovi adesso, è scomparso, ma..da diverso tempo, ANNI, cerca di mettersi in contatto telepatico con NOI, non solo con noi demoni, ma con i dannati in generale, la richiesta è sempre una, vuole che troviamo il prescelto per lui, che glielo catturiamo, secondo Lucifero, una volta scoperta la vera identità del Prescelto, potrà convincerlo a passare al lato oscuro.”

“Perché non viene a prendermi lui se ci tiene tanto?? Pensa di essere SUPERIORE?” domandò Sam arrabbiato.

“Lucifero non può raggiungere la Terra” spiegò Azazel. “Non sa dire neanche lui cosa gli sia capitato, noi crediamo che sia stato imprigionato da qualche forza o barriera che gli impedisce di venire fin qui, o forse non ha un corpo che gli consente di muoversi, ma tutto cambierà, se i demoni riescono a mettere le mani sul Prescelto, a quanto pare una grande forza si sprigionerà da lui e il legame che esiste tra lui e Lucifero, potrebbe essere tale da riuscire a portarlo qui.”

“Io..dovrei portare il diavolo sulla Terra?? Io e Lucifero abbiamo un legame?? Vi sbagliate..io..non può essere..” Sam era sconvolto e il suo stomaco ribollì, corse in bagno sotto lo sguardo dei presenti.
“SAM!” lo richiamò Dean.
 

Un rumore di vomito percorse l’aria. Sam era piegato in due verso il gabinetto.

“Sam..” disse Dean, accarezzandogli la schiena.

“A-allontanati da me, Dean. Io sono il MALE. Sono infetto!” disse Sam, cercando di spingerlo via.

“NO! Tu non sei infetto, Sam. Sei mio fratello.” disse il maggiore e le lacrime di entrambi si specchiarono nei loro occhi.

“E io non ti lascerò MAI. Ti ho già salvato una volta, posso farlo di nuovo.”
“Cosa? Cosa hai detto?” chiese Sam.
Dean sembrò perplesso.
“Io..io non so perché l’ho detto..”
 
 
 
“Abbiamo la certezza quindi, che la persona che Lucifero sta cercando, sia proprio Sam? Prima di mettere un peso addosso a un ragazzino, è meglio essere davvero convinti di questo.” stava dicendo Albert.

“Una volta che il maligno cerca di corromperti, è come se restasse una traccia nella tua anima, come un’impronta, che non si può cancellare..” diceva Azazel.

“Sta forse dicendo che mio fratello andrà all’inferno? Questo non lo..” cominciò Dean arrabbiato.
Azazel sbuffò.

“Non sto dicendo nulla di simile, dico solo che le tracce magiche di tale legame, sono come un RADAR, che portano dritto a lui, fin da quando Sam è…TORNATO.”

“Fin da quando lui è venuto da me, vuoi dire! Ma allora perché non ci hanno attaccato prima? Perché ORA?”
“Non l’avete ancora capito?” chiese Albert. “Azazel ha protetto con un incantesimo di protezione, la casa di tua madre, Dean.”
“Cosa??” chiese lui con il fiato mozzo.

“L’ha fatto per proteggervi e impedire ai demoni di entrare, poi ha fatto in modo che vostra madre, andasse via con lui. Voleva evitare che le creature del male, non potendo prendere voi, decidessero di prendersela con vostra madre.”

Prenderci?? Che c’entra Dean?? Sono io quello che vogliono!”

“Forse poteva essere così all’inizio, ma adesso Dean è coinvolto più di chiunque altro. Hanno scoperto che è collegato a Sam, che ha anche lui dei poteri e quindi presumbilmente ha giocato una parte molto importante nella vostra vita precedente, il vostro legame è forte, si percepisce, loro pensano che la tua influenza possa trattenere Sam dal cedere al suo lato oscuro e che forse sia stato già così una volta.” Disse Azazel.

“Ma tu..come sei capitato nelle nostre vite?” chiese Dean scioccato.
Azazel sospirò.

“Io avevo l’incarico di far bere a Sam, a tradimento, sangue di demone.
 
“Coooosa??” fu un eco di entrambi.

I ragazzi indietreggiarono e Sam sentì lo stomaco ribollire di nuovo.



“Non l’ho fatto, lo giuro. Non mi sono neanche avvicinato a Sam.”
Perché io ero con lui!!” ruggì Dean.

“NO! Non è questo il motivo, ma è perché…io mi sono innamorato di vostra madre, alla fine.”
 
Rimasero così scioccati che si dimenticarono di fare altre domande. Ci pensò Albert.

“A cosa sarebbe servito il sangue di demone?” chiese Albert.

“Il sangue di demone, funziona come un radar. Avrebbe risvegliato i poteri sopiti del Prescelto, aumentandone l’oscurità e rendendo docile la sua mente, pronta ad accogliere l’oscurità.”

“E cosa sarebbe successo se Sam fosse stato un comunissimo essere umano? Cosa gli avrebbe fatto il sangue?” chiese Dean.
“Niente, non avrebbe reagito nel suo organismo..”

“E IO NON TI CREDO!” gridò Dean prendendolo per il colletto.

Sentiva una rabbia così cieca.  Si era risvegliato in un mondo dominato dai demoni, in un mondo in cui delle creature potevano influenzare la mente e il corpo delle persone facendo chissà loro cosa, in un mondo in cui il diavolo voleva suo fratello.

Aveva voglia di urlare. Di prendere a pugni quel demone e le sue parole vuote.
 
Azazel era rimasto impassibile davanti all’aggressione di Dean, ma d’un tratto, il ragazzo si sentì come respingere da una specie di energia soprannaturale, Azazel non aveva neanche mosso un muscolo, ma Dean s sentì scaraventare via, sul pavimento, fino a sbattere contro il muro.



Gemette.

“DEAN!!!” urlò Sam, andando a soccorrerlo.

“Andate subito a letto. Tutti e due.” Sbottò Albert.

“Ma..lui..ha visto che cos’ha fatto a Dean..” protestò Sam.
“Gli ha fatto esattamente ciò che meritava!” sbottò Albert.
Sam restò talmente basito che non riuscì a replicare.

“Che cosa pensavate sarebbe successo a provocare un DEMONE? Per la sua natura, gli è andata anche fin troppo bene. E ora prendete una stanza e lasciateci da soli.”
“Ma..signore..”
“ORA!” gridò Albert.
 
Sam e Dean non avevano mai visto Albert così arrabbiato, era chiaro che vedere quella scena lo aveva turbato e cercava di nasconderlo con la rabbia.

I due ragazzi si scelsero una camera a caso  e si misero dentro. C’era solo un bel letto matrimoniale e si misero dentro comodamente.
 
 



“Non so se riesco a dormire, pensando a cosa staranno passando tua madre e papà con nessuno che sia li a tranquillizzarli.” Disse Sam.

“Albert non è uno sciocco, Sam, di sicuro ci avrà pensato e manderà qualcuno..sempre se non è già arrivata la polizia, visto che c’è stata una mezza esplosione.” Disse Dean.
Sam lo guardò con curiosità.

“Ti ha aggredito e si è arrabbiato, ma tu lo difendi..”
“Era spaventato quando mi ha visto sbattere al muro da quell’essere….non ce l’ho con lui..”

“Dean, sono convinto che neanche Azazel ce l’avesse con te, ma è un demone, e non sa come trattenere la sua forza, non voleva farti male..”
Dean sbuffò sarcasticamente ma fece un sorriso.

“Sono sicuro che non hai dimenticato quello che ha detto Azazel sulla mia attrazione per i demoni, eppure tu mi senti difenderlo e ancora non infierisci, non ti arrabbi con me…”
Dean lo guardò seriamente, poi gli fece una carezza.

“Come potrei arrabbiarmi con te, dopo quello che stai passando…”
 
Qualcosa si sciolse nel cuore di Sam, qualcosa che sembrava navigare nel suo corpo come una piccola barchetta.
“Dean, io ti amo…

Dean restò senza fiato davanti a quella dichiarazione.
“Ne sei sicuro?”
“Sì..io..”
Dean gli prese il viso tra le mani e lo guardò con un’intensità che lo fece arrossire.

“Non voglio che tu lo dica per quello che è successo stasera, perché le nostre vite sono un completo disastro, Sam..”
Sam gli tolse le mani dal viso e le prese tra le sue.

“è quello che sento, non sono mai stato tanto sicuro di una cosa in vita mia..Tu sei il mio primo amore.. e non solo in questa vita..sono convinto che tu lo sia anche nell’altra..sento di non aver mai provato niente del genere per nessuno..”

“Oh, Sam..per me è lo stesso..e non mi importa che siamo per metà fratelli, non mi è mai importato davvero..ho sempre sentito che c’era di più tra noi..”
“Aiutami, Dean..”
“A fare cosa, Sam?”

“ A ricordare. Aiutami a ricordare chi eravamo.
 
Le loro labbra si incrociarono in un nuovo bacio, entrambi sentivano come un alone bianco argentato provenire dai loro stessi respiri che si congiungevano in un nuovo bacio.
 
 
 
   
 
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