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Autore: reggina    22/09/2018    1 recensioni
[Non Dirlo al Mio Capo]
Un missing-moment tra Romeo e il fratellino Antonio collocato nella puntata 1X2 "Punti di vista"
Genere: Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Antonio dorme tutto abbracciato al suo peluche a forma di delfino mentre il buio della notte divora colori e forme in un’atmosfera senza tempo.

Per la prima volta il Natale scorso ha chiesto il regalo che desiderava: quel pupazzetto che porta sempre con sé. I genitori lo hanno accontentato senza esitazioni dopo l’ennesimo prelievo, l’ennesima donazione a suo fratello. Un ruolo che non è mai stato messo in discussione ma che oggi, nello studio dell’avvocato Vinci, è diventato di colpo insostenibile.

Antonio è nato con uno scopo ben preciso.

Non è il risultato di una bottiglia di vino di troppo, della luna piena o di un entusiasmo momentaneo

Perché nessuno chiede mai il suo parere?


Si è addormentato sul petto di quel fratello che per lui è tutto e Romeo, per non svegliarlo, è rimasto immobile, nella stessa posizione, fino a notte inoltrata. Rimane a guardarlo per un po’ : i bambini quando dormono hanno la serenità dipinta sul viso e vien voglia di riempirli di baci!

Gli scappa un sorriso, un po’ commosso e un po’ triste, pensando che una parte di Antonio è sempre con lui, dentro di lui.

Dopo una giornata difficile per tutti, dopo quel brutto sogno da consolare è stato contento e orgoglioso di comportarsi da fratello maggiore.

Per tranquillizzarlo, Romeo ha iniziato a leggergli un libro di avventure divertenti ma, dopo un solo capitolo, il piccolo è crollato.

Il ragazzo si muove piano ma una manina si posa in fretta sul suo fianco come per trattenerlo.

I pensieri vanno a mille e sarebbe tutto più semplice se, insieme alla luce, potesse spegnere anche la sua testa.

Non gli importa se la malattia lo sta uccidendo, è che sta uccidendo la sua famiglia perché un figlio malato è un’occupazione a tempo pieno.


“Non lasciarmi mai!”

Piagnucola Antonio, quasi a voler strappare una promessa impossibile.

“Non lo farò mai!”

Confortato da quelle parole e dallo straordinario calore del sorriso di Romeo, imbrigliato in quella parola data, il bambino si gira sulla schiena e inizia a parlare con voce incredibilmente adulta.

“Non è poi così male essere la tua ruota di scorta! Sono un po’ come quella dell’auto che resta chiusa nel bagagliaio dimenticata, ignorata. Le altre quattro ruote sono sempre al centro dell’attenzione, curate, gonfiate. La ruota di scorta no, non sai nemmeno di averla finché non ne hai bisogno. Allora la sua importanza supera quella di tutte le altre…”

Il fratello resta colpito dalla metafora di un bambino così forte e vulnerabile al tempo stesso .

“Tu non sei la mia ruota di scorta, Antonio. Tu sei benzina per il motore della mia vita. Lo so che stiamo condividendo un’esperienza che fa più male a te che a me ma tu mi hai sempre dato qualcosa di sano, per curare quello che dentro di me si è guastato…”


È un adolescente e, più che della malattia, a volte ha paura di esternare i suoi sentimenti ma non stanotte. Non adesso che Antonio ha bisogno che lui abbassi tutte le difese e si metta sul suo stesso piano.

“Sai, la prima volta che sono entrato in ospedale anche io avevo paura degli aghi. Pensavo che avrei fatto la fine di un formaggio svizzero, pieno di buchi!”

Nonostante la leucemia, Romeo è un concentrato di energia e bontà fuori dal comune, un fratello maggiore da ammirare e imitare per quel fratellino che, a volte, vorrebbe solo essere coccolato di più.

“Io non ho paura ad offrirti un’altra parte di me! Sono felice di essere quella persona che ti aiuterà a sconfiggere la malattia !”

Antonio, un bambino pronto a vestirsi di nuovo da eroe, con un cuore così grande da riuscire a colmare la crudeltà di una realtà inaccettabile alle loro età.

Romeo ha gli occhi umidi mentre lo avvolge in un abbraccio dal retrogusto dolceamaro che vale più di mille parole e le ombre della notte sono spianate dall’espressione furba di un diavoletto di otto anni.

“Io ti darò il mio midollo ma tu non mi romperai più le scatole per la televisione, ok?”

È una frase che riporta leggerezza. Un patto che Romeo non può rifiutare a quell’angelo birichino che lo riporterà in paradiso dopo che è caduto nell’inferno.

   
 
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