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Autore: _ Arya _    23/09/2018    2 recensioni
2018
Killian Jones ha 30 anni e si trova nel periodo più buio della sua vita. Dopo aver viaggiato per 10 anni, l'incidente che ha ridotto in coma sua figlia lo costringe a fermarsi.
Ad un anno dal tragico giorno, chiede un miracolo al magico cerchio di pietre di Drombeg. E qualcosa accade.
1518
Emma Swan, 21 anni, è la figlia dei governatori della contea irlandese di Cork, nonché re e regina della provincia di Munster. Una vera principessa, ma soprattutto un'abile guerriera e una ragazza che sogna l'avventura. Ha grandi aspirazioni e non vuole limitarsi a diventare moglie e madre, come invece accade alle donne della sua epoca.
Dopo aver litigato per l'ennesima volta coi suoi genitori, i quali vogliono convincerla a sposare un principe della provincia di Connacht per salvare il popolo dalla crisi, decide di saltare la cena e fugge per sbollire la rabbia. Raggiunge il cerchio di pietre di Drombeg, dove ciò che accade potrebbe segnare per sempre il suo destino
Genere: Avventura, Romantico, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Killian Jones/Capitan Uncino
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
Capitoli:
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Unconventional



KILLIAN POV

Non avevo mai visto tanta frenesia a castello come in quei giorni: sembrava che la notizia dell'imminente ballo avesse fatto perdere la testa a tutti. Anche le ancelle di Emma e della regina avrebbero potuto partecipare, mentre parte dei servitori, quelli non occupati con l'organizzazione, avrebbero avuto la giornata libera per prender parte ai festeggiamenti in città. A quanto pare la visita di un'altra famiglia reale era una gran cosa, ed andava celebrata come si deve.
Inoltre, in molti si aspettavano che l'evento avrebbe portato ad un fidanzamento tra Emma ed il principe. Nel comunicato ufficiale non si faceva neanche cenno alla vicenda, ma me n'ero reso conto quando Violet mi aveva chiesto se la principessa mi avesse detto qualcosa, visto che eravamo “amici”. Anche se ormai, non ci avrei definiti così: era evidente che ci fosse molto di più.
Preso alla sprovvista avevo risposto alla ragazzina di non sapere niente, solo di avere l'impressione che nei suoi progetti imminenti non ci fosse un matrimonio...
Eppure, avevo continuato a pensarci per tutta la mattina. Avevo quasi finito alle stalle ormai, ed ancora non riuscivo a togliermi dalla testa quell'idea. Se una quattordicenne aveva supposto una cosa del genere, era chiaro che anche altri lo avessero fatto. Ed aveva senso.
Ma non per me.
Ero irrazionale.
Ed anche egoista, tanto egoista.
Ma non volevo che si sposasse, non riuscivo ad accettare l'idea che quella meravigliosa ragazza potesse essere portata via da un maledetto damerino che di lei non sapeva nulla.
Quale futuro aveva con me? Nessuno, probabilmente. Sicuramente. Eppure...
Maledizione. Se quello stramaledetto Sir. Neal dei miei stivali le fosse piaciuto? Se non si fosse rivelato così male? Avrebbe iniziato a trascorrere il suo tempo con lui, invece che con me...
Ovviamente era stata categorica sul non volersi sposare, ma come poteva esserne certa? Io ero l'esempio vivente di quanto le cose potessero andare diversamente da come le si immaginava! Non avevo mai pensato che avrei viaggiato nel tempo! Ed ancora meno che mi sarei innamorato di una futura regina di Munster! Eppure era successo. Contro ogni forma di razionalità.
-Ah Captain, vorrei ci fosse un modo per viaggiare nel tempo più facilmente! Magari con un... autobus teletrasportatore, una botola... qualcosa del genere! Mi renderebbe le cose più semplici!
Il cavallo si limitò a nitrire, lasciando che mi avvicinassi per spazzolarlo con la spugna bagnata. Non me lo aveva mai lasciato fare senza almeno provare a calciarmi. Forse iniziavo a piacere anche a lui, chissà! A me affascinava molto, ma mi rattristava anche: come la bionda, avevo notato che ci fosse qualcosa in lui. Qualcosa che lo frenava dal riprendersi la libertà, un po' come la principessa d'altronde... forse aveva paura? Ma di cosa?
-Bravo ragazzo. Grazie per non avermi minacciato oggi. Lo vedi? Possiamo diventare amici io e te! Magari prima che me ne vada riuscirò anche a vederti libero... mi piacerebbe. Si vede che questa stalla non è il tuo habitat, eppure non vuoi proprio lasciarla andare... vorrei poter parlare l'equino per capirti, sai?
Captain continuò a guardarmi in silenzio, ovviamente, ed io mi sentii molto stupido. Era ovvio che non avesse capito una sola parola di ciò che gli avevo detto, forse avrei dovuto iniziare a volare meno con la fantasia. Il fatto che fossi stato catapultato nel XVI secolo, non voleva automaticamente dire che tutto fosse possibile, adesso.
Avrei tanto voluto che Alice fosse con me! Pur essendo io l'adulto, in certe situazione non c'era confidente migliore di lei – la quale sapeva dare consigli eccellenti. Quanto mi mancavano le nostre chiacchierate notturne, i viaggi insieme nei climi più improponibili, i nostri abbracci... proprio tutto. E se anche si fosse svegliata, le cose sarebbero mai tornate come una volta? La maggior parte delle persone che si risvegliava dal coma, rimaneva con gravi disabilità per tutta la vita...
No, non dovevo e non volevo nemmeno pensarci. Alice era forte, la mia bambina era forte e non si sarebbe mai arresa di fronte a nulla. Ed avremmo fatto quel viaggio in Australia che le avevo promesso e che sognava da tanto.
Avrei solo voluto che Emma potesse essere parte di tutto ciò... quanto sarebbe stata felice di arrivare a quelli che per lei erano i confini del mondo? Inoltre, l'Australia nel 1518 non era ancora stata scoperta... ci sarebbero voluti altri 250 anni: pensarci sembrava incredibile!
Ma non avrei pensato ora agli addii, avrei vissuto il presente – pur senza perdere di vista il mio obiettivo! Magari dopo pranzo avrei fatto un salto a Cork, in fondo avevo anch'io bisogno di trovare qualcosa di decente da mettere alla festa. Se anche avessi avuto un solo ballo con la principessa, non volevo né sfigurare, né farle fare brutta figura! Chissà cosa avrebbe indossato lei... non l'avevo mai vista in abiti eleganti e, nonostante fosse bellissima già così, non potevo negare di essere curioso. Ma non avrei condiviso quel pensiero con lei, non ero esattamente convinto di come avrebbe potuto prenderla: era una ragazza a dir poco imprevedibile!


EMMA POV

-Ehm... scusami Sydney... ma... neanche questo mi convince. È bellissimo, davvero, ma non fa per me! Mi dispiace...- borbottai mortificata, lanciando un'ultima occhiata allo specchio.
Ero col sarto da oltre un'ora ormai, eppure nessuno dei vestiti che mi aveva mostrato o fatto provare mi aveva soddisfatta. Ne aveva portati circa una cinquantina ed i miei avevano lasciato che la prima a scegliere fossi io: probabilmente erano già pentiti. Neanche cinque minuti fa era entrata mia madre a chiedere se fosse tutto a posto, infatti. Ero certa che anche la povera Rose stesse perdendo la pazienza, pur non essendosi lamentata neanche una volta; forse perché per una volta le stavo effettivamente facendo svolgere il ruolo di ancella. Di solito alle ragazze non chiedevo mai nulla di particolarmente faticoso, semplicemente perché non ne avevo bisogno.
E io non sapevo dire per quale motivo non mi andasse bene niente, visto che avevo provato una decina di abiti davvero meravigliosi! Non ero mai stata vanitosa, eppure... qualcosa continuava a non andare. Pur essendo quelle solo basi che poi sarebbero state modificate apposta per me, non mi convincevano.
-Ed io che pensavo sareste stata la più semplice! Ma non vi preoccupate, principessa! Volete proprio fare colpo su questo principe, eh?
-Oh no! Non ho alcun interesse a fare colpo sul principe.- almeno quello era certo! Non mi interessava affatto farmi bella per un perfetto sconosciuto che nemmeno sapevo che faccia avesse. E la cosa era veramente frustrante, perché a castello era pieno di sussurri! Erano praticamente tutti convinti che a quel ballo sarebbe seguito un imminente fidanzamento, e probabilmente in città circolavano le stesse voci. Avrei voluto fare qualcosa, ma pubblicare un comunicato solo per smentire sarebbe stato assurdo... stupido. E poi, era meglio discutere col re e col principe di persona, piuttosto che far loro sapere in questo modo che non ci saremmo mai imparentati.
-Non che ne abbiate bisogno, certo. Scusate!
-Ma no, non hai di che scusarti Sydney! Tutti pensano che stia pensando al matrimonio, lo so...
-E non lo state facendo?
-No... affatto.
L'uomo si limitò ad annuire e per fortuna non commentò. Era un tipo simpatico ma anche molto tradizionalista, quindi ero certa avrebbe avuto da dire sul fatto che fossi una quasi ventiduenne immaritata. Entrambe le sue figlie erano mogli e già mamme, ed una di loro aveva ben due anni meno di me. Non che mi scandalizzasse, in fondo, visto che lo stesso valeva per la maggior parte delle ragazze...
-Capisco. Non sono affari miei! Sentite, cosa ne direste di un colore più audace? Non è molto convenzionale, ma in fondo nemmeno voi lo siete... e il rosso vi donerebbe molto.
-Rosso?- borbottai, curiosa di quella proposta. Rosso. Sì, era decisamente audace e non ci avevo neanche pensato: perché no? Non era una brutta idea, era un colore che mi piaceva. Nessuno lo avrebbe indossato e di questo ero convinta.
-Avete qualcosa da farmi provare?
-Il modello che ho in mente è color crema. È piuttosto semplice, ma in rosso sarebbe tutta un'altra storia. Volete provarlo?- frugò quindi tra le stampelle appese l'una accanto all'altra e ne tirò fuori un vestito magnifico. Aveva ragione, era semplice, e a vederlo sembrava che il busto fungesse anche da corsetto, il che voleva dire che non avrei dovuto distruggermi la milza. La gonna era ampia ma con qualche strato di stoffa un più, probabilmente avrei potuto fare a meno di quelle scomodissime gabbie a cerchio.
-Sì. È bellissimo, lo vado a provare.
-Grazie principessa. È la mia ultima creazione e ho pensato avrebbe potuto essere troppo semplice per voi, ma effettivamente... non avevo valutato un colore diverso che gli rendesse onore.
Annuii e presi l'abito, scomparendo nuovamente tra le tende insieme a Rose. La giovane mi aiutò a sfilare quello verde pallido ed a slacciare l'odiosissimo corsetto rigido a cui purtroppo a volte non potevo rinunciare.
-Emma, vi siete buttata su questo perché non ha un vero corsetto!- mi punzecchiò lei, e ridemmo entrambe. Effettivamente era uno dei motivi principali, ma mi piaceva davvero! Non c'erano gioielli, decorazioni... nulla di eccessivo.
-Beccata! Mi dispiace per tutto questo casino, sono una spina nel fianco oggi!
-Ma no! Mi sto divertendo in realtà... tutti questi abiti bellissimi...
-Beh, sai cosa? Scegline uno anche tu! Lo dirò anche a Violet e Ashley... ve li regalo io.
-Cosa? Ma no, no, non posso accettare!
-Sciocchezze Rose. Visto che parteciperete anche tutte voi al ballo, vi meritate qualcosa di bello da mettere! Appena siamo pronte scegli quello che più ti piace e provalo... dirò a Sydney di fartelo sistemare se le misure non fossero giuste.
-Grazie Emma!
-Ma figurati! Dimmi piuttosto... ci vai da sola o accompagnata?
La ragazza arrossì all'istante, facendomi tenerezza. Rose era mia ancella da pochi mesi e non la conoscevo ancora molto bene. Essendo piuttosto timida non avevo mai voluto premere troppo per evitare di metterla a disagio, ma fin dall'inizio era stata gentile e molto dolce. Andavamo d'accordo e cercavo di fare del mio meglio perché sia lei che le altre non si sentissero mie serve ma collaboratrici o qualcosa del genere. Erano tutte molto giovani ed a pensarci bene Rose era addirittura la più grande: aveva compiuto 17 anni a dicembre.
-Veramente non... non c'è nessuno. Voglio dire, sono sola. Verrò con le altre.
-Capisco. Beh, non so se ti... interessa... e sono l'ultima che ti consiglierebbe di gettarti tra le braccia del primo che capita! Ma credo tu piaccia a Jefferson, l'ho sorpreso spesso a guardarti...
-Davvero?
La sua sorpresa era più che genuina, a quanto pare non se n'era accorta sul serio. Io invece le occhiate fugaci dell'uomo le avevo notate eccome, principalmente quando le ragazze mi accompagnavano in giardino o a prendere la carrozza per andare al villaggio. Non conoscevo benissimo Jeff, ma era un po' strano e piuttosto simpatico. E poi, se era diventato amico di Killian, tanto male non doveva essere.
La madre di Rose era vedova ed ancella della mia, e sapevo stesse spingendo la figlia a trovare marito, in modo che potesse sposarsi per la maggiore età. Così mi aveva detto la mamma, almeno, ma non stentavo a crederlo: Lady Turquoise era piuttosto severa ed esigente. E se proprio Rose avesse dovuto sposarsi, meritava un bravo ragazzo – magari uno che potesse piacerle davvero. Pur non sapendo molto di lei, sospettavo che quella figura minuta ed esile celasse un gran bel caratterino!
-Davvero. Posso indagare, magari Killian saprà se ha intenzione di invitarti...
-Sì, mi... mi piacerebbe- balbettò -Voglio dire, Jeff è molto... simpatico. Mi fa ridere, quelle poche volte in cui parliamo...
-Consideralo fatto allora! Ci parlerò oggi stesso.
-E a voi? Piace?
-Chi? Jeff?
-No... insomma, Jones. Lo so che non è un principe o un nobile ma... scusatemi, sono inopportuna!
La ragazza mi lasciò di stucco, ma non certo perché inopportuna! Ero sorpresa. I miei si erano accorti che ci fosse qualcosa, ed aveva senso... ma era così evidente anche alle persone che frequentavo meno? Non mi sembrava di essermi mai lasciata scappare nulla o di essermi comportata in modo strano... o sì?
-Tranquilla. Killian... a me non importa che non sia nobile, affatto. Mi capisce, sai? Forse è l'unico che mi capisce davvero e credimi, non è semplice! E... sì. Mi piace. L'ho perfino invitato al ballo!
-Cosa? Lo avete invitato... voi?
-Certo! Perché no?- risi, mentre col suo aiuto cercavo di entrare nel nuovo abito -Tua madre mi ucciderebbe se sentisse, ma non vedo perché noi ragazze non possiamo prendere l'iniziativa. Che c'è di male?
-Niente, credo... è solo che... non è... convenzionale.
-Quindi? Non voglio trascinarti nella mia follia, credimi. Ma non trovo giusto che noi donne dobbiamo sempre essere dei burattini, gentili, educate, obbedienti... passive.
La giovane rimase in silenzio, e si diede da fare con lo stringere i lacci dietro al vestito. Era decisamente molto più comodo di qualunque altra cosa avessi provato, soprattutto perché non mi mozzava il respiro.
Una volta finito uscimmo entrambe da dietro le tende, e né Rose né Sydney proferirono parola: al che fui pervasa dal panico. Stavo davvero così male? Per poco non mi slogai una caviglia per correre davanti allo specchio, e di certo non immaginai di trovarmi... bella. Stentai quasi a crederci.
-Se posso permettermi siete bellissima, principessa.
-Già...
Una volta tanto, non seppi come replicare. Ogni centimetro di stoffa mi fasciava alla perfezione e se la gonna cadeva larga e leggera fino a terra, il busto metteva in risalto le mie curve. Era la prima volta che mi sentivo così femminile, sensuale, eppure me stessa. Era un vestito molto più inconvenzionale di quanto mi fosse sembrato a primo impatto, molto diverso da qualsiasi cosa avessi provato... o visto, nel corso delle serate a castello. Di solito scollature del genere erano compensate da almeno uno strato di tulle o pizzo, mentre questo look era audace. Ma a mio avviso non volgare.
In più, non mi sarebbe dispiaciuto riuscire a sorprendere Killian. Era curioso di vedermi in veste elegante? Beh, tanto valeva fare le cose per bene.
-Questo è perfetto, Sydney.
-Concordo, vi sta d'incanto. Se preferite essere un po' più coperta posso aggiungere un leggero strato di tulle...
-Va bene così. Non è volgare, vero?
-No. Siete elegante di natura, difficilmente potreste risultare volgare. Se vi piace...
-Sì, mi piace. E rosso. Approvo l'idea del rosso. Ma pensate di farcela entro sabato?
-Ovviamente sì! Avrà la massima priorità e sarà un vero piacere. Lasciatemi solo sistemare qualche spillo per adattare ancora un po' la misura... poi siete libera di andare!
-Va bene. Intanto Rose, scegli quello che più ti piace e poi Sydney potrà prendere anche le tue misure!
-Grazie ancora, Emma! Anche se sarà impossibile competere con voi, siete meravigliosa! Ma penso che seguirò il vostro consiglio... credo... credo andrò a parlare con Jeff, dopo.
-Vuoi invitarlo?- spalancai gli occhi, incredula! Quando era rimasta zitta avevo pensato lo avesse fatto per educazione, perché non concordava! Invece ci aveva riflettuto...
-Sì. Penso di sì.

 

***


-Sei in ritardo.
Killian era seduto su un tronco tagliato, con le braccia incrociate ed il suo solito bellissimo sorriso. Dovetti farmi forza per non raggiungerlo, sedermi sulle sue gambe e poi abbracciarlo. E baciarlo.
Dio, quanto bramavo un secondo bacio! E questa volta da lucida, per godermelo ancora di più.
-Scusami. Ci ho messo più del previsto a scegliere il vestito.
-Non ti facevo vanitosa, principessa...
-Ho solo gusti difficili. Non mi piacciono i vestiti troppo sfarzosi o rigidi, quindi...
-E hai trovato l'abito giusto?
-Sì. E penso che ti piacerà.
-Mmh. Puoi anticiparmi qualcosina?
L'uomo si alzò lentamente e mi prese le mani, portandosele alle spalle. Eravamo vicini, molto vicini, e per l'ennesima volta io andavo a fuoco: aveva idea di ciò che mi stava facendo? Lo odiavo, perché prima di lui nessuno aveva mai avuto un tale controllo su di me... d'altro canto, però, mi sentivo libera come non mai. E quelle sensazioni erano tutto fuorché spiacevoli. Inoltre, con un po' d'impegno, ero in grado di reagire... e ripagarlo con la stessa moneta. Me ne ero resa conto il giorno precedente. Era come se giocassimo flirtando, ed era fantastico.
-Rosso. È rosso. Ma non ti dirò altro, o ti rovinerei la sorpresa...
Ma sorpreso già lo era, a giudicare dalla sua espressione. Sorrisi della mia piccola vittoria.
-Molto audace, Swan. Non farò fatica ad individuarti tra tutte quelle dame allora...
-No, infatti. Nessun altro indosserebbe un vestito rosso acceso.
-Spero che quel principe tenga le mani a posto... e gli occhi.
-Geloso?
-Io? Certo che sono geloso di te, tesoro. Immagino dovrai concedere a lui il primo ballo... anche se non sono preoccupato. Dubito che un damerino in calzamaglia possa avere il mio fascino!
-Perché, pensi di venire conciato così? E magari con la tua giacca di pelle?
Ridemmo insieme, ma qualcosa mi diceva che il coraggio di presentarsi in quella maniera non gli mancasse! E l'avrei comunque trovato più attraente di chiunque altro, non avevo dubbi. Solo che non ero convinta i miei ne sarebbero stato tanto felici, e di certo non avrebbe fatto bella figura. Non che mi importassero le opinioni altrui, e sicuramente per lui valeva lo stesso. Però...
-Tranquilla Emma, te l'ho detto! Non ho la minima intenzione di farti sfigurare. Oggi pomeriggio vado a Cork coi ragazzi e ci procureremo qualcosa di adeguato!
-E non posso accompagnarvi?
-No, direi di no.
-E va bene, immagino mi terrò la sorpresa anch'io. Ora, piuttosto... siamo qui per parlare di cosa indosseremo a una stramaledetta festa organizzata per farmi conoscere il “damerino”, o per insegnarti a duellare? Non abbiamo molto tempo ma mezz'ora di pratica possiamo farla!
-Molto bene, io sono pronto. Stendimi!
-Non ci sono dubbi che finirà così! Ah senti, per caso sai se Jefferson si vede con qualcuno?
-Ti interessa Jeff, ora?
-Ma no idiota! Ho notato delle... occhiate... a una delle mie ancelle. E a lei piace. Quindi... sai, per darle una mano a non fare una brutta figura se...
-No, non ha una donna. E se parli della bionda mingherlina, potrebbe averla menzionata...
-Fantastico!

 

***


KILLIAN POV

L'unica cosa non chiara, ormai, era come fosse possibile non essere ancora arrivati ad un secondo bacio. Nessuno dei due nascondeva più di essere attratto dall'altro; pur essendo in grado di coglierla alla sprovvista, lei non si limitava ad arrossire. Ricambiava, oh, eccome se ricambiava! E mi faceva impazzire... chissà se se n'era resa conto. Era strano che una ragazzina, sotto quel punto di vista ancora innocente, riuscisse a farmi un effetto del genere! Nessuna donna ci era mai riuscita.
Ma nonostante ciò, avevamo potuto allenarci in tranquillità e mi ero divertito molto, anche se per ben tre volte ero finito col sedere a terra! Era davvero molto agile e veloce, e già sentivo di stare migliorando. Me lo aveva confermato pure lei.
-Ehi ragazzino innamorato, basta tenere la testa tra le nuvole!
-Sciocchezze! Ero solo pensieroso!
Jeff ridacchiò, seguito da Robin, perché quella era una chiara bugia! E non riuscivo neanche ad immaginare quanto patetico dovessi sembrare, visto dall'esterno. Proprio un ragazzino effettivamente!
-Sappiamo che preferiresti... cavalcare... con la tua bella, ma sei bloccato con noi! E non abbiamo voglia di portarti via in braccio, se cadi da cavallo. Di nuovo.
-Molto divertenti...- alzai gli occhi al cielo accelerando il passo, ma l'unico di cui potevo essere infastidito ero io stesso. Loro non stavano facendo altro che punzecchiarmi con la realtà, ero io ad essermela cercata. Ma cosa dovevo fare, spegnere il cervello?
-E tu Jeff? Hai già invitato la tua biondina al ballo? Eh?
-Mmh. Diciamo che potrebbe essere stata lei ad invitare me. A frequentare la tua principessa diventano audaci!
-Ah e non dici nulla!- lo canzonò Robin, stavolta dalla mia parte.
Ma guarda te... la “piccola” Rose aveva seguito l'esempio di Emma e si era personalmente fatta avanti con Jefferson: e pensare che, le poche volte in cui ci avevo scambiato due parole, mi era sembrata una ragazzina piuttosto timida. In più doveva avere massimo 17-18 anni, ma avendone lui 25 non ci vedevo nulla di scandaloso. A pensarci bene avrebbero formato una coppia carina, soprattutto se la giovane aveva quel fuoco nascosto dentro che stava facendo uscire.
Intanto speravo di sbrigarmela presto con le commissioni, non ero un fanatico dello shopping. Avevo solo bisogno di trovare qualcosa di elegante ed ordinare dei fiori, perché non avevo intenzione di presentarmi davanti alla mia dama a mani vuote! Non potevo farci nulla, per certi aspetti ero ancora di vecchio stampo, ma la galanteria a mio avviso non sarebbe mai dovuta morire! A mio avviso le donne andavano corteggiate, e non date per scontate.
-Voi non me lo avete chiesto- scosse le spalle con noncuranza e con un ghigno; -E tu, Robin? Non ce l'hai una dama?
-Nah. Magari nemmeno ci andrò, potrei partecipare ai festeggiamenti in città. Ci saranno giochi e birra, mi basta! Però aspetterò impaziente gli inviti ai vostri matrimoni, eh!
-Molto divertente! E comunque non puoi non venire, amico. Sarà interessante! Non sei curioso di vedere il famoso Re Rump? Io me lo immagino con la pelle di coccodrillo e gli occhi rossi, visto come se ne parla... E poi al banchetto reale vuoi che manchi da bere e da mangiare?!
Ridemmo tutti insieme, era chiaro che per noi e per le ragazze quell'evento avesse due facce completamente diverse. Loro, con grande probabilità, aspettavano con ansia le danze, noi tutto il contorno. Ed anche se non potevo negare di essere impaziente di ballare con Emma, prospettiva più che allettante, non ero da meno. Però ero giustificato! Questa sarebbe stata un'occasione unica nella vita, nei libri di storia questi eventi erano descritti come qualcosa di grandioso. Sarebbe davvero stato così, o le testimonianze erano pompate e romanzate? Nel dubbio, speravo ci sarebbe stato del buon sidro – anche se ubriacarmi e fare la figura del pagliaccio davanti ai nobili non era un'opzione.
Cork ormai si apriva a poche decine di metri da noi, ma la coda dell'occhio non poté che andare al sentiero che proseguiva nel bosco, verso quella radura... un luogo meraviglioso, rovinatoci da quegli scarti umani. Era uno dei posti preferiti di Emma, ma probabilmente non ci sarebbe più tornata. Se ci pensavo, la rabbia tornava a salirmi... ma non dovevo permetterlo. Le avevo promesso che avrei lasciato stare e lo avrei fatto. L'importante era che lei stesse bene. E basta.
Ed il fatto che si fidasse di me, che sapesse che non le avrei mai e poi mai fatto del male.

 

***


Intanto, a palazzo...

-James, pensi che abbiamo sbagliato ad invitare il re e suo figlio? Conoscendolo di fama... non credo sarà contento di scoprire che, in fin dei conti, è tutta una farsa.
Snow Margaret sedeva davanti al caminetto pensierosa, guardando il marito di fronte a lei. Era preoccupata, preoccupata per il regno e per sua figlia. Conosceva bene Emma e sapeva che non avrebbe mai cambiato idea su quel matrimonio. Soprattutto adesso che sembrava così presa dall'esploratore... sarebbe stato tutto più facile se fosse stato un principe, o almeno un nobile! Lei e James avevano avuto fortuna, essendo entrambi principe e principessa delle proprie contee – pur essendo stato l'amore ad unirli in primo luogo.
-Non è una farsa. Potremmo trovare un altro tipo di accordo o... a Emma potrebbe piacere il ragazzo, in fondo.
-James, ti amo, ma a volte sai essere davvero un gran tonto! Emma si sta innamorando di Killian Jones ed è anche abbastanza evidente! Quel ragazzo condivide i suoi stessi ideali, oltre ad essere attraente... pensi davvero che potrebbe trovarne un altro così?
Il re, che aveva aperto la bocca per ribattere, la richiuse. In fondo sapeva che sua moglie avesse ragione, ma era anche una questione complicata. Non che non desiderasse la felicità di sua figlia, non gli sarebbe importato neanche se si fosse innamorata di un contadino... ma la situazione attuale era complicata, e non sapeva cosa fare. Obbligare Emma a sposare Neal? Che razza di padre sarebbe stato, se avesse forzato la sua bambina?! L'avrebbe resa infelice e questa era l'ultima cosa che desiderava! D'altra parte, se fossero rimasti soli contro il nord e gli inglesi... non avrebbero mai potuto vincere la guerra, ed in quel caso avrebbero tutti rischiato di morire. In battaglia, o giustiziati. O rinchiusi per sempre in cella. E neanche questa era una prospettiva rosea!
Trattare con Re Rump non era facile e, anche se aveva detto che avrebbero provato a trovare un altro tipo di accordo, non era certo che avrebbe potuto funzionare. Il matrimonio avrebbe unito i regni, li avrebbe resi un tutt'uno... e questo il re di Connacht lo sapeva bene! Una semplice alleanza, invece, non avrebbe comportato nulla di tutto ciò.
-Non so cosa dirti Snow, vediamo cosa succede. Lo so che hai ragione, ma cosa dovremmo fare? Lasciamo che i ragazzi si conoscano, potrebbero anche trovarsi bene... non è detto che Neal sia come suo padre. Se poi non va... ci penseremo dopo.
-Io dico che dobbiamo pensarci adesso perché sappiamo entrambi che non andrà. Emma non è il tipo da amore a prima vista! E perché dovrebbe rinunciare a qualcosa di bello e che la rende così felice? Non puoi non aver notato quanto sia di buon umore ultimamente... non voglio strapparglielo.
-Pensi che io lo voglia? Ma c'è in ballo il suo futuro e la vita non è come le favole.
-Lo so, lo so che è complicato, non sono stupida. Ma nella peggiore delle ipotesi, se dovessimo davvero andare in guerra... piuttosto che rovinarle la vita, chiederei e Killian di portarla con sé in America! Lì sarebbe al sicuro. Ma sacrificare la mia bambina per il bene comune non è neanche da prendere in considerazione e spero tu sia d'accordo con me!
L'uomo, suo malgrado, annuì. Certo che era d'accordo: preferiva sapere sua figlia oltreoceano e felice, piuttosto che vicina ma distrutta dentro per una vita che non desiderava. In cuor suo, sapeva di aver preso una decisione: se Emma avesse rifiutato il ragazzo e non avessero trovato un altro modo per stringere quell'alleanza, lo avrebbe accettato. Con tutte le conseguenze che ciò avrebbe comportato. E anche se sarebbe sempre stata la sua bambina, di certo si sarebbe sentito meglio a saperla con un uomo che la comprendeva e quindi l'avrebbe rispettata, piuttosto con qualcuno che, magari, avrebbe imposto la sua supremazia.
Ma nulla era ancora certo: era inutile iniziate a fasciarsi la testa.
-Un'ultima cosa, Snow. Credi sia saggio mandare i ragazzi a Rosscarbery da soli? Visto che evidentemente c'è qualcosa tra loro e nessuno dei due è... tradizionalista.
La moglie lo guardò, seria per pochi istanti... fino a che non si trattenne più e scoppiò in una fragorosa risata. Lo trovava davvero adorabile quando iniziava a comportarsi da padre iperprotettivo!
-Oh dai! Emma non è una ragazzina sprovveduta, James!- esclamò, con un sorriso divertito ancora stampato in faccia -Non sarà “tradizionalista” come dici ma è una ragazza intelligente! E Jones è un gentiluomo, è più che evidente. Lasciali fare... lasciala fare! È giusto che si goda un po' di libertà, e meglio accompagnata che sola, no?
-Certo, certo, hai ragione. Ma smettila di ridere! Lo sai come sono i giovani... gli istinti...
Ma quando la regina riprese a ridere, decise di lasciar perdere. A questo punto, avrebbe probabilmente scelto di fidarsi! Ma per il momento doveva pensare ai preparativi e ad un'eventuale proposta di alleanza fruttuosa per entrambe le parti, alternativa al matrimonio.



 

Angolo dell'autrice;
Ciao! Questo weekend ho pensato di aggiornare qui, visto che non lo faccio da tanto... l'altra la aggiornerò comunque in settimana :)
Non so se e quanti ancora stanno leggendo, ma continuo a postare ahaha
Emma dopo tante peripezie ha scelto un abito per il ballo e credo immaginiate che si tratta di quello che indossa nel finale della terza stagione. Uno stile sicuramente non convenzionale per l'Irlanda del XV secolo... ma sappiamo che Killian rimarrà incantato ahaha Ed intanto ha convinto la giovane ancella (Rose, che sarebbe Trilli) ad invitare Jefferson al ballo. Se son rose...
Intanto continuano ad esercitarsi a combattere ma anche a punzecchiarsi, senza nascondere più di tanto ciò che provano.
Intanto il re e la regina si stanno rendendo conto che le cose non saranno facili, rifiutando la proposta di matrimonio... ma devono cercare un'alternativa che salvi il regno senza rovinare la vita di Emma. Vedremo, intanto il ballo è vicino.
A voi fa strano non essere in attesa per la nuova stagione di Once? Sarebbe iniziata più o meno in questo periodo... A me molto! Dico sempre che devo fare un rewatch, ma forse lo farò davvero ora xD
Un abbraccio e a presto! :*

LARAAA ho visto che hai aggiornato. Sono curiosissima di leggere!
   
 
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