25/09/2018
1 recensioni★ Iniziativa: Questa storia partecipa al contest “In Vino Veritas” a cura di Fanwriter.it!
★ Numero Parole: 460
★ Prompt/Traccia: 40. Prompt libero (sarebbe giochi alcolici, ma chi viene appena citato, sorry haha)
★ Numero Parole: 460
★ Prompt/Traccia: 40. Prompt libero (sarebbe giochi alcolici, ma chi viene appena citato, sorry haha)
Hendes smil
«Ciò che si vede dipende da come si guarda. Poiché l'osservare non è solo un ricevere, uno svelare, ma al tempo stesso un atto creativo.»
Søren Kierkegaard
Søren Kierkegaard
In un pub mezzo vuoto di Sønderborg avvenne un miracolo.
Era una delle tante storie che nei mesi successivi Mathias avrebbe riposto fedelmente nel cassetto delle Cazzate dell'Esistenza, ma al momento non poteva che definirlo in tal modo.
Una piccolezza per tanti, tutti - un dettaglio misero nella monotonia europea, ma che per lui valeva quanto una pepita di sincera allegrezza scoperta accidentalmente in una spiaggia di convenzionalità.
Era ovvio, non disprezzava i modi garbati degli scandinavi, i loro timidi cenni di capo o la felicità nascosta dietro ad un sospiro nel freddo nell’inverno; ma la situazione che si trovava ora di fronte superava qualsiasi reazione di un suo amato cittadino, e sì, anche del più dolce rossore sulle guance delle nuove generazioni.
Una piccolezza per tanti, tutti - un dettaglio misero nella monotonia europea, ma che per lui valeva quanto una pepita di sincera allegrezza scoperta accidentalmente in una spiaggia di convenzionalità.
Era ovvio, non disprezzava i modi garbati degli scandinavi, i loro timidi cenni di capo o la felicità nascosta dietro ad un sospiro nel freddo nell’inverno; ma la situazione che si trovava ora di fronte superava qualsiasi reazione di un suo amato cittadino, e sì, anche del più dolce rossore sulle guance delle nuove generazioni.
Aveva appena assistito al Sorriso per eccellenza.
Un abbozzo enigmatico di ebbra simpatia, un accenno che lo ammutolì, pensando a quanto sciocco fosse innamorarsi di un minuto elemento in mezzo ad una lista di cose che mal sopportava di lei.
Perché era vero, apprezzava a modo suo ognuno dei presenti, ma era istintivo trovare novantanove e più motivi per cui odiare Germania.
Lo facevano quasi tutti - e da sempre! - al tavolo: Italia e Francia lo celavano quando conveniente, ma l’abbondante alcool che circolava nelle loro vene palesava l’inimicizia che provavano nei suoi confronti. Poco più accanto, Inghilterra non faticava neppure a nasconderlo, ma era un caso particolare perché Arthur Kirkland non aveva bisogno di una birra per cominciare un’invettiva contro i maledetti continentali.
Danimarca, invece, non giudicava la possente teutonica solo per imitare l’ottusità altrui, ma capitava di criticarla, consapevole di quei fastidiosi ostacoli che rimanevano di intralcio al loro rapporto.
E sì, voleva odiarla un poco di più dopo essere stato battuto miseramente all’ennesimo Boat Game, ma il dolore della sconfitta venne all’mprovviso stemperato da quel fugace dettaglio sulle sottili labbra dell’altra.
«Strapparti un sorriso vale più di qualsiasi altra vittoria.»
Un ghigno soddisfatto gli illuminò il viso, non ancora resosi conto realmente del momento di cui era stato sacro testimone.
Voleva sbandierarlo alla patria intera - Monika Beilschmidt, la germanica con il cuore di pietra, era divenuta trappola del fascino danese! -, ma una vocina interiore gli suggerì di non rivelare il segreto, conservandolo solo per sé.
Non vi erano animi degni di tale opera; erano solo Mathias - e il suo boccale mezzo pieno - ad avere occhi abbastanza acuti per guardare. Non solo guardare - osservare, avrebbero detto persone più dotte di lui.
«Non è merito tuo, è la tua birra.»
«Probabilmente la migliore al mondo quindi?»
Monika non sembrava concordare, ma il timido tremolio sulla sua bocca bastava per accontentare Mathias a lungo.
L’avrebbe fatta sorridere di nuovo quella sera - a costo di offrirle tutti i birrifici della nazione.
Perché era vero, apprezzava a modo suo ognuno dei presenti, ma era istintivo trovare novantanove e più motivi per cui odiare Germania.
Lo facevano quasi tutti - e da sempre! - al tavolo: Italia e Francia lo celavano quando conveniente, ma l’abbondante alcool che circolava nelle loro vene palesava l’inimicizia che provavano nei suoi confronti. Poco più accanto, Inghilterra non faticava neppure a nasconderlo, ma era un caso particolare perché Arthur Kirkland non aveva bisogno di una birra per cominciare un’invettiva contro i maledetti continentali.
Danimarca, invece, non giudicava la possente teutonica solo per imitare l’ottusità altrui, ma capitava di criticarla, consapevole di quei fastidiosi ostacoli che rimanevano di intralcio al loro rapporto.
E sì, voleva odiarla un poco di più dopo essere stato battuto miseramente all’ennesimo Boat Game, ma il dolore della sconfitta venne all’mprovviso stemperato da quel fugace dettaglio sulle sottili labbra dell’altra.
«Strapparti un sorriso vale più di qualsiasi altra vittoria.»
Un ghigno soddisfatto gli illuminò il viso, non ancora resosi conto realmente del momento di cui era stato sacro testimone.
Voleva sbandierarlo alla patria intera - Monika Beilschmidt, la germanica con il cuore di pietra, era divenuta trappola del fascino danese! -, ma una vocina interiore gli suggerì di non rivelare il segreto, conservandolo solo per sé.
Non vi erano animi degni di tale opera; erano solo Mathias - e il suo boccale mezzo pieno - ad avere occhi abbastanza acuti per guardare. Non solo guardare - osservare, avrebbero detto persone più dotte di lui.
«Non è merito tuo, è la tua birra.»
«Probabilmente la migliore al mondo quindi?»
Monika non sembrava concordare, ma il timido tremolio sulla sua bocca bastava per accontentare Mathias a lungo.
L’avrebbe fatta sorridere di nuovo quella sera - a costo di offrirle tutti i birrifici della nazione.
Note:
[Sønderborg]– a lungo città contesa tra Germania e Danimarca, durante i plebisciti nello Schleswig (ora diviso per metà tra le due nazioni) del1920, i cittadini dovettero scegliere in quale paese stare. Geograficamente la zona a nord venne assegnata alla Danimarca, anche se la città di Sønderborg aveva votato per la Germania
[Probabilmente la miglior birra al mondo] – è il motto della birra danese Carlsberg ed è vero, fight me (ง'̀-'́)ง