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Autore: Una_Ragazza_Qualunque    29/09/2018    1 recensioni
Bunny Shiro/ Wolf Keith AU Sheith
"Mosse un lungo orecchio verso la direzione da cui proveniva il rumore, ascoltando attentamente, per cercare di capire cosa potesse averlo provocato.
Shiro si mise sull'attenti, ma così come era nato all'improvviso quel rumore morì lasciando Shiro confuso ma, contento di non aver corso nessun pericolo, si diresse verso casa.
Keith lo guardò allontanarsi mentre, con le orecchie abbassate e la coda tra le gambe, piagnucolava scoraggiato.
Non sarebbe mai riuscito a parlargli."
Genere: Comico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Kogane Keith, Takashi Shirogane
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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La coda più soffice


* * *



Shiro annusava i fiori in giardino.
La primavera era sbocciata e il prato fuori casa sua si era riempito di colori e profumi piacevoli sia alla vista che all'olfatto.
Il vento, piacevole, mischiava gli odori creando un nuovo aroma che Shiro apprezzò annusando l'aria mentre muoveva la piccola e paffuta coda.
A Shiro piacevano molto i fiori e per questa ragione li rispettava. Non li calpestava e non li raccoglieva per conservarli dentro casa. A lui bastava goderne la vista in mezzo alla natura lasciando che lei facesse il suo corso da sola.
Un rumore tra i cespugli, poco più lontano, attirò la sua attenzione. Mosse un lungo orecchio verso la direzione da cui proveniva il rumore, ascoltando attentamente, per cercare di capire cosa potesse averlo provocato.
Shiro si mise sull'attenti, ma così come era nato all'improvviso quel rumore morì lasciando Shiro confuso, ma contento di non aver corso nessun pericolo, si diresse verso casa.
Keith lo guardò allontanarsi mentre, con le orecchie abbassate e la coda tra le gambe, piagnucolava scoraggiato.
Non sarebbe mai riuscito a parlargli.
Ormai lo faceva spesso. Osservarlo da lontano.
Nonostante la legge della natura prevedeva che loro due fossero acerrimi nemici, Keith lo trovava molto carino. Lui e quella stupidissima, adorabile, tentatrice coda.
Il giorno dopo Keith si armò di coraggio e decise di andarlo a trovare.
Il cuore gli batteva forte in petto tanto che temeva potesse uscire fuori e, con la gola secca per l'emozione, bussò alla porta.
La coda di Keith iniziò a scodinzolare senza sosta mentre le orecchie si raddrizzarono, attente e pronte a sentire la voce dell'altro che stava aprendo la porta.
Non appena il lupo si ritrovò davanti il coniglio non perse tempo e, rosso in viso, gli porse un mazzo di fiori, di vari colori raccolto lì vicino.
Shiro lo guardò sorpreso ma quando il suo sguardo si spostò sul mazzo di fiori, nel suo viso, lo stupore lasciò il posto alla tristezza mentre una lacrima gli rigava il viso.
   << Hai ucciso i fiori. >> Disse semplicemente mentre si portava una mano sulla bocca per cercare di contenere i singhiozzi.
La coda del lupo si arrestò all'istante e si irrigidì nel sentire quelle parole. Allarmato, Keith capì di aver fatto qualcosa di grave e il suo sorriso, come il suo entusiasmo, sparì.
Con le orecchie basse, tanto da confondersi con i suoi capelli scuri, Keith dispiaciuto lasciò cadere il mazzo di fiori per poi sparire nella foresta.




I giorni passarono normalmente per Shiro.
Dopo quello strano episodio, Shiro non aveva più visto quel lupo notando anche però che con la sua scomparsa erano scomparsi anche gli strani rumori che sentiva durante le sue passeggiate per guardare i fiori.
Shiro cominciò a sentirsi in colpa. Nonostante non capisse le intenzioni del canine non gli sembrava ostile.
Anche i fiori sembravano spenti quel giorno.




Shiro si addentrò nella foresta alla ricerca di cibo.
La foresta era pericolosa, piena di predatori, e non solo per gli altri animali.
Gli uomini, affascinati dal loro aspetto particolare, erano i più pericolosi di tutti. Ma Shiro aveva bisogno di fare scorta di cibo rimasto, ormai, con la dispensa quasi vuota. Cercò di concentrarsi sulla bellezza della foresta piuttosto su quanto potesse essere minacciosa.
Il cinguettio degli uccelli e il rumore delle foglie negli alberi mossi dal vento lo rassicuravano, muovendo le orecchie nelle varie direzioni.
L'odore del pino pizzicava il naso di Shiro e la brezza fresca gli fece venire i brividi lungo la schiena fino ad arrivare alla coda. Ma ciò che gli fece davvero far venire i brividi di freddo fu un'improvviso rumore metallico accompagnato da un urlo di dolore che fece volar via dalla zona tutti gli uccelli che riposavano sugli alberi.
Shiro raggiunse il luogo da dove proveniva il rumore, preoccupato e si stupì quando in mezzo all'erba alta vide il lupo con un piede intrappolato in una morsa metallica. Era una trappola.
Lo sentì lamentarsi per il dolore e si avvicinò senza rendersene conto.
Quando Keith lo vide distolse subito lo sguardo con ancora gli occhi lucidi, imbarazzato per essere caduto in una trappola e per essere stato ritrovato proprio da lui.
   << Cerca di non muoverti. >> Disse Shiro mettendo le mani in avanti per rassicurarlo mentre cercava con gli occhi qualcosa per liberarlo.
Vide un bastone che sembrava abbastanza resistente e lo raccolse. Si avvicinò alla trappola mettendo il bastone nella bocca della morsa vicino al piede del lupo. Fece forza con le braccia mentre Keith lo guardava meravigliato finché la trappola si aprì e l'altro poté finalmente spostare il piede da essa.
Keith si fissò il piede preoccupato. Stava sanguinando.
   << Pensi di riuscire a camminare? >> Chiese Shiro una volta aver gettato via il bastone ed essersi girato verso di lui.
Keith esaminò meglio la ferita. I denti della trappola gli avevano trafitto la carne e i muscoli lasciando dei fori dalla quale fuoriusciva il sangue.
Keith non disse nulla ma negò con la testa mentre con una mano cercava di fermare il sangue il più possibile.
Shiro si inginocchiò davanti a lui mostrandogli la schiena. Portando le mani indietro e girando la testa per guardarlo, Shiro lo invitò a salire per portarlo a casa ed aiutarlo con la ferita.
Il lupo non era ancora convinto ma più restava lì più la sua testa cominciava a girare per la continua perdita di sangue.
Accettò e con un po' di fatica riuscì a posizionarsi mentre una lacrima gli rigò il viso quando si rese conto che nel tentativo aveva sporcato con il suo sangue quella coda che amava tanto insieme ai vestiti del coniglio.
Una volta arrivati, Shiro non perse tempo e lo medicò come meglio poté sperando che potesse bastare.
Per tutto il tempo della medicazione Keith rimase in silenzio, con la testa china e lo sguardo fisso sul piede ferito. Quando lo rialzava trovava sempre il sorriso di Shiro ad accoglierlo.
   << Mi dispiace per i fiori. >> Disse all'improvviso in un sussurro. Shiro dovette rifletterci prima di capire che si riferiva al giorno in cui aveva bussato alla sua porta. << Ho notato che ti piace osservarli e volevo renderti felice. >>
Shiro lo guardò sorpreso, voleva davvero fare un gesto carino nei suoi confronti.
Il coniglio gli sorrise. << Amo i fiori, ma non sempre è giusto prendere ciò che si ama. A volte è meglio lasciarli alla natura. >>
Quando si accorse che le sue parole avevano rattristato il lupo, per paura che potesse aver frainteso le sue parole aggiunse. << Ma, se vuoi, la prossima volta puoi venire con me ad osservare i fiori. >> E, finalmente, Shiro vide l'altro sorridere.




Il giorno seguente Shiro uscì di casa per la sua solita passeggiata, felice di vedere che il lupo era già lì ad aspettarlo mentre seduto sul prato annusava i fiori contento, aspetto evidenziato dalla sua coda che si muoveva senza sosta.








NdA: Questa storia è nata in pochi minuti grazie a tutti quei bravissimi artisti che hanno creato opere fantastiche con questo AU facendomi venire voglia di scrivere qualcosa al riguardo.
Leggera e senza pretese, ho scritto la prima cosa che mi è venuta in mente.
Spero vi piaccia.
Alla prossima!



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