Storie originali > Epico
Segui la storia  |       
Autore: pokepony10    01/10/2018    0 recensioni
ATTENZIONE! QUESTA STORIA È IL CONTINUO DI PERFECT E IMPERFECT!
Terra, un anno dopo. La prima dea si è riunita e il patto è stato sigillato, ora è tutto nella mani di Alexey l'umano, Ombra il demone e Shans la dea.
i tre dovranno ricucire lo squarcio spazio-temporale provocato da Alexey e ritrovare i pezzi della collana.
La terra è deserta eppure non sono i soli ad aver fatto un patto.
Genere: Avventura, Azione, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Dei, demoni e amore '
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
POV Alexey

Finito di scendere nella voragine la barca si fermò in un laghetto di lava e noi scendemmo. Caronte aprì una porta chiusa con una catena e dentro vi intravidi solo gabbie.

Passando tra i corridoi poco illuminati i prigionieri mi osservavano con i loro occhi rossi e i denti aguzzi, c'era chi mangiava famelico la propria ciotola di disgustosa zuppa e chi si lamentava in un angolo. Non ascoltai nemmeno il discorso di Caronte e Shans, la mia unica preoccupazione era trovare Alex e mettere fine a tutto. Osservai con attenzione ogni gabbia, ma di quei occhi di rubino non vidi traccia. 

Avendo appreso che Alex non abitava il tartaro uscimmo da quel luogo disgustoso con ancora nella mente il ricordo di quelle povere anime imprigionate e torturate. Arrivati al piede dell'albero del purgatorio mi ritrovai a dover fare un'immensa scalinata per giungere fino all'ultimo livello di rami. L'albero era immenso, da un tronco striato che cambiava sfumatura dopo ogni livello di rami. Essi erano posti a circolo intorno al tronco e sembravano limitare lo spazio, come se fossero dei piani di ascensore e quello che dovevamo raggiungere noi a piedi era l'ottavo piano, ma saremmo dovuti passare per i diversi livelli. 

-Pensa a tutti gli errori che hai commesso nella tua vita precedente, almeno ciò che ricordi. Se ti dovessi pentire di ogniuno dei tuoi peccati finalmente potrai ritenerti un'anima pronta a calpestare la terra delle isole fortunate- disse Shans iniziando a salire il primo livello -tu lo sai che non ricordo nulla…-le dissi con sguardo abbattuto 
-presto ricorderai, quando incontrerai Alex saprai tutto, tutti i tuoi errori e i tuoi successi, cosciente della tua posizione potrai decidere del tuo futuro.

Salimmo lentamente gli scalini ed io cercavo ad ogni passo di non guardare in basso, anche solo rendermi conto a che altezza ero mi avrebbe fatto venire il terrore.

I primi due livelli erano sottoterra, arrivati al confine col terzo ci toccò scavare. Ero su due scalini di legno fluttuanti a un'altezza considerevole e mi sarei dovuto persino sporcare le mani, non era di certo la mia idea tipo di viaggio.

Preso da un senso di prigionia ed angoscia iniziai a scavare più velocemente fino a riuscire finalmente a vedere uno spiraglio di luce provenire da sopra di noi. Con dei colpi più forti e decisi allargai il buco per far passare shans.
-dammi la mano che ti aiuto- disse la dea porgendomi la mano. Tra noi c'era come una certa freddezza, come se quella complicità e quell'amicizia creatasi durante quell'avventura fosse scomparsa del tutto, all'improvviso. Saliti in superficie i miei occhi furono accecati dalla fioca luce del cielo in tempesta, mentre salivo riuscì a vedere in lontananza il Cocito e i vari fiumi dell'Ade tra cui Stige e Lete.

Salimmo per i seguenti 3 livelli e vidi lentamente le nuvole nere avvicinarsi al mio corpo, erano minacciose e cariche di fulmini viola, uno di loro partì e mi colpì quasi -Shans, dobbiamo proprio passarci in mezzo?- chiesi preoccupato
-sembra di si, non avere paura, ti proteggo io- disse con volto serio e lanciandomi giusto un'occhiata.

Salimmo le scale fino a toccare il limite con il quinto livello, le nuvole iniziarono a muoversi per aprire un varco e farci passare -più semplice del previsto- dissi avviandomi, ma quando le nuvole mi arrivavano alla vita queste si strinsero attorno a me. Con le loro scariche iniziarono a pizzicarmi il corpo mentre quella attorno a me iniziarono a girare veloci.

Fui risucchiato in un immenso vortice di fulmini che riuscì a strapparmi dalla scala e a scaraventarmi in aria. Ero in balia del vento quando da lontano vidi volarmi incontro un avvoltoio dalle piume nere -per fortuna qualcuno che mi aiuta- pensai porgendomi verso l'uccello che prepotente mi afferrò un braccio con i suoi artigli. Con forza mi tirò fuori dal vortice e avendo conficcato per bene le unghie nella mia anima semiviva spiccò il volo oltre le nuvole nere.

Avrei voluto chiedere aiuto, ma Shans scomparve nella nebbia mentre per la prima volta guardai giù, i laghi e i fiumi rendevano l'Ade come un immenso otto creato dai due laghi e il rispettivo ambiente circostante.

L'avvoltoio mi butto in un enorme nido in cima all'albero e finalmente potè prendere fiato. -Quindi tu sei quel pezzetto di anima ignobile che mi è scappata?- mi chiese il pennuto prendendo sembianze umane 
-è per volere degli dei che è accaduto- risposi spaventato dalla figura alta e senza espressione 
-leggo la tua paura a chilometri di distanza, come hai fatto a sfuggirmi?- disse osservandomi più da vicino, vedevo la sua bocca riempirsi di denti aguzzi e bagnati di saliva -sai… ho un po’ di fame- mi disse buttandosi addosso a me.

Spaventato chiusi gli occhi, ma invece di sentire un dolore atroce sentì solo un forte lamento. Quando aprì gli occhi vidi in cielo Shans su delle nuvole che riempiva di scosse la strana figura -Tanato, non ti permetterò di mettermi i bastoni tra le ruote, ubbidisci al mio comando se non vuoi che faccia rapporto ad Ade di tutto ciò- lo minacciò Shans scendendo dalle nuvole. Tanato si riprese dall'attacco e si avvicinò alla dea 
-non pensare che ve la lascerò scampare così, ho chi farà a pezzi la sua anima quando tu non ci sarai- le disse con un sorriso
-peccato che i tuoi alleati sono solo qui, Alexey tornerà tra i vivi, sono certa che questa sarà la decisione di Ade- gli rispose lei 
-infatti non ho mai detto che l'avrei fatto a pezzi qui nell'Ade- rispose Tanato trasformandosi in avvoltoio per poi volare via.

Confuso e preoccupato mi avvicinai a shans -cosa succederà?-
-nulla, è solo un pallone gonfiato, prendi delle piume belle grosse e portamele, dobbiamo arrivare alle isole fortunate- disse lei indicando dei pezzi di terra fluttuare sopra le nostre teste. 

Le portai diverse piume, lei si strappò due lunghi capelli e li usò per legare le piume alle mie braccia -seguimi e cerca di non cadere giù- disse salendo sulle nuvole di tempesta.

Con grande sforzo riuscì a prendere un ritmo giusto per fluttuare, presi la rincorsa e mi gettai da un ramo dell'albero per poi spiccare il volo. Era meraviglioso sentire il vento tra i capelli e poter volare senza motori e scatole di ferro, solo piume e forza fisica. 

Dopo un volo alquanto faticoso finalmente poggiai i piedi sulle tanto famose isole fortunate. Erano meravigliose, case perfette e spaziose, decorate con colori pastello e legate tra loro da ponti color oro. Dalle case vicine un profumo di arrosto mi invase il naso mentre risate e tranquillità dominavano il luogo. Sotto i nostri piedi vi erano delle nuvole bianche dalle sfumature violacee, mi ricordò molto l'alba della Terra.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Epico / Vai alla pagina dell'autore: pokepony10