Lazy.
Bottone dopo bottone, la camicia si apre scivolando sulle sue spalle e stringi il cuscino per non alzarti ad aiutarlo. Ami vederlo spogliarsi di fronte a te. Nonostante gli occhi gonfi e i mal di schiena sempre più ricorrenti, dopo il lavoro bastano le quattro mura della vostra camera da letto e quando giri la chiave nella toppa, anche se non c’è un reale bisogno, tirate un sospiro di sollievo all’unisono.
Siete da soli e questo è il vostro momento.
Così Gregory continua a parlare del caso su cui sta lavorando da settimane, con la leggerezza e l’ironia che lo caratterizzano. Ti racconta di come Sherlock e Sally dopo tutti questi anni continuino ancora a scontrarsi, e ride quando – almeno per una volta- ti offri caldamente di lasciare tuo fratello nell’esclusiva custodia del dottor Watson. Anche i pantaloni vanno via e, con i soli slip addosso, si distende sotto le coperte.
Tende una mano verso di te e, in punta di dita, ti sfiora il fianco ancora nudo. Nascondi il viso nell’incavo del suo collo e respiri il suo profumo mentre le vostre gambe s’intrecciano.
“Hey, Mycroft… a cosa stai pensando?’’ Sorride mentre lo costelli di baci fermandoti poi sulle sue labbra.
Il suo sguardo ti spiazza ancora una volta. Sempre più dolce, più intenso, più… suo. “Averti accanto mi rende l’uomo più fortunato di questo mondo”.
Prende la tua mano destra e la poggia sul suo petto. “E me, il più innamorato”.
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