Libri > Shadowhunters
Ricorda la storia  |      
Autore: Rinalamisteriosa    05/10/2018    2 recensioni
[Henry & Matthew (father & son) | Introspettivo, Missing Moment, Sentimentale| 464 parole]
Suo fratello Charles Buford, con la tracotante arroganza e presunzione, non ci pensava minimamente a lui, perciò solo Matthew poteva occuparsi del padre, solo Matthew aveva la giusta sensibilità e pura determinazione per assolvere a un compito di devozione filiale così altruistico, che a suo parere era molto più importante che pensare di abbattere demoni e di punire Nascosti che trasgredivano le leggi dell’Enclave.
{Terza classificata parimerito al “Flash Contest: in meno di 500 parole [Drabble & Flashfic]” indetto da AleDic e giudicato da missredlights sul forum di EFP}
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Henry Branwell, Matthew Fairchild
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

La devozione filiale di Matthew

 

 

 

 

 

 

«Papà, hai dormito a sufficienza?»

«Papà, devi mangiare di più!»

«Papà, i tuoi capelli! Stanno bruciando!»

 

 

 

Il padre di Matthew Fairchild, Henry Branwell, non riusciva a non pensare alle sue innumerevoli invenzioni, tanto da dimenticarsi di curare la propria persona.

In una vicenda del passato, l’incompreso e ingegnoso inventore del Portale era rimasto paralizzato dalla vita in giù: da allora dovette convivere con una sedia a rotelle opportunamente modificata dalla sua mente geniale in modo che essa potesse condurlo ovunque lui volesse.

A detta di mamma Charlotte, papà Henry era sempre stato tanto eccentrico ed energico, quanto trasognante e sbadato.

Matthew, da bravo figlio, gli voleva bene, si era legato particolarmente a lui e in assenza della madre, impegnata come Console ad Alicante, fin da piccolo si era prodigato per farlo mangiare, per assicurarsi che dormisse e che non si desse fuoco senza accorgersene.

Suo fratello Charles Buford, con la tracotante arroganza e presunzione, non ci pensava minimamente a lui, perciò solo Matthew poteva occuparsi del padre, solo Matthew aveva la giusta sensibilità e pura determinazione per assolvere a un compito di devozione filiale così altruistico, che a suo parere era molto più importante che pensare di abbattere demoni e di punire Nascosti che trasgredivano le leggi dell’Enclave.

E talvolta, non molto spesso, Henry lo premiava accompagnandolo nei vari musei più importanti disseminati nel mondo mondano, nelle Gallerie piene di monumenti e fontane degne di essere ammirate. Non perché a lui interessassero particolarmente le opere d’arte moderna: lo faceva perché era bello osservare lo sguardo del figlio illuminarsi per lo stupore invece di vederlo sempre apprensivo nei suoi riguardi, guardarlo aprirsi in quel Sorriso che colpiva tutti invece di tenergli il muso perché Henry non dormiva e mangiava abbastanza.

Non era giusto tenere segregato in casa un ragazzino così sensibile ed estimatore delle bellezze artistiche prodotte dalle mani operose dei geni mondani chiamati pittori, scultori, architetti. Era sempre stata una sua mancanza quella di disinteressarsi delle persone a cui teneva particolarmente a favore di un’idea improvvisa da tramutare in invenzione, Henry lo sapeva: aveva già commesso l’errore con la sua Charlotte pur amandola in fondo tantissimo, non voleva che anche l’unico figlio che gli stava vicino iniziasse a detestarlo per quello.

Tuttavia, Henry non sapeva che per Matthew lui era perfetto così, anche nelle sue mancanze.

«Papà…» mormorò in tono gentile Matthew, mentre si stringeva allo schienale della sedia a rotelle, gli occhi scuri persi nell’Arte che lo circondava, le fossette sulle guance contornate da ordinati capelli biondi, l’immancabile e sincero Sorriso. «Ti voglio bene».

«Ti voglio bene anch’io, figliolo. Scusa se ti faccio preoccupare sempre».

Di fronte all’apertura così affettuosa e commovente di un figlio, nessun padre sarebbe rimasto indifferente. E Matthew, comprensivo, scosse il capo: non c’era nulla da scusare. Andava tutto bene finché loro due, come padre e figlio, passavano il tempo insieme.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

___

Nickname sul forum e su EFP: Rinalamisteriosa

Titolo: La devozione filiale di Matthew

Fandom: Shadowhunters (libri)

Personaggi: Henry Branwell, Matthew Fairchild (No pair)

Disclaimer: Ovviamente loro non mi appartengono, sono di Cassandra Clare <3

Numero parole: 464 (secondo Utelio)

 

 

  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Shadowhunters / Vai alla pagina dell'autore: Rinalamisteriosa