05/10/2018
1 recensioni«Sbrigati Al, o farai tardi!» urlò il giovane Elric, incitando il fratello più indietro. Stavano correndo entrambi, lo zaino in spalla e il volto che iniziava a imperlarsi di sudore. «Sì, arrivo!» si sentì rispondere, poco prima di svoltare di nuovo e trovarsi davanti ad un cancello ancora chiuso. Altri ragazzi della sua età stavano attendendo l'apertura e, nel frattempo, si erano aggregati in gruppetti. Edward sorrise. «Ti rendi conto, Al? Ce l'abbiamo fatta! Siamo qui, alla S. Academy, e ci siamo arrivati con le nostre sole forze!» esclamò con enfasi, il pollice alzato e l'espressione soddisfatta. Il fratello sorrise a sua volta. «Già, Edward.»
«Che ci fanno due pivelli in un posto del genere?»
Alle loro spalle, un ragazzino dai lunghi capelli neri si stava avvicinando minacciosamente.
«Come ti permetti?! Si può sapere chi sei?»
L'altro ghignò. «Mi chiamo Envy; a quanto pare, non avete risposto alla mia domanda.»
«Tu...!»
Alphonse frenò il fratello, prendendolo per un braccio. «Edward, non dargli ascolto. Guarda, i cancelli si sono aperti...»
Attorno a loro, gli studenti stavano rapidamente entrando nel cortile interno. Envy diede un'ultima occhiata ai due fratelli, poi disse: «Allora ci si vede... se non verrete espulsi prima!»
Edward e Alphonse lo guardarono mentre raggiungeva gli altri, il primo ribollente di rabbia.
«Gliela farò pagare! Andiamo Al, e facciamogli vedere cosa sappiamo fare!» si rivolse al fratello e gli fece cenno di seguirlo.