Serie TV > I Bastardi di Pizzofalcone
Ricorda la storia  |      
Autore: GeoFender    06/10/2018    0 recensioni
#writober 5. Futuro
Non potrai mai sapere cosa il futuro ha in serbo per te. Pensavi davvero a una vita del genere? Forse no, ma se ti permette di ridere sul passato, forse è quella giusta.
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Rosaria Martone
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


«Di Nardo, ancora sveglia?»
 
«Beh, sei tu a non riuscire a starmi più dietro, Martone. Comunque... pensavo.»
 
«Pensavi? Dev'essere qualcosa di importante per non farti chiudere occhio alle quattro del mattino
 
«Non sono esattamente l'unica tra le due ad essere stata sveglia fino a quest'ora. È solo... che non mi sarei mai vista così, sai?»

Alex protese la mano in avanti, aprendola completamente in modo tale da distanziare bene le dita. E proprio sull'anulare sinistro, brillava fulgida la fede dorata.
 
«Che intendi?»
 
«Sposata. Con un anello al dito. Una donna al mio fianco che non lascerei mai sola in un letto freddo.»

L'espressione di Rosaria si addolcì a quelle parole e si sollevò appena sui gomiti, lasciando che il lenzuolo candido  le scivolasse lungo la schiena, adagiandosi sui fianchi. Poggiò appena una guancia sulla spalla nuda di Alex, invitandola a proseguire. Non prima di aver preso lei parola.
 
«Alex, sei cresciuta rispetto a cinque anni fa. Hai spiegato le ali e hai spiccato il volo, non limitandoti a zampettare attorno ai tuoi genitori. Hai fatto qualcosa di grandioso, anche se io non fossi rimasta al tuo fianco. Però... ammetto di essere curiosa di sapere com'eri al liceo. Non ne accenni mai nulla, se non per borbottare qualcosa su una rimpatriata.»

Alex si rabbuiò appena per quelle parole, tirando su un lembo del lenzuolo sul senso, come colta da un improvviso brivido di freddo che minacciava di congelarle persino le ossa. La verità era che gli anni delle superiori erano un vero e proprio taboo per lei, nonostante fosse sul punto di diventare Ispettore. Erano gli anni in cui il controllo del Generale aveva iniziato a rafforzarsi e, seppur non lo ammettesse, ancora la segnava.
 
«Alex, non devi se non...»

La futura Ispettrice scosse la testa, facendo tacere Rosaria. Una scintilla di determinazione apparve nei suoi occhi, scaturendo un sorriso nella dirigente della Polizia Scientifica di Napoli. Per lei era sempre bello osservare piccoli sprazzi della nuova Alex, che non temeva come prima le reazioni o i commenti degli altri. O che ora si mostrava vulnerabile quando ne sentiva il bisogno. 
 
«Rosaria... prima o poi te lo avrei raccontato. In realtà è qualcosa di stupido.»
Rise, rise di gioia, contagiando inevitabilmente Rosaria, che si beò di un momento così unico come quello.
 
«A... 17 anni, forse in terzo o in quarto liceo, sono riuscita a mettere le mani su una Vespa di seconda mano. Una 50 Special. E...»
Rise ancora Alex, tenendosi lo stomaco. Rise sapendo di avere la libertà di farlo di fronte alla donna che amava, che non l'avrebbe affatto giudicata. 
 
«E cantavo a squarciagola mentre sfrecciavo nei paesini vicino Napoli, cantavo a squarciagola 50 Special. Perché a scuola era uno schifo, non avevo una donna e la domenica... i miei genitori. Però sentire il vento tra i capelli e avere l'adrenalina in corpo non aveva prezzo. Seppur per una mezza giornata.»
 
«Ho sempre voluto una Vespa.»
 
«Ce l'ho ancora. E visto che abbiamo entrambe due settimane di ferie... potremmo farci un giro. È da sistemare, però.»
 
«Di Nardo, sporca di grasso e poi un giro in Vespa senza indagini o altro. Se fosse possibile, ti sposerei di nuovo.»
 
 
Lo farei anche io. Dieci, cento, mille volte. E ancora cento. 

 
   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > I Bastardi di Pizzofalcone / Vai alla pagina dell'autore: GeoFender