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Autore: gigliofucsia    06/10/2018    0 recensioni
Lucia si é appena trasferita nell'accademia della Spada, dove si insegna l'arte della spada, del tiro con l'arco e dello spionaggio. Lei è iscritta al corso di spada, ma poi si cominciano a notare delle sparizioni che riguardano il suo corso, iniziate nel giorno stesso in cui si é trasferita. Ma Lucia non centra niente e non riesce a spiegarsi il perché.
Genere: Azione, Introspettivo, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un orribile pensiero le parve in testa. Il pensiero che la stesse portando in quel posto isolato per ucciderla. La guardò alla luce della torcia. Sul suo viso c'era un ghigno di scherno e soddisfazione che aveva già avuto l'occasione di vedere.

– Hai intenzione di uccidermi? – chiese, già nel panico. Sperava che lo negasse.

La guardò negli occhi. Quando la vide scendere l'ultimo scalino il suo cuore partì ancora più furioso verso le costole. Aveva paura di quella donna armata, avrebbe potuto fare di lei quello che voleva perché Lucia era disarmata. Ma non disse niente, solo:

– Apri la porta –

Lucia strinse un pugno e rispose cercando tutto il suo coraggio:

– Non hai risposto alla domanda – se la stava minacciando per ucciderla non ci sarebbe stato motivo di seguire i suoi ordini,

La donna fece ancora un passo, il pugnale che aveva in mano era sul petto. Lucia riusciva quasi a sentire il suo cuore sbatterci contro.

– Non ti ucciderò se farai quello che dico io, te lo garantisco – il suo tono era convinto, si sentì persuasa a fidarsi nonostante tutto.

Lucia ci pensò un attimo. Poteva provare a disarmarla, ma non era allenata per questo; avrebbe potuto avere la peggio. Si voltò verso la porta, sentendo il pugnale stuzzicare la sua schiena. Tolse l'asse dalla porta e la spalancò.

Non aveva idea di cosa avrebbe trovato ma ciò che successe aprendola non avrebbe potuto prevederlo. A quanto pareva,alcuni dei rapiti credevano ancora che ci fosse lei dietro alla loro cattura, pensavano che Lucia e quella donna fossero complici. Perché la donna, si era limitata a legare mani e piedi e lasciarli in quella ghiacciaia vuota per dei giorni.

Quando, al fuoco di un'unica torcia, lei vide i loro visi. La metà di loro inveì dicendo:

– lo sapevo che c'eri tu dietro a tutto questo! – avrebbe voluto dire che non centrava nulla ma visto quanto ci aveva provato e quanto era riuscita a farsi ascoltare rinunciò in partenza e chiuse gli occhi cercando di non prenderla sul personale.

Lucia sentì la donna entrare con una risatina e chiudere a porta con un tonfo. Non ebbe il coraggio di parlare. Il pugnale ricominciò a stuzzicare la sua schiena un secondo dopo.

Uno dei ragazzi delle ultime file smise di parlare con la vicina sbottando:

– Ma vai a quel paese! – poi si rivolse a loro – Cosa avete intenzione di farci? Eh? Di tenerci qui per sempre? – Lucia lo guardò negli occhi desiderando con tutta se stessa che potesse vedere il pugnale puntato sulla sua schiena. All'improvviso, qualcuno: una ragazzina con capelli biondi, lunghi e degli occhi azzurri luminosi gli urlò con udibile irritazione:

– Lorenzo! non è una complice! – il ragazzo si voltò verso la ragazzina sorpreso:

– Cosa? Sei seria Anna? –

Lucia ringraziò mentalmente la ragazzina guardandola alla luce della torcia. Anna disse a Lorenzo, ansimando:

– Ha un coltello puntato alla schiena, è stata rapita come noi! – dopo di che riabbassò la testa sul pavimento rimanendo in silenzio. Lucia li guardò, i ragazzi erano sorpresi, non si aspettavano davvero che lei potesse essere una vittima come loro. Ma poi ritornò ad Anna.

Anna, occhi azzurri e capelli biondi, che quella fosse la sorella del ragazzo che l'aveva aggredita? Per Lucia non c'erano molti dubbi.

Lorenzo si guardò in giro e qualcuno annuì, poi la guardò con la bocca aperta e rimase zitto. Lucia deglutì e abbassò lo sguardo pensando a cosa aveva intenzione di fare la donna. Non poteva averla portata lì solo per farla stare in piedi davanti a dei ragazzini. Ma la risposta venne subito. La donna mormorò suadente:

– Adesso parliamo un po' – Lucia non riusciva a trattenere le domande, se doveva morire voleva sapere almeno il motivo. Perché tutto questo?

  
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