Fanfic su artisti musicali > Bangtan boys (BTS)
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Autore: Arashi_art    10/10/2018    1 recensioni
E se una truccatrice dello staff si innamorasse di Jimin? E se il suo migliore amico fosse Jungkook?
Loro sono sempre i BTS e non sarà facile questa situazione. Cosa può succedere?
Vediamo Dafne, una ragazza italiana trasferita a Seoul. Jimin la attrae terribilmente e un giorno potrebbe sbavare mente lo guarda: parole di Jungkook.
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jeon Jeongguk/ Jungkook, Nuovo personaggio, Park Jimin, Sorpresa, Un po' tutti
Note: Lemon, Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno
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This is all for you

- Dafne? - il richiamo interruppe i suoi pensieri tristi.

Jimin sbucò dalla vetrata del salotto, sorreggeva un asciugamano e chiese di poter entrare nell'acqua.

- Ti lascio il posto, stavo per uscire. - rispose lei con un tono neutro. Salì i gradini per dirigersi verso le sdraio, mentre lui la squadrò dalla testa ai piedi.

- Non ti ho chiesto di andartene, puoi rimanere. - disse l'altro.

- Lascia perdere. - Non aveva assolutamente voglia di parlargli, soprattutto perché sentiva affogare solo a causa della sua presenza.

- Per favore. - la implorò lui con lo sguardo da cane bastonato e le afferrò il braccio per fermarla.

- Mi hai già detto abbastanza. - rispose con tono freddo.

- Ti sto facendo soffrire, lo vedo. Per questo voglio parlarti, dopo aver ascoltato ciò che ti devo dire, deciderai cosa fare. -

Si accomodarono l'uno accanto all'altra sui gradini della vasca e si fissarono in silenzio. Dafne attese che lui prendesse la parola, si aspettava almeno delle scuse.

- Una volta per tutte ti dirò la verità fin dal principio. Quella sera alla festa ero ubriaco, ma non così tanto da non essere lucido. Ci ho provato con te, volevo baciarti sul serio perchè lo desideravo. Poi quella notte quando abbiamo dormito sul divano insieme a Kookie, avrei voluto letteralmente divorarti, ma mi sono trattenuto. Ero immerso da un conflitto interno, ero fidanzato con Minseo, ma volevo avere te accanto. La sua presenza ha iniziato ad infastidirmi sempre di più e quel giorno nella sala prove sono scoppiato. Non sapevo cosa provassi per me ed avevo paura di rovinare il nostro rapporto, quindi mi sentivo soffocare da quella situazione. Inoltre ero invidioso di Jungook e del vostro legame che io non potevo sperare di raggiungere, così con quella scenata ho cercato di allontanarti da me. Quando sei partita, pensavo di dimenticarti ed ho provato ad immergermi completamente nella relazione con Minseo. Però appena ti ho rivista a Tokyo, ho capito di aver sbagliato tutto e non sapevo come rimediare. Poi Sei tornata e fino all'ultimo ho tentato di non farmi sopraffare dalla voglia di averti con me, ma ho ceduto quella sera in camera mia con la scusa della febbre. E quel giorno stavo per confessarti tutto, ma non ne ho avuto il coraggio. E Poi ancora quella mattina all'alba, sapevo perfettamente che non avrei resistito ancora e non mi sono mai pentito di quel bacio stupendo. Sono stato doppiamente stupido ad aver pensato che sarei riuscito a cancellarti dalla mia vita, temevo che quella situazione ci avrebbe solo fatto male. Ed è quello di cui ho paura anche adesso. Non ho fatto l'amore con te solo per approfittarmene, ma ti ho mentito come sempre: è stata la notte più bella della mia vita. Ho causato del dolore ad entrambi e sono stato uno schifoso egoista. Il mio terrore più grande è che la mia vita tormentata possa danneggiare la nostra felicità. Vedi anche tu come dobbiamo vivere, no? Sacrifichiamo persino le piccole cose e abbiamo poco tempo da dedicare a noi stessi. Non voglio per nulla al mondo che questa atmosfera danneggi noi e soprattutto te, per questo sono sempre stato combattuto. Ma mi sono innamorato follemente di te. - disse tutto d'un fiato.

Dafne era rimasta in apnea senza rendersene conto e tirò un lungo sospiro di sollievo alla fine del lungo discorso. L'ultima frase l'aveva piacevolmente sorpresa e dovette riaccendere la mente per formulare un concetto.

- Sarebbe bastato parlarne come hai appena fatto ed avremmo evitato tutto questo. Fin da subito ho provato qualcosa di speciale per te e ricevere le tue attenzioni, anche se piccole, mi riempivano di gioia. Non sai quante volte mi sono contenuta e quante volte avrei voluto dirti ciò che provavo. Mi hai fatto soffrire per molto tempo, ma pensavo sempre e solo a te in qualsiasi momento. Più passava il tempo e più non riuscivo a starti lontana. Mi sono sentita la ragazza più fortunata della terra quando mi hai baciata e non aspettavo altro. Ti ho donato tutta me stessa due notti fa e non ci sono parole per descrivere quanto sia felice. Non mi interessa la vita che conduci, io sono pronta a rischiare tutto per te, se necessario. Ma tu lo sei? - Aveva parlato con la voce spezzata dal pianto. Aveva paura della risposta, le tremavano vistosamente le mani che lui strinse tra le sue.

- Mi sono follemente innamorata di te. - ripetè lei, come se fosse una supplica, mentre veniva scossa dai singhiozzi.

- Sono pronto. - dichiarò tutto d'un tratto, dopo un istante che parve infinito.

Dafne percepì svanire il grosso e pesante macigno che le opprimeva le viscere e si gettò su di lui per abbracciarlo. Jimin preferì riempirla di piccoli baci, mentre le sussurrava sulle labbra di perdonarlo.

- Ti perdono. Però basta bugie d'ora in poi. - mormorò lei.

Fortunatamente Jungkook non era nei paraggi, perchè si abbandonarono ai loro istinti senza preoccupazioni e con una nuova consapevolezza nel cuore. La pelle bagnata rendeva il tutto più sensuale ed eccitante, le labbra di Jimin si spostarono sul collo e poi sull'orecchio che torturò piacevolmente. Dafne lo trasse verso di sé, mentre gemeva sotto il suo tocco deciso e passionale.

Gli prese il viso tra le mani per riportarlo sulla sua bocca e le loro lingua si annodarono come due serpenti voraci. Si era completamente dimenticati del mondo circostante, adesso esistevano solo loro due e nient'altro.

La mattina dopo Dafne si risvegliò nel letto accanto a Jimin: dormiva supino sopra le coperte morbide. Il suo cuore si fermò a causa della sua bellezza sconvolgente, era semplicemente nudo e il viso serenamente rilassato. È davvero mio? Si chiese. Non riusciva ancora a metabolizzare che il ragazzo dei suoi sogni ricambiasse i suoi sentimenti. Ricacciò indietro le lacrime di gioia e si distese vicino a lui per accarezzargli la guancia. Il ragazzo non aprì gli occhi, ma socchiuse leggermente la bocca. A quella vista così dolce, lei non riuscì a resistere alla tentazione di baciarlo. Poco dopo lui rispose al contatto e la strinse tra le braccia, mormorando un buongiorno con la voce assonnata. Dafne lo invitò ad infilarsi sotto le lenzuola a malincuore, ma adorava accoccolarsi sul suo petto caldo. Il contatto con la sua pelle profumata, la mandava in estasi e non potè non pensare alla notte di piacere che avevano appena passato.

- Ieri sera sembravi molto soddisfatta. - esordì, dando voce ai pensieri della ragazza.

- Dai, cosa stai dicendo? - brontolò lei nel totale imbarazzo.

- È la verità! Probabilmente ti hanno sentita in tutto l'hotel. - rise lui, sciogliendosi dall'abbraccio.

- Smettila, non è vero! - si sentì abbastanza a disagio, così si nascose con un lembo della coperta.

- Vuol dire che non ti è piaciuto? - chiese e la scoprì dal suo nascondiglio.

- No, cioè sì. Ecco...non lo so... - stava balbettando come una stupida.

- Ah, no? E se facessimo il bis? - le propose e le sfiorò il collo con le labbra carnose.

- Jimin, smettila. Dobbiamo alzarci. - cercò di dissuaderlo.

Avrebbe fatto persino il tris in quel momento, ma era davvero tardi e poche ore dopo avevano il volo per Seoul. Lui l'ancorò al letto con il peso del suo corpo e la travolse con un bacio dai momenti lenti e sensuali.

- Allora? Bacio meglio io di Jungkook? - chiese sarcastico.
- Ma che razza di domanda è? -

- Non si risponde ad una domanda con un'altra domanda. - disse lui con un tono provocatorio.

- Non me lo ricordo, ero davvero ubriaca, altrimenti non lo avrei mai fatto. E' così importante? - rispose Dafne ammutolendolo con un bacio.

- Volevo solo vantarmi un po'. - bofonchiò a pochi centimetri dalle sue labbra.

Spostò lo sguardo sul suo collo e fece tintinnare i due ciondoli con un piccolo tocco dell'indice.

- Ieri mi sono accorto che l'avevi tolta. - commentò con una leggera nota di tristezza.

- Mi è mancata un po'. E' come avere una parte di te sempre con me. - bisbigliò Dafne e ripresero ciò che avevano interrotto.

Proprio in quell'istante, mentre erano trasportati dalla passione, sentirono la porta sbattere e sussultarono per lo spavento: un Jungkook scioccato apparve sull’uscio.

- Oh mio dio, pensavo che Jimin fosse da solo. - esclamò, bloccato con la maniglia tra le mani.

Per fortuna Dafne era coperta fin sopra il seno e sprofondò disperata sul cuscino sotto di lei.

- Ma non ti hanno insegnato a bussare?- chiese, rivolgendo la domanda al soffitto.

- Ok, rimarrò traumatizzato a vita. Vedo che avete fatto pace. - quelle frasi furono seguite da una pioggia di cuscini in piena faccia che lo costrinsero ad uscire.

- Non si può stare un attimo tranquilli. - si lamentò Dafne con il dorso della mano sulla fronte.

Decisero che era giunto il momento di lasciare il loro ''nido d'amore'' e Dafne potè osservarlo nella sua interezza grazie alla luce del sole. Si soffermò sul fondo schiena muscoloso che aveva stretto tra le mani poche ore prima e gongolò.

 

Tornarono a casa dopo quella settimana di relax e divertimento. Appena arrivati, i due innamorati discussero con il manager e la produzione sul da farsi. Decisero di rendere pubblica la loro relazione e in seguito l'avrebbero ufficializzata. Non mostrarono l'identità di Dafne, ma dissero solamente che faceva parte dello staff. I fan di scatenarono, chi a favore e chi contro o chi voleva semplicemente pettegolare. Lasciarono passare alcuni giorni, la gente iniziò a ipotizzare sull'identità e circolò voce che fosse la famosa ragazze delle foto. Così Jimin, in accordo con la produzione, presenziò una live da solo per spiegare un po' la situazione, a cui Dafne assistette dal suo cellulare.

- Mi sono innamorato, dopotutto sono umano anch'io. E vorrei chiedervi di non accanirvi su di lei, per favore. Prima o poi ve la mostrerò, abbiate pazienza.- annunciò sorridendo, quando raggiunse un bel numero di visitatori. Lui era molto restio e cauto, non voleva trasformarla in un personaggio pubblico, però non aveva molta scelta. Trascorsero dei mesi un po' turbolenti, tra un rilascio di un nuovo album, il tour mondiale e la loro relazione sul piano internazionale. Dafne raggiunse il suo sogno: diventò l'assistente personale di una celebrità, ma quella che amava. Come si aspettavano, avevano poco tempo per loro due, ma quel poco bastava per renderli felici.

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Buonasera~
Sono già tornata, ma non stavo più nelle pelle XD 
Poi come ho giò detto, i capitoli li avevo già scritto quindi ho meno lavoro da fare.
Bene, siamo alla fine ormai: manca SOLO UN CAPITOLO!
Può sembrare l'ultimo, ma ho ancora due cosine da raccontare che vedrete nel prossimo ;)
Spero vi piaccia <3
A prestissimo 


-Arashi- 

   
 
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