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Autore: vesta    11/10/2018    0 recensioni
Due corpi, due anime che si rincorrono da molto prima che se lo ricordino...
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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IN INFERMERIA
 
“Ehi sei proprio un maniaco! Non ti vergoni a seguire CriCri da tutte le parti?? Lasciala in pace! Lei è mia!” Così  Ethan saluta l'idiota che ci fa ciao con la mano davanti all'entra dell'asilo, e neanche a dirlo cominciano a battibeccare. Posso giustificare un comportamento simile da parte di Ethan, è un bambino, ma Rayan comportandosi in questo modo non fa altro che riconfermare per l'ennesima volta il suo ritardo mentale...
 
“Cos'hai da sorridere in quel modo?” chiedo all'idiota dopo aver lasciato Ethan all'asilo ed esserci incamminati verso la scuola.
“Niente... è che sono felice di vederti!” Esclama esaltato mettendomi un braccio intorno al collo che io non aspetto a levarmi di dosso.
“Sei sempre così scontrosa... se continuerai a far così prima o poi mi stancherò e ti lascerò!” mi dice con una finta serietà dipinta sul volto.
“Non chiederei di meglio” Gli rispondo prima d'affrettare il passo superandolo.
 
“Nooo, noi non stiamo insieme, passiamo la maggior parte del tempo insieme, andiamo e torniamo da scuola assieme, ci facciamo persino punire assieme, lui mi dichiara il suo amore spassionato praticamente ogni giorno, ma no, noi non siamo una coppia... vero Cristi?”
Mi canzona Sara vedendomi arrivare a scuola con affianco l'idiota.
“Beh effettivamente Cristi lo dovrai pur ammettere che sembrate piuttosto... intimi.”
Le dà corda Daria.
“Esatto! Baciatevi e fatela finita!”
...Bam!...
“Ahi ahi ahi... Che male Cristi! Potevi evitare!!” si lamenta Elena dopo che l'ho colpita in testa.
“Anche tu puoi evitare di dire certe cose!” le rammento infastidita.
“Io sono totalmente d'accordo con la Ele! Baciami e falla finita.”
...Bam!...
Che cuore di ghiaccio che hai Cri! Così mi ferisci!!” piagnucola l'idiota, avendo dato anche a lui un bel pugno sul braccio, visto che alla sua testa non arrivo.
“è quello che voglio” gli rispondo freddamente.
Mi siedo così al mio solito posto sui gradini della scuola, mi metto le cuffie e riprendo a leggere il mio libro da dove lo avevo interrotto.
 
 
...”Ehi”........ “Cri è suonata la campana”........ “ Dobbiamo entrare”......... “Ehi”........ “ Cri stanno entrando già tutti”....... “Se ne sono andati tutti”........ “Cri”........
“STANNO PER BRUCIARE TUTTI I LIBRI!!!!!”
Mi sveglio di soprassalto, ritrovandomi con la testa poggiata alla spalla di Rayan, mi allontano da lui prima di subito, e prima che mi renda conto di ciò che è successo, lui colma la distanza tra i nostri corpi, e, mettendomi una mano sotto il mento, con il pollice leva un filo di saliva che mi scende da un angolo delle labbra, che mi accorgo ho lasciato traccia anche sulla sua giacca.
“Sei proprio una sbrodolina” mi dice guardandomi negli occhi.
Avvampo all'istante.
Mi alzo e corro il più velocemente possibile verso l'entrata della scuola, ripetendomi all'infinito nella testa:
“Idiota, idiota, idiota, idiota!”
 
“Si vada a sedere immediatamente! Spero lei sappia che è in ritardo! Domani porti la giustifica!”
'Merda' penso, quando la voce stridula della professoressa d'italiano mi accoglie in classe, al pensiero di dovermi fare una giustifica da Caleb. Mi vengono i brividi al solo pensiero.
Mentre cammino per andare al mio posto, incrocio gli sguardi furbi delle mie amiche, a cui rispondo sillabando a tutte che gliela farò pagare.
Il resto dell'ora la passai con un irritante rossore sulle guance accompagnato dai risolini delle mie amiche e dal ricordo imbarazzante di ciò che era avvenuto.
 
“Ehi Cristina il tuo collo sanguina” a quest'osservazione, della mia vicina di banco Valeria, lo sguardo di Elena si catalizza immediatamente su di me.
Portai la mano vicino ad uno dei cerotti posizionato vicino alla clavicola e ritraendola la vedo sporca di sangue.
“Forse è meglio che tu vada in infermeria per medicarla meglio. S-se vuoi ti posso accompagnare” mi propone imbarazzata Valeria.
Proposta che accetto immediatamente vedendo Elena attraversare a falcate la classe rivolgendomi uno sguardo inquisitorio, so, per esperienza, che quello sguardo esige risposte, risposte che le fornirò, come del resto faccio sempre alla fine, ma al momento decido di rimandare le spiegazioni. Così, trascinando con me Valeria e tenendomi una mano sul collo, chiedo alle mie compagne d'informare la prof di dove siamo andate.
“Vengo con te!” mi dice Elena, ma prima che io possa replicare, risponde al posto mio la professoressa dell'ora dopo appena arrivata:
“Sono sicura che Valeria sia in grado di occuparsi di Cristina da sola Elena” e prima che finisse la frase, Valeria ed io siamo già dirette in infermeria.
 
“Cavolo Cristina, non riesco proprio a trovare dei cerotti più grandi di quello che avevi prima” mi informa Valeria frugando da tutte le parti dell'infermeria, mentre io mi disinfetto la ferita con alcol e garze che mi ha dato lei.
“Accidenti! Non ci sono proprio, tu aspetta qui mentre io vado a chiederne ai bidelli!” mi avvisa, e prima che io possa rispondere è già uscita dalla stanza, ' e dove potrei andare con il segno di un morso su collo secondo te?'.
 

 
Sento la porta aprirsi.
“Valeria non ce n'era biso-” mi interrompo notando che la persona appena entrata non è Valeria, ma Rayan.
I suoi occhi fissano i miei, poi li vedo spostarsi più in giù, fino alla mano posizionata sul collo che tiene la garza tinta di rosso.
Il mio battito accelera incontrollato, era l'ultima persona che volevo venisse a saperlo, probabilmente ha già fatto uno più uno.
Vedo la sua bocca aprirsi.
Ho il cuore in gola.
Sta per parlare.
Stringo gli occhi con forza preparandomi alla sua reazione...
“Eccoli Cristina, li ho trovati” entra infine Valeria, le cui guance arrossiscono alla vista di Rayan.
“A-ah... E-ecco, mi dispiace, spero di non aver interrotto niente...” si scusa evidentemente in imbarazzo.
“Ma no! No, no, tranquilla!” la rassicuro ricordandomi di esserle grata per il resto della vita.
Dopo di ché Valeria comincia a medicarmi la ferita, mentre Rayan, ancora in piedi davanti a me, fissa il mio collo.
“ Accipicchia è proprio un bel morso Cristina, come è successo?” mi chiede Valeria.
“Beh... Ecco... un cane! Si un cane, mi ero inginocchiata per accarezzarlo e lui mi è saltato addosso e mi ha morso eh-eh...” le dico piuttosto impacciata.
“Davvero? Il morso è abbastanza piccolo, di che razza era? Mi chiede ancora, devo pensare un attimo ad una risposta da darle...
“Un bastardo!” risponde al posto mio Rayan,  lo guardo sconvolta.
“Ah, c'eri anche tu quando è successo Rayan?” chiede ancora Valeria, gli occhi di Rayan si spostano sulle sue scarpe, vedo i suoi pugni stringersi e poi tra i denti dire:
“No,non c'ero...”
“Allora come fai a sapere la razza?” continua ad indagare Valeria insospettita, dopo aver finito d'applicarmi la medicazione.
“è un randagio che spesso le vedo girare attorno” risponde prontamente Rayan, adesso lo guardo intimorita.
“Ahh! Adesso si spiega tutto! Cristina non devi dare troppa confidenza ai randagi, la prossima volta devi stare più attenta! Anche tu Rayan, quando la vedi con quel cane non limitarti ad osservare, fai qualcosa!” ci rimprovera Valeria.
“Tranquilla, la prossima volta che lo vedo me ne occuperò io” risponde Rayan colpendo il mio sguardo con i suoi occhi di ghiaccio.
  
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