Titolo: Yu-gi-oh — Una Nuova Vita
Serie: Al di là della luce!
Personaggi: Yugi, Atem, Mahad, Mana, un po' tutti, altro personaggio
Tipo: Yoai
Genere: Romantico, Soprannaturale

Ciao a tutti sono tornato e chiedo scusa per l'attesa!
State per leggere il sequel della mia serie di Yu-gi-oh, spero vi piaccia. Quindi vi chiedo di commentare la storia e dirmi le vostre impressioni. Chiedo perdono se troverete errori e ringrazio anche ci legge solo. Allora non mi rimane che dirvi buona lettura!

 

Capitolo 1° — Un nuovo arrivo e nudi all'orizzonte

 

Pov. Yugi

Una luce mi avvolge, portandomi davanti al suo palazzo, me lo ricordo come l'ultima volta che l'ho visto nel viaggio della memoria del Faraone. Finalmente lo rivedrò sono emozionatissimo ma anche in ansia nel vedere la sua reazione appena mi presenterò al suo cospetto. Anubi è ancora affianco a me, a vederlo, sembra ghignare, la cosa non mi rassicura per niente, ma non ci voglio fare caso anche perché la mia priorità è pensare solo al mio Atem che mi aspetta dietro questa porta.

— Allora andiamo? — gli domando con timidezza ma non vedo l'ora di rivederlo.

— Certo ma prima devo prendere una cosa…

Mi volto verso di lui e non so perché ma non riesco più a muovermi e lo vedo avvicinarsi; con un semplice tocco delle dita sul mio collo estrae un po' del mio sangue che subito fa scomparire, solo allora riesco a muovermi e rivedo sul suo volto un ghigno di soddisfazione che mi fa rabbrividire.

— Ecco fatto ora puoi andare senza problemi, auguri ragazzino — mi dice prima di scomparire. Comincio a chiedermi cosa stia complottando e perché mi sembri che sia voluto andare via velocemente appena mi ha portato qui, ma probabilmente è solo una mia impressione, cosi decido di lasciare stare e mi dirigo alla grande porta del palazzo per incontrare finalmente il mio amore.

Appena cerco di aprire la porta non so come ma mi trovo spinto al muro da delle guardie che mi puntano le lance al collo, “iniziamo bene!” penso tra me e me mentre le guardie mi domandano chi sono. Non faccio in tempo a rispondere che noto una persona che conosco, e subito mi metto ad urlare con tutte le mie forze il suo nome: — Mana! Mana, aiuto!

Nel vederla voltarsi noto il suo cambiamento di espressione, da prima un volto rilassato e allegro come il suo solito per poi passare a uno stupito e incredulo nel vedermi lì. Si incammina verso di me rivolgendomi un bellissimo sorriso chiedendomi: — Cosa ci fai qua?

— Sono venuto per stare con Atem, sorpresa!?

— Molto, come hai fatto a venire qui?

— Mi hanno dato una mano, non è che lo puoi fare anche tu con queste guardie?

— Certo! Lasciatelo è un ospite del principe.

— Non prendiamo ordini da te ragazzina!

— No infatti, li prendete da me. Eseguite ora! — È il Maestro Mahad a impartire l’ordine e le guardie eseguono all’istante, lasciandomi andare.

— Maestro Mahad, sono corsi felice di vederti.

— Immagino, anche perché se no ti cacci sempre nei guai! E noto con piacere che sei in compagnia di… non è possibile… e tu che ci fai qui? — A stento mi trattengo dal ridere davanti alla sua espressione sconvolta e sorpresa.

— Sono venuto per stare con Atem. Mi puoi portare da lui, per favore?

— Ce… certo. Ti accompagno alla sala del trono dove lo troverai col faraone.

— Ma non è lui il faraone?

— Il principe qui ha suo padre non ha bisogno di governare il regno degli spiriti.

— Capisco, come sta Atem? Come dire… si è sentito solo senza di me?

— È stato molto triste negli ultimi tempi, sempre depresso e pensieroso, gli chiedo se ne vuole parlare con me ma dice sempre che sta bene e che è tutto a posto, ma si vede tutto il contrario nei suoi occhi. Vedrai che sarà felice di vederti.

— Lo spero. Temo che si arrabbierà nel vedermi qui.

— Non credo, vedrai che ti sorprenderà. Magari all'inizio sarà confuso nel vederti qui ma poi ne sarà felice.

— Ha ragione il maestro, vedrai che cadrà hai tuoi piedi — mi dice Mana facendomi l’occhiolino.

Mente mi dice questo arrossisco e cerco di calmare i miei sentimenti. Dopo non so quanto tempo che sono assorto nei miei pensieri mi ritrovo in una ampia sala, che riconosco essere la sala del trono ma non vedo nessuno oltre a noi tre, così Mahad mi chiede di restare qui mentre si dirige verso il corridoio dietro al trono per cercare il Faraone e il principe. Intanto che aspetto, cerco di memorizzare la stanza in cui mi trovo: Davanti a me, in fondo alla sala, si trovano due troni posti al di sopra di un’alta pedana a gradini, ai miei occhi sono molto sfarzosi come ci si aspetterebbe da una sala del trono di un faraone, ai lati della sala scorgo due fontane di acqua cristallina che percorrono tutta la sale fino ad arrivare ai piedi della scalinata dei troni.
È davvero un bellissimo luogo ma anche uno ricco di significati che mostrano la potenza del Faraone sul resto del popolo, davvero magnifica.

Non appena finisco di contemplare l'ampia sala sento qualcuno ridacchiare nell'ombra, una presenza che percepisco solo ora. Noto una bellissima donna con lineamenti angelici e due occhi uguali al mio amore entrare nella sala continuando ad osservarmi con un sguardo curioso per capire chi io sia e cosa faccia qui.

Mi volto verso Mana che è rimasta vicino a me tutto il tempo e la vedo con gli occhi bassi e leggermente piegata in avanti per inchinarsi di fronte alla persona che si è appena rivelata a noi.

— Mia signora, com'è bello vedervi cosi in buona salute.

— Grazie Mana, sei sempre così gentile. Posso chiederti chi è questo giovanotto così simile al mio Atem?

“MIO Atem” ma chi è questa donna che chiama così il mio amore? Non sarà la fidanzata, Dio ti prego fa che non lo sia, ne morirei. Aspetta sono già morto non posso rimorire ma lo rifarei lo stesso”.

— Si chiama Yugi, mia regina. È appena arrivato per stare con il principe.

“Mia regina, allora vuol dire che è la madre di Atem! Com'è bella, adesso ho capito da chi ha preso”

— Così ti chiami Yugi, io sono Azale, la regina d'Egitto, moglie del faraone Aknamkanon e madre del principe Atem. Benvenuto, ma mi domando come sia arrivata qui un'anima che non appartiene alle nostre origini egizie. — così mi chiede la regina ma io non posso certo dirle del patto con Anubi.

— Piacere mio, vostra altezza, è un vera gioia per me conoscerla!

— Come sei carino e mi sei molto simpatico, se hai fame ti faccio preparare qualcosa dal nostro cuoco reale, guardati, sei pelle e ossa.

— Sì lo dice sempre mia madre che dovrei mangiare di più, ma purtroppo sono cosi di costituzione… ma non serve che vi disturbiate, sto bene cosi, vostra altezza.

— Molto bene, ma se hai bisogno di qualcosa vieni a dirmelo senza esitare e vedrò di fare il possibile per aiutarti — concluse la regina regalandomi un dolce sorriso rincuorante.

 

Finalmente sento arrivare qualcuno dal corridoio dove è sparito Mahad, mi volto e lo vedo arrivare di corsa, bello come il sole, seguito da Mahad e un altro uomo ben vestito e adornato come solo un faraone può essere.
L’osservo per qualche secondo appena arriva, sudato e senza fiato, con gli occhi sgranati ad osservarmi con stupore — Che ci fai qui, si puoi sapere!? — mi grida dopo aver ripreso fiato con il faraone al suo fianco che sgrana gli occhi per la sorpresa nel vedere suo figlio comportarsi in questo modo.

— Sapessi, è difficile da spiegare, anzi no per farla breve sono morto e mi sono trovato qui.

— Come MORTO!?

— Sì, morto, se no come farei a trovarmi qui?

— Figlio mio, chi è questo ragazzo contro cui stai urlando?

— È il ragazzo con cui ho condiviso il corpo, te ne ho già parlato, si chiama Yugi.

— Ah, il ragazzo di cui continui a parlarci e che ti è mancato fino adesso — dice il faraone per poi rivolgersi a me — Ti do il benvenuto nel nostro regno, ragazzo. Per il favore che hai concesso a mio figlio sarai nostro ospite a palazzo. Bene immagino bisognerà darti una stanza ma sono sicuro che starai volentieri in quella di mio figlio. Con questo è tutto, possiamo tornare ai nostri doveri. Figliolo accompagnalo alla vostra stanza e vedi di trattarlo bene — dicendo questo si ritira con la moglie mentre li saluto con un leggero inchino per poi apprestarmi a seguire Atem nella nostra stanza.

 

Pov. Anubi

Finalmente ci sono! I preparativi del rituale per liberare l'antico potere sono completi. Arrivato nel mio regno mi dirigo nella mia stanza dove scorgo la figura incappucciata che ben conosco.

— Allora Anubi, sei riuscito a completare i preparativi?

— Sì, amico mio, alla fine ci sono riuscito. È stato più facile del previsto dopo aver soggiogato le menti degli amici del ragazzo prescelto, anche se era protetto dalle divinità-mostro egizie, sono riuscito a portarlo dove volevo, ovvero alla sua morte e alla nostra vittoria sul regno degli dei.

— Mi fa piacere, ma non è ancora finita: dobbiamo sciogliere il sigillo prima di ottenere il potere da noi tanto desiderato.

— Tranquillo, è ormai questione di tempo e presto domineremo gli dei — finisco mettendomi a ghignare malignamente seguito a ruota del mio interlocutore.

“Presto il mondo sarà sotto il dominio della morte e nessuno ci potrà fermare”

 

Continua...