Era una giornata tranquilla ad Anfipoli e, terminato il loro viaggio, Xena e Gabrielle erano ritornate alla cittadina, vivevano nella casa della stessa Principessa Guerriera con Irene, madre della mora e l'aiutavano a mandare avanti la locanda.

Ma non erano tornate da sole. Con loro aveva fatto ritorno anche Eve e, per loro grande sorpresa, specie di Xena, la ragazza aveva portato con sé Varia, l'Amazzone che avevano conosciuto un paio d'anni prima.

Irene era felice di vedere che la nipote aveva una persona forte nella sua vita, Gabrielle notava giorno dopo giorno quanto la mora fosse diventata matura dal loro ultimo incontro e solo Xena era stata contraria, all'inizio.

Le due donne si erano svegliate presto, come da abitudine, scambiandosi un tenero bacio "Buongiorno."

"Dopo ogni tuo bacio è sempre un buongiorno!"

Gabrielle arrossì perché, nonostante dovesse essere abituata, la sensualità della compagna la faceva impazzire "Non ti farei mai uscire dal letto."

Xena inarcò un sopracciglio "L'idea mi piace parecchio..."

"Immagino. Ma ti vedo stanca..."

"Beh, la scorsa notte..." Accennò con malizia, baciandole il collo "È stato bellissimo, come sempre."

"Si... Molto bello!"

"Se non fosse stato per qualcuno che... Ecco... Hai capito."

Gabrielle sorrise innanzi alla tenerezza che incuteva Xena quando era imbarazzata e faceva difficoltà a parlare di ogni minima cosa legata all'amore. Raramente si esprimeva, per dire alla bionda quanto l'amasse.

"Credo fossero Eve e Varia, sai?"

Xena smise la sua dolce attività, bloccandosi "Sul serio?" Chiese e la bionda se la rise, approfittandone per baciarla.

Intanto, nella loro stanza, Eve e Varia erano ancora addormentate, con l'Amazzone che cingeva la vita della compagna da dietro.

Fu Eve la prima a svegliarsi, stiracchiandosi appena ed apprezzando il tepore che provava grazie all'abbraccio di Varia.

Si voltò nell'abbraccio della sua amata e rimase a guardarla, ringraziando mentalmente Eli per avergliela fatta incontrare. Non avrebbe mai voluto nessun'altra, al suo fianco.

Varia la strinse a sé, tenendo gli occhi chiusi e baciò la ragazza sulla fronte "Lo so che sei sveglia..."

"Non ti si può nascondere nulla..."

"No." Sussurrò Eve, mandando la testa all'indietro, affinché Varia potesse baciarle il collo e sfiorare la giugulare con la punta della lingua.

"Sei bellissima..."

"Anche tu."

"Ti amo ogni giorno di più."

"Anch'io. Per sempre!"

Le due ragazze si baciarono con passione, con Varia che lasciò stendere Eve su di sé, così da poterla accarezzare come voleva.

Continuarono finché la porta non venne spalancata "Andiamo, giù dal letto!" Avanzò Xena, mentre le due ragazze si separarono, coprendosi con le lenzuola, parecchio imbarazzate.

Ma anche Xena lo era "Madre!" Gridò Eve e la Guerriera, bloccatasi sul ciglio della porta, scioccata, uscì e la richiuse alle spalle.

"Vi aspetto giù! Soprattutto tu, Varia." Disse e l'Amazzone sospirò, lasciandosi cadere sulle gambe della sua amata, che le carezzò i capelli e le rubò un dolce bacio.

La Guerriera passò davanti a Gabrielle a passo spedito, per evitare di sentire la sua predica.

Ma il bardo si ritrovò a sorridere, sapendo che la sua amata non si sarebbe mai abituata all'idea che anche Eve, essendo umana, avrebbe potuto innamorarsi e trovare la sua anima gemella.