Il Paladino Giallo è caldo, morbido – Shay non ha mai compreso davvero il significato di queste parole, finché non l'ha stretto tra le braccia. Il tepore materno emesso dal nucleo di Balmera non è neanche paragonabile al calore effuso dal suo corpo grande e forte, così come le vibrazioni percepibili tra le pareti rocciose dell'antica Creatura sono solo un pallido riflesso del battito regolare, costante, del suo cuore umano.
Il tempo e lo spazio li hanno divisi in modi che neanche lei può immaginare, prima di ritrovarsi in quel pianeta blu, alieno, che è la sua Terra.
Proprio lì dove, un tempo, avrebbero dovuto esserci solo i Galra e la devastazione, Shay ha trovato il sorriso di Hunk, e le sue lacrime. 
Ed è sempre lì che ha capito che sì, Balmera è la sua terra, lo sarà sempre. Ma Hunk, ormai, è la sua casa. 

















 

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Non so neanche da dove cominciare. Non scrivevo qualcosa da più di un anno, non ne sentivo più l'impulso o, se lo sentivo, le parole non riuscivano a trovare il modo di uscire dalla mia testa. Pensavo che non avrei più scritto niente per molto ancora e, invece, la scoperta: Voltron. Col mio solito tempismo, mi innamoro di qualcosa proprio quando sta per finire, ma tant'è. Mi ha letteralmente folgorata. Non avrei dato 2 centesimi ad una serie del genere, tempo fa, soprattutto perché non sono mai stata fan delle serie coi robottoni, eppure. EPPURE. Il mio cuore raggrinzito ha ritrovato linfa nuova con personaggi fantastici, ben scritti, e ship purissime come la hunay di cui sopra ♥ (e la sheith, la zanerva, la adashi ecc). Hunk non solo è il mio paladino preferito, ma quello in cui mi rispecchio di più, quindi quello che amo più di tutti. Pertanto, per quanto ci siano cose che non ho digerito ADAM, non ho potuto NON amare anche la settima stagione, dal momento che ha indagato tantissimo su questo personaggio. E quando ho visto quella scena finale, non ho potuto fare a meno di volare in alto nella stratosfera. E scrivere. È una sciocchezza, davvero, ma sono così contenta di averla scritta.
È ambientata, chiaramente, nella scena dolcissima che Hunk e Shay condividono alla fine della 7x13, il titolo, 'aiga', è una parola samoana che significa 'famiglia, casa', sarebbe il corrispettivo dell'inglese 'home', ossia la casa intesa non strettamente come luogo fisico materiale, ma più come posto in cui si è con la propria famiglia; in più, in samoano il termine rappresenta un nucleo specifico della società come spiegato qui. Ho scelto questa lingua in onore del fatto che Hunk è mezzo samoano e mezzo afroamericano, come confermato nella guida ufficiale. E... niente. EFP mi era mancato in un modo che non si può comprendere, spero davvero di tornare presto e, magari, di poter leggere una recensione, qui sotto. Positiva, neutrale o negativa che sia. Grazie anche solo se siete arrivati fin qui con la lettura. ♥

Aoi ~