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Autore: Relena_AliScheggiate    15/10/2018    0 recensioni
[Fandom Vari]
Frammenti è una raccolta di flash-fic ispirate a fandom d'animazione. Sono piccoli quadretti, che fotografano vari momenti dell'interazione tra questi personaggi cercando di saggiarne la profondità, alla scoperta del "cuore".
- Bleach: UlquiHime (agosto 2010)
- Yuri on Ice: Victuuri (aprile 2018)
- Voltron: Klance & Shallura (aprile 2018)
- Haikyuu!!: IwaOi (aprile 2018)
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Allura, unica principessa della famiglia reale di Altea, era stata cresciuta fin da piccola tra mille restrizioni, perchè un giorno ereditasse quelle terre dal suo amato padre, Re Alfor.

Quindici anni dopo invece, in compagnia del suo fedele Coran, fuggiva da Altea sulla prima nave disposta ad imbarcarla. 

Libertà!, aveva urlato, vedendo la costa svanire all'orizzonte.

L'unica via era la pirateria. L'unica vita, quella del pirata.





«La mappa è autentica. Se esiste, dovrebbe essere qui intorno, grado più, grado meno».

«Esiste, Coran, ne sono sicura. C'è un fondo di verità a questa leggenda. E questa è la volta giusta».

A distanza di dieci anni, Allura era al massimo del suo splendore. Whitehair, la chiamavano a terra. Whitehair, sussurravano per mare. La sua sfera d'influenza copriva tutte le rotte che contavano. Sconfitte le Marine di tutto il mondo, Allura si era dedicata ai suoi progetti: scoprire i segreti del mare, creare cartine dei fondali marini di tutto il mondo e dare la caccia alle sirene.

Le sirene. Allura poteva ancora sentire sulla pelle il sogno ad occhi aperti che l'aveva accarezzata quel giorno di dieci anni fa, quando era scappata da Altea. Qualcuno la chiamava, cantando il suo nome. E Allura aveva desiderato rispondervi più di ogni altra cosa al mondo.

«Coran, stasera dormo a terra. Non seguirmi».





Seduta su una spiaggetta dell'isola con un sacco a pelo, Allura ha solo bisogno di un po' di spazio e di silenzio. Annoiata, immagina la sirena descritta da quei pochi marinai che le erano sopravvissuti: meravigliosa, irresistibile, pericolosa. La pirata che è in Allura ne è irrimediabilmente attratta.

Le sembra quasi di sentirla. Incerta che non si tratti solo di un'impressione, si alza in piedi e muove qualche passo verso quella che le sembra la fonte del suono. Non può essere. O si? Un fruscio la allerta di una presenza a distanza e allora, abbandonando il sacco a pelo, si muove verso la vegetazione, il rumore sempre più vicino. Con il cuore in gola, corre facendosi spazio tra i cespugli e il sottobosco.

Giunta ad una nuova spiaggetta isolata dalle altre dal verde lussureggiante dell'isola, ecco che scorge qualcosa in lontananza: una sagoma maestosa, che esponendo il collo canta sempre più forte.

La voce è mascolina, baritona. Allura non distingue parole nel canto, che copre note impossibili per le corde vocali umane. La sirena è… un tritone. Devo resistere, pensa. Ma la voce è bellissima, sublime e Allura non ha la forza di opporsi. Si avvicina alla creatura senza nemmeno accorgersene.

Il tritone guardandola sorride, i tratti del volto illuminati da una luce gentile. Ricorda ad Allura di Alfor. E se Allura ha pianto abbandonando casa è solo perchè amava suo padre. Sono ancora la tua piccola?, vorrebbe chiedergli un giorno.

Una lacrima le riga il volto. A poche spanne di distanza dal tritone, Allura gli porta una mano al viso.

«Ti ho cercato tanto. Il mare mi ha regalato tante avventure, ma non potevo fermarmi prima di trovare te».

Il tritone sorridendo tace. Metà pesce, metà uomo, come raccontano le leggende, appoggia la propria mano sopra quella di Allura, intrecciando le dita alle sue.

«Hai le corde vocali?»

Il tritone annuisce e si porta la mano di Allura alle labbra, in un lungo bacio. 

«È vero che ti nutri di carne umana?»

Questa volta scuote la testa in dissenso e sorride divertito contro il palmo della sua mano. Ha anche un senso dell'umorismo, nota Allura. Oltre che un corpo perfetto e una faccia attraente. Sentendosi arrossire, si concentra sul calore che irradia dal contatto fisico tra le due mani.

Il tritone si schiarisce la voce.

«Shiro. Mi chiamo Shiro». E poi schiarendosi di nuovo la voce, «Scusami, non parlo con qualcun'altro da moltissimo tempo», aggiunge.

La voce è triste, bassa, suadente. È la voce di chi ha perso qualcuno di importante. Allura sente fiorire un sorriso sulle labbra.

«Shiro, vuoi venire con me?».

Shiro la guarda con una tensione quasi ansiosa, negli occhi il calore di una casa.

«Noi abitanti del mare abbiamo… un destino. Anch'io ti ho aspettata tanto. Ti parrà strano, ma tu sei la persona che darà senso alle mie azioni fino alla fine dei miei giorni».

«Proteggimi ed io proteggerò te», mormora. «Va bene?»

Il sorriso di Shiro è accecante.



Aside
Ho scritto questa AU prima che si scoprisse della sessualità di Shiro. Ma la coppia mi piace e quindi ho deciso di caricarla ugualmente ♥
 
  
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