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Autore: missgenius    16/10/2018    2 recensioni
"I alone know, as I think I do know, your love besides Thor, and that was the wicked Loki".
Post Ragnarok.
Asgard è distrutta, tutto è cambiato e nessuno sa dove si trovi Sif. Solo una persona sa, e il desiderio e la paura di ritrovarla si scontrano prepotenti. Loki potrà riuscire a convincerè la sua amata che per una volta nella vita è sincero? Ciò che lo attende potrebbe cambiare drasticamente il corso degli eventi.
*Sifki*
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Loki, Sif, Thor
Note: Movieverse, Otherverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Sif si diresse a passo spedito verso il villaggio degli gnomi. Ringraziando gli dei quella missione gli permetteva di cambiare aria senza che la sua sembrasse una fuga. Anche se nel suo cuore non poteva fare a meno di sentirsi in fuga. In fuga dai suoi sentimenti e in fuga da tutto ciò che la notte precedente aveva comportato. Era scappata da quella stanza e si era diretta subito nelle sue camere per raccogliere le cose di cui avrebbe avuto bisogno per il viaggio, prima di cavalcare fino al Bifrost. Non aveva avuto il coraggio di guardare negli occhi Heimdall, e lui aveva avuto il tatto di non chiedere e non parlare. Lo ringraziò mentalmente una decina di volte.
Era atterrata in una radura a un giorno di cammino dal villaggio. La sua missione era relativamente semplice. Dei mercenari al comando di chissà chi avevano fatto la loro base per commerci illeciti nel tranquillo pianeta. Gli gnomi era indifesi e assolutamente incapaci di usare la violenza, ed erano completamente alla loro mercé. Avrebbe dovuto individuarli, sconfiggerli e mandarli nelle segrete. Un gioco da ragazzi. 

Ed era stata davvero una passeggiata. Quei mercenari avevano il livello celebrale di un tappeto, ed erano rimasti talmente scioccati nel vedere una donna con la spada da non rendersi conto nel frattempo che erano già legati e imprigionati.
Gli gnomi erano stati estremamente gentili e ospitali con lei, come era da loro abitudine. La fecero sentire così a suo agio che per un po' i suoi problemi sfumarono in una debole nausea alla bocca dello stomaco. Decise che forse rimanere un altro po' con loro, giusto nel caso in cui si fossero presentati altri soldati a reclamare i propri compagni, non avrebbe preoccupato nessuno. E l'avrebbe tenuta lontana da casa ancora per un po'. Aveva bisogno come in ogni battaglia di valutare le proprie risorse e pensare a un contrattacco. Avrebbe mandato ad Asgard i prigionieri e lei sarebbe rimasta. Anche perché quella mattina si sentiva così male che non sarebbe riuscita a fare un viaggio nel Bifrost neanche volendo. Si alzò in preda alla nausea, brividi e capogiri. Cercò di barcollare verso la bacinella per sciacquarsi la faccia dal sudore freddo che aveva iniziato a gocciolare dalla fronte. Aspettò qualche minuto seduta per terra, respirando profondamente, cercando di ritornare in sé.
Un bussare leggero la fece alzare.
"Lady Sif?"
"Sì, entra Mihlka."
La piccola ragazza dalle orecchie a punta e il viso gentile entrò.
Notò subito il suo colorito pallido e le si avvicinò preoccupata.
"Lady Sif, state bene? Avete un aspetto terribile."
Lei cercò di fare un sorriso, che assomigliò però ad una smorfia storta.
"Sto bene, Mihlka, sta tranquilla, solo un piccolo capogiro. Nulla di grave. Oggi finalmente vi libererete da quella feccia, devo personalmente fare in modo che vengano accolti ad Asgard con tutti gli onori del caso."
La giovane gnoma sorrise ma non poté fare a meno di nascondere uno sguardo grave e preoccupato.
"Grazie mille ancora, Lady Sif, siete la nostra salvatrice e ve ne saremo per sempre grati. Ma se non vi sentite bene possiamo rimandare a domani la partenza."
"No assolutamente, sto bene. E poi ormai ho avvisato Heimdall che aprirà il Bifrost nel luogo indicato. Non c'è motivo di rimandare."
"Come desiderate." Fece una leggera riverenza e uscì dalla stanza.

Sif si era vestita, con notevoli sforzi, ed era riuscita a darsi una parvenza di normalità. Aveva raccolto la banda di predoni che era ammanettata e si era diretta con un piccolo squadrone di gnomi al luogo in cui si sarebbe aperto il Bifrost. Doveva solo resistere ancora qualche minuto e poi sarebbe potuta tornare nella sua stanza e sdraiarsi. Il tempo però le parve eterno. Si sentiva scottare e al tempo stesso morire di freddo. Sentiva il labbro superiore coperto di sudore. Aveva il respiro affannoso e cercava con tutta se stessa di non vomitare lì davanti a tutti. Sentiva le gambe cedere e la testa le girava come se fosse stata una giostra. Fu il tempo di vedere il raggio arcobaleno portare via i prigionieri che si accasciò per terra e tutto divenne nero.


"Lady Sif, riuscite a sentirmi? Lady Sif?"
Sif aprì a fatica gli occhi. Era distesa in un letto che non era il suo. C'era Milhka accanto a lei che le teneva la mano e altre donne che la guardavano con occhi sgranati mentre prendevano e spostavano unguenti per fare finta di lasciarle un po' di privacy. 
"Dove sono?" biascicò con voce roca.
"Siete nella casa di guarigione. Vi abbiamo portato qui dopo che siete svenuta."
"Cosa...cosa è successo?"
Cercò di alzarsi e mettersi seduta ma questo si rivelò essere più difficile del previsto.
"State calma e rilassata, è tutto sotto controllo. Starete bene."
Sif si sentiva ancora frastornata.
"Siete stata svenuta per tre giorni. Avevate la febbre estremamente alta ma non siamo riusciti a capire da cosa fosse causata. Forse a causa della vostra diversa natura i nostri medicamenti non hanno avuto l'effetto sperato. Abbiamo però trovato un rimedio che è riuscito ad abbassare la temperatura."
"Grazie mille Milhka. Una volta che sarò tornata ad Asgard gli Aesir sapranno meglio come affrontare questa strana malattia. Avete fatto del vostro meglio e ve ne sono grata. Avete la mia riconoscenza."
La ragazza abbassò gli occhi e si fece rossa.
"C'è qualcos'altro che vuoi dirmi Milhka?"
"Io..."
Una gnoma anziana, che Sif riconobbe come la guaritrice del villaggio si avvicinò a lei, spostando delicatamente Milhka.
"Mia cara...Credo che nelle vostre condizioni per adesso dovreste evitare i viaggi pericolosi, come quello del Bifrost."
"Ma io mi sento bene adesso. L'avete detto voi, la temperatura si è abbassata, arriverò subito nelle camere di guarigione, non mi succederà niente."
La guaritrice si sedette al suo fianco nel letto.
"Mia Lady, siete a conoscenza delle vostre condizioni?"
Sif era confusa.
"Mi avete detto che ho una forte febbre di cui non riuscite a trovare la causa."
La vecchia la guardò con in filo di sorpresa e preoccupazione.
"Intendo la vostra condizione...non della malattia. Mia cara, voi state...state aspettando un bambino."


  
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