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Autore: Itsnotlikeitseems_    20/10/2018    1 recensioni
Una giovane scrittrice Nicole si imbatte in sette donne che dichiarano di essere innamorate dello stesso uomo, Jay. A prima vista crede che la situazione sia a suo vantaggio poiché a corto d'idee e con un disperato bisogno di pubblicare un nuovo romanzo che diventi un best seller come il primo
Successivamente però la situazione cambierà poiché questa ricerca del fantomatico sconosciuto la porterà a scoprire nuovi segreti sulla sua famiglia e su di se stessa.
Genere: Mistero, Romantico, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ricordo ancora  quel  periodo in cui ero piccola e mia madre mi ripeteva in continuazione quanto fosse importante rimanere vergini fin al momento in cui si poteva dire di aver trovato l’uomo giusto. 
L’uomo che ti rispettava, che ti amava incondizionatamente, che ti portava a cena nel weekend e che ti ascoltava quando avessi un qualsiasi problema e ti consolava come solo qualcuno che ci tiene a te profondamente poteva fare. 
Probabilmente, da buona madre, non voleva che mi innamorassi di qualcuno che assomigliasse a mio padre e che si comportasse come lui. 
Non le ho mai creduto al contrario di mia sorella, ho sempre pensato che l’amore romantico non esistesse. 
Negli ultimi dieci anni si è registrato un crollo del 17.4% nei matrimoni in Italia.
Tradotto, molte coppie Italiane soprattutto quelle che si sono sposate in giovane età hanno preferito separarsi o divorziare che affrontare in maniera matura i veri problemi nella coppia. 
Molte donne, che siano divorziate o meno, vivendo in un’epoca difficile da comprendere si sono rifugiate nella letteratura o peggio nella televisione.
Ho studiato per anni il genere umano, essendo laureata in economia e successivamente in marketing la mia specialità era quella di arrivare al cuore delle persone e capire cosa desideravano o come fargli comprendere che quello che vedevano nelle pubblicità era quello di cui avevano bisogno. 
Non riesco a comprendere però come da ciò che ero sono diventata ciò che sono. 
Una consulente matrimoniale. 
In realtà la storia è molto lunga, per scherzo decisi di pubblicare un libro dove scrissi una serie di consigli per trovare l’amore vero, qualcosa in cui tra l’altro non credo personalmente. 
Il libro fu un gran successo, le donne avevano bisogno di sentirsi dire stupidaggini del calibro di “sei bella dentro” oppure “l’uomo che ti ama davvero arriverà” o ancor meglio “ognuno di noi ha un’anima gemella”. 
Non era difficile capire ciò che la gente desiderava leggere e i profitti che feci guadagnare alla casa editrice ne erano una prova vivente.
 
Avevo deciso di raddoppiare i guadagni qualche mese dopo l’uscita del libro, non ero una scrittrice e per tanto non ero in grade di scrivere un altro romanzo che non fosse la copia del primo. Non avevo altri argomenti per la testa e non potevo permettermi di far affievolire il successo che avevo avuto. 
Marco Petroni, un consulente finanziario e anche mio manager personale, aveva auto la brillante idea di organizzare un evento speciale. 
Le mie “ammiratrici” avrebbero avuto l’opportunità di parlare personalmente con me e ricevere i miei consigli. Sarebbe stata un’idea geniale se non per il fatto che mi spacciavano per qualcosa e soprattutto qualcuno che non ero. 
Una cosa era scrivere delle idiozie, un’altra era guardare negli occhi una persona reale e mentirgli spudoratamente sapendo che magari le tue parole potevano avere delle consegue particolarmente negative. 
 
“Siamo pronti?” gridò Marco, riferendosi alle ragazze alle prese con i miei capelli. 
“Si, signore” 
“Ti trattano come se fossi un generale nazista” mormorai quando lo vidi avvicinarsi. 
“Ascoltami Nica, magari da questo evento ne ritrarrai qualche idea non credi? Devi almeno metterti d’impegno figlia mia” 
“Marco, non mi chiamo Nica” brontolai “Ma soprattutto dovresti tenere a mente che io lavoro per Vogue, non ho bisogno di pubblicare libri” 
 
 
Non mi diede nemmeno il tempo di ripassarmi il rossetto che mi afferrò per il polso e mi trascinò verso il parco dove si sarebbe tenuto l’evento. 
Sul prato c’erano almeno una sessantina di sedie tutte allineate fatte di legno di quercia. 
Raggiunsi l’entrata del parco dove vi era un gazebo con una poltrona al suo interno. 
Tutte quelle donne mi fissavano come se fossi la loro ultima speranza. 
Ne ero lusingata ma quelle attenzioni mi mettevano molto a disagio. 
 
“Allora signori e signore, io mi chiamo Alice e farò da presentatrice a questo magnifico evento” 
 
“Ma chi diavolo è quella?” bisbigliai a Luca, il ragazzo che aveva modificato e revisionato il mio libro.
“Amore credo sia l’amante del capo” 
“Ma come fai a saperle queste cose?”
“Tesoro” ridacchiò lisciandosi la giacca “voglio farmi tuo fratello, diciamo che ho notato che stavano molto insieme e volevo sapere se era etero o meno”
“Potevi chiedere a me Luca”
“Allora, è etero?”
“chi dei miei fratelli?”
“L’americano chirurgo”
“Molto, sfortunatamente per te”
 
“Vi presento la vostra amata Nicole, che è qui per darvi i suoi consigli in ambito amoroso. Un applauso”
 
Tutte le donne cominciarono ad applaudire, sembravano fatte con lo stampino. Secondo la mia modesta opinione al mondo esistono due tipi di donne, quelle che ricercano l’amore romantico come quello nei libri e quelle che ne sono disgustate.
La prima categoria era la più comune e fortunatamente per me faceva fruttare particolarmente il mercato editoriale.
Passò credo più di un’ora e mezza prima che potessi parlare con una di loro in privato. 
Avevo passato l’intera ora ad ascoltare ragazzine in piena crisi ormonale e donne adulte che volevano riaccendere la scintilla con il proprio marito. 
Niente di ciò era interessante per me dal punto di vista economico, dovevo scrivere un libro non un drama latino americano. 
Una volta finito quell’inferno mi diedero una pila di fogli dove vi erano scritti i nomi e le domande che queste donne mi ponevano. 
La maggior parte di loro si domandava se il ragazzo con cui avevano passato una notte di follie avesse una qualche ragione valida per non richiamarle il giorno dopo e per quanto mi dispiacesse ammetterlo la risposta era molto facile. 
Sette in particolare richiamarono la mia attenzione, metà di loro erano sposate mentre l’altra metà erano delle ingenue ragazzine single che facevano sogni erotici su Mr Darcy. 
Tutte parlavano dello stesso uomo, un tale Jay. Nome estremamente raro per un italiano, anche se essendo a Milano dovevo considerare che poteva essere un nick name. 
Se l’uomo fosse stato lo stesso sarebbe stata una grande storia da trascrivere e avrei potuto comporre il secondo best seller tanto atteso dal mio capo. 
 
“Nicole” mi richiamò la mia segretaria “Signorina Nicole la stavo cercano”. 
Ero da poco ritornata al mio appartamento in Porta Genova. Lavoravo nel dipartimento di marketing per Vogue Italia ma da poco avevo deciso di chiedere la promozione e aver così la possibilità di trasferirmi da qualsiasi altra parte, in particolare a Shangai. Amavo quella città anche se mia madre non era altrettanto contenta di sapermi dall’altra parte del mondo e soprattutto mi si richiedeva la lingua e il visto lavorativo.
“Dimmi Alice”
“Il suo fratellastro Paul è appena arrivato da Parigi per vederla 
“Fallo entrare” 
 
 
“Salut” 
“Paul, ça va?”
“ça va bien” 
“Un uomo di poche parole fratellino” 
“Fratellino? ho ventitré anni” 
“E io ventisette, ciò vuol dire che sei più piccolo di me”
“Anche io so la matematica petite” 
“In ogni caso cosa ci fai qui a Milano?” 
“Volevo vedere mon père” 
“Papà sarà all’ospedale come al solito” 
“Sembri arrabbiata” 
“Voglio quella promozione a Shangai”
“L’avrai, hai pure scritto un libro voglio dire. Il tuo capo sarà orgoglioso”
“Non gli interessa niente ma guarda qua. Sette donne con lo stesso uomo. Questa sarebbe una grande idea” dissi mostrandogli ciò che prima avevo notato.
“Voi bianchi siete proprio strani comunque” 
“Noi bianchi? Anche tu sei bianco per metà” 
 
Mio padre ebbe una relazione con una donna di colore durante uno dei suoi viaggi di lavoro a Parigi, fu la prima relazione extra coniugale di cui mia madre venne a conoscenza ed io all’epoca avevo all’incirca dieci anni. Furono tantissime in realtà le volte in cui mio padre tradì mia madre e in particolare da quattro donne mio padre ebbe altri quattro figli oltre me. 
Mia madre decise subito di divorziare da lui e provò in tutti i modi a portarlo alla bancarotta. Lei rientrava nella prima categoria di donne, si era innamorata di un uomo freddo e arrogante che non la trattava granché bene ma si era convinta che infondo al suo cuore mio padre fosse un romanticone che non vedeva l’ora innamorarsi della sua anima gemella. 
Non fu decisamente così, ma lei si riprese dopo un anno risposandosi con Peter. 
Il mio patrigno era di certo uno degli uomini più belli che io avessi mai incontrato. Si erano sposati quasi subito poiché mia madre era rimasta incinta alla veneranda età di quaranta due anni e lui l’aveva portata nel suo luogo natale, Hannover. 
 
 
“Comunque resto a casa tua per un po', mi prendo una pausa dall’università” 
“Come va con gli esami?”
“Dai Niki non chiedermi queste cose brutte” 
“Ci sono passata anche io Paul, so com’è”
“Volevo solo vedere papà” 
“Che ci fai ancora qua allora? Vai da lui, corri” 
“Au revoir” 
   
 
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