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Autore: gigliofucsia    21/10/2018    0 recensioni
Lucia si é appena trasferita nell'accademia della Spada, dove si insegna l'arte della spada, del tiro con l'arco e dello spionaggio. Lei è iscritta al corso di spada, ma poi si cominciano a notare delle sparizioni che riguardano il suo corso, iniziate nel giorno stesso in cui si é trasferita. Ma Lucia non centra niente e non riesce a spiegarsi il perché.
Genere: Azione, Introspettivo, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lei era la madre di Mattia, ora che lo sapeva le pareva ovvio come il sole. Ecco perché le importava tanto, forse voleva vendicarsi. Ma non era vero che non se ne era pentita. Dopo che successe, non ebbe più il coraggio di attaccare qualcuno senza avere paura. La morte di Mattia aveva fatto molto più di quello che sua madre si immaginava. Lucia, guardandosi intorno con la coda dell'occhio non poté non notare che tutti avevano gli occhi puntati su di lei come se si aspettassero una spiegazione. Doveva dargliela, tanto non aveva altro da fare, forse avrebbe potuto salvarsi la vita, mostrando alla madre che si sbagliava su di lei, e che era pentita davvero.

Quindi, con il tono più calmo che riuscisse a trovare rispose:

– no, non è vero, non c'é giorno in cui... non mi penta di averlo fatto... –

La donna si alzò. Le mani che tremavano più di prima. Lo sguardo era peggiore del precedente. Si strinse i capelli poi la guardò con occhi affilati come spade. Si avvicinò e... le tirò un calcio nello stomaco. Questo entrò più di quanto avrebbe pensato. Lucia sentì il suo fianco sfregare sul pavimento. Lo stomaco si ribaltò all'istante, il respiro si mozzò, le vennero e lacrime agli occhi, e per un attimo rischiò di vomitare. Le ginocchia si avvicinarono al ventre mentre cercava di respirare. Non aveva mai pensato che ricevere un calcio nello stomaco fosse così tremendo.

– Sei una bugiarda – mormorò la donna con la voce tremante. Non le aveva creduto, come tutti gli altri, Lorenzo all'istante gridò rabbioso:

– Smettila brutta strega! – Lucia lo vedeva dimenarsi sul pavimento e si sentì un po' rincuorare – ha detto che le dispiace! Cosa vuoi? Che si metta a pregare? –

Anche se non avrebbe sortito grandi effetti era bello sapere di avere qualcuno dalla propria parte, non ti faceva sentire completamente abbandonato.

Anna dall'altra parte della stanza rispose:

– Lorenzo non la provocare! – che era un ottimo consiglio visto il soggetto.

Lucia puntò il suo sguardo su Lorenzo perché questo stava per rispondere ma, la donna indicò il ragazzo con il pugnale i guardandolo negli occhi disse:

– Tu non ne sai nulla! – poi si rivolse agli altri – VOI NON AVETE IDEA DI CIÒ CHE HA FATTO QUESTA RAGAZZA! –

In effetti era vero, loro non lo sapevano. Lucia si era quasi ripresa dal colpo, ma la sua voce sembrava venire da un flauto tappato. La fatica che fece per parlare la stancava, ma doveva quanto meno sapere una cosa:

– Cosa vuoi fare con loro? – chiese, perché il fatto che fosse arrabbiata con lei era ovvio, ma non aveva capito cosa centravano gli altri ragazzi. Che senso aveva rapire ragazzi che non avevano nulla a che fare con Mattia, per mettere in atto una vendetta? I ragazzi guardarono tutti verso la donna. Lucia sperava solo che non avesse intenzione di farli fuori, se qualcuno fosse morto per colpa sua, non se lo sarebbe più perdonato.

– Cosa voglio fare con loro? – borbottò fredda come il ghiaccio – la domanda vera è: Cosa voglio fare con te? Loro sono il tuo viaggio di sola andata per la prigione di stato, Lucia –

  
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