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Autore: Sophietta88    21/10/2018    3 recensioni
Quel farfallone di Ataru Moroboshi si č accorto di amare follemente Lamų e non riesce a togliersela dalla testa. Nel frattempo Shinobu gli chiede di partire insieme e scappare lontano. Ataru accetta ma...
"Palline tigrate? Cosa sono? "
Genere: Fantasy, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Atarų Moroboshi, Jariten, Lamų
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Triangolo
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L'orco scappa dalla finestra e vola verso lo spazio mentre i Moroboshi hanno rincasato ma non hanno visto nulla.
Disperati non sanno dove cercare Ataru.

Oyuki durante le sue ricerche č riuscita ad individuare la figura della visione. Una donna alta, slanciata con un kimono rosso e bianco e i capelli color lavanda lunghissimi che si adagiano fino al fondoschiena.
E' una visione paradisiaca avvolta tra tanti petali di fiori di pesco. Rei stesso guardando quella donna sullo schermo resta estasiato.
Oyuki legge a voce alta la storia di questa fanciulla molto interessata.

"Erika la dea del fiore di pesco, colei che č nata molti secoli fa in un'epoca ignota.
Porta con se la primavera ovunque ella passa ed č nata su uno scoglio.
Un gabbiano la sollevō in groppa e la portō nel mondo.
E' la dea vagabonda e passa di cittā in cittā a portare la primavera."

Oyuki pensa, si bella storia, bla bla bla... ma che senso aveva in quel momento?
Mai possibile che la visione le stava solo avvisando l'arrivo del cambiamento climatico?
Oyuki ormai č da giorni che non torna su sul pianeta e i suoi sudditi stanno prendendo il sopravvento.

OYUKI:"Mi dispiace per Lamų ma io governo un pianeta, non posso lasciarlo incustodito per tanto tempo. Devo tornare!"
REI:"Non ti preoccupare -divorando un piatto di chissa cosa- ci penso io qui".

OYUKI:"Appunto!" -molto preoccupata-

La mamma di Lamų si trova ad attraversare uno dei pianeti pių gelidi, proprio Nettuno il pianeta di Oyuki.

MAMMA DI LAMų:"Oyuki? Mi senti? Mi trovo al tuo pianeta. Ma perchč non mettete dei riscaldamenti qui? Si congela".
OYUKI:"Signora?? Finalmente abbiamo sue notizie. Come va lė a Nettuno? C'č pace?"
MAMMA DI LAMų: -che si trova nel bel mezzo di una rivolta- "Siiiii, tutto bene. Regna la pace assoluta. Hai notizie di Lamų?"
OYUKI:"AH, meno male avevo timore. Comunque no, ma abbiamo un altro problema. Suo marito venendo a conoscenza di tutto si č precipitato sulla terra per dargliene 4 ad Ataru. Si č molto offeso perchč a causa di Ataru Lamų si trova in questa situazione.
E ho dimenticato di avvisarlo che perō Ataru non ricorda pių nulla dello spazio. Non ricorda di Lamų".
MAMMA DI LAMų:"EHIIII!!! ANDATECI PIANO. -gridando alla gente che intasa il traffico- Ah, ok Oyuki. Io prima o poi raggiungerō la terra. Quanto dista da qui?"
OYUKI:"Cosa sono queste grida? -preoccupata- Comunque deve prima passare per gli ONI quindi di nuovo per di qui e dirigersi per la strada che AVREBBE DOVUTO PERCORRERE GIA' PRIMA DEL CONTRATTEMPO CHE VI HA FATTO SBAGLIARE STRADA". -gridando per la confusione che sente dall'altro lato della cornetta-

Oyuki č ancora pių preoccupata per il suo pianeta e decide di ripartire non appena la mamma di Lamų si sia trovata sulla terra.
Ma chi vede arrivare in lontananza?
Il padre di Lamų e non č solo.

OYUKI:"ATARU???" -sgranando gli occhi-
ATARU:"Ehi, ciao bella fanciulla mi ricordo di te alla festa in quel locale che mi offristi da bere. Come stai?"

Oyuki sconvolta per il ricordo di Ataru si imbarazza tantissimo.
Il padre di Lamų guarda Oyuki con occhi malvagi.

OYUKI:"Non č come crede. Sono andata lė per fargli bere la pozione".
ATARU:"Pozione? Quale pozione?"
OYUKI:"Signore io le ho riferito solo il fatto ma non i retroscena del come, e cosa ha causato tutto questo. Sa solo che Lamų č diventata umana perchč Ataru non ha bevuto. Non sa che pure Ataru ha subito una conseguenza.

PAPā DI LAMų:"Ovvero???"
ATARU:"Ma che storia č questa?..."
OYUKI:"Ataru avrebbe dimenticato Lamų e quindi anche tutti quelli dello spazio. Ma non riesco a capire come si ricordi di me. Si ero sulla terra in sembianze umane ma lui mi ha riconosciuta".
ATARU:"Aspetta, aspetta? Voi siete degli alieni?"

Ataru indietreggia.

ATARU:"Siamo davvero nello spazio?"
OYUKI:"Ma questo č davvero uno scimunito. Ma non hai visto che ti ha portato fin qui? Per strada non ti sei minimamente reso conto che non fossi sulla tua stupida terra ma ti trovavi tra le galassie???"
ATARU:"Io ho fatto questo viaggio????"
PAPā DI LAMų:"L'ho stordito, non era cosciente durante il viaggio".
OYUKI:"Ah, volevo ben dire".
ATARU:"AHHHHHHHH!!!!!" -grida-

Cerca di scappare ma aprendo la porta della navicella un fortissimo vento, come un uragano lo scaraventa nell'universo. Viene cosė risucchiato dalla potenza del turbine.

Il padre di Lamų per fortuna riesce a riprenderlo e a riportarlo sulla navicella.
Il volto di Ataru č totalmente bianco.
Il viso bagnato di sudore.

PAPā DI LAMų:"Ti senti bene, ragazzo?"

Ataru non risponde ed ha uno sguardo perso.

REI:"Soffrirā il mal di navicella?"
PAPā DI LAMų:"Questa č la prima volta che lo sento".
OYUKI:"Cosa dite? E' sconvolto. E' umano e si trova improvvisamente nello spazio. Vorrei vedere voi".

Ataru trema e sente freddo.

PAPā DI LAMų:"C'č stato tante volte. Al mio compleanno, alla festa degli ONI, si č addirittura sposato qui".

Alla frase 'SI E' SPOSATO QUI' Ataru sviene.

In Giappone

Mamma Moroboshi ha iniziato a riempire la cittā di manifesti col volto di Ataru.

MAMMA DI ATARU:"Avete visto questo ragazzo?"
FOLLA:"No, mai." "Con quella faccia me lo ricorderei" "Mamma che brutto" "No, non l'ho visto. Questo č quello che ci fece fare una figura pessima con gli alieni"

Una madre per un figlio cosa non farebbe vero? Decide di recarsi in tutti i luoghi che frequenta il ragazzo.
Il parco comunale, ristoranti, scuola e nei bar.
Quando arriva al bar degli anziani finalmente riesce ad avere qualche info.

ANZIANO:"E cosė lei č la madre del nostro Ataru? Cara...???Vieni c'č la mamma di Ataru".
ANZIANA: -sorridendo abbraccia la signora Moroboshi- "Che piacere! Che bello conoscerla signora".
MAMMA DI ATARU:"Voi conoscete mio figlio Ataru?"
ANZIANA:"Certo che lo conosciamo. E' stato qui proprio ieri notte".
MAMMA DI ATARU: -fa un sospiro- "Cosė č rimasto a dormire qui, nel bar???" -sconvolta-
ANZIANO:"No, che dice su da noi. Abitiamo qui su".
MAMMA DI ATARU:"Ma non č mai tornato a casa".
ANZIANA:"Ah no? Forse si č preso una pausa da tutti e tutto. Vostro figlio č molto depresso in questo periodo". -con non chalance-
MAMMA DI ATARU:"Depresso? Ma come?".
ANZIANA: -amava raccontare i fatti- "Si segga signora. Ataru venne qui per la prima volta, non ricordo quando con precisione, forse quasi un mesetto fa. Entrō al bar chiedendomi una bibita io gliela diedi lui al momento del pagamento svenė".
MAMMA DI ATARU:"Ah, si mi ricordo. Non diedi peso a questa cosa".
ANZIANA:"Ora capisco anche perchč č depresso. Ma come suo figlio gli dice che sviene non gli da peso? Madre snaturata lei".
MAMMA DI ATARU: -si sente molto colpita- "Ha ragione, sono stata troppo presa da me stessa e dalle faccende quotidiane. Mi preoccupavo solo se lui avesse mangiato, studiato e se si fosse svegliato".
ANZIANA:"Su non faccia cosė puō sempre recuperare!"

L'anziano si avvicina alle due donne. Osserva sua moglie e pensa che non abbia mai visto una donna cosė bella.
Porge alla moglie il solito caffč fatto con amore che ogni giorno gli prepara con tanta accortenza perchč la donna soffre di una patologia rara per cui non puō prendere il solito caffč che prendono tutti.
E' questo il vero motivo del perchč l'anziano non ha ancora chiuso il bar. E' l'unico bar rimasto in commercio che realizza questo tipo di caffč e non vuole togliere lo sfizio del gustoso caffč a sua moglie.

ANZIANA:"Ne vuole un po'?"
MAMMA DI ATARU:"NO. Continui, la ringrazio."

L'anziana beve il suo caffč e sorride al marito.

ANZIANA:"Poi vostro figlio č ritornato qui dopo un paio di giorni o uno, mi scusi ma io non ricordo bene con precisione il tempo. A volte dimentico quanto tempo passa perō le assicuro che le cose me le ricordo bene".
MAMMA DI ATARU:"Non si preoccupi. Continui la prego".
ANZIANA:"Tornato qui cercava una certa ragazza dai capelli verdi..."
MAMMA DI ATARU: -interrompendola- Lamų?"
ANZIANA:"Si, esatto!" -felicissima applaude come se fosse un quiz e la mamma ha indovinato-
ANZIANO:"Quel ragazzo č un pazzo. E' innamorato di Lamų ma non vuole dimostrare i suoi sentimenti. Venne qui e svenne perchč mia moglie di spalle avendo gli stessi capelli di Lamų lo aveva confuso".
ANZIANA:"Giā, proprio cosė. E ci raccontō di Shinobu che era stata la sua fidanzata ma Lamų č entrata a far parte improvvisamente della sua vita e gliel'ha stravolta totalmente".
ANZIANO:"Gli mancava da morire Lamų, era triste".
MAMMA DI ATARU:"Ataru soffriva per amore e non me ne sono mai accorta? Shinobu era diventata di nuovo la sua ragazza e dovevano partire insieme. Io sono rimasta con questa versione. Cosa č accaduto?"
ANZIANA:"E' accaduto che Shinobu ha confessato che provava ancora QUALCOSA per Mendo e lui per orgoglio l'ha lasciata".
ANZIANO:"Noi uomini, siamo cosė. Orgoglio maschile!"
ANZIANA:"Ma quale orgoglio... Lui questo voleva perchč ama Lamų".
ANZIANO:"Si ma...." -discutono sulla questione-
MAMMA DI ATARU:"Perchč č arrivato di nuovo qui l'altra sera?" -interrompendoli-
ANZIANA:"Scoprendo il fattaccio di Shinobu aveva bevuto tantissimo, era sfinito ed ubriaco lo abbiamo ospitato qui a passare la notte. Il giorno seguente ha fatto colazione e ha telefonato voi ma non ha risposto nessuno. Non eravate in casa?"
MAMMA DI ATARU:"Oh, no. Stavamo cercando lui per la cittā".
ANZIANA:"Non sappiamo nient' altro. Io so che lui sarebbe tornato a casa poi".
MAMMA DI ATARU:"Cosa gli sarā successo". -smarrita posa le sue mani sulle guance-

Intanto il viaggio della signora aliena continua e riesce a trovare la strada verso ONI.
Passando di lė decide di fare una piccola sosta da suo marito.

MAMMA DI LAMų:"Amoruccio???? Sono qui".
PAPā DI LAMų:"Finalmente, vedi chi abbiamo qui? Nostro genero".
MAMMA DI LAMų:"Ma cosa fa dorme?"
REI:"E' sveuto non regge il mal di navicella".
MAMMA DI LAMų:"Mal di navicella?"
OYUKI: -dando una scazzottata a Rei- E' svenuto perchč č venuto a conoscenza di essere stato sposato con Lamų".
MAMMA DI LAMų:"OH!!! Ma come mai si trova qui?"
PAPā DI LAMų:"L'ho acciuffato io dalla terra. Avevo intenzione di dargliene ma sono rincasati i suoi genitori e non mi andava di affrontare la questione anche con loro. Cosė sono sgattaiolato per la finestra".
MAMMA DI LAMų: -ridendo- "Tu sgattoiolato?" -alludendo alla grossezza del marito-
PAPā DI LAMų:"Beh, perō ti piace cocca questa grossezza in altri ambiti". -ammiccando-
MAMMA DI LAMų:"Beh, non ci lamentiamo". -accarenzando il marito con aria da civetta-

Oyuki si tappa le orecchie e Rei li guarda disgustato.

OYUKI:"Cosa abbiamo intenzione di fare?"
MAMMA DI LAMų:"Voglio che Lamų torni da noi". -piagnucola-
PAPā DI LAMų:"Qualcosa ci inventeremo. -accarezzando i capelli di sua moglie- Di questo che ne facciamo? Mi fa troppo pena malmenarlo ridotto in questo stato".
OYUKI:"Sta di fatto che io devo tornare sul mio pianeta".
REI:"Ti ho detto VAIII!"
MAMMA DI LAMų:"Oyuki, vai non preoccuparti ti faremo sapere se ci sono degli sviluppi".
OYUKI:"Mi raccomando, ci tengo ad essere super aggiornata in ogni passo. Non vi disperate, troveremo insieme un modo. Lamų č una delle mie migliori amiche e voglio aiutarla in tutti i modi".

Detto questo Oyuki lascia il pianeta degli Oni per raggiungere Nettuno.
Lė trova il pianeta in subbuglio, risse, traffico intenso, scuole chiuse...

OYUKI: (fra sč)"Ho molto da lavorare, devo riprendere il comando altrimenti il pianeta va in rovina. Povera Lamų".


Intanto a Roma Lamų si č svegliata un po' tardi.

LAMų:"AH, che bella dormita. Ma che ora sono? COOOSA??? Cosė tardi?"

Si alza di scatto, si da una sistemata in bagno e prende i vestiti che Arturo le comprō. Scende al piano di sotto e trova un biglietto di Arturo che dice
'Dormivi cosė bene che non ti ho voluta svegliare. Oggi pranzo fuori, in frigo troverai ciō che ti serve. A stasera.'
Lamų era un disastro in cucina...

LAMų: (fra sč)"Se fosse stato Ataru non mi avrebbe mai dato il permesso di cucinare, sa che sono una frana. Mmmh... -aprendo il frigo- vediamo un po' cosa preparare oggi! Abbiamo della pancetta, 3 uova, del pesto, la bresaola, della lattuga. -aprendo uno stipetto- Ci sono delle scatolette di tonno, di mais, c'č anche del riso... -portando l'indice sul mento- Mmmh... cosa posso preparare???"

Prende una ciotola e inizia ad aprire un uovo e poi un altro.

"Che consistenza strana l'uovo... una pallina rossa con del giallo appiccicoso... Bleah!"

Inizia a sbattere le due uova poi ne aggiunge un'altra.

"Proviamo a fare la frittata che faceva la mamma di Ataru. Ci vuole del formaggio e del sale. Mettiamo anche un po' di pepe. Si ecco!"

La padella era purtroppo non aderente e la frittata si era tutta appiccicata alla padella.

"Uffa, eppure era venuta buona." -scrostando la frittata dalla padella-

"Mi sembra anche un po' bruciacchiata..." -disperandosi- "Buttiamo le prove, penserā che sono un incapace".

Apre una scatoletta di tonno e una di mais e inizia a lavare la lattuga.

"Perchč ci sono degli animaletti strani nella lattuga???? Ci sono anche foglie bucate... No questa la butto!"

Demolarizzata ormai decide di mangiare tonno e mais.
Inizia ad avvertire un senso di colpa nei confronti di Arturo per essersi accasata lė senza un contributo.
Decide cosė di uscire e di andare in cerca di un lavoro ma non sapeva da dove iniziare.
Il tempo sta iniziando a cambiare e il freddo pungente dell'inverno viene spazzato via, la primavera era ormai alle porte.
I vestiti che le aveva comprato Arturo erano troppo caldi ma non poteva di certo chiedere ad Arturo vestiti nuovi.
Si sentiva un peso per lui.
Mangiare ciō che comprava lui, vestirsi coi suoi vestiti, consumare prodotti della casa acquistati da lui.
Lungo strada osserva le varie vetrine dei negozi con la speranza di trovare qualche insegna in cerca di commesse.
Tutta la giornata di Lamų č passata cosė.
Quando Arturo rientra trova la cucina sottosopra.

ARTURO: (fra sč)"Che casino!!!"

Arturo aveva intuito il problema di Lamų. Era sempre stata servita e non aveva idea di come si cucinasse.
Aveva messo alla prova quella ragazza per non farla sentire inutile ma in realtā č successo il contrario.
Queste sono tutte esperienze che servono, pensō un momento dopo Arturo.
Si spogliō della sua divisa e si preparō un bagno caldo.
Il piede di Arturo tocca l'acqua che scorge dalla fontana...

ARTURO: (fra sč)"Forse ho esagerato".

Era troppo calda.
Lo specchio di fronte a lui si era appannato completamente.
Apre l'acqua fredda e inizia a mescolarsi a quella calda rendendola tiepida.
Immerge di nuovo la punta del piede.

ARTURO: (fra sč)"AH, ora si!"

La temperatura era di suo gradimento.
Si tuffa in quella vasca come una liberazione dalla giornata pesante appena trascorsa e resta lė a mollo per un bel po'.
Il capo immerso in quell'acqua lo massaggiava e rilassa la sua mente.
Alcune immagini appaiono nella mente del giovane, immagini che raffigurano Lamų ed il famoso Ataru di cui lei gli ha tanto parlato.
Inizia ad immaginare il volto di Ataru.

ARTURO: (fra sč)"Chissā che tipo č? Sarā alto? Robusto? Biondo?".

Di tanto in tanto fra i suoi pensieri si sente una goccia colare dal rubinetto e fiondarsi nell'acqua della vasca.
Quel gocciolare rende ansioso il giovane che inizia a tappare con la mano il rubinetto.

ARTURO: (fra sč)"Cosa ha quello Ataru di cosė speciale?"

Apre il rubinetto e si alza dalla vasca. Lo specchio ormai spannato riflette il corpo nudo del giovane che si ammira con spavalderia i muscoli.
Cantando una canzone un po' infantile prende il bagnoschiuma e inizia ad insaponarsi tutto dal petto, alle gambe...

BLAM!
La porta d'ingresso si apre.
Lamų č tornata e poggia la sua borsa sul tavolo.
Sente Arturo cantare come una campana, stonato, e lo va a cercare.
Il canto proviene dal bagno.

LAMų:"Ehi, cosa stai cantando?"
ARTURO:"Lamų, non entrare...!!!"

Ma troppo tardi Lamų era entrata in bagno ma Arturo č riuscito a coprirsi prima che lei lo vedesse.
Imbarazatissima Lamų chiude la porta e continua a parlargli alla soglia.

LAMų:"Scusami, non pensavo. Sono sempre troppo impulsiva. Sono uscita stamattina alla ricerca di un lavoro, ma non ho trovato nulla".

Arturo risciacqua via il sapone velocemente e pensa fra sč "Sta cercando di mantenersi da sola, che brava".

ARTURO:"Ah, riprovi domani semmai. Comunque non preoccuparti non sei un peso per me".

Lamų va in camera sua e pensa "Si, che lo sono".

Arturo si asciuga e riflette sull'accaduto.
E' rimasto colpito dalla voglia di crearsi un qualcosa da sola e di andare a lavorare.

ARTURO: (fra sč)"E' proprio una brava ragazza, oltre che bella".

Eh si, Lamų č davvero bella e non passa mai inosservata in strada.
L'imbarazzo di poco prima ha suscitato in Arturo dei pensieri "particolari" che perō reprime.

ARTURO: (fra sč) "Sono uomo e sono fatto di carne ma non posso!"

Lamų, nonostante avesse una fame da lupi, cerca di risparmiare il pių possibile. Si mette a letto e chiude i suoi occhioni blu.


Un'altra notte stava trascorrendo lontana dal suo Terosuccio.
 
   
 
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