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Autore: Justice Gundam    21/10/2018    3 recensioni
Seguito di Best Wishes Reload. Due mesi dopo la sconfitta del Team Plasma, Ash, Pikachu e Misty cominciano un nuovo viaggio nel continente di Kalos, per inseguire i loro sogni e cercare risposte ai tanti misteri che ormai circondano le loro vicende nel mondo dei Pokemon. Un nuovo tipo di evoluzione, il potere sconosciuto dell´Aura, vecchi e nuovi amici, il mistero di una guerra che devastó il mondo tremila anni fa... questo ed altro attende i giovani eroi nel loro viaggio, che li porterá a scoprire segreti che prima d´ora non avevano neanche sospettato... (Pokeshipping) (Contestshipping)
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ash, Misty, Serena, Un po' tutti | Coppie: Ash/Misty, Drew/Vera
Note: AU | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Anime
Capitoli:
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Pokemon XY Reload

Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam

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Capitolo 23 - Avventurieri di Hoenn

"Allora, vediamo un po'..." disse un ragazzino con gli occhiali e i capelli neri tagliati corti, mentre dava un'occhiata alla mappa di Kalos che teneva tra le mani. "Noi ci troviamo in questo punto qui, abbastanza vicino a Borgo Bozzetto. Ora, da che parte dovremmo andare per raggiungere la nostra prossima destinazione? Vediamo un po'..."

La ragazzina più grande con i capelli castani e la bandana verde legata sulla testa guardò oltre la spalla del tipetto con gli occhiali. "Se vuoi ti posso dare una mano io, Max. Ti aiuto a cercare una strada un po' più breve per Yantaropoli." affermò, ignorando il sorrisetto un po' strafottente del ragazzo dai capelli verdi che viaggiava con loro.

Il bambino con gli occhiali ridacchiò ironico. "No, grazie, sorellina... se lasciamo fare a te, finiamo nella caverna di qualche Ursaring affamato o in mezzo ad uno sciame di Beedrill." rispose.

"Il mio senso dell'orientamento non è così scarso, Max!" protestò Vera, gonfiando un po' le guance.

La ragazzina dall'espressione distaccata che viaggiava con loro si disse d'accordo con Max. "No, infatti. Come quella volta che abbiao girato in tondo come tanti Skitty per cercare l'ingresso alla vetreria abbandonata lì a Reborn." affermò, con un tono piatto e neutro che colpiva dritto nel segno.

"Skitty?" miagolò lo Skitty di Vera, sentendosi chiamato in causa!

"Ugh... c'era proprio bisogno di ricordarmelo?" rispose Vera, con una comica espressione imbarazzata sul viso. Capendo di essere in minoranza, decise che era meglio lasciar cadere la cosa e ammettere che il suo senso dell'orientamento non era proprio il massimo. "E va bene, lascio fare a voi..."

"Mia cara, sarai anche una coordinatrice e un'allenatrice di talento... ma lasciati dire che come scout lasci abbastanza a desiderare!" scherzò il ragazzo dai capelli verdi - con la sua aria altezzosa e le sue battute pungenti, Drew era ormai diventato un punto fisso per i due fratellini Maple, e anche la loro compagna di avventura aveva ormai fatto l'abitudine.

Questo, però, voleva anche dire che Vera stava imparando a rispondere a tono alle giocose provocazioni del coordinatore più esperto. "Beh, se faccio proprio così schifo ad orientarmi... da oggi in poi, la guida del gruppo potresti essere tu, mio caro Drew!" propose con un piccolo ghigno di vittoria. "Dopotutto, non sei tu quello che impara tutto subito?"

"Grazie, ma... credo che passerò." rispose il giovanotto imperturbabile. "Ho già un bel po' di faccende per le mani, e finirei per distrarmi se dovessi pensare anche a non farvi perdere per la strada!"

"Bella scusa per non tirare fuori la mappa. E noi saremmo quelli che hanno battuto Lin e il Team Meteora..." commentò Hitomi. Dopo aver alzato le spalle per dire che non ci poteva fare niente, la ragazzina diede un'occhiata alla piantina che Max stava esaminando, e con un indice mostrò una strada che secondo lei avrebbe potuto portarli rapidamente alla loro destinazione. "Guardate... secondo me, se andiamo da questa parte, arriviamo a Yantaropoli nel giro di pochi giorni... se non incontriamo qualche imprevisto lungo la strada."

"Questo sarà un po' difficile, visto che di imprevisti ne incontriamo ogni volta. Ma, chissà, magari questa volta avremo fortuna e non incapperemo in qualche complotto per conquistare il mondo." fu la risposta ironica di Max. "Comunque... mettiamoci in cammino. Finalmente, lì a Yantaropoli potremo scoprire qualcosa di più sulla Mega Evoluzione."

Vera guardò il suo Mega Bracciale con un sorrisetto orgoglioso. In fondo, era stato grazie a quello e alla sua intesa con i suoi Pokemon se era riuscita a fermare i folli piani di Lin. Chissà cosa avrebbe pensato la maestra Kiki se avesse saputo che era stato soprattutto grazie al suo sacrificio, che ora Reborn poteva avere un futuro.

La ragazzina castana spostò lo sguardo sul suo compagno dai capelli verdini. Drew stava ancora sorridendo, ma ora il suo atteggiamento era più serio, mentre si tirava su una manica, e mostrava che anche lui aveva un Mega Bracciale - un dono che gli era stato fatto poco prima dello scontro decisivo con il Team Meteora, e che si era dimostrato vitale per tenere testa agli alti comandi dell'organizzazione terrorista...

Anche lui, come tutti loro, era interessato a sapere di più sulla Mega Evoluzione e capirne meglio i segreti. Era un potere del quale non si sapeva ancora quasi nulla, nonostante anche loro lo avessero usato per annientare il Team Meteora... e un simile potere voleva dire una grande responsabilità per coloro che lo possedevano. Adesso, Blaziken ed Absol erano di gran lunga i loro Pokemon più forti... ma nemmeno loro erano del tutto sicuri di quali fossero i loro limiti, quando si trasformavano.

"Vera, Drew?" chiese Max, voltandosi verso la sorella maggiore e il suo "fidanzato". "Non restate indietro, okay? Dobbiamo cercare di coprire quanta più strada possibile prima che il sole tramonti."

"Chissà cosa sta facendo Ash in questo momento..." si chiese Hitomi, guardando una delle sue Pokeball, quella nella quale si trovava il suo Walrein. "Conoscendolo, adesso sarà impegnato in qualche strampalata avventura in qualche strano posto qui a Kalos. Magari impegnato in una lotta di Pokemon..."

 

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Vicino al Maniero Lotta, mentre stava chiacchierando con i suoi compagni e si apprestava a riprendere il suo lungo viaggio, Ash Ketchum si portò le mani davanti alla bocca e fece uno starnuto, con il vago presentimento che qualcuno, da qualche parte, stesse parlando di lui!

"Pika pi?" chiese Pikachu, colto di sorpresa.

"Accidenti, che starnuto... Ash, sei sicuro di stare bene?" chiese Misty, alzando la testa dalla sua borsa mentre controllava di avere tutto per il viaggio.

Ash si abbassò un po' e permise a Froakie si versargli dell'acqua sulle mani in modo da pulirle per bene. "Sì, sì, tutto okay, Misty!" affermò, mentre si scrollava l'acqua dalle mani, e ringraziava Froakie con una carezza sulla testa. "E' solo che... all'improvviso mi era sembrato che qualcuno stesse parlando di me, e non ero sicuro se bene o male."

Lem diede una rapida occhiata al Maniero Lotta che il gruppo stava per lasciarsi dietro. Tutti loro avevano avuto l'occasione di allenarsi adeguatamente, ma non potevano fermarsi lì troppo a lungo... dovevano pur continuare il loro viaggio per conquistare tutte e otto le Medaglie di Kalos nel caso di Ash... per dare prova di sè nei vari Pokevarietà nel caso di Serena... e per vedere quanto più possibile di Kalos e scoprire di più sul Team Flare e sulla misteriosa nuova minaccia. C'erano parecchie cose da fare, ed era il momento di rimettersi in viaggio.

"Beh... sarà stata solo un'impressione, o almeno spero." disse Serena, mentre dava una controllata alla folta pelliccia della sua Delphox. La volpe bipede si girò in modo da permettere alla sua allenatrice di pettinarle la pelliccia sui fianchi e sulla schiena, e la ragazzina di Borgo Bozzetto fece una breve risata tra sè. La sua starter era sempre stata piuttosto schizzinosa e maniaca della pulizia, anche quando era una piccola Fennekin. "Comunque, adesso la nostra prossima meta dovrebbe essere la Grotta Trait d'Union, vero, Lem?"

"Secondo la mia mappa, sì, proprio la Grotta Trait d'Union." affermò il giovane inventore, mentre lui, Bunnelby, Clem e Dedenne davano un'occhiata ad una mappa che aveva tirato fuori dal suo zaino. Lem indicò una strada che costeggiava il lago, fino a giungere ai piedi di un'importante catena montuosa molto vicina alla costa. "Allora... seguendo questa strada dovremmo arrivare alla grotta nel giro di pochi giorni, e da lì attraverseremo la catena montuosa per arrivare a Petroglifari. Da lì, la prossima Palestra è raggiungibile nel giro di pochi giorni... ma se fosse possibile, consiglierei di fermarsi un po' a Petroglifari, ci sono un bel po' di cose interessanti da vedere, da quelle parti."

"Immagino che la nostra amica sirenetta vorrà fermarsi lì giusto per vedere se riesce a trovare qualche bel Pokemon d'Acqua con cui fare amicizia, vero?" Giselle, in piedi accanto al ponte levatoio di ingresso del Maniero Lotta. "E va bene. In questo caso, ti auguro buona fortuna. Purtroppo, a Kalos non ci sono molte specie native di Pokemon d'Acqua, ma... intanto dai un'occhiata all'acquario di Petroglifari, magari troverai qualcosa di interessante."

"Marill, marill!" affermò il topolino azzurro che ormai aveva preso ad accompagnare Misty fuori dalla Pokeball, proprio come Psyduck e Togepi.

"Lo prenderò come un augurio di buona fortuna." disse Misty. Sorrise tra sè pensando che la Misty di alcuni anni prima avrebbe risposto al punzecchiamento sfidando Giselle ad un incontro di Pokemon... che si era poi risolto in una umiliante sconfitta. "E voi due, cosa farete? Resterete ancora un po' al Maniero Lotta?"

Guardò anche verso Aurelia, che stava in piedi, un po' in disparte, con i suoi amici Furfrou. Tutti quanti quei buffi Pokemon barboncino davano l'impressione di essere molto più allegri e sicuri di sè... quei pochi giorni passati ad addestrarsi al Maniero Lotta avevano dato dei frutti che la ragazzina non avrebbe mai osato neanche immaginare. "Immagino... che le lotte di Pokemon non siano poi un passatempo tanto popolare e grossolano come pensavo all'inizio." affermò, ricevendo come risposta un abbaiare acuto da parte del suo Furfrou più forte. Aurelia storse il naso e cercò di mostrarsi quanto più indifferente possibile mentre faceva un'ammissione che per lei aveva qualcosa del rimprovero. "E... per quanto non mi riesca troppo facile ammetterlo, riconosco che avevo trascurato l'addestramento dei miei Furfrou. Mi sto rendendo conto che... qui a Kalos ci sono dei problemi, e che anch'io devo fare la mia parte per risolverli. E questo... vorrà dire anche impegnarmi un po' di più e rendere più forti i miei cari Furfrou."

"Denne!" il Dedenne di Clem, in braccio alla sua padroncina, fece un segno dell'okay.

"Mi fa piacere sentirtelo dire, Aurelia!" continuò Ash. "Mi raccomando, io ti ho dato dei consigli su comeallenare i tuoi Pokemon, ma il mio metodo non è certo l'unico possibile. Finchè rispetti i tuoi Pokemon e gli altri allenatori, usa il metodo che secondo te dà i migliori risultati."

"Va bene... cercherò di ricordarmelo. Ammetto che non è male come consiglio." rispose la ricca proprietaria della Villa Aurea. "E lei... signorina Giselle? Non si dimentichi che mi deve ancora una rivincita... quando io e i miei cari Furfrou saremo diventati un po' più forti, si intende!"

"Allora me la posso anche prendere comoda." affermò Giselle. "O meglio, lo farei, se fossi una che si accontenta. Ma... una come me non resta certo ferma al suo posto! Prenderò anch'io parte in qualche Poke Varietà... sono sicura che sarà un ottimo modo per affinare le mie già notevoli abilità e diventare un'allenatrice più completa! I miei Pokemon saranno senz'altro d'accordo, vero?"

Il Marowak che stava al fianco di Giselle, con l'osso appoggiato sulla spalla e la schiena dritta come un soldato, sbattè gli occhi e guardò verso la sua allenatrice, non del tutto sicuro. "Wak?"

"Questo... vorrà dire che saremo rivali, immagino." disse prontamente Serena, e guardò dritta negli occhi la ragazza di Kanto, che non si scompose neanche e si sistemò i capelli con un gesto della mano, mettendosi in una posa elegante e stilosa!

"Ho visto che sei già un'allenatrice di Pokemon di un certo calibro. Bene, vorrà dire che incontrerò presto un'avversaria degna di me." rispose Giselle. "Molto bene, attenderò con pazienza il momento in cui ci metteremo alla prova. Detto questo... mi ha fatto piacere misurarmi di nuovo con te, Ash Ketchum. La prossima volta, però, stai pur certo che vincerò io."

"Pikachu!" Pikachu drizzò la coda, sorridendo con convinzione, e guardò in direzione di Marowak. Il Pokemon Terra, a sua volta, fece volteggiare il suo osso-clava in una mano e lo lanciò in aria per poi afferrarlo al volo con l'altra mano, dando al topolino elettrico un piccolo saggio della sua abilità.

I tre allenatori novizi che accompagnavano Ash e il suo gruppo erano tutti abbastanza impressionati da quello che stavano vedendo e avevano visto in quei giorni. "Ho... come l'impressione che se dovessi incontrare la signorina Giselle o Serena in un Poke Varietà, saresti in guai seri, mio caro Tierno... quelle due non scherzano mica!" commentò Shana sorridendo nervosamente mentre si grattava uno zigomo.

Il ragazzone sovrappeso non poteva effettivamente negare che c'era un bel divario tra lui e le due ragazze. "Beh... che posso dire, cercherò di fare del mio meglio... e se le incontro, chissà, magari avrò fortuna!" commentò.

"Anche in uno scontro di Pokemon, saremmo in grosso svantaggio." affermò Trovato. Non resistette tuttavia alla tentazione di scattare una foto a Pikachu e a Marowak, che si stavano dando la mano per augurarsi buona fortuna a vicenda. 

"Ash Ketchum, immagino che approfitterai del vostro passaggio per la Grotta Trait d'Union per catturare qualche Pokemon Roccia." fu il commento di Giselle. "Visto che hai detto di voler sfidare le Palestre di Kalos con Pokemon del loro stesso tipo, e che la prossima Palestra è di tipo Roccia, questa è la tua migliore occasione."

Lem non perse occasione di dare un po' di sfoggio della sua conoscenza di Kalos. "Mi sembra un'ottima idea, Ash." disse il giovane inventore. "Credo che ti interesserà sapere che nella Grotta Trait d'Union vivono diverse specie di Pokemon Roccia, tra le quali Geodude e Roggenrola."

"Mentre nelle vicnanze di Petroglifari, si possono trovare Pokemon come Binacle, che è un interessante Pokemon di tipo Acqua/Roccia." continuò Trovato.

Ash ricevette le informazioni con un cenno della testa. "Okay, grazie mille! In effetti, suonano molto interessanti! Hey, Misty! Potresti provare anche tu a catturare un bel Binacle, che ne dici?"

"Oh, beh... dipende da che tipo di Pokemon è! Una intenditrice di Pokemon d'Acqua come me deve scegliere dei Pokemon che abbiano classe, stile e bella presenza, non certo il primo Magikarp che abbocca all'amo!" Misty rispose sorridendo con affettato orgoglio e tenendo scherzosamente il naso in aria. "Per la grande Misty ci vogliono dei Pokemon altrettanto grandi, tipo il mio carinissimo Marill qui presente!"

"O tipo il tuo Psyduck?" Ash non resistette alla tentazione di punzecchiarla un po', e Pikachu sghignazzò soddisfatto.

Misty non riuscì a mantenere il suo contegno elegante, e incespicò per il disappunto, mentre Marill, pur lusingato dalle parole di prima, si massaggiò la testa imbarazzato!

"Hooo, ma cosa sento? La signorina sirena si è ritrovata con uno Psyduck in squadra?" Giselle rispose con una finta espressione di sorpresa. "Beh, questa sì che è una novità, mi sembrava di aver capito che avessi certi gusti in fatto di Pokemon d'Acqua! E ancora non sei riuscita ad evolverlo? Scusa se ci rido su, mia cara! Hohohohohoooo!"

"Non l'ho catturato io, quell'impiastro di un papero!" ringhiò Misty, con i denti trasformati in zanne triangolari e una fiamma che ardeva attorno a lei mentre avanzava verso una Giselle per nulla preoccupata. "Si è catturato da solo perchè è talmente imbranato che ha beccato la mia Pokeball!"

"Ma tu lo hai tenuto in squadra, quindi significa che non ti dà esattamente fastidio." rispose prontamente Giselle.

"Questo non c'entra niente! Il punto è che io... io..." Misty cercò le parole, rendendosi conto con suo grande imbarazzo che non aveva la risposta pronta!

Il resto del gruppo continuò ad osservare con una certa desolazione lo spettacolo di Misty che cercava senza successo di darsi un contegno, e Giselle che senza neanche fare fatica la smontava con quache parola e qualche posa elegante! Era uno spettacolo un po' imbarazzante, in particolare per Ash...

"Ehm... non per essere impertinente, Ash... ma la tua fidanzata fa sempre così?" chiese Serena, con un grosso gocciolone di sudore sulla testa.

Il ragazzino di Biancavilla si schiarì la voce imbarazzato. "Beh... in effetti, Misty è sempre stata un po' permalosa... che non ci senta, però, o ne avremo fino a domattina!"

"Froakie..." disse il ranocchio azzurro sfregandosi la testa. Pikachu alzò le spalle e sorrise a sua volta, come per dire che ci avrebbe fatto presto l'abitudine...

 

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"Accidenti... presto, Bunnelby, usa il tuo attacco Azione!"

"Flabebè, usa Vento di Fata!" esclamò prontamente Marin, indicando con una mano il Pokemon dell'avversario. Prima che il Pokemon coniglio potesse prendere lo slancio e scagliarsisu di lui, Flabebè si caricò brevemente, e facendo roteare il fiore che usava come parasole, scagliò una raffica di vento cosparso di scintille di luce rosa, che colpirono il Bunnelby avversario con inaspettata potenza, e lo scaraventarono a terra privo di sensi, decretando così la fine dell'incontro a favore di Marin.

"Urrà! Ce l'abbiamo fatta, Chespie!" esclamò la bambina dai capelli rossicci. Con entusiasmo, prese le mani del suo starter, e cominciò a fare con lui un piccolo ballo di vittoria! "Ce l'abbiamo fatta! Non riesco quasi a crederci! Siamo già diventati osì bravi!"

"Chespin, chespin!" esclamò allegramente il piccolo Pokemon d'Erba. Dopo aver ripreso fiato, Flabebè raggiunse la sua allenatrice e girò abilmente il suo fiore per esprimere il suo entusiasmo per la vittoria.

"Fla bebe!" esclmò con la sua vocetta acuta.

"E' vero, è vero, sei stato bravissimo anche tu, Flabebè!" esclamò Marin... ma non si dimenticò del suo avversario, che in quel momento stava richiamando il suo Bunnelby sconfitto, con aria delusa. "Ah... ehm... quasi me ne dimenticavo..."

Fece per avvicinarsi all'avversario, un ragazzo della sua stessa età con i capelli castani tagliati corti e un modo di vestire abbastanza ricercato. "Hey, è... stato un bello scontro." affermò Marin, cercando di scegliere le parole nel miglior modo possibile. Non era del tutto sicura di cosa si dovesse dire ad un avversario sconfitto per non farlo sentire ancora peggio... "Ecco... il tuo Bunnelby era forte, e... ehm... insomma, anche tu sei bravo, come allenatore."

"Sarà..." disse il ragazzino, con un sospiro rassegnato. "Beh, adesso vado a far riposare il mio Bunnelby al Pokemon Center più vicino. Ci si vede. Forse."

"Ah... ciao..." mormorò la bambina dai capelli rossi, tendendo una mano verso di lui... ma il ragazzino si era già voltato e stava riprendendo la strada verso il centro abitato più vicino. Marin restò ad osservarlo sbalordita, senza sapere cosa dire o pensare... e Chespie si avvicinò a lei sfregandosi la testa con una zampetta.

"Chespin..." mormorò, mentre Flabebè fluttuava lì accanto e teneva la testa bassa. Marin aveva l'impressione che il piccolo Pokemon Folletto si sentisse in colpa per il fatto che l'avversario di Marin si fosse depresso.

"Ho... detto qualcosa di male?" si chiese Marin. "No, stai tranquillo, Flabebè, tu hai fatto un ottimo lavoro... sono io che non capisco che gli ha preso..."

"Non devi fartene una colpa." rispose la ben nota voce di Alan. Il ragazzo era rimasto in disparte ad osservare lo scontro assieme al suo fedele Charizard, e adesso che si era concluso, stava dando la sua opinione, con il suo solito modo un po' freddo e scostante. "Tu e i tuoi Pokemon avete combattuto impegnandovi a fondo. Avete fatto quello che dovevate. Non dimenticare, un allenatore deve pur sempre mettere a confronto i suoi Pokemon con quelli degli altri allenatori... e questo vuol dire farli combattere. Ci deve sempre essere un vincitore ed un perdente. E' così che vanno le cose."

Marin guardò la Pokeball vuota appartenente a Flabebè che teneva in una mano. Era una cosa a cui in effetti non si era fermata a pensare, fino a quel momento... ma quello che diceva Alan aveva senso. Era pur sempre una competizione... e in una competizione, ci sono sempre un vincitore e un perdente. Tuttavia, questo implicava delle cose che a Marin non piacevano molto...

"Tu dici, Alan? E' una cosa che non si può evitare?" chiese Marin. "Voglio dire... non è che non voglio diventare una brava allenatrice, ma... ora che me lo fai presente, mi sembra quasi di infrangere i sogni di qualcun altro..."

Alan sospirò. Quella ragazzina era davvero una principiante... "E' così che vanno le cose, che ci piaccia o no." affermò. "Ad un certo punto devi prendere coscienza che il mondo è fatto così. A volte, per proseguire verso i tuoi sogni, finirai per interferire negli obiettivi di qualcun altro. Cos'è più importante, per te?"

"Beh... che domande, non voglio certo fermarmi qui. Voglio diventare una brava allenatrice di Pokemon, come mio padre!" affermò prontamente Marin, con un po' più di energia e convinzione. "E' solo che... non ho potuto fare a meno di pensare che qualcun altro potrebbe avere il mio stesso obiettivo, e forse ha delle motivazioni un po' più importanti delle mie."

"Può darsi. Ma questo non lo puoi sapere." rispose Alan. "Non voglio dire che fai male a preoccuparti degli altri. Anzi, ti fa onore. Ma non puoi afferrare il tuo sogno senza pensare almeno un po' a te stessa. Cerca di rifletterci su e darti una risposta."           

"Okay..." rispose Marin, sentendosi di colpo un po' meno entusiasta riguardo il suo obiettivo. Pensare che aveva tanto atteso il giorno in cui sarebbe diventata un'allenatrice...

Ma le parole di Alan, per quanto potessero suonarle sgradite, erano comunque vere. Avrebbe dobuto pensarci, in effetti. Fermandosi a pensare troppo ai suoi avversari, non sarebbe riuscita a dare del suo meglio... e avrebbe forse dovuto lasciarsi battere, e lasciare che i suoi Chespie e Flabebè si facessero male, soltanto perchè si faceva troppi problemi per il suo avversario e i suoi Pokemon? In effetti, anche quel modo di pensare non era per niente pratico nè logico...

Marin era rimasta ferma a pensare per tanto tempo, che non si era accorta di Alan e Charizard che si stavano allontanando a passo calmo ma spedito, finchè il ragazzo dai capelli neri non la chiamò, voltandosi indietro appena un po'.

"Andiamo? Ci conviene arrivare al più vicino Pokemon Center prima che cali la notte." disse il ragazzo, e la ragazzina fece un salto per la sorpresa e cominciò ad inseguire, seguita a breve da Chespie e Flabebè.

"Hey! Aspetta un momento! Sei un maleducato, Alan, si aspetta quando una signorina... uwah!"

*SDENG!*

Alan sospirò stancamente quando la malcapitata Marin andò a sbattere contro l'unico albero che cresceva là attorno, e i suoi Pokemon si fermavano a guardarla esterrefatti. Come facesse quella ragazzina ad andare a cozzare anche quando non c'era niente su cui inciampare, era probabilmente uno dei tanti misteri mai risolti dell'universo dei Pokemon...

"Owww, che botta..." si lamentò Marin massaggiandosi il naso mentre si rialzava. Si rimise subito, facendo finta che non fosse successo niente, e fece cenno ai suoi Pokemon di proseguire. "Aspetta, Alan! Io non ho le gambe lunghe come le tue!"

"Sì, questo lo avevo notato..." rispose sarcastico l'allenatore più grande.

 

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Un piccolo villaggio ai bordi di una grande foresta, un posticino tranquillo e sonnacchioso, fatto di case di legno e immerso in una natura incontaminata, che contrastava in maniera quasi scioccante con l'immagine di Kalos che molti si erano fatti. Niente alti grattacieli, arene futuristiche o stravaganti passatempi... solo una piccola comunità che viveva dei frutti della terra e di quel poco che aveva bisogno di importare dall'esterno.

Questo era lo spettacolo che Vera e i suoi compagni si erano trovati quando, ora che il sole stava scendendo all'orizzonte, si erano fermati nel primo centro abitato che si erano trovati davanti per  riposare un po'. Anche il Pokemon Center, uno dei pochi edifici dall'aspetto relativamente moderno di quel posto, aveva un certo gusto retrò... ai ragazzi di Hoenn sembrava quasi di fare un passo indietro nel tempo. Almeno, questa era l'impressione che Vera aveva mentre si avvicinava ad un cartellone in legno sul quale era scritto un messaggio di benvenuto.

"Benvenuti a Foretville, nella Valle d'Arco." lesse la giovane coordinatrice, notando già qualcosa di particolare nella presentazione. Dei larghi anelli dorati circondavano la scritta, formando una sorta di pittoresca cornice... ma sicuramente doveva esserci qualche significato in più, oltre che l'ornamento. "Beh... sembra che siamo capitati in un posto molto interessante! Certo, è un po' isolato, però... almeno sembra che staremo tranquilli per la notte."

"Io sono d'accordo. Non sono mai stata una fan del chiasso." rispose Hitomi sfregandosi gli occhi. "Non sarà Apofillide, ma è comunque un luogo calmo e silenzioso."

"Skitty..." miagolò il Pokemon Micio di Vera, per poi mettersi ad annusare incuriosito la stradina sterrata che portava alla piazzetta al centro della piccola città. Sembrava davvero di essere nel bel mezzo di una piccola comunità di boscaioli, e mentre Vera seguiva il suo Pokemon, e il resto dei suoi compagni prendeva la sua stessa strada, le sembrò quasi di sentire il profumo della resina e del legno appena tagliato. Le poche persone che si trovavano in giro per le strade erano incuriosite da quel gruppetto di stranieri che erano arrivati così all'improvviso da quella strada così poco battuta. Su tutti gli edifici, ne svettava uno particolarmente impressionante, fatto in legno lavorato come quasi tutti gli altri, ma decisamente più alto ed imponente, che poggiava sul tronco di un'immensa sequoia le cui fronde si levavano fino quasi al cielo. Aveva un tetto spiovente, con dei balconi ornati da colorati fiori selvatici, e sopra la doppia porta di legno lucido che dava ingresso al suo interno, si vedeva un simbolo che ricordava un grande anello dorato, all'interno del quale era disegnata una sorta di anfora...

"Non deve essere un posto che riceve molti visitatori." disse Drew, osservando con attenzione quella cittadina così particolare. Ad un primo sguardo, dava semplicemente l'impressione di essere una cittadina un po' isolata, tranquilla, senza particolari attrattive ma un luogo ideale per rilassarsi. Ma dopo il loro viaggio a Reborn, Vera e i suoi compagni si erano abituati a non fidarsi mai troppo di come appariva una città...

"Da come ci guardano quelle persone... ho l'impressione che qui i visitatori siano rari come un Chansey selvatico!" affermò Max, mentre il gruppo faceva rotta verso il Pokemon Center. Il ragazzino era il più incuriosito del gruppo da quella strana simbologia che vedeva sopra la porta dell'edificio più grande, e si fece un appunto mentale di chiedere cosa rappresentasse. Adesso, tuttavia, era il momento di prendere un posto a dormire al Pokemon Center, e far riposare un po' i loro Pokemon, e il quartetto di amici di Hoenn raggiunse il Pokemon Center, e passò oltre le porte scorrevoli che davano ingresso al salone principale.

"Buonasera..." esordì Vera, prendendo in braccio il suo Skitty. Il Pokemon Micio emise un miagolio acuto e cominiò a sfregare la testa sulla guancia della sua allenatrice... mentre quei pochi ospiti del Pokemon Center volgevano la loro attenzione al gruppetto di Hoenn. Hitomi volse uno sguardo sospettoso ad un paio di ragazzi che stavano mormorando qualcosa di poco chiaro riguardo al quartetto...

"Oh, buonasera!" rispose allegramente l'infermiera Joy di turno, dietro al banco del Pokemon Center. Accanto a lei si trovava un Pokemon che Vera e gli altri avevano visto un po' di sfuggita a Reborn, un Pokemon che ricordava parecchio un Chansey, ma era un po' più piccolo, paffutello, di colore rosa e crema, con l'eccezione degli occhi azzurri. La parte superiore di testa e orecchie era rosa, mentre quella inferiore crema; le orecchie ricadevano ai lati della testa e avevano due appendici nella parte inferiore che assomigliavano a uno stetoscopio. Il torso era compatto e rosa sui fianchi e sulla schiena, mentre sul ventre era color crema; anche le braccia erano rosa, in modo che la parti del corpo di questo colore assomigliassero ad una giacca. Le gambe erano corte e anch'esse di color crema, con due corte dita ai piedi. "Siete dei viaggiatori, immagino. Benvenuti al Pokemon Center di Foretville!"

"Audino!" fece eco la Pokemon rosa che serviva accanto all'infermiera Joy.

"Hmm... un Audino, eh? Non è un Pokemon che si vede tanto spesso al di fuori di Unima." disse Hitomi, per poi controllare il suo Pokedex.

"Audino, il Pokemon Ascolto. Tipo Normale. Ha un udito eccezionale. Usa dei suoni impercettibili per analizzare ciò che gli succede intorno.          Le sue orecchie sono antenne capaci di sondare lo stato di salute degli altri, sia fisico che psicologico, o capire quando un uovo si schiuderà."

"Grazie, infermiera Joy. Grazie, Audino." disse Vera, tenendo in braccio il suo Skitty. "Sì, siamo dei viaggiatori... veniamo da Hoenn e siamo qui in viaggio a Kalos per scoprire un po' di più sulla Mega Evoluzione."

"Ah, già, ho sentito parlare della Mega Evoluzione. E' a Yantaropoli che si trova la Torre Maestra, dove vengono custoditi degli importanti segreti sulla Mega Evoluzione." rispose l'infermiera dai capelli rosa, mentre Audino ritirava le Pokeball di ciascuno dei ragazzi e li portava alla macchina guaritrice. Joy notò il Mega Bracciale che Vera portava ad un polso, e gettò un'occhiata anche agli altri tre. "E' a diversi giorni di cammino da qui, ma vi consiglierei di fermarvi un po'. La strada potrebbe essere pericolosa, ed è una buona idea essere preparati."

"Pericolosa? In che senso?" chiese Drew. Vera, Max ed Hitomi restarono in ascolto, un po' insospettiti...

L'infermiera Joy storse il naso, non del tutto sicura se fosse il caso di dirlo... ma vedendo che quella ragazzina castana aveva un Mega Bracciale, decise che forse non era necessario fare tanti misteri. "Beh... è una situazione che sta andando avanti da qualche settimana, in diverse zone di Kalos. Si sono verificati dei casi di rapimenti di Pokemon da parte di misteriosi individui... e la cosa più strana è che prendono di mira soltanto Pokemon di tipo Folletto, per qualche motivo che ancora non sappiamo." raccontò l'infermiera Joy.

Hitomi corrugò la fronte. "Pokemon Folletto... e si sa per caso dove si nascondono, questi malfattori?"

"Pare che abbiano dei nascondigli sparsi un po' ovunque per Kalos..." disse la ragazza dai capelli rosa. Dietro di lei, Audino stava passando le Pokeball dei ragazzi nella macchina di rigenerazione, una alla volta. "Diverse ufficiali Jenny hanno organizzato delle incursioni nei luoghi in cui questi misteriosi individui si nascondevano, ma fino a questo momento, sono riuscite soltanto a catturare qualche recluta che certo non può sapere più di tanto. Sappiamo solo che si fanno chiamare Team Cripto."

"Un altro dei soliti Team di malviventi." commentò Max. "Ma questi sembrano avere un obiettivo un po' particolare, se stanno prendendo di mira soltanto i Pokemon Folletto."

"Sì, è quello che pensiamo anche noi." disse l'infermiera Joy. Audino aveva finito di far riprendere i Pokemon dei ragazzi, e riconsegnò loro le Pokeball, accuratamente riposte in contenitori da sei ciascuno. "Certo... non possiamo negare che ci sarebbe molto utile se qualcuno fosse in grado di scoprire qualcosa di più su di loro. Non vorremmo chiedere a voi, ma... beh, diciamo che se foste in grado di dare una mano in questo senso. La Lega Pokemon di Kalos sta cercando degli allenatori che possano dare una mano a scoprire qualcosa di più su questi malviventi."

"Capisco..." rispose Vera accarezzando il suo Skitty. Data la situazione, pensò che sarebbe stata una buona idea farsi coinvolgere, ma volle prima chiedere ai suoi compagni se erano d'accordo. "Beh, fratellino... tu che dici? Possiamo anche noi dare una mano a smascherare questo Team Cripto, no?"

Max si aggiustò gli occhiali e mise a posto le Pokeball, ma restò a guardare quella che apparteneva al Pokemon con cui aveva il rapporto più forte e solido - il suo Gardevoir. "Credo... che sia una buona idea, sorellina. Chissà, magari c'entra qualcosa con la storia della Mega Evoluzione?"

"Con quel poco che sappiamo di questo Team Cripto, non possiamo escludere nulla." disse Hitomi. Vera disse di sì con la testa, ma in quel momento, il suo Skitty drizzò le orecchie, come attirato da qualcosa, e saltò giù dalle braccia di Vera, dirigendosi poi verso un'altra ala del Pokemon Center, agitando vivacemente la coda.

"Ah! Skitty! Dove stai andando?" chiese Vera, seguendo il buffo Pokemon Micio mentre questo raggiungeva una coppia di allenatori dall'aspetto un po' peculiare che stavano seduti ad un tavolo - un ragazzo che sembrava essere un po' più grande di Ash, vestito di nero e con un'espressione seria sul viso, e una bambina vestita di verde e con i capelli rossi che spuntavano da un buffo berrettino. Due Pokemon stavano rilassandosi accanto a loro - un possente Charizard che indossava una sorta di piastra di armatura argentata, e un Chespin che dormiva tranquillamente appoggiato alla pelle squamosa della lucertola fiammeggiante. Impressionata dall'aspetto del Charizard - probabilmente era forte quanto quello di Ash, se non di più - Vera raggiunse il suo Skitty e lo prese in braccio, scusandosi con i due allenatori per il disturbo. "Skitty! Non scappare così all'improvviso! Scusate, amici, il mio Pokemon è partito all'improvviso, e..."

"Va tutto bene." rispose il ragazzo dai capelli neri, alzando lo sguardo verso Vera con un'espressione di vago interesse. Se Vera lo avesse guardato con un po' più di attenzione, forse si sarebbe accorta che il ragazzo aveva notato il suo Mega Bracciale "Non c'è bisogno di chiedere scusa."

"Skitty skitty..." affermò il Pokemon Micio, sfregando la testa contro il viso di Vera, e poi guardando in direzione del Charizard che si rilassava vicino al ragazzo. Il Pokemon Fuoco/Volante aprì un occhio e osservò con interesse il gruppo di Hoenn, e anche Chespin si svegliò e si stiracchiò pigramente.

"Charrr..." mormorò Charizard. Sembrava che volesse parlare con lo Skitty di Vera, che drizzò le orecchie e rispose.

"Skitty!"

"Che chespin?" rispose rapidamente Chespin, e la bambina vestita di verde sgranò leggermente gli occhi per la sorpresa.

"Hm? E' una mia impressione... o hanno visto qualcosa che gli interessa?" chiese Drew. Il gruppo di Hoenn si era fermato accanto al tavolo dove erano seduti i due ragazzi... e la bambina vestita di verde, sentendosi un po' imbarazzata per il silenzio di attesa che ne era seguito, rispose prontamente.

"Ah! Scusate, scusate, ma ho come l'impressione che i nostri Pokemon abbiano notato il tuo Mega Bracciale... E' uguale a quello del mio compagno! A proposito, io sono Marin, e lui è il mio primo Pokemon, Chespie! E il ragazzo seduto con me è Alan, ed è un allenatore fortissimo! Lui e il suo Charizard sono quasi imbattibili! Si stanno allenando per affrontare tutte le Mega Evoluzioni del mondo!" esclamò Marin, come un fiume in piena.

"Tutte le Mega Evoluzioni?" esclamò stupefatto Max, gli occhi sgranati dietro le lenti dei suoi occhiali. "Pazzesco! Dev'essere un allenatore di prima classe!"

La reazione di Alan fu un sospiro rassegnato. "Non preoccuparti, non è che ci tenessi a non farlo sapere." disse sarcastico. Tuttavia, il suo interesse era stato attirato dal Mega Bracciale che vedeva al polso di Vera... era un po' sorprendente vedere che una ragazzina così giovane fosse già in grado di usare la Mega Evoluzione, ma aveva imparato già da parecchio tempo che non era il caso di giudicare una persona da una prima impressione. Se quella bambina aveva un Mega Bracciale, significava che era un'allenatrice di tutto rispetto. "Piuttosto... potresti togliermi una curiosità?"

"Ah, certamente!" rispose Vera rivolta al giovanotto. "A proposito, io mi chiamo Vera... Vera Maple, e vengo da Petalipoli, nel continente di Hoenn. E loro sono i miei compagni di viaggio... mio fratello Max, la sua amica Hitomi, e... il mio rivale Drew!"

"Rivale? Beh, immagino che debba essere onorato di aver raggiunto un tale livello di considerazione." scherzò il ragazzo dai capelli verdi. "Detto questo... piacere di conoscervi, Alan e Marin."

"Chespi!" esclamò il Chespin di Marin.

Alan disse di sì con la testa, senza perdere la sua espressione seria e concentrata. Vera aveva già l'impressione di avere a che fare con un tipo che non amava le chiacchiere inutili e che andava dritto al punto. "Piacere. Quello che vorrei chiedere è, dove hai ricevuto quel Mega Bracciale, Vera?" chiese.

Vera esitò per un attimo, guardando il suo Mega Bracciale al quale erano legati così tanti ricordi, sia belli che tristi. Le circostanze in cui quel Mega Bracciale le era stato donato erano ancora fresche nella sua mente, e per quanto ne sapeva, anche in quelle di suo fratello e dei suoi compagni. "Beh... è un po' lunga da spiegare." disse infine, decidendo che a quel punto, tanto valeva dire le cose come stavano. "Prima di arrivare qui a Kalos, io e i miei compagni siamo andati... non per nostra volontà... a Reborn, un continente piuttosto lontano da qui, dove spadroneggiava un'organizzazione criminale chiamata Team Meteora."

"Che cosa? Il Team Meteora? Credo di aver sentito parlare di quei tipacci!" esclamò improvvisamente Marin. "Certo, è stato qualche giorno prima che andassi a ricevere il mio piccolo Chespie!"

"Chespin?" chiese il buffo starter di tipo Erba.

"Sì, sì, me lo ricordo benissimo!" affermò la bambina dai capelli rossi. Si chinò in modo da permettere a Chespin di salirle sulla spalla. "L'avevo sentito in un telegiornale! Dicevano che si stavano verificando degli strani fenomeni sopra Reborn... strane tempeste, maremoti inspiegabili... e dopo che tutto è tornato alla normalità, hanno detto che il Team Meteora, l'organizzazione criminale che spadroneggiava a Reborn, era stato smantellato."

Vera non potè fare a meno di sentirsi onorata, e ridacchiò brevemente. Privatamente, era contenta di essere stata lei la causa principale della caduta del Team Meteora - dopo tutti i soprusi che avevano perpetrato contro gli abitanti di Reborn, era stata una vera soddisfazione metterli al loro posto una volta per tutte, anche con tutte le difficoltà che c'erano state. "Ecco... sì, io ero a Reborn in quel periodo. E... una persona a cui ero molto affezionata mi ha affidato questo Mega Bracciale, prima di... ecco..." rispose Vera.

Alan sgranò gli occhi appena un po', e la sua espressione seria si fece appena un po' contrita. "Oh... mi dispiace. Non volevo farvi ricordare... cose spiacevoli." rispose.

"Non ti preoccupare, non potevi saperlo." rispose Drew, già inquadrando il tipo di persona che aveva davanti. Alan gli dava l'impressione di essere un tipo serio e stoico, ma di buon cuore. "Piuttosto... penso che sia il caso di aggiungere che Vera non è la sola ad avere un Mega Bracciale."

Il ragazzo dai capelli verdi si tirò su la manica della camicia... e rivelò che sotto di essa aveva anche lui un Mega Bracciale, con grande sorpresa di Marin e Chespie, e una reazione più contenuta, ma comunque stupita, da parte di Alan! "Questo Mega Bracciale... l'ho ricevuto da una persona che ci ha aiutato a sconfiggere il Team Meteora, e ci ha dato un bel po' di preziosi insegnamenti. A quanto pare... ha visto anche in me qualcuno che poteva sfruttare al massimo il potenziale della Mega Evoluzione, e ha deciso di concedermela."

"Chaaaar!" esclamò Charizard impressionato.

"Sembra che noi due... abbiamo ancora un bel po' di strada da fare, prima di poter avere la nostra Mega Evoluzione personale." commentò Max con un'alzata di spalle.

"Ma... ma... ma... è straordinario! E'... è incredibile! Non mi sarei mai aspettata... di trovare due proprietari di Mega Bracciale nello stesso posto!" esclamò Marin sbalordita. "Che... che ne pensi, Alan?"

Nonostante il suo carattere normalmente tranquillo, il ragazzo doveva ammettere di essere molto impressionato. Era già un evento straordinario incontrare una sola persona capace di sfruttare la Mega Evoluzione... ma adesso ne avevano di fronte due! Il giovane dai capelli neri si prese un istante per tenere sotto controllo la sua sorpresa, e disse la sua. "Molto interessante... hai detto di chiamarti Vera Maple, giusto?" disse. "Non ti farò perdere tempo. Ti andrebbe di fare un incontro con me e con il mio Charizard? Vorrei vedere qual è il tuo Pokemon Mega." 

Il dragone di fuoco spiegò leggermente le ali, e la fiamma che ardeva sulla punta della sua coda si ravvivò per esprimere il suo desiderio di combattere. Vera, da parte sua, era rimasta alquanto sorpresa da quella richiesta, e restò a pensarci su per qualche istante, non del tutto sicura di cosa avrebbe pensato Blaziken di quella richiesta.

"Skitty!" miagolò il gattino rosa strusciandosi su Vera come se volesse convincerla ad accettare la sfida.

"Ecco... non è per non venirti incontro, Alan." affermò la ragazzina di Petalipoli con espressione vagamente dubbiosa, e grattò distrattamente Skitty dietro un orecchio. "Però... ecco, non sono molto sicura. In fondo, io sono più una coordinatrice che altro. Sono in grado di guidare un mio Pokemon in battaglia, ma non è esattamente la mia specialità. Comunque... puoi aspettare un attimo?"

"Secondo me dovresti chiederlo direttamente a Blaziken, sorellina!" propose Max.

Vera si sfregò il mento... in effetti era una soluzione semplice e sicura. Se Blaziken se la sentiva, questo sarebbe stato il modo più diretto per risolvere la questione.

"Heh... giusta osservazione, fratellino, mi chiedo come mai non ci ho pensato prima!" affermò Vera, per poi cercare la Pokeball del suo starter, e aprirla di scatto. Il Blaziken di Vera apparve in un lampo di luce scarlatta a pochi passi da lei, le mani strette a pugno e gli occhi chiusi come se stesse meditando... e la Blazikenite che portava al collo, un dono che le era stato fatto da Elisio, luccicò per un istante alla tenue luce delle lampade. Diversi dei presenti emisero un'esclamazione di meraviglia davanti ad un Pokemon così raro ed impressionante... e anche l'Infermiera Joy e il suo Audino rimasero ammirati ad osservarli per qualche istante.

"Una Blazikenite..." disse tra sè Alan. Anche Marin notò il gioiello luccicante, molto simile a quello che il Charizard di Alan portava incastonato sul pettorale.

Vera disse di sì con la testa, e Blaziken aprì gli occhi e guardò la sua allenatrice per chiederle quale fosse il problema. Senza nascondere una certa emozione, Vera si avvicinò al suo starter e gli diede un affettuoso abbraccio, che il Pokemon ricambiò subito dopo.

"Blaziken! Mi fa sempre piacere rivederti!" affermò Vera, restando per qualche istante nel caldo abbraccio del Pokemon Fuoco/Lotta, il cui becco si incurvò verso l'alto in un sorriso. Tuttavia, Vera si riportò ben presto alla realtà, e spiegò al suo starter come stavano le cose. "Okay... ascolta, scusa se ti chiamo per combattere, ma... un allenatore di questo paese vorrebbe chiederti se volessi affrontare il suo Mega Charizard in una battaglia di Pokemon. Se non vuoi, non sarò certo io a costringerti... però penso che potrebbe essere un buon allenamento per il futuro. Comunque... lascio a te la scelta. Tu che dici?"

"Blaze..." rispose il galletto kickboxer, prima di dare un'occhiata al Charizard di Alan. Il ragazzo dai capelli neri sembrava aver lasciato anche lui che fosse il suo Pokemon a decidere, e il Pokemon Fuoco/Volante non dava l'impressione di avere dubbi. Per come si era piazzato, era chiaro che era deciso ad affrontare lo scontro con Blaziken, e non vedeva l'ora di misurarsi con lui.

E se aveva di fronte uno sfidante così determinato... beh, chi era lui per negargli questa occasione?

Blaziken fece un passo in avanti, e si piazzò davanti al Charizard di Alan, guardandolo dritto negli occhi. Per alcuni istanti, i due campioni di tipo Fuoco si scrutarono, come se volessero misurarsi a vicenda... e finalmente, Blaziken diede la sua risposta, dicendo rapidamente di sì con la testa!

"Blaze!"

"Charrr!" ringhiò Charizard. A quanto pareva, Blaziken aveva accettato, e Charizard non poteva che essere soddisfatto.

"Sembra che abbiano accettato!" affermò Vera, a metà tra l'innervosito e l'eccitato. "Okay, Alan... quando vuoi, possiamo andare nella piazza centrale. Certo... sempre che agli abitanti di questo villaggio vada bene."

"Credo proprio di sì, mia cara. E' passato un bel po' di tempo da quando da queste parti si è verificato un evento così straordinario! Uno scontro tra due Pokemon di livello Mega!" affermò l'infermiera dai capelli rosa. "Vorrà dire che dovrò fare un turno in più, ma non importa! Mi raccomando, ragazzi, offrite uno spettacolo eccitante!"

"Beh, faremo del nostro meglio!" rispose Vera. "Blaziken ed io... abbiamo una certa esperienza quando si tratta di dare spettacolo!"

Alan fece un piccolo sorriso, non nascondendo di essere interessato a battersi con Vera. Fu Marin a dire la sua, improvvisamente preoccupata per il so compagno e Charizard. "Alan... tu credi davvero di poter battere Vera e il suo Blaziken?"

L'espressione seria e concentrata tornò sul volto di Alan. "Devo provarci per saperlo." rispose. "Ma... mi rendo conto che questo non è un Pokemon come tutti gli altri."

Charizard disse di sì con la testa. Si vedeva che quel Blaziken era davvero forte... e questo lo rendeva ancora più impaziente di affrontarlo.

 

----------

 

Pochi minuti dopo, Alan, Vera e i loro starter avevano preso posizione al centro della piazza centrale di Foretville, in mezzo a due ampie ali di folla che si erano riunite per assistere a quello che si preannunciava come uno scontro del tutto fuori del comune! I due allenatori, assieme ai loro Pokemon, si erano schierati ai lati di un ring immaginario, e i loro compagni attendevano con trepidazione che la battaglia iniziasse. Lo Skitty di Vera agitava vigorosamente la coda, e accanto a lui sedevano Max e Marin, che più di tutti erano ansiosi che lo scontro iniziasse.            

"Così, tu sei il fratello di Vera... e hai iniziato solo da un anno ad allenare Pokemon." stava dicendo la rossa esordiente al ragazzino con gli occhiali, che ascoltava intento tutto quello che lei diceva. "Sei comunque più esperto di me... io ho cominciato soltanto da un paio di settimane... forse qualcosa di più. E hai anche già una squadra completa... confesso che sono un po' invidiosa. Per adesso ho solo il mio piccolo Chespie... e il mio Flabebè, anche se comunque sono due Pokemon davvero fantastici, ne sono sicura!"

"Un Flabebè, davvero?" chiese stupito Max. "Anche mia sorella ha catturato un Flabebè quando eravamo a Reborn... e poi, con il tempo e la pazienza, è diventato prima un Floette, e poi un Florges! E' stato uno spettacolo! E sono sicuro che anche tu sarai entusiasta quando il tuo Flabebè evolverà!"

"Certo che questi due sono proprio dei chiacchieroni..." disse tra sè Hitomi. Per sua fortuna, il momento delle chiacchiere terminò quando Drew si mise in mezzo tra Alan e Vera, e assumendo il ruolo di arbitro cominciò a dettare le regole dell'incontro.

"Allora, siamo tutti d'accordo, vero?" chiese il ragazzo dai capelli verdi. Guardò prima verso Vera, e poi verso Alan, in modo da assicurarsi che entrambi avessero capito. "Sarà uno scontro uno contro uno, Blaziken contro Charizard. Entrambi in forma Mega. Non credo di dover aggiungere altro, quindi... che vinca il migliore."

"Perfetto. Possiamo cominciare, Alan." affermò Vera. Prendendo la decisione a due mani, la giovane coordinatrice di Hoenn alzò il braccio al quale portava il Mega Bracciale, e il gioiello venne avvolto da un'aura di energia che apparve anche attorno alla Blazikenite dello starter. "Blaziken! EVOLUZIONE... OLTRE L'EVOLUZIONE! MEGA EVOLUZIONE!"

"EVOLUZIONE... OLTRE L'EVOLUZIONE!" ribattè prontamente Alan. "Charizard, MEGA EVOLUZIONE!"

I due potenti Pokemon di Fuoco lanciarono entrambi un potente grido di battaglia, perfettamente all'unisono, quando la loro Megapietra si attivò e un bozzolo di luce abbagliante li inghiottì, lasciando sbalorditi gli abitanti della cittadina che assistevano a quell'incontro! I più vicini furono costretti a schermarsi gli occhi dalla luce abbagliante... ma lo spettacolo di luce durò soltanto pochi istanti prima che tutto tornasse come prima, e mostrasse uno spettacolo completamente diverso! Le esclamazioni di meraviglia del pubblico furono tutto ciò che spezzò il silenzio in quei momenti di puro stupore, mentre osservavano i due Mega Pokemon schierati sul campo di battaglia...

Charizard era diventato molto più massiccio, con le squame di un impressionante colore grigio scuro, e il ventre, la mascella e l'interno delle ali di colore azzurro brillante. Le ali sembravano in qualche modo più robuste, e la fiamma che ardeva sulla punta della sua coda era diventata azzurra, mentre degli angoli della sua bocca si dipartivano due getti di fuoco azzurro che davano al dragone un aspetto ancora più impressionante. Attorno a Mega Charizard X ardeva un'aura quasi palpabile di energia, e i suoi artigli sembravano luccicare!

Non meno impressionante era il cambiamento di Blaziken: il galletto kickboxer ora si teneva in piedi su una gamba sola, l'altra gamba e le braccia sollevate in una solida posizione di guardia, e la colorazione delle sue piume era cambiata in modo da dargli un aspetto più dinamico: nere sulle ginocchia e sull'addome, e rosse nelle parti del corpo dove prima erano gialle. Sulla testa, le piume più chiare si erano allungate in modo da formare una V sopra gli occhi, mentre sul torace erano disposte ad X, creando una sorta di protezione. Ma la differenza più grande erano le fiammate che uscivano dai polsi di Blaziken, quattro strisce di fuoco dalla colorazione rosso/arancio che si prolungavano per quasi un metro, ondeggiando come un vero focolare.   

I due Pokemon si misero di nuovo in guardia, e si squadrarono, pronti a combattere... e dal pubblico si levarono delle grida di incitamento, che servirono a Vera a mettere da parte ogni esitazione e fare del suo meglio!

"Okay, si comincia!" disse tra sè, scambiandosi con Mega Blaziken uno sguardo di intesa. Da parte sua, anche Alan era concentrato al massimo, non sapendo cosa aspettarsi da un Pokemon come quello...

"Forza, sorellina! Dacci dentro, Blaziken!" esclamò Max, felice di vedere ancora una volta il potere che aveva messo in ginocchio il Team Meteora.

"Alan! Charizard! Potete farcela!" esclamò Marin a sua volta, mentre i due Mega Pokemon si avvicinavano di un passo l'uno all'altro, e i loro allenatori prendevano un bel respiro...

 

CONTINUA...

 

Note dell'autore: E così, Alan e Vera si sono incontrati! Beh, non potevo certo lasciare che le loro strade si incrociassero senza che si battessero. Non siete anche voi curiosi di scoprire chi dei due sia il più forte? E in questo capitolo, oltre che dare inizio e contesto allo scontro tra i due, ho fatto qualche piccolo spoiler per gli eventi di "A World Reborn". Sì, anche Drew avrà la sua Megapietra e il suo Mega Bracciale!

Nel prossimo capitolo, vedremo come andrà lo scontro tra Mega Charizard X e Mega Blaziken... spero che l'aspettativa sia buona!

A presto, e se avete tempo, lasciatemi una recensione!

 

 

  
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