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Autore: guiky80    27/10/2018    5 recensioni
Taro 'inciampa' in un cellulare negli spogliatoi... la scoperta lo lascia perplesso.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Hikaru Matsuyama/Philip Callaghan, Taro Misaki/Tom
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Angolino dell’autrice.
Piccola shot collegata a ‘Quando proprio non te l’aspetti’ e come quella, è dedicata alla cara Matsu, ossia Lenea, perché oggi è il suo giorno, e quindi tutti in coro cantiamo: tanti auguri a te!!!
Goditela, è piccola, ma è tutta per te!
Un ringraziamento speciale alla cara OnlyHope per il betaggio al volo. Un bacio enorme! Non ho tradito la mia betuccia adorata, ma la real life l’ha assorbita un po’.
***
 
 
Taro era incredulo, osservava Hikaru e scuoteva la testa. Cosa gli aveva appena detto? Omosessuale. Davvero il suo amico era omosessuale?
“Non capisco perché ti sconvolgi tanto, Taro.”
“Scusa, scusa, è solo che non me l’aspettavo. Insomma… per anni ti ho visto insieme a Fujisawa e ora questo, devi ammettere che è strano.”
Matsuyama sollevò le spalle calciando un sassolino, erano fermi fuori dagli spogliatoi dopo il primo allenamento del nuovo ritiro della nazionale.
“So che è strano, ma non te l’avrei mai detto, o meglio non te l’avrei detto così, non volevo che lo sapessi in questo modo.”
Taro roteò gli occhi incrociando le braccia al petto: “Andiamo, se non volevi che lo scoprissi, non avresti lasciato il cellulare sulla panca con la foto di Jun come sfondo della home!”
Ridacchiando, il numero dodici riprese: “Di solito la cambio, quando ci sono i ritiri o quando esco con gli amici, la tolgo e ne metto una neutra, il classico paesaggio o cucciolo, ma non posso farci nulla, mi piace vederlo comparire quando controllo il cellulare.”
“Va bene, da quanto va avanti? E soprattutto: chi lo sa? Non farmi fare brutte figure!”
Alzando gli occhi a osservare il tramonto che diventava sera, Hikaru sorrise dolcemente.
“Tutto è iniziato quasi due anni fa, mi sembra strano che sia già passato tanto tempo, certo ci vediamo poco, quindi un anno si può ridurre in pochi mesi, ma va bene così. Le nostre carriere proseguono e nessuno dei due ha intenzione di uscire allo scoperto e dare scandalo. Ad ogni modo, non lo sa nessuno. Né nelle nostre squadre, né in nazionale. È dura sai, non poter parlare con qualcuno quando abbiamo un problema, forse è per questo che ho inconsciamente lasciato il cellulare lì, volevo che qualcuno lo vedesse - ridendo riprese – certo ho rischiato, visto che dopo di te è passato Izawa! Sai che perculata mi avrebbe tirato?”
Taro lo osservò di profilo, fermo con quel sorriso vero, gli occhi scintillanti, non sembrava più lui, sembrava quasi tornato a essere il bambino che aveva conosciuto, che aveva come uniche gioie la palla e il calcio, ora la sua felicità si era spostata su Misugi.
“Te la faccio facile, Hikaru. Quel che tu fai fuori dal campo, non è affar mio, se preferisci uscire con un ragazzo piuttosto che con una ragazza, a me non importa, insomma… hai capito. Ovviamente non dirò nulla a nessuno, me lo terrò per me, non dirò nemmeno a Jun di averti scoperto.”
Matsuyama volse di scatto la testa con gli occhi sgranati.
“Davvero non lo dirai a Jun? Grazie! Mi farebbe un culo enorme se lo sapesse, lui è quello più attento a queste cose, a farsi scoprire eccetera, grazie davvero Taro!”
Inclinando la testa proseguì.
“Anche se a dire il vero non sarebbe male farmi fare il culo da lui…”
Ammiccò all’amico che scosse la testa.
“Non le voglio sapere queste cose! Non prendermi come tuo confidente per le cose che fate tra voi! Ma se avrai un problema, ora potrai parlare con qualcuno.”
“Grazie, lo apprezzo davvero.”
Finalmente ripresero a camminare per avviarsi alla sala da pranzo, ma poco prima dell’ingresso Taro si bloccò di colpo.
“Aspetta, non è che se inizio a essere il tuo amichetto confidente poi punterai il mio didietro?”
Hikaru scoppiò a ridere di gusto: “Non temere, Taro, senza offesa ma, io posso essere gay solo con lui. Solo lui mi scatena certe sensazioni dentro. Sei in una botte di ferro!”
“Meno male, insomma… io non sono gay.”
Varcarono la porta d’ingresso, ma prima di arrivare alla sala, Taro fermò di nuovo l’amico.
“Aspetta, che vuol dire che puoi essere gay solo con lui? O sei gay o non lo sei.”
Inclinando la testa, Hikaru si avvicinò di poco: “Significa che io voglio solo lui. Io non sono gay o etero o bisessuale: io sono innamorato di Jun.”
Detto questo si avviò al tavolo dove l’oggetto del suo amore lo aspettava scambiando due parole con Tsubasa.
Taro rimase fermo a guardarlo allontanarsi, nella mente l’ultima frase pronunciata dall’altro. I suoi occhi cercarono e trovarono il Capitano che stava ridendo di gusto per chissà cosa. Sorrise mestamente: ‘già… e io? Cosa posso dire di me? Sono bisessuale? O sono innamorato?’
   
 
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